Votes taken by recumbent

view post Posted: 16/6/2022, 16:13     +7Susa - piramide al Valico del Moncenisio - Itinerari
Poco più di 25km di salita in un contesto alpino mozzafiato.

******************************************************

Come altre volte, scelgo questo percorso dopo aver raccolto informazioni di vario genere ed aver valutato la mia capacità di riuscire a portarlo a termine.
Poi mi convinco ... ed allora inizio a guardare le previsioni meteo a breve termine. Oggi è la "giornata perfetta" e così carico bici & C in macchina e mi dirigo verso la località di partenza: Susa.

Sveglia alle 06:00, colazione abbondante, partenza prima delle 07:00.
Decido di passare per l'autostrada, ma poco dopo essere entrato in tangenziale mi chiedo se hanno avuto tutti la stessa idea :blink: ... qualche chilometro di coda a passo d'uomo, poi il traffico si sblocca e si va.
L'autostrada è quella che va al Frejus; probabilmente una delle più costose d'Italia <_< .

Arrivo a Susa prima delle 08:00. Ottimo parcheggio nel piazzale tra la stazione ferroviaria e la vecchia caserma (dove "ai miei tempi" - quando feci il servizio militare negli alpini - si ospitavano ancora i muli ... con tutte le leggende ad essi legate).

jpg

Il meteo promette bene ... 3b meteo è sempre più affidabile :rolleyes:

L'inizio è di quelli "tutto subito". Infatti la salita tosta inizia subito e non c'è la possibilità di scaldare i muscoli se non cercando di non esagerare appena partiti

col-du-mont-cenis
Nota: io mi sono fermato alla "piramide", a circa 25÷26 km dalla partenza.

jpg

La salita procede abbastanza costante senza troppi tratti dove provare a prendere fiato. E' la caratteristica di questo itinerario ... e va presa misurando lo sforzo fin dall'inizio in funzione delle proprie capacità.
Inutile dire che i rapporti utilizzati sono decisamente corti: dal 30/28 al 30/36 (per lunghi tratti).
Riesco però a tenere cadenze abbastanza agili (superiori ai 70 RPM) per quasi tutto il percorso, questo a favore dell'affaticamento dei muscoli delle gambe.

Non faccio molte foto in salita (fatte al volo mentre pedalo :shifty: ) e mi fermo una sola volta approfittando di un semaforo che, causa lavori in corso, obbliga ad un "senso alternato salita/discesa".
Ne approfitto per un gel ed un po' di acqua con i sali.

jpg

Ogni tanto a lato strada si notano i resti di quella che fu la straordinaria Ferrovia Fell che venne realizzata accanto al tracciato stradale. La ferrovia entrò in esercizio il 15 giugno 1868 funzionando con alterne vicende fino al 19 settembre 1871, due giorni dopo l’apertura del traforo ferroviario del Frejus.

Giusto qualche cenno storico per capire qualcosa su questa strada (copia ed incolla da QUI):
- La strada Statale 25 poi R.N. n° 6 in Francia, valica lo stesso Colle che dal basso Medioevo in poi divenne l’itinerario prediletto per pellegrini e mercanti tra Italia e Francia, divenendo un tratto della Via Francigena e punto nodale della fortuna di Casa Savoia, che tramite la signoria di passo consolidò il dominio su Savoia e Piemonte. Un valico che veniva percorso anche in inverno (ora d'inverno il valico è chiuso).
- Napoleone Bonaparte quando occupò l’Italia impose di modernizzare la mulattiera della Strada Reale che ancora a fine 1700 percorreva il valico passando per i paesi di Novalesa, Ferrera e Lanslebourg e che aveva il difetto di non essere carrozzabile. La soluzione scelta fu radicale, con la costruzione fra il 1803 ed il 1810 di una nuova e larga strada con pendenze massime molto più contenute e l’abbandono dell’antico tracciato. Quanto tempo ci stiamo mettendo per la TAV ?!?! <_<
- Ancora oggi la strada segue il tracciato originale, tranne che per il tratto lungo il lago, dove insisteva l’antico Ospizio, finito sott’acqua dopo la costruzione della grande diga. Il punto più spettacolare della strada attuale resta quello dei tornanti della Gran Scala con i suoi vistosi guard-rail in pietra e legno fedeli a quelli originali del periodo Napoleonico ora restaurati dai francesi, in quanto questa parte di territorio è passato sotto la loro giurisdizione con il trattato di Parigi del 1947.


Salendo e pedalando e salendo ... si arriva alla Piana di San Nicolao ...

jpg

... da cui si palesa il tratto più caratteristico di questo percorso: La Gran Scala :woot: (sono i "puntini" che si vedono in fondo ... non sono disegnati, sono le protezioni laterali tipiche di questo tratto di strada)

jpg

I tornanti spezzano la monotonia della salita e "danno la carica" per affrontare gli ultimi, non pochi, chilometri.

Lungo tutto il percorso rimangono tracce di un passato non lontanissimo in cui questi luoghi avevano un "lustro" migliore di oggi :(
Quante case cantoniere abbandonate.
Quanti locali commerciali (bar, ristoranti, alberghi) abbandonati ed in rovina.
... e pensare che qui ci andava in "villeggiatura" la borghesia di un tempo ...

Arrivati alla diga lo spettacolo è mozzafiato, complice anche un meteo praticamente perfetto ... non fosse altro che per un venticello, ovviamente contrario al senso di marcia ...

jpg

E finalmente si intravede la "piramide" :D

jpg

Poche pedalate è sono arrivato.
Velocità media in salita decisamente ridicola (8,6 km/h), ma conta esserci arrivati senza aver sputato l'anima ed aver goduto di ogni singola pedalata che, una dopo l'altra, mi ha portato fin quassù :b: .
La potenza stimata da Strava (traccia) rimane sotto i 130 watt praticamente lungo tutta la salita; traguardando battito cardiaco e cadenza di pedalata sono riuscito a gestire il percorso in modo da evitare spiacevoli sorprese non solo dovute allo sforzo, ma anche al sole implacabile (ci sono alcuni tratti in ombra, ma la maggior parte del percorso è esposto al sole)

jpg

Qualche locale nei pressi della piramide.
Il traffico fin qui è stato abbastanza contenuto; principalmente moto ed auto (molte con targa straniera) che salgono fin qui per puro turismo.
Tra l'altro, proseguendo ancora in Francia nella stessa direzione ci sono altre salite "blasonate" ... chissà ...

Autoscatto ricordo

jpg

Qualche indicazione sull'alimentazione lungo la salita:
- 2 gel (uno preso all'arrivo per evitare "sorprese")
- 1/2 litro di acqua naturale (quella che bevo con il "tubetto" dalla borraccia nello zaino)
- 1/2 litro di acqua con sali
- una barretta cereali/miele da supermercato mangiata all'arrivo per "riempire lo stomaco"

Altre foto per mettere sù il gusto a chi volesse ripetere questo itinerario, ma avrei dovuto fermarmi ogni 50 metri ...

jpg

jpg

Ma cos'è questa curiosa piramide?!? :blink:
La piramide è una costruzione abbastanza recente; venne costruita insieme alla diga in omaggio alla campagna in Egitto di Napoleone, al suo interno si trova una chiesa ed un museo.

Nota: tempo fa si ipotizzava che da qui fosse passato Annibale con i suoi elefanti, ma poi si capì che si trattava di una ipotesi sbagliata.


Salendo mi ero ripromesso di fare più foto durante la discesa ... ma 25 km di strada praticamente perfetta (il manto stradale è migliore in Italia che in Francia :) ) mi hanno distratto ...

Qui, appena sotto la diga, alcuni alberghi ormai in disuso; rimane aperto solo l'albergo della Gran Scala

jpg

Uno scorcio dall'alto della Piana di San Nicolao con alcuni tornanti della Gran Scala

jpg

Perché ripetere questo itinerario?

Beh ... le "cosette" al contorno valgono la pena.
E' una salita non banale, ma la si può fare senza sputare l'anima ... con un po' di allenamento e determinazione (questione di testa, non solo di gambe).
Per quelli più bravi, andatevi a cercare i percorsi della randoneè Susa-Susa e fateci un pensierino :B):

Unico neo: non riuscire a trovare "compagni di merenda" con cui condividere queste belle esperienze ... pazienza -_- ... e le mosche che mi hanno fatto compagnia fino ad una certa quota ... :P

Alla prossima!


******************************************************


Per eventuali altre curiosità: https://visitvaldisusa.it/moncenisio-la-porta-delle-alpi/

Edited by recumbent - 17/6/2022, 07:53
view post Posted: 13/6/2022, 19:52     +1Ciclovie del Montone e del Lamone - Itinerari
Poeticamente folle!

... in completa sintonia ... e chissenefrega di chi pensa di poterci fermare con un compassionevole e poco comprensivo "head slapping" ad alta frequenza in pieno stile Bravo Benny ...
view post Posted: 3/6/2022, 12:47     +1F1 a pedali 2022 : nome in codice Balenottero! - Autocostruzione
Ma che bella realizzazione! Veramente.

Caro Jack, grazie della condivisione ... e complimenti per la colonna sonora del video!

Trattandosi di un "gioco per adulti", chissenefrega quanti giorni sono passati dall'inizio lavori al collaudo.
Conta la costanza! ... mica tutti hanno giornate da 72h ...

Il risultato finale è interessante e mi ha fatto venire voglia di andarmi a leggere il regolamento.

A me fa venire in mente un dirigibile, più che una balenottera ... e poi la "coda tronca" 3_3 mi ha fatto ricordare gli studi del professor Kamm che negli anni 60 spinsero molti costruttori di auto sportive a seguire i suoi suggerimenti (LINK1 , LINK2)

101-coda-tronca-Maserati-151-Le-Mans

Se pensiate che alle "nostre velocità" il principio della "Kamm tail" non serva ... ecco cosa ne pensa la Trek: LINK


Curiosità, considerazioni, suggerimenti ... in ordine molto sparso:

1) Mi sono chiesto come fai ad entrare nella "formulina", visto che l'altezza della carrozzeria è al limite del cavallo :=/:

2) Per quanto riguarda la realizzazione, una prima cosa che mi è saltata agli occhi è che non hai utilizzato le "Molle curvatubi PVC" :shifty: , ma questa, al netto della realizzazione finale, è praticamente un dettaglio.
Certo che i tubi in PVC danno una libertà di realizzazione "in pratica" molto elevata :b:

3) Ricordo che esistono semplici programmi che permettono di trasformare superfici anche parecchio complesse in "insiemi di sfaccettature" ... magari questo potrebbe semplificare la vita e permettere realizzazioni ancora più interessanti.
Uno per tutti: PAPERKURA Designer.
Con il supporto di questo SW, partendo da un solido 3D, si potrebbero ricavare i profili delle parti in coroplast necessari alla realizzazione della carena ...

4) Le coperture che sono mostrate in video sono le stessa che usi in gara?
Quando pedalavo su reclinate con "ruote piccole" usavo le Kojac della Schwalbe, decisamente scorrevoli.

5) Magari nel 2023 tu e tuo figlio potreste presentarvi in pista con 2 mezzi ... ed essere i primi piloti con una "scuderia" ... la maglietta l'avete già :P

6) Infine, per quanto riguarda l'età ... poniti questa domanda e prova a darti una risposta (Marzullo non c'entra): "che età ti daresti se non conoscessi la tua età ... e non avessi uno specchio per guardarti?"
Io sono sempre più affetto da una inguaribile sindrome di Peter Pan e quando incontro gli amici di un tempo sottolineo sempre a mia moglie: "... ma hai visto quanto è invecchiato?!?"
Lei mi guarda con uno sguardo compassionevole ... ma io mi considero sempre di più un highlander :D :P :lol:

Non ti fermare!!!
GO-JACK-GO

Edited by recumbent - 3/6/2022, 14:13
view post Posted: 1/6/2022, 20:28     +1myREV - Autocostruzione
PIMP myREV

Gli appassionati sanno che c'è sempre un buon motivo per pensare a come far evolvere la nostra amata bicicletta :D ... forse lo avevo già scritto ... :=/:

Riassumo brevemente le puntate precedenti:
- a seguito di una serie di considerazioni che potete trovare nella monografia e nei successivi post presentati QUI, nel 2022 sono arrivato ad attrezzare la trasmissione della myRev con i seguenti rapporti: guarnitura super-compatta 46/30 con corone ellittiche + pacco pignoni 11/36
- in precedenza nel 2021 ho pedalato con una tradizionale guarnitura compatta 50/34 e lo stesso pacco pignoni
- negli anni precedenti pedalavo con la stessa guarnitura compatta 50/34 ed un pacco pignoni 11/32
- i cambiamenti applicati hanno sempre portato a dei miglioramenti, favorendo cadenze di pedalata maggiori e spinte sui pedali proporzionalmente inferiori e portando in generale a leggeri (ma non trascurabili) miglioramenti nelle "prestazioni" e soprattutto ad una diminuzione della sensazione di "fatica"
- il deragliatore anteriore è sempre stato uno Shimano 105 che gestisce senza problemi una differenza denti tra corona piccola e grande di 16 denti
- il deragliatore posteriore è sempre stato uno Shimano 105 a gabbia lunga, ma per gestire una differenza denti complessiva (somma del n° denti della combinazione corona grande + pignone grande sottratta dalla somma della combinazione corona piccola + pignone piccolo) maggiore di quanto il deragliatore std è in grado di assorbire, è stato abbinato ad un "distanziale" (vedere monografia a pag.17), funzionando egregiamente

Motivi dell'ultima evoluzione (cosa volevo migliorare):
1) il deragliatore Shimano 105 a gabbia lunga abbinato al distanziale funziona egregiamente, ma non perfettamente e necessità di una messa a punto meticolosa, con riprese ricorrenti
2) la combinazione guarnitura e pacco pignoni adottata nel 2022 porta ad una differenza complessiva pari a (46+36)-(30+11) = 41 denti, differenza che il deragliatore Shimano 105 fa comunque fatica a gestire, soprattutto in termini di tensionamento catena, portando la catena a sbattacchiare parecchio alla minima imperfezione del manto stradale
3) quanto descritto al punto precedente comporta anche che la catena urti contro il carro posteriore, oltre che rischiare di cadere nei casi peggiori (purtroppo non tutti i manti stradali sono accettabili come vorremmo)

L'adozione di deragliatori per MTB o gravel non è possibile a meno di cambiamenti importanti (e costosi) in quanto le leve freno/cambio delle BDC non risultano compatibili (vedere maggiori dettagli QUI).
Esistono però soluzioni di "terze parti" che possono risolvere le questioni legate alla compatibilità dei componenti ... ed è su questo che si è concentrata la mia ricerca sul web.

Alla fine mi sono imbattuto in questo video ... ed ho visto "la luce"

i-have-seen-the-light-i-have-got-the-answer

Pardon ... mi sono lasciato prendere dall'unico film che vidi 2 volte consecutive al cinema ... ^_^ :D :P
Ecco il video "ciclistico":



Ricerche successive mi hanno dato ulteriori conferme ... ad esempio questo articolo.

Il deragliatore in questione è prodotto dalla cinese S-Ride ed è il modello M520C (link).

Fatto persuaso che questo deragliatore fosse proprio quello che mi serviva, ho iniziato a cercare un rivenditore nella comunità europea per evitare costi di dogana; nonostante un supporto clienti semplicemente perfetto da parte della S-Ride stessa, purtroppo alla fine mi sono dovuto rivolgere in US ... e così ho acquistato il deragliatore in Kentucky (maledetto mondo globale <_< ) per un totale di circa 155€ (spedizione e dogana incluse), passando da e-bay ...
Il modello M520C, come evidenziato dal contatto S-Ride da cui ho avuto supporto, è il modello precedente, ma del nuovo modello non ho trovato traccia ... poco importa ...

Il montaggio è stato semplice e la regolazione ha richiesto un'oretta, soprattutto per capire come combinare le regolazioni della tensione del cavo con quella della cosiddetta "b-screw" (consiglio questo filmato). Ma il risultato ha soddisfatto ogni aspettativa!

Devo aggiungere che, oltre ad essere un deragliatore compatibile con le leve freno/cambio delle BDC ed avere la capacità teorica di gestire una differenza denti complessiva di 49 denti (a me bastano al momento 41), è anche dotato di frizione :woot: (info sul tema "frizione" QUI ... oltre ad un paio di video che spiegano il concetto di "frustata della catena").

Oggi ho fatto un giro nella nuova configurazione e devo dire che il funzionamento della frizione mi ha veramente impressionato! Praticamente annullate le situazioni in cui la catena "frusta" e trascina con se il povero tendicatena del deragliatore :b: :b: :b:

jpg

Come da articolo precedentemente segnalato, ho dovuto aggiungere un regolatore della tensione cavo "in linea" con la guaina del cavo del cambio, ma funziona perfettamente.

Qui di seguito alcune immagini che mettono a confronto le varie combinazioni ante-modifica (Shimano 105) e "new" (S-Ride M520C):

jpg
ingrandite l'immagine per vedere meglio :P )

Quindi:
- se avete abbracciato la soluzione di avere rapporti apparentemente molto corti, che inevitabilmente comportano una differenza denti complessiva elevata (fuori std per i normali deragliatori da BDC)
- non intendete spendere per un gruppo gravel
- preferite un deragliatore senza "ammenicoli" aggiunti (anche se efficaci) come il "JTek Shiftmate"
il deragliatore S-Ride M520C è la soluzione :) .

A voi!

Edited by recumbent - 3/6/2022, 09:22
view post Posted: 1/4/2022, 20:52     +5Bra-Bra - lungo le strade della prossima GF - Itinerari
Non so se capita solo a me, ma al di là del piacere di pedalare "a prescindere dal percorso" (dove, tra l'altro, è comodo confrontare l'andamento delle proprie prestazioni nel tempo), qualche volta mi piace percorrere strade nuove.
Nel tempo ho scoperto molti siti che illustrano percorsi ciclistici di vario chilometraggio e/o impegno, e questo è sicuramente un aiuto nella ricerca di nuove scorribande, non necessariamente lontane da casa propria.
Tra le varie fonti utilizzabili per pianificare un giro in reclinata esistono anche le gare amatoriali denominate Gran Fondo (GF).

L'itinerario seguito qualche giorno fa prende come spunto proprio una "classica" delle GF amatoriali la "Bra-Bra" :woot:

Quest'anno la Bra-Bra fa parte del circuito "SPECIALIZED GRANFONDO SERIES", è una delle 4 gare.
L'evento propone 3 diversi percorsi di differente lunghezza ed altimetria ed è aperto anche alle e-bike (segno dei tempi) anche se quest'ultime non fanno classifica di nessun genere.

Io non ho assolutamente intenzione di partecipare, ma ho approfittato delle tracce GPX messe a disposizione per seguire "quasi" tutto il tracciato della mediofondo.
"Quasi" perché ad inizio stagione ciclistica non me la sono sentita di cimentarmi su tutti i 107 km e soprattutto sui 1765 m di dislivello ... così ho tagliato l'ultimo tratto di 18 km con un dislivello in salita di circa 250 m; in effetti questo anello sembrava messo lì proprio per essere tolto ... :rolleyes: ... anche se, a posteriori, avendo fatto 30, avrei potuto fare 31 :=/: . Tantè.

La Bra-Bra è una sorta di "ottovolante ciclistico" che percorre le bellissime strade delle Langhe, patrimonio Unesco ... e così ho detto tutto :P
L'anno scorso ero già stato nelle Langhe (vedere QUI), ma in un contesto diverso ed in un'altra stagione; comunque avevo calcato strade per la maggior parte diverse, quindi il giro che documento con questo post non è un doppione.

Nonostante il nome, la Bra-Bra da anni non parte più da Bra, ma da Pollenzo. Si tratta di una frazione non grandissima, famosa per essere la sede dell'Università di Scienze Gastronomiche ... non a caso visto che in ambito gastronomico la zona delle Langhe è sinonimo di buon cibo e, soprattutto, di buon vino (nebbiolo e barolo in particolare). Ma Pollenzo ha una lunghissima storia (fondata dai romani) ed una serie di edifici assolutamente affascinanti:

Pollenzo_veduta

E così anch'io sono partito da Pollenzo ... Peccato che i primi 10 km di strada siano decisamente trafficati, soprattutto mezzi pesanti =_= .
Fortunatamente ho trovato tutti utenti della strada molto attenti e coscienziosi :b: .

Dopo i primi 10 km (utili comunque come riscaldamento) inizia la prima salita verso La Morra: 6,2 km e 296 m di dislivello con una pendenza media del 5% ed una massima del 6,9%. Direi "pedalabile", soprattutto se presa al proprio ritmo senza voler strafare ... di km ce ne sono ancora molti, così come di salite ;) . Da qui in poi il traffico è "leggero" e decisamente scarso.
All'attacco della salita, legati ad alcuni alberi di un noccioleto (la "nocciola tonda gentile" delle Langhe è un'altra eccellenza di questo territorio) trovo alcuni animali non esattamente autoctoni :blink: . Che dite, saranno degli alpcaca?

jpg

La Morra è rinomata per la produzione del barolo. Vi basta?
Ci sono anche altre attrazioni, ad esempio: le panchine giganti, il Cedro del Libano e la piccola cappella della Madonna delle Grazie in località Brunate ... di queste 2 ultime attrazioni vi parlerò in seguito.

La strada prosegue ora in discesa fino ad Uccellaccio, passando a fianco della località Barolo.
L'alternanza "salite" e "discese" è una caratteristica di questo percorso che si dimostra utile proprio per non "scoppiare": c'è sempre la possibilità di riprendere fiato lungo discese dai panorami mozzafiato, percorsi sovente "tecnici" e con un manto stradale decisamente buono.

jpg

E' di nuovo salita.
Due tratti con un breve tratto quasi piano:
- 3 km e 130 m di dislivello con una pendenza media del 4,6% ed una massima del 7,2%
- 4 km e 150 m di dislivello con una pendenza media del 3,5% ed una massima del 6,9%
Si entra nell'abitato di Monforte d'Alba. anche qui terra di vino barolo e di nocciole :D .

jpg

Discesa fino a Dogliani e poi la salita più impegnativa: 10,5 km e 425 m di dislivello con una pendenza media del 4% ed una massima del 8,3%
Fortunatamente il panorama aiuta ad affrontare questo tratto. I noccioleti stanno iniziando a mettere le prime foglie, mentre le viti sono ancora dormienti; qualche contadino ad accudirle.

Arrivati a Bossolasco la salita è finita. Ora si pedala per un "mangia & bevi" di circa 7 km.

La discesa che segue è inizialmente un orgasmo ciclistico, tecnica, ma non troppo (ovviamente dipende dalla velocità a cui la si affronta), poi abbastanza lineare fino ad oltre Grinzane Cavour.
Poco dopo Grinzane, gli organizzatori della GF quest'anno hanno scelto una stradina asfaltata mono-corsia che con una blanda salita porta in prossimità del Cedro del Libano una fantastica conifera di quasi 160 anni di età (!) con una storia di altri tempi, che svetta in cima ad una collina nei pressi della frazione Annunziata.

jpg

La foto non rende giustizia alla maestosità dell'albero. Negli ultimi anni è stato recintato per proteggerlo dagli innumerevoli visitatori, per cui non è possibile avvicinarsi di più.

La breve discesa la affronto sapendo cosa mi toccherà affrontare :unsure: . Alla "cappella del barolo" c'ero giù stato a piedi, faticando abbastanza lungo i tratti di maggiore pendenza, degni più di un sentiero montano che di una strada ...

Pedalo finché riesco, poi opto per scendere e camminare ... visto anche che la differenza di velocità tra il pedalato ed il camminato è diventata ridicola ... e poi proprio non sarei riuscito a salire.
Comunque "sono salito con le mie gambe"!!! :XD:
A qualche centinaio di metri dalla cappella la pendenza diminuisce un po' e si può arrivare "trionfalmente" :shifty: al punto dove è obbligatorio farsi una foto:

jpg

Dopo la cappella, alcune centinaia di metri pedalabili poi di nuovo una rampa ripidissima ... scendo e cammino.
Quando la pendenza ritorna umana ... inizia una sorta di "strada bianca". Provo, ma slitto e rischio quasi di cadere. >.<
Dopo un centinaio di metri torna l'asfalto e riparto in sella.

Sintesi della salita in questione: 3,3 km e 246 m di dislivello con una pendenza media del 7,4% ed una massima nell'intorno del 20%.

A mio parere, far passare una GF dalla strada che porta alla Cappella delle Brunate è pura follia! Ci sono tratti, prima e dopo la Cappella, che costringeranno i più a salire a piedi (pendenze fino al 20%) ed il pezzo di sterrato verso la fine è un inutile richiamo alle "strade bianche".

Alla fine dello sterrato il panorama è veramente stupendo :woot:

jpg

Raggiunta nuovamente La Morra, tagliando il percorso della GF e riprendendolo poco dopo, si ritorna a Pollenzo per una strada nuovamente trafficata.
Totale del giro "quasi GF Bra-Bra": 92 km, 1500 m di dislivello ad una velocità media di poco più di 19 km/h. Approccio "sport-touring" :P . (traccia su Strava QUI)

Neanche troppo stanco, ma felicissimo, concludo il giro rifocillandomi:

jpg

Note aggiuntive:
- non ci sono molte fontane lungo il percorso ... io ho patito un po' la sete, avendone saltata una a circa metà strada
- è bene approfittare delle discese per alimentarsi; io ho "mangiato" 2 gel ed una barretta di cereali (da supermercato)
- ci sono tantissime varianti ... per cui è indispensabile utilizzare una traccia GPX ed un navigatore; non avendo un supporto a manubrio per il cellulare (da appuntare come prossimo acquisto), mi sono fermato sovente perché ogni tanto le indicazioni vocali non erano sufficienti
- se preferite il ciclismo eno-gastronomico, siete nella zona giusta ... magari scegliete un percorso più breve ;)

Magari ci torno il prossimo autunno durante la vendemmia :P .

La miglior pedalata?
Sicuramente la prossima!!! :B):

Edited by recumbent - 4/4/2022, 09:29
view post Posted: 23/3/2022, 15:41     +2Elettrificazione di una reclinata! - Segnalazioni
Ma che bel video!
Un'ottima pubblicità per le reclinate.

Che contaminazione!
Dalle bici tradizionali, alle e-bike, per poi arrivare ad una e-bent 😲.

Per il momento la sindrome di Peter Pan di cui sono malato da alcuni anni è ancora troppo forte, ma chissà che fra qualche anno la MyRev non prenda anche lei la scossa 😉
... per adesso però PEDALO !

Grazie Jack per la segnalazione 👍
view post Posted: 8/3/2022, 14:24     +3reV, reclinata TD MBB - Autocostruzione
Complimenti Marco per quest'ultima realizzazione!

- Il telaio posteriore mi piace molto; decisamente di più di quello realizzato dal tuo amico Paolo.
- Il carro anteriore è elegante e ben si raccorda con il resto. Quando ne avrai voglia, sarebbe interessante avere qualche dettaglio in più sulla zona di attacco al canotto sterzo (sia nella parte bassa, verso la forcella, che nella zona superiore, verso l'attacco manubrio).
- Il manubrio regolabile può essere utile, ma il telescopico deve essere veramente rigido una volta regolato. Per esperienza so quanto si rischia di sollecitare quella zona ... ed avere un manubrio che cede e si sposta non è proprio una bella esperienza ...
- Sul peso delle reclinate penso, prima o poi, di scrivere una breve monografia perché alla fine è una questione matematicamente inevitabile che una reclinata, a parità di componenti, pesi di più di una BDC
- Sui rapporti di trasmissione, a seguito delle mie ultime scelte (che mi stanno dando molte soddisfazioni, a conferma della "teoria" alle spalle: guarnitura super-compatta 30-46 e pacco pignoni 11V 11-36), credo ci sia spazio di miglioramento ... ma questa scelta dipende, ovviamente, dall'utilizzatore finale
- Per quanto riguarda il dislivello seduta vs movimento centrale, concordo che si tratti di un compromesso tra guidabilità ed aerodinamica; i valori che citi tu sono comunque in un range condivisibile anche se io preferisco favorire la "posizione da salita" con dislivello "zero", al massimo con movimento centrale a +20mm
- Indispensabile lo specchietto retrovisore; hai fatto bene ad includerlo "di serie"
- Giusto un suggerimento per migliorare ulteriormente il risultato estetico: sarebbe bello integrare i passaggi cavi al 100% ...

Insomma, la tipologia "Rev" sta convergendo verso un modello ben connotabile e definito.
Peccato che non ci siano i presupposti per una produzione non dico di serie, ma almeno ripetitiva ... ma di questo, credo, ce ne dovremo tutti fare una ragione.

Aspetto con trepidazione la versione "spagnola". Olè!
view post Posted: 1/3/2022, 10:05     +1Mosquito velomobile: Opensource e autocostruibile - Autocostruzione
Nel forum francese Velorizontal, a seguito di uno stage tenutosi nel novembre 2021 in cui i partecipanti hanno auto-costruito un velomobile sotto la supervisione dell'ideatore del mezzo, è stata aperta una discussione in cui vengono messe a disposizione di eventuali auto-costruttori interessati tutta una serie di informazioni che potenzialmente permettono di costruire questo particolare mezzo.

La discussione su Velorizonatal la trovate a questo LINK.

In particolare riporto i seguenti link
- Il sito web (della versione opensource)
- Il sito web (dalla versione originale)
- Piani 3D di FreeCAD
- FreeCad

Di questo particolarissimo mezzo si iniziò a scrivere su BRI già nel 2010 QUI e poi ancora nel 2012 QUI

mosquito_prototype

mosquito_sept2010

Lo trovo affascinante sotto molto aspetti, anche se, al momento, fuori dalle mie corde.
L'approccio è veramente - direbbero gli anglofoni - "open mind & out of the box", ma basato su di una serie di ragionamenti e motivazioni ... insomma non è giusto per "farlo strano".
Il fatto che venga usato il legno (in modo decisamente intelligente e sofisticato) è, per me, un valore aggiunto.



A voi!


dimenticavo: interessante l'approccio OpenSource ... chissà se su BRI si riuscirà mai a fare qualcosa di simile ...


*************************************************


Ho provato a scaricare/installare FreeCAD ed ad aprire l'assieme ... sembra funzionare ... anche se ci sarebbe da imparare come utilizzare questo CAD3D (niente di "spaziale", solo tempo /voglia ... e neanche troppo/a).
Giusto una immagine dell'insieme che sembra molto dettagliato. Complimenti a chi ha portato avanti l'iniziativa!

jpg


*************************************************


Ed ho anche provato ad esportare il file nel formato FreeCAD in un formato *.step per vederlo sul CAD 3D che uso di solito ... ed il risultato sembra essere positivo:

jpg
view post Posted: 18/2/2022, 22:55     +1Recensione Cruzbike QX100 - Recensioni
Sarei curioso di vedere un bunnyhop con una reclinata a trazione anteriore ... 😲
view post Posted: 1/2/2022, 17:40     +4mySeat - Autocostruzione
Proseguo nell'affinare sulla carta quella che sarà - prima o poi :rolleyes: - la realizzazione di un sedile "ultra-leggero".


Avendo rilevato il profilo del sedile che utilizzo ora, sono praticamente pronto per ritagliare lo stesso profilo (utilizzando dei pannelli di polistirene), ottenendo lo "stampo" su cui procedere con la tecnica realizzativa scelta.

Ma prima di partire "a fare truciolo" ecco alcune considerazioni:

1 - durante la prima uscita del 2022 l'abbigliamento era quello tipico invernale e questo ha comportato la sensazione di essere seduto su di un sedile "un po' piccolo" --> piccole variazioni non sono trascurabili

2 - in famiglia ci scambiamo sovente le 2 auto ed ogni volta si deve riposizionare gli specchietti retrovisori, il sedile come distanza dal volante e dai pedali ... e regolare il supporto lombare

3 - nel mondo delle reclinate i sedili "ergonomici - rigidi" sono realizzati in varie taglie, ma, come per le calzature, è assolutamente consigliabile provarli prima ... proprio per valutare in pratica il livello di comfort

4 - diversi sedili reclinati "rigidi" sono realizzati con una successione di superfici piane, opportunamente posizionate tra loro in termini di angoli reciproci (quelli di Marco Ruga non sono così distanti da questa semplificazione estrema)

5 - nel sedile ultra-leggero l'imbottitura sarà ridotta al minimo

6 - l'imbottitura del sedile attuale è quella classica dei sedili ergonomici - rigidi ed è difficile misurarne l'effettivo schiacciamento ... quindi la sagoma rilevata in pratica (che fa riferimento al solo sedile senza imbottitura) deve essere modificata di un "tot" per fornire lo stesso appoggio con una imbottitura diversa --> non banale dire quanto vale il "tot"

7 - ... ecc. ecc.


Allora ho provato a ragionare partendo dalla sagoma ottenuta in pratica per capire quali reali differenze ci potrebbero essere tra un profilo curvo (quello tracciato in blu) ed uno segmentato; questo il risultato:

jpg

In pratica: 4 segmenti copiano abbastanza la curva, a meno del sostegno lombare

A questo punto ho confrontato in 3D quanto ottenibile:

jpg

Ed ho immaginato di realizzare un supporto lombare separato che possa essere regolato in posizione o addirittura sostituito con uno di spessore diverso (dopo una serie di prove):

jpg

Aggiungendo gli "scarichi" che evitano pressioni sulla colonna vertebrale e raccordando un po' il tutto, ecco il confronto completo:

jpg

E' evidente che realizzare un modello sul quale sedersi per prova è molto più semplice con la soluzione "semplificata".
Poi le imbottiture minimali potranno essere applicate solo ed esclusivamente dove servono, individuando posizione e spessore con delle semplici prove.

Insomma, dopo questa analisi, la soluzione semplificata non sembra sbagliata in partenza, anzi potrebbe avere qualche "pro".
In apparenza sembra più rozza, ma, come capita con le sedie tradizionali, a volte quelle più semplici sono in realtà quelle più comode e si adattano a variazioni dell'ergonomia anche entro un range non piccolissimo.
Inoltre l'introduzione di un supporto lombare separato apre ad un concetto di personalizzazione utile per rendere la seduta ancora più confortevole.

Comunque l'aver rilevato in pratica il profilo del sedile attuale e il riportarlo in un formato CAD è stato decisamente utile :b:

A questo punto, penso di realizzare un mock-up seguendo questo approccio per vedere l'effetto che fa ;)

... to be continued ...
view post Posted: 30/1/2022, 17:35     +1myREV - Autocostruzione
CITAZIONE (bruno59 @ 30/1/2022, 15:39) 
Io ho da tempo le ovali di una vecchia MTB e non mi trovo male, anzi. Nel caso mio specifico monto una tripla 48 38 28 dietro ho solo 7 corone dal 12 al 28 ma non sento la mancanza di altro per i giri che faccio io.

bruno59

A giudicare dalle tue tracce Strava la configurazione attuale ti va più che bene! :b:

La tripla rimane una soluzione interessante. Personalmente mi sembra che abbia quasi più senso delle attuali soluzioni mono-corona.
Il peso leggermente superiore viene compensato da una range di rapportature che permettono di coprire tutte le esigenze.
Certo sono componenti che oggi si trovano solo come "usato" ed alcuni telai non accettano più una guarnitura tripla, ma se si ha del materiale a disposizione, la tripla è una soluzione che per le reclinate va benissimo.
view post Posted: 30/1/2022, 11:43     +3myREV - Autocostruzione
Primo riscontro della nuova trasmissione recentemente adottata sulla MyRev.

Questa la configurazione:

jpg

- NUOVO: pedivelle ROTOR VEGAST da 172,5mm --> la "novità" sta solo nel fatto che ho dovuto adottare pedivelle compatibili con il resto della guarnitura
- NUOVO: guarnitura ROTOR QRING 46/30 (corone ovali) --> la "novità" sta nella forma ovale di tutte e due le corone e nel numero di denti inferiore rispetto ad una tradizionale "compatta" ... infatti questa è una "super-compatta"
- deragliatore anteriore SHIMANO 105
- pacco pignoni SRAM PG 1170 11v 11/36
- deragliatore posteriore SHIMANO 105 gabbia lunga
- distanziatore montaggio deragliatore (tra forcellino e deragliatore)
- cerchi MAVIC KSYRIUM in alluminio
- copertoncini CONTINENTAL GRAN PRIX 4000 25 mm

Ho avuto subito una ottima sensazione di pedalata con la nuova guarnitura con corone ovