Votes taken by Fabca96

view post Posted: 28/7/2023, 19:24     +2Commuting: bici, reclinata, trike, velomobile, F1 a pedali? - Commuting
bitzo In effetti volevo tirare in mezzo la questione del movimento centrale nel commento, ma mi sono dimenticato; tendenzialmente un MC basso rende la reclinta più gestibile, sia trazione anteriore che posteriore.
Poi in effetti una reclinata non è troppo adatta alla città, e come giustamente Marco Ruga e recumbent accennavano, il meglio è una mtb con gomme scorrevoli simil-slick.
Riassumendo tutte le contribuzioni riguardo all'argomento sembra il mezzo reclinato a due ruote meglio adatto alla città sia una SWB/CLWB con trazione posteriore, MC basso e angolo schienale sollevato (60° circa); la trazione anteriore aiuta nella reattività ma ovviamente può rendere più complicato governare il mezzo.
I trike/F1 a pedali sono più adatti a percorsi extraurbani per la questione visibilità nel traffico (da parte del velonauta); per il resto sono ottimi per la inerente stabilità.
Ovviamente dipende dalla situazione singola e dall'attitudine/mentalità/preferenze del ciclista la scelta.
Spero di avere riassunto bene la situazione, buona serata!
view post Posted: 26/7/2023, 18:57     +3Commuting: bici, reclinata, trike, velomobile, F1 a pedali? - Commuting
Buonasera a tutti, ormai da 6 anni mi sposto in reclinata a Milano, con la fidatissima QX100; spostarsi in reclinata in una grande città è assolutamente fattibile, sopratutto se si utilizzano coperture adeguatamente larghe. Trovo che la reattività della trazione diretta sia molto utile nelle ripartenze dai semafori, e anche i sanpietrini/pavè non sono un grande problema.
Ciao a tutti!
view post Posted: 21/10/2022, 19:17     +1Saluti da Lucca - Benvenuto & Mappa
Marco Ruga Ah, my bad, ho interpretato male.
Comunque recumbent non era necessaria una mezza filippica per smontare la mia affermazione dei 20000km (dove avevo annotato adattarsi del tutto, ma mi sono spiegato male), bastava una breve frase :D; in ogni caso, sono d'accordo che sia poco pratica questa soglia, anche in luogo della precisazione di Marco.
In effetti, alla seconda prova di una reclinata avevo fatto 70km, quindi l'affermazione sulla facilità ha merito.
Per il resto, sarebbe sì meglio partire da un mezzo turistico Makaba, anche perchè generalmente reclinate di stampo turistico hanno doti di maneggevolezza adatte a imparare i movimenti; e, generalmente, reitero il fattore divertimento delle reclinate ;)

Edited by Fabca96 - 21/10/2022, 21:09
view post Posted: 2/9/2022, 09:30     +1Shit happens - Argomenti Generali
Mi associo ad augurare una rapida guarigione!
view post Posted: 17/8/2022, 17:35     +2Nazca Gaucho 28R highracer - Recensioni
Buonasera a tutti, e buone vacanze!
Ho fatto alcune modifiche alla Nazca, oltre ad averla utilizzata in vari percorsi, salita inclusa.
In primis le modifiche: siccome sono un propositore delle gomme larghe, avendo trovato che i benefici in terreno accidentale compensano le perdite di rotolamento/aerodinamiche (anche se sono più dovute alla composizione della gomma che alla larghezza in sè) e del peso aggiunto, e infine avendo riscontrato dei problemi di comodità con le gomme da 25mm nelle zone dove abito, ho deciso di cambiare taglia ruote.
Sono passato a 26", con freni a disco (superiori ai 105 montati prima, che purtroppo risultavano spugnosi e poco efficaci nelle forti frenate), e delle ottime Schwalbe Big Ben da 55mm (colorate marroni, il che crea un bel contrasto con il nero e bianco del telaio)

gaucho1

gaucho2

Oltre a questo, ho ridotto il più possibile la lunghezza dei tubi protettivi per la catena per ridurre gli attriti ed accorciato la stessa al minimo sindacale.

Con queste modifiche, ho portato la Gaucho in Liguria, percorrendo la ciclabile Imperia-Ospedaletti (con medie orarie imbarazzanti) e il Passo del Ginestro (inconsapevolmente percorso dal lato peggiore).

Una delle caratteristiche di questo modello di bici è la possibilità di cambiare la posizione dell'ammortizzatore al volo con un solo sgancio rapido: questo conferisce al mezzo la possibilità di variare l'assetto

ammo
(credito per la foto a Nazca Ligfietsen)

Variando l'assetto tra le due posizioni estreme si ha una posizione da salita

gauchosalita

E una da pianura/discesa

gauchodiscesa

La differenza tra le due posizioni è sostanziale, e in salita il comportamento è discreto: l'ammortizzatore non pompa, e si sale a 8/9 orari su pendenze del 10%; ma l'anima del mezzo è la discesa.
Bastano pendenze dell'1% e l'aerodinamica lavora appieno: sembra di scivolare nell'aria, i km vengono DIVORATI a medie preoccupanti (50 orari con una pendenza dell'1% in discesa spingendo pochissimo), e i freni a disco permettono staccate molto ritardate.
E sembra che, fortunatamente, la posizione aerodinamica non peggiora di molto la potenza; è possibile sprigionare molti watt, e il sedile rimane rigido.

Quindi, in tutto, sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa reclinata (e avendo provato una rev, le aspettative erano alte :D ).

Come sempre, grazie della lettura e buona serata!
view post Posted: 10/7/2022, 07:11     +1Apertura Monza 2022 - Resoconti e archivio eventi
Grazie per il video Marco Ruga . Purtroppo hai ragione sulla difficoltà a tenere il ritmo giusto con le aperture a monza, e purtroppo, nonostante la bella esperienza il 13 giugno, ci sono state istanze in cui dei "gobbi", pur di tener la scia del gruppo veloce, tagliavano la strada in piena variante anche li stavo superando, facendo dei peli sconcertanti.
Anche se, come si suol dire, vivi e lascia vivere.
Stupenda la HTX, peccato non poterla provare per l'altezza, al massimo proverò quella che costruirà il nostro amico Marco (quello di Senago) :D
view post Posted: 29/6/2022, 11:56     +23.a prova campionato F1 a pedali 2022 - Azzate (VA) - Racing
Ciao, grazie per il video, deve essere stata una bella gara. Mi spiace di non aver trovato una F1 disponibile, sarà per la prossima gara :b:
view post Posted: 24/5/2022, 16:59     +3Nazca Gaucho 28R highracer - Recensioni
Nazca1

Nazca2

Buonasera!
Da qualche tempo possiedo un'altra reclinata: dopo averci pensato a lungo, ho acquistato sul mercato usato questa Nazca Gaucho, versione 28" highracer;
Potreste chiedervi: perchè una trazione posteriore, se possiedo già una trazione diretta?
Per sperimentare!
Non avevo mai provato una trazione posteriore, nè una corsaiola in acciaio, il che rende questo modello piuttosto unico.

Le specifiche sono reperibili sul sito della Nazca, ma ne includo un breve riassunto qua:
- Telaio in acciaio 25CrMo4
- Sospensione posteriore
- Sedile in carbonio
- Gruppo 105 5700
- Peso circa 14kg

Le prime impressioni hanno evidenziato il maggiore attrito della trasmissione, molto evidente in salita, ma compensato dalla leggerezza.
La partenza è molto rapida per la forma del sedile, che consente di spingere tanto sulla schiena; appena in movimento, l'aerodinamica prende il sopravvento: con un movimento centrale rialzato verso il sedile, il quale ha un angolo di inclinazione molto rilassato, le velocità possibili sono notevoli, e fortunatamente la comodità risulta adeguata.

Una cosa che si nota presto è l'interferenza piede-ruota anteriore, aiutata dalla mia bassa statura (il boma è molto arretrato); ciò rende impossibile usare pedali automatici nel mio caso, perchè nelle curve strette è necessario muovere il piede per evitare la ruota.

Tutto sommato è un mezzo estremamente veloce, anche se in salita non reggerebbe contro una trazione diretta di egual peso; fortunatamente abito in pianura :woot:

Grazie a tutti, buona serata!
view post Posted: 24/5/2022, 16:37     +2Modifica serie sterzo - Soluzioni tecniche
Buonasera a tutti, vorrei condividere questa piccola odissea, sperando che sia interessante.
La mia Cruzbike QX100 aveva una serie sterzo non convenzionale, in quanto il precarico dei cuscinetti era svolto "a mano" (non era presente all'interno della forcella un ragnetto), non mi dilungo in dettagli ulteriori, anche perchè il sistema era complicato; quindi dopo molta deliberazione, ho deciso di convertire a una serie sterzo convenzionale.

qxsterzo

Questi tre pezzi evidenziati sono stati riutilizzati nella conversione, in particolare:
Parte 1: tubo da 28,6mm separato dal tubo di sterzo della forcella
Parte 2: tubo da 31,8mm
Parte 3: adattatore boma, monta su sterzo da 28,6mm

