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view post Posted: 6/10/2017, 20:30     +1Allenamento e alimentazione - Argomenti Generali
Riprendiamo la discussione per parlare un po' dell'attore principale dello sport e cioè del muscolo scheletrico e della suo fisiologia.
Bisogna infatti, ed aggiungo purtroppo, acquisire qualche nozione sul suo funzionamento per capire il concetto di soglia, sul quale c'eravamo lasciati "appena un anno fa" :D, e come debba essere regolato il proprio allenamento.
Ho detto "purtroppo" perché la storia è lunga ed ho paura di perdervi per strada per stanchezza o per troppi tecnicismi. :unsure:
Tralascio subito, per ovvi motivi di brevità, la descrizione del muscolo per passare subito a dire che la sola fonte energetica che esso è capace di utilizzare per la propria contrazione, è la scissione di un acido dal nome terribile che per semplicità abbreviamo in ATP (acido adenosintrifosforico).
Quest'acido, per dare l'energia necessaria al muscolo, perde un radicale fosforico dei tre posseduti e diventa una altro acido, che definiamo, sempre per semplicità, ADP.
Nel muscolo, l'ATP è presente in quantità minima e si esaurirebbe subito se una volta divenuto ADP non ricevesse nuovamente il radicale perso.
Ci sono due sostanze nel muscolo che possono risintetizzare l'ATP: la fosfocreatina, che abbreviamo in CP ed il GLICOGENO.
La CP è a sua volta pochissima e, quando usata in un meccanismo che si definisce ANAEROBICO ALATTACIDO, dura pochi secondi. E' un meccanismo che dà tanta potenza ma dura poco. Antieconomico, quindi.
Subentra allora il meccanismo ANAEROBICO LATTACIDO, che risentitizza l'ATP scindendo il GLICOGENO, un combustibile potente presente sia nel muscolo che nel fegato.
Anche questo dà molta potenza ma è a sua volta antieconomico perché produce ACIDO LATTICO che ha la caratteristica di intossicare il muscolo al punto da ridurne la forza contrattile e di innestare i dolorosissimi crampi, che non sono altro che contrazioni involontarie.
Questo meccanismo non può durare per più d'un minuto, dopodiché deve subentrare un terzo meccanismo, quello che si defisce AEROBICO, che sfrutta per la risintesi dell'ATP, l'ossigenazione dei GRASSI e degli zuccheri, i GLUCIDI, di origine alimentare trasportati dal sangue.
A seguito di questa rapida carrellata, dovremmo aver arguito che nelle prove di velocità non più lunghe d'un minuto, valgono i primi due meccanismi, negli altri casi occorre per forza sfruttare il terzo meccanismo.
Per dirla in altri termini, i primi due meccanismi sono caratteristici delle prove su pista, mentre il terzo è caratteristico della nostra attività, ed è proprio su questo che vorrei focalizzare.

Abbiamo detto che esso sfrutta, per il lavoro muscolare, una miscela di GRASSI e GLUCIDI.
In caso di lavoro non intenso la miscela è più ricca di GRASSI, che diminuisce a favore dei GLUCIDI quando lo sforzo aumenta, orientandosi sempre più verso questi ultimi.
Fattori che influenzano positivamente questo meccanismo, molto economico, sono la presenza di determinate caratteristiche muscolari, una buona respirazione e circolazione sanguigna, ed una continua disponibilità di GLUCIDI.
E' qui che s'innesta il discorso dell'alimentazione che sta nel titolo del topic.
In parole povere la nostra resistenza alla distanza si basa sul consumo d'una corretta miscela di GRASSI e GLUCIDI.
L'ALLENAMENTO DI LUNGA DURATA, INSEGNA AI MUSCOLI AD USARE UNA MISCELA SEMPRE PIU' RICCA DI GRASSI ED A RISPARMIARE I GLUCIDI.
Si può quindi affermare che l'allenamento aumenta la resistenza, perché mentre i grassi nell'organismo sono pressoché inesauribili, lo stesso non può dirsi degli zuccheri.
Serve, come spesso si dice, a farci acquisire IL GRAN FONDO.
Ci siamo quasi. ^_^

In qualsiasi disciplina sportiva, esiste una netta relazione fra il lavoro svolto per raggiungere una certa velocità e la frequenza cardiaca.
Dato questo fatto ci si è accorti che, ad un determinato punto, in caso di sforzo intenso, la frequenza cardiaca non aumenta più molto all'aumentare della velocità.
Questa evenienza è detta "soglia anaerobica", oltre la quale in uno sport come il ciclismo, che è uno sport di fondo, non è consigliabile andare, perché al di là di questa soglia il meccanismo AEROBICO cede il passo a quello ANAEROBICO, già descritti prima, e comincia ad accumularsi nei muscoli l'acido lattico, che abbiamo visto essere così deleterio.
Siamo arrivati praticamente a dama!
Per ora ci fermiamo qui. Al prossimo giro, che non sia fra un anno :P, cominceremo a vedere come può essere determinata LA SOGLIA di ciascuno.
Parleremo dei metodi puramente empirici così come del TEST CONCONI, che è il metodo usato più pratico, più semplice e diffuso.
view post Posted: 4/10/2017, 06:49     +2Efficienza e Prestazione - Argomenti Generali
Claudio, eravamo e continuiamo ad essere assolutamente d'accordo sul concetto d'efficienza, già l'ho detto, e fondamentalmente anche sul resto.
Solo che non vuoi concedermi il fatto che il termine "prestazione" possa interpretarsi anche con le caratteristiche qualitative, oltre che quantitative, che un mezzo a pedali può darci.
Per assurdo, anche l'emozione può essere prestazione, soprattutto se io mi aspettassi di ottenerla.
Prendo la prima definizione di un vocabolario qualsiasi, sostanzialmente di tutti e leggo:
Messa a disposizione della propria opera, della propria competenza, delle proprie capacità.

Ma non è necessario che io e te si sia d'accordo. Siamo in parecchi ed ognuno ragiona con la sua testa. Qualcuno pare esserlo, però, ed a me tanto basta.

Edited by LoScozzese - 4/10/2017, 08:07
view post Posted: 2/10/2017, 08:01     +1Salita a Monte della Battaglia - Itinerari
CITAZIONE (recRobi @ 2/10/2017, 02:07) 
[...]
Visto che volendo proseguire oltre Monte Battaglia la strada diventa una carraia demaniale decido di lasciare a casa l'M5 e di uscire con la più poliedrica AZUB5.
[...]

[...]
PS: In auto ho poi proseguito per la strada demaniale e mi è sembrata fattibile in reclinata, ovviamente con una bici ammortizzata e che abbia almeno su un paio di coperture tipo MARATON.
[...]

Grazie del resoconto, Roberto.
Sempre affascinanti e conditi da una particolare sensibilità i tuoi resoconti.
Ho abusato dei tuoi due brevi video per arricchire la nostra playlist YouTube, e, se mi permetti, sporco un po' questo abusandone un po' perchè vorrei sottolineare due punti, quelli citati sopra, che mi paiono interessanti.
Quindi, ne dedurrei, ci stai dicendo sostanzialmente che c'è molta variabilità nel mondo delle reclinate.
Come in quello delle verticali, aggiungo io. Prese insieme, l'una tipologia e l'altra, potrebbero stabilire un continuum nel quale, ad accomunarle ci sono due ruote, due pedali, un manubrio, due freni, due mozzi, una catena, una forcella ecc. ecc.
Anche ogni tipologia di reclinata ha la sua vocazione specifica, quindi.
La M5 è corsaiola, ma necessità di strade ben asfaltate, mentre la Azub è votata al turismo. E' biammortizzata ed accetta con facilità anche sterrati non particolarmente impegnativi.
Scegli, avendone la possibilità, (ma evidentemente te la sei creata con scelte oculate per allargare i tuoi orizzonti), la tipologia più adatta al percorso da affrontare.
Giusto? :)
view post Posted: 28/9/2017, 19:44     +1Siamo tutti delle Pecore seguendo il gregge. - Argomenti Generali
CITAZIONE (markciccio @ 28/9/2017, 17:48) 
...
La domanda era: potendo scegliere, con almeno 4000 km all'anno (minimo sindacale per professarsi ciclisti), meglio lo strapuntino o il sedile? E questa scelta è dovuta a moda/consenso o effettive prestazioni/soddisfazione?
...

