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view post Posted: 8/11/2014, 10:50 by: DeLorenzi     +1* Velomobili * - Velomobili
Un esempio di carenatura "molto protettiva". :woot:

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ciao DeLo
view post Posted: 10/9/2014, 20:42 by: omarsmilzo     +1Il mio trike autocostruito - Autocostruzione
anche gli snodi e i due tiranti sterzo sono del go kart, i tiranti pero non sono quelli della convergenza del go-kart ma bensi quelli del cambio a marce del go-kart se no erano troppo corti. evvai spesona, dopo essere uscito dal badget dei 2.000 cucuzze non ho piu badate a spese per finirlo,credo di essere aggirato sui 3.000cucuzze,un po eccessivo pero avere una bici cosi trike realizzata da se e poterci andare in giro non ha prezzo. mi sono divertito e concentrato a farlo
nonostante poi la spesa folle. A proposito gionata, dove credi si possono reperire tubi gia fatti in carbonio? qualcuno che li vende in italia ce? perche ho intenzione di trovarli ,comprarli e magari se riesco modificare qualcosa del trike per renderlo un po piu performante,anche se poi ci andranno su ben 10kg e passa di elettrificazione.

Edited by LoScozzese - 9/10/2014, 21:31
view post Posted: 23/6/2014, 14:27 by: toninotcm     +1SICILIA No Stop 8 - Racing
17-20/06 le mie impressioni

Dopo una beve cerimonia davanti alla stele di Giovanni Falcone, alle ore 7 in punto, si parte. Siamo circa una novantina di ciclisti, di cui ben 4 Bent. Il nostro più valido portacolori, Carbonhair, che si piazzerà terzo assoluto, con un tempo statosferico di ore 49. Poi c'è anche bicisolitario, con una Slyway molto pesante, ma lui andava che era una meraviglia. Poi c'era anche Salvatore 'Amico, con una Bacchetta, la mia Endorphin e un trike vortex della Ice, guidata dal simpatico Paolo Martini, con cui abbiamo fatto diversi km insieme.
Si parte ad andatura allegra, sui 33-35 kmh, poi si comincia ad andare sui 40. Mi diverto anche un po', sul percorso favorevole vado spesso in testa a dettare il ritmo. Poi alla prima salita, mi faccio da parte ed aspetto che arrivi il mio amico di avventura. Nel frattempo, con le mie tirate, il gruppo si era staccato in diversi tronconi. In testa solo una quindicina di atleti, Carbonhair, ilfennnech, ed io. Altri che non conosco. Poi a qualche minuto, passa bicisolitario, salvatore 'Amico, ed infine il mio compagno. Paolo Martini non si vede. Arriviamo al primo controllo di S. Vito Lo Capo, dove ci aspetta una ciambella con ripieno di gelato. Divina! Timbro, e via!
Subito una salita impegnativa. nell'attraversamento di diversi paesi (uno spettacolo che non si dovrebbe mai vedere, spazzatura dappertutto, un modo di vivere che non condivido, "tanto la butto lì, tanto poi passerà qualcun altro che la toglierà"). Si arriva a Menfi, al km 223, dove c'è il secondo controllo. Lì ci mangiamo una vaschetta di pasta al forno, un gelato ed un caffè. Troviamo bicisolitario "spaparanzato" ed un gruppo di Modena di 6 persone, con due donne. Si riparte insieme, per fare gruppo. Ci aspettano ancora circa 80km e sicuramente si farà buio. Così insieme ci sarà più luce. Hanno lo stesso nostro passo.
Arriviamo al terzo controllo, dove c'è il primo posto letto, ad Agrigento, al km 308, dove avevamo dato all'organizzatore la prima borsa di ricambio con indumenti puliti e cibarie varie. Prendiamo una camera, ma tra doccia, coricarsi e prendere sonno, si fa l'una di mattina. Alle 4 sveglia e alle cinque si riparte!
Il gruppo di Modena riparte alle 2: grosso errore per le ragazze, che crolleranno per strada e non si riprenderanno più.
arriviamo a Scoglitti per il 4° controllo. Il percorso è abbastanza impegnativo, ci sono una infinità di strappi impegnativi, corti, di circa 2 km, ma spesso con pendenze a due cifre. in compenso, il vento è favorevole. Si arriva al 5° controllo, km 500. Porto palo di capo Passero. Difficilissimo da trovare, erano le 14,30 ed era chiuso! Un colpo di telefono, e dopo 10 minuti il signore, persona gentilissima, ci timbra il cartellino e si riprende la marcia in direzione Siracusa. Qui fermata e ristoro.
Sorpresa, ci raggiunge Paolo Martini! Lo aspettiamo e ripartiamo insieme. lui va molto piano, e ci dice che pernotterà a Catania. Noi invece dobbiamo arrivare a Capo S. Alessio Pagano, al km 684, e siamo in forte ritardo sulla nostra tabella di marcia!
Non sapendo che da lì in poi, ci saranno in 62km, ben 1500 mt di dislivello, che stranamente, si superano con estrema disinvoltura.
Sono le 2 del mattino quando arriviamo a destinazione. Prendiamo il secondo sacchetto di rifornimento, la camera, doccia e letto e alle 6,30 sveglia. Alle 7,30 siamo pronti per ripartire per gli ultimi 330 km. Si riveleranno i più impegnativi di tutta la rando!
Da Messina in poi, il vento caldo e contrario, ci ha reso la marcia una vera e propria lotta di avanzamento. In certi tratti pianeggianti, non riuscivamo a superare i 15km orari.
Poi per me è cominciato il calvario del collo. Non riuscivo più a tenere la testa, se ne andava per fatti suoi, con difficoltà a tenere la strada. Tant'è che sono anche caduto! Dopo diverse peripezie, arriviamo a Patti, al km 813, dove ci ristoriamo con pasta al forno, e ritroviamo bicisolitario.
Si riparte con un gruppetto di 8 persone, e dico tra me: "meno male! con il vento contro che c'è, ci daremo i cambi e si avanzerà con meno fatica". Ma, ahimè, la pacchia dura poco. Dopo appena 4km di percorrenza, mi accorgo che il mio compagno non c'è. Mi fermo ad aspettarlo, aveva sbagliato un incrocio e addio gruppetto!
Mi trovo a dover affrontare tutti quei sali-scendi da solo con il vento che era davvero cattivo, ed il collo che non reggeva più la testa. Decido di ritirarmi. Il mio compagno mi trova la soluzione per continuare: mi suggerisce di percorrere 5 minuti a piedi in modo che il collo si stanchi di meno, e il resto, fino a che il collo regge, in bicicletta. E così facendo arriviamo Termini Imerese. Ci fermiamo in stazione e come i barboni ci sdraiamo a terra. Erano le 2 di mattina. Entriamo in catalessi per mezz'ora, ci svegliamo e tra il prepararci il tutto, alle 3 si riprende la marcia. E meno male che ci siamo fermati: 500 mt dopo, ad aspettarci c'era un drittone di 1 km al 16%. Una coltellata! ma stranamente, dato il riposo fatto, lo abbiamo superato senza grosse difficoltà.
Si prosegue verso Palermo, dove troviamo un baretto aperto. Un bicchiere di latte ed una ciambella ci consentono, dopo 71 ore e 20, di giungere all'arrivo. C'era ad aspettarci il fennech, classificatosi secondo assoluto, in 47 ore. Persona gentilissima e squisita, si è preoccupato non vedendoci arrivare. Mi ha contattato telefonicamente, dove gli ho spiegato il mio problema al collo e dove anzichè riposare, si è alzato e alle 6 di mattina era lì ad aspettarci, con servizio fotografico, (dove si vede benissimo che sono piegato con la testa) e piatto di ciliegie e croissant! Se non è gentilezza questa, non so! Grazie di cuore Guido (ilfennech), sarà pure puntiglioso, ma bisogna dargli atto che è un signor atleta, una bella persona, anche lui era stanco e si è preoccupato più per noi che per lui. Anzichè riposare si è alzato dal letto di mattina presto per accoglierci ed accudirci nel miglior modo possibile.
p.s.: bicisolitario ha fatto molte foto, speriamo che le posti.