Qx1

Qx2

Qx3

Come si può vedere dalle tre foto, è stato fatto quanto segue:

Il tubo da 31,6 che si inserisce nel boma regolabile è stato mantenuto, e al suo interno è stato inserito il tubo da 28,6 (dopo la rimozione di qualche decimo di mm).
I due tubi sono stati fissati tra di loro da due bulloni, e la parte 3 rimane vincolata allo sterzo come in origine; per vincolarla alla serie sterzo, sono state fabbricate due piastre di fissaggio (considerando gli sforzi di pedalata che in quel punto vengono trasmessi, in ferro 25x4mm), collegate alla parte 3 e al tubo da 28,6 mediante una parte di un attacco regolabile.

in questo modo (analogo ai modelli odierni Cruzbike) si ha un assieme rigido che può ospitare parti standard, ed è al contempo semplice.
Grazie e buona serata!
view post Posted: 27/4/2022, 09:13     +1Accorciare le pedivelle - Argomenti Generali
recumbent Grazie per l'approfondita risposta!
Sicuramente dovrò adeguare i rapporti, cosa che avrei fatto comunque avendo l'ossessione di fare pacchi pignoni "customizzati" :D
Grazie anche per il video di youtube, che avevo guardato per caso qualche settimana fa, molto interessante!
Siccome le pedivelle sono da 170, come minimo dovranno essere ridotte a 150;
ho una lunghezza femore che mi predisporrebbe per pedivelle da 165mm, e sia sulla mia mtb che sulla cruzbike sono abituato a 160, mentre non ho sentito differenze sulla reclinata autocostruita di LolloSondrio , che usa pedivelle da 155.
Infine, la reclinata in questione è una Nazca Gaucho highracer, acquistata da poco usata: non troppo sportiva, ma molto più del QX100 modificato ad ambito urbano.
view post Posted: 18/2/2022, 17:49     +5Recensione Cruzbike QX100 - Recensioni
Buonasera a tutti!
Dopo tanti mesi di pausa, è giunto il momento di recensire la mia Cruzbike QX100; dopo quasi 5 anni di onorato servizio, ha subìto innumerevoli modifiche, talmente tante che sprecherei una pagina solo a descriverle (se qualcuno volesse saperlo, sarei lieto di descrivere le modifiche).

Il mezzo, dopo l'uscita dalla scatola, si presentava in questo modo:

jpg

jpg

La seconda è una immagine di repertorio per riferimento.
Il mezzo è stato comperato usato (quasi km0 a dire la verità :XD: ) nell'autunno del 2017, con le seguenti specifiche di serie:
- telaio in alluminio 7005, regolabile per varie altezze mediante tubi telescopici
- trazione diretta con doppia corona, pedivelle da 160mm e 9 pignoni
- freni Avid BB5, ruote da 26"
- peso circa 15kg

Sono stati necessari circa 100km per prendere confidenza del tutto con le doti dinamiche e la trazione diretta, ma non è andata male.
Parlando delle suddette doti dinamiche, la geometria della bici consente di avere una agilità sorprendente, al punto di poter effettuare inversioni ad U in meno di 3m.

Una delle caratteristiche proprie della bici è la sua flessione laterale, che richiede degli aggiustamenti nella gestione delle curve, ma ci si abitua.
Come doti di equilibrio della trasmissione (fondamentali nella trazione anteriore) sono ottime, è estremamente facile procedere senza mani, anche in salita; è persino possibile partire senza le mani sul manubrio, spingendo poco.

I freni sono veramente ottimi, hanno una potenza enorme e finora non hanno sofferto di surriscaldamenti in discesa.

Adesso il fidato QX si presenta così:

jpg

Tutte le modifiche che si vedono rendono questa reclinata ottima nei trasferimenti cittadini (a Milano, quindi non in cittadine di campagna con poco traffico (: )
Purtroppo hanno anche fatto lievitare la massa a un bel 24kg :blink: , che sale a circa 33 in configurazione tragitto casa-università; questo rende le accelerazioni piuttosto lente, considerando che la bici arriva a pesare metà della mia massa corporea....in ogni caso, è veramente un ottimo mezzo, che può gestire terreni impensabili per una reclinata con una buona tecnica (ad esempio sollevare la ruota anteriore per superare ostacoli, o una specie di "bunnyhop" reclinato).