Di chilometri ne facevo regolarmente circa 15000 l'anno. Oggi, a causa di impegni soprattutto, ma anche probabilmente per l'avanzare dell'età ed un po' di stanchezza mentale causata da motivazioni che esulano da questa discussione e che potremmo trattare da un'altra parte, mi limito a 10000, per cui mi sento autorizzato a replicare secondo il mio sentire.
Potendo scegliere, se il percorso è sufficientemente pianeggiante, se non sentissi particolare bisogno del gregge, se volessi andare solo per diporto, se avessi tempo, sceglierei senza dubbio lo strapuntino come ho fatto più e più volte e come continuerò a fare.
Ma stamattina, per esempio, ho rifatto per l'ennesima volta Anzio-Sermoneta-Anzio, una novantina di chilometri con una salita di poco conto, scegliendo la bici da corsa in carbonio ed il sellino piuttosto che il sedile, pur avendo fatto innumerevoli volte lo stesso percorso in reclinata, come d'altra parte è ampiamente documentato su YouTube.
Perché?
a) Perché con la corsa io vado mediamente un po' più veloce, se voglio e non ho molto tempo. Questione di tipo di reclinate in mio possesso, molto probabilmente. Ma l'una o l'altra rappresentano comunque uno standard di fatto. Ho autocostruito e condotto per qualche tempo, agli inizi, anche una reclinata TD MBB, non avendo personalmente però dei riscontri maggiormente positivi.
b) La condizione delle strade, pessima, inutile a dirsi, mi fa preferire la corsa o addirittura la mountain bike in questo caso, perché vedo meglio e riesco a scartare con maggior prontezza, quando necessario. Se proprio non riesco per problemi di traffico, per non rischiare la vita spostandomi in una zona d'asfalto migliore, passo direttamente sopra alzandomi sui pedali ed attutendo con le ginocchia, come fa uno sciatore, subendo scossoni minimi rispetto a quando sto in reclinata. Il sellino? Non lo sfioro neanche.
Non ho paura che mi si sgancino i pedali e mi volino i piedi, come con la reclinata, sebbene io usi gli attacchi. Con la corsa non è mai caduta la catena a causa degli scossoni, né tantomeno ho mai perso il controllo della traiettoria.
c) Pur avendo riscontrato che con la reclinata si rientra magari qualche minuto più tardi ma meno stanchi, ho scoperto di rientrare più riposato con la corsa, in questo caso. Mountain bike e reclinata pressappoco s'equivalgono.
La tensione nervosa, la rabbia e gli scossoni indotti da strade pessime giocano in reclinata un ruolo assai negativo. Nel mio caso specifico, a volte, a furia di dover alzare le spalle dal sedile e lavorare nella zona degli addominali, m'hanno provocato un mal di pancia tale da non poter star dritto per circa un'ora o più dopo il rientro, soprattutto se non mi fermo a mingere ogni mezz'ora massimo.

Dopodomani è sabato ed è molto probabile che io vada lungo la costa cogli amici. Loro con la corsa ma io con la reclinata. Prestazioni equivalenti, più o meno. La reclinata, col vento contro del rientro, volendo li metterebbe un po' in difficoltà, ma a me che me ne cale? Mi va solo di cambiare e vado per prendere un caffé in compagnia e fare un po' di sano sport.
Sempre una novantina di km, strade sempre pessime, ma solo a tratti, e percorso assolutamente pianeggiante.
Fondamentalmente la reclinata qui dà il meglio.