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view post Posted: 23/9/2013, 17:45 by: toninotcm     +1Randonée delle foglie morte 2013 - Resoconti e archivio eventi
se vengo su solo percorso lungo. mi sciroppo 1600 km di strada due nottate in albergo pedaggio autostrada per che cosa? e forse prendere anche un po di freddo e pioggia ,voi siete piu o meno vicini ma noi siamo al sud del lazio provate a vedere sulla cartina. io 100 km li faccio quasi ogni volta che esco si approfittava per conoscere un po di reclinati di persona vedere mezzi diversi e soprattutto il trike di gionata percche quando comincero ad avere problemi di equilibrio sara il mio futuro compagno di viaggio

tonino
view post Posted: 2/7/2013, 22:53 by: bylorenz     -1Obsolescenza programmata - Off-Topic
però qualcuno potrebbe anche dubitare che quelle che vendono al supermercato quali biciclette lo siano poi veramente
e parimenti si potrebbe dubitare che qualcosa che si rompe dopo poche ore di utilizzo non sia in realtà così economica pur costando poco - questo soprattutto perché percepiamo un salario limitatamente ad un certo tempo fisico di impiego lavorativo e ciò non avviene in eterno -
altra cosa è capire poi se ci sia un -senso- nell'assecondare la compulsione a cambiare continuamente prodotto e se sia ancora più originario della strategia della obsolesenza che ne sarebbe a quel punto solo la conseguenza
view post Posted: 7/3/2013, 13:14 by: bylorenz     -1Alleweder A6 Kit - Velomobili
non vorrei smorzare i tuoi entusiasmi.. ma alcuni di noi hanno provato ad avere notizie da Alleweder per l'acquisto e/o informazioni tecniche... praticamente non rispondono mai!


ma che cacchio di risposta è?

mica gli hai detto che a bologna c'è uno che li vende , fa provare l'a4 e magari lo può accompagnare nell'acquisto?

alligt non risponde perché è il produttore , non un rivenditore.....

ci sentiamo

Lorenzo
7 replies since 2/3/2009