Spero vi sia piaciuta la recensione, e buona serata!
view post Posted: 12/11/2021, 13:34     +5Via Francigena 2020 (muro di testo) - Turismo e itinerari
Buongiorno a tutti! Spero siate in salute e carichi, inizia la narrazione di un epico viaggio!
L'anno scorso, con mio fratello LolloSondrio , decidemmo di intraprendere il primo viaggio in bici con stile pellegrino, cercando di compiere la Via Francigena da Milano fino alla periferia romana; inesperti e pieni di determinazione, abbiamo dedicato qualche tempo all'allenamento e il 1° agosto siamo partiti, per raggiungere Roma il 9 (saltando qualche pezzo qua e là).
Prima di iniziare qualche statistica e l'obbligatoria foto dei mezzi:
km totali: 570
dislivello in salita e discesa circa: 7000m
temperatura massima: 42°C, tmin: 8°C
per il percorso e la navigazione, abbiamo seguito le indicazioni dell'app via francigena.

jpg

Ecco qui i mezzi: Cruzbike QX100 e Bianchi Ragno Thomisus.

Capitolo 1: "Antò, fa caldo!"

Partenza il 1 agosto, Cologno Monzese-Corte Sant'Andrea, in alti spiriti, per poi renderci conto di essere partiti nel giorno più caldo del 2020. Nella umida Bassa. Senza ombra. E con una simpaticissima temperatura di 42°C anche dopo le 17.
Risultato, enorme stanchezza e tappa parzializzata con treno per il giorno dopo.

Capitolo 2: "Dov'è finito tutto?"

Fornovo di Taro-Massa: inizia il famoso Passo della Cisa, con pendenze problematiche a tratti
jpg
E iniziano anche i problemi di trazione per il QX, complice l'asfalto bagnato; tutto procede bene fino quasi alla cima del passo, dove inizia un temporale con visibilità di 20m e temperatura che scende fino a 8°C
jpg
qui pioveva poco; dopo un principio di ipotermia (e aver valicato il passo) decidiamo di saltare il tratto Berceto-Massa con un treno (grazie Trenitalia), cosa molto saggia, perchè la pioggia sarebbe proseguita fino alla costa.

Capitolo 3: "San Miniato"

La terza tappa (4 agosto) è quella più pianeggiante dopo il pavese, con 106km e un simpatico arrivo in salita a San Miniato Alta; nulla di estremo qui. Decidiamo di saltare il tratto fino a Siena per meglio visitare la città.

Capitolo 4: "Radicofani"

5 agosto, 7:30: partiamo da Buonconvento, confidando nell'iniziale mancanza di salite.
jpg
jpg
....grazie, Toscana.
Anyway, inizia la Val d'Orcia, con molte salite (strade bianche, ovviamente), cipressi e pastori maremmani-abruzzesi
jpg
Fino a giungere al famoso muro di Radicofani, con pendenza costante al 10% (su una bici di 40kg si sente), una simpatica salita che ci manda quasi al limite estremo della fatica, prima di giundere all'agognata meta (e ristorante)
jpg
jpg
Dopo questa vetta, una dolce e lunga discesa fino alla rampa finale per l'arrivo ad Acquapendente (e il Lazio).

Capitolo 5 "Sai, dall'alto la pendenza è ancora peggio"

Si ricomincia con una discesa fino al lago di Bolsena
jpg
per costeggiare e raggiungere la salita per Montefiascone (pensavamo che le simpatiche salite toscane sarebbero finite, ma ci sbagliavamo), oltre che questa discesa, che ha dato luogo al titolo del capitolo
jpg
(qui stavo cercando di recuperare una borraccia eiettata da una buca)
Dopo simili vicissitudini siamo giunti a Viterbo senza grandi intoppi.

Capitolo 6 "Sai, dall'alto la pendenza è ancora peggio, puntata 2"

Penultima tappa, Viterbo-Formello, con paesaggi stupendi
jpg
terreni impervi
jpg
e ovviamente salite!
jpg
marcano il passaggio dai laghi laziali alla periferia romana, e una finale tappa facile di soli 30km.

Cosa abbiamo imparato da questo viaggio?
1) Andando fuori dai classici percorsi autostradali si scoprono posti incredibili e non valorizzati
2) la Bianchi Ragno va molto bene in salita
3) la trazione diretta è molto più efficace di quello che sembri, e può gestire percorsi fuoristrada con i giusti pneumatici e tecnica.

Grazie a tutti per la lettura, e buona giornata!

Edited by LoScozzese - 12/11/2021, 17:07
14 replies since 28/8/2021