Morale? Le risposte non sono mai scontate e non esistono verità assolute. Dipende. E siccome dipende, non mi faccio domande o problemi, pedalo e mi tengo le mie alternative. ;)
Su una cosa però concordo. Concordo sul fatto che ci sia, soprattutto in questo nostro paese forse, molta ignoranza ed un forte sentimento d'omologazione.
Effettivamente la reclinata farebbe molti più proseliti se ci fosse maggior coraggio e volontà di consapevolezza.
(Io, ogni tanto, cerco di fare del mio, cercando di portare un minimo di giusta informazione in coloro che frequento o incontro per la strada. Rispettandoli se non aderiscono, però.)
Credo però fermamente che potremmo annoverare molti ciclisti misti in più, non puri reclinati, e le moltivazioni sarebbero le stesse che hanno guidato e continuano a guidare le mie scelte, alcune delle quali , non uniche, le ho appena elencate.
Così come ora ci sono alcuni che praticano sia la corsa che la mountain bike.
view post Posted: 28/9/2017, 13:38     +4Siamo tutti delle Pecore seguendo il gregge. - Argomenti Generali
Leggo e mi sento molto a disagio, perché pur essendo l'amministratore di BRI non seguo l'ortodossia che trasuda da questa discussione.
Una volta inforco la bici da corsa, un'altra la mountain bike ed un'altra ancora una reclinata non sentendomi mai a disagio.
Non ho preferenze perché adatto la scelta del mezzo a quello che voglio fare in quella determinata occasione o secondo lo stato d'animo.
Riscontro come ogni mezzo abbia alcune caratteristiche negative ed altre positive, ma la scelta rimane sempre motivata dal piacere di pedalare, malgrado lo stato delle strade, e dell'approfittare della varietà che oggigiorno il mondo mi offre.
Diciamo che cerco di sfruttare al massimo le caratteristiche positive di ciascun mezzo.
Proprio per questo non mi sento assolutamente pecora. Guai! Non l'ho mai sopportato e cerco sempre di avere la consapevolezza d'un briciolo di diversità/originalità.
Ora, senza farla tanto lunga, ditemi voi: cosa dovrei fare? Dare le dimissioni? Lasciare il campo a chi è più "puro"?
No rispondetemi di sì, tanto non mi convincereste. Non lo farei comunque mai.
Il mondo è bello perché vario.
Che gli altri rispettino le vostr/nostre scelte, ma di conserva rispettiamo le scelte degli altri.
E se sono diffidenti e non vogliono provare, non biasimiamoli definendoli pecore.
C'è gente che s'arrampica a mani nude sulle montagne, si butta nergli strapiombi col parapendio o legato dai piedi ad una corda elastica.
Io sono pecora, in questo caso, e non lo farei mai.
Quanti di voi? :)
view post Posted: 16/5/2017, 23:17     +2Carbon fibre FWD MBB TD - Segnalazioni
CITAZIONE (recumbent @ 16/5/2017, 21:27) 
[...]
vediamo cosa bolle in pentola in casa Bepi >> foto! foto! foto! ...
[...]

Niente di che, Enrico. Sto cercando di mettere in pratica un'idea per il carro anteriore d'una FWD TD che covo da tempo, invece di parlarne sempre e comunque. Anche qui.
Ho scattato qualche foto. Pessima perché realizzata con la camerina, il famoso clone del clone clonato della SJ4000, in quanto il cellulare l'ho distrutto e non ho le batterie per la macchina fotografica digitale.
Questa sotto è la mia idea d'assieme del carro anteriore.
PICT0000
Come si vede è fatto uso d'un carro completo d'una vecchia bici da corsa in acciaio.
I foderi verticali sono stati tagliati, non completamente, appena sopra l'attacco freno e piegati per permettere il taglio d'una piccola porzione del piantone dove è stato alloggiato un moncone d'un tubo sella con parte del suo attacco. Solo il collarino.
Questo moncone sarà saldato al piantone, in quella posizione.
Saranno saldate al piantone anche le porzioni di foderi verticali piegate. Chiaramente saranno saldate anche dove i foderi sono stati tagliati.
Le porzioni sporgenti in alto, brutte, saranno tagliate via dopo la saldatura.
Il cannotto di sterzo è stato accorciato d'un po' per poter agevolmente inserire un altro attacco sella, sempre di quelli d'una volta, sullo stelo della pipa manubrio e far in modo che possa affacciarsi in corrispondenza di quello inserito di fronte. Questo è il mio caso, chiaramente. Ho scelto deliberatamente di fare così anche in funzione della disponibilità di parti. Non è detto che sia sempre necessario.
I due attacchi sella saranno così uniti da due piastrine forate a misura per formare un pezzo unico il più possibile rigido.
Ciò permette anche un agevole smontaggio e manutenzione dei cuscinetti del cannotto di sterzo.

Si nota poi, chiaramente, un moncone di forcella che è assicurato con un bullone passante fra foro e foro degli attachi freno.
Confido nella possibiltà di inserire al suo posto direttamente il freno, ma onestamente ancora non ho provato se possa andare.
Farò in qualche modo.
Quel moncone di forcella, sarà saldato con l'ausilio d'una piastrina d'acciaio, ai foderi obliqui, facendo attenzione a dare la giusta inclinazione in avanti a questi ultimi rispetto all'asse di sterzo, per ottenere il corretto rake. Ma è tutto da provare.
Dovrebbe risultare un assieme assai rigido e sufficientemente leggero.
A me, per ora, basta che funzioni. Soddisfazione personale.

Appresso alcuni dettagli.
Lucio, il micio, approva. E se approva lui, siamo a posto. :lol:
PICT0004

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Dimenticavo di dire, prima che qualcuno proponga l'osservazione, che la saldatura al cannotto di sterzo del tubo diagonale, sarà ovviamente rinforzata con un fazzoletto saldato o con un moncone di tubo che unisca la parte superiore del cannotto al tubo diagonale stesso.
Fortunatamente io sono leggero.
view post Posted: 11/5/2017, 15:54     +1reV, reclinata TD MBB - Autocostruzione
CITAZIONE (dani1960 @ 11/5/2017, 15:01) 
CITAZIONE (LoScozzese @ 11/5/2017, 14:31) 
Ok, proviamo.

Bepi , non so agli altri che leggono , ma a me stai mettendo una curiosita'...cosa bolle in pentola ?? :B):

Sto cercando di realizzare, fra tutte le altre beghe che mi trovo in questo particolare periodo a dover gestire, un'idea che covo da tempo, fin da quando sono apparse sul forum le prime avvisaglie della TD di Marco.
Ne ho anche già fatto accenno. Si tratta di quella che ho già definito reVrev. In pratica QUELLA stessa architettura con qualche libera interpretazione per dare sfogo alle mie storiche fissazioni.
Non è detto che io riesca, perché tutto è condizionato dalla possibilità che io possa farcela finalmente a saldare con successo. Nutro molti dubbi. Partirei già sul difficile.
La saldatrice, ancora nuova, aspetta ormai da sette anni!
La prima TD FWD che realizzai, volutamente, non aveva una saldatura, ma non si può andare avanti così. :)
Ho già in garage un abbozzo del carro anteriore, che si caratterizza per un'unione particolare della forcella, della quale sarà mantenuta solo una parte, e del carro posteriore della bici donante.
Dovessi riuscire a fare qualche foto...
Ora esco e corro al LIDL, prima che i caschi autooscuranti terminino. :)

Ma ho scritto "Ok, proviamo" non per questo. Era solo per invitare tutti, per primo il sottoscritto, a provare il metodo di posizionamento del movimento pedali, rispetto alla culla del sedile, usato da Marco.
Per me è assolutamente una novità.


Edited by LoScozzese - 11/5/2017, 16:58
view post Posted: 4/5/2017, 14:48     +1Geometria ideale per la salita - Argomenti Generali
la stragrande maggioranza dei frequentatori di questo forum ha adottato e preferisce la reclinata per motivazioni che esulano completamente da discorsi di sfida e competizione, e salvo qualcuno, non partecipa a discussioni dove il perno del discorso sia la prestazione in raffronto ad altri tipi di velocipede.
Va e basta. Non sta lì a preoccuparsi. E' ormai un dato di fatto.
O meglio, confronto sì, ma sappiamo bene sulla base di cosa. Inutile che io lo stia a ripetere.
Voi, fate e contribuite a questo forum come credete.
Siete tutti i benvenuti. :)

CITAZIONE (markciccio @ 4/5/2017, 15:19) 
[...]
Noi siamo dei pionieri, come tali dovremmo tenere sempre gli occhi ben aperti, chissà mai che ci passa vicino qualcosa di nuovo, da valorizzare.

Non posso che concordare. :)

Edited by cstan - 5/5/2017, 20:30
view post Posted: 5/4/2017, 13:35     +1TD MBB - la mia versione - Autocostruzione
@dani1960: proprio così. Precisamente.

050420171374
050420171375



Edited by LoScozzese - 5/4/2017, 18:58
view post Posted: 31/3/2017, 20:23     +1BICICAR - Velomobile siciliano - Velomobili
CITAZIONE (giorgio arch. barbagallo @ 31/3/2017, 17:44) 
Poichè abbiamo bisogno di avere molti "mi piace" per lanciare la campagna Indiegogo, quando la guardate ( c'è anche il video-spot) se vi piace potreste gentilmente mettere mi piiace e condividerla ai vostri amici. Grazie sempre a tutti.

All'ennesimo invito a mettere "mi piace" ad un oggetto del quale abbiamo, dichiaratamente, malgrado le otto pagine del forum, poca o nulla conoscenza, direi che ormai la discussione è destinata a non decollare. E' esaurita.
Si chiude.
E' che non vorrei che il forum fosse considerato solo terreno di reclutamento.
Spiacente.
view post Posted: 8/1/2017, 15:29     +1AER1S PROJECT - Autocostruzione
Indubbiamente è una dispersione d'energie. Un pleonasmo. Ma Marco, in tema d'energie ci sorprende sempre.
Speriamo lo faccia anche in questo caso.
view post Posted: 7/1/2017, 19:32     +1Tandem trike - Trike e Quad
CITAZIONE (jacklanterna @ 7/1/2017, 17:10) 
beh , è un tandem... Almeno 2 ! 😀

Un po' di pazienza, cavoli! Ci arrivo, ci arrivo.
Capisco bene che per voi è facile, ma io sono sempre stato rimandato in matematica.
Però, anche voi, lasciatemelo dire, le sottigliezze non sempre le capite! :lol:
view post Posted: 22/11/2016, 14:56     +1BIOPACE e altre corone non circolari - Soluzioni tecniche
Così.
Prova. Dovresti notare una maggiore facilità nel recupero della gamba che non spinge, altrimenti torna indietro.
view post Posted: 18/10/2016, 08:18     +2Mi presento - lowrider - Benvenuto & Mappa
CITAZIONE (GRM @ 18/10/2016, 00:39) 
Mi era sfuggito il problema hai dischi, sinceramente non sono un'ortopedico quindi prendi con le pinze quello che ti dico.
Diciamo che soffro di mal di schiena da "sempre" (scogliosi etc) , una cosa che ho capito è che le "botte"
alla schiena le senti più la schiena è a "piombo"
[...]

Ma sì, certo, no?! E' così.
Vero è anche che in reclinata non puoi alzarti sui pedali, massimo potrai inarcare la schiena in presenza di buche, ma solo ai fini di mantenere meglio il controllo di traiettoria.
Se becchi una buca e resti completamente disteso, è vero che l'accusi e rompe le scatole, ma non in termini di contraccolpo deleterio alla colonna ed ai suoi dischi intervertebrali, perché la botta è distribuita trasversalmente su una grande superficie.
La reclinata è in genere insuperabile per chi ha problemi di schiena, ma anche per coloro che soffrono di qualcosa al pudende, addormentamenti vari per compressione del nervo omonimo, prostatite, iperplasia ed altre rogne varie della zona. :shifty:
Insomma, consente ai portatori di questi piccoli handicap, una benefica e divertentissima prosecuzione dell'attività sportiva, perché alla fine resta pur sempre un mezzo divertentissimo.
Uno a zero. ^_^
Anche il nostro Toninuccio ne sa qualcosa.
Solo per questo dovrebbe essere ringraziata e considerata un anno luce, assieme al trike, il tre ruote reclinato, davanti al resto del mondo del pedale.

Ed invece no!
CITAZIONE (toninotcm @ 12/10/2016, 15:50) 
[...]
anche io vengo dalla bdc e come bici e inavvicinabile per qualsiasi reclinata,
[...]

E considera, caro lowrider, che Tonino, che conosco benissimo insieme alle sue reclinate, ne ha un paio con le quali è più facile vedere i propri piedi roteare piuttosto che le buche, soprattutto quando sta disperatamente attaccato in scia ed a ruota dei suoi compari, coltello fra i denti e bava alla bocca. Perché questo è l'atteggiamento.
Ma mica è sempre così!
Ed allora, fatte queste semplici considerazioni, non potrebbe l'assioma di Tonino essere completamente ribaltato in questo caso?
"La reclinata, come bici, è inavvicinabile da qualsiasi BDC". :)

P.S.: alla fine della fiera, osservo ed aggiungo, con qualcuno siamo sempre qui a parlare delle stesse cose: Carbonhair, la Nove Colli, la Parigi-Brest-Parigi, un'ora in meno, due ore in più, la media, due chilometri orari in più in pianura, quattro in meno in salita, ecc. ecc. .
A me non pare, però, che questo sia uno degli argomenti che riveste il maggior interesse nell'ambito del forum.
Tutt'altro.
Evidentemente, questo tipo d'utenza cerca altro e può essere che questo mondo glielo dia, se continua a circolare da queste parti.

Edited by LoScozzese - 18/10/2016, 12:23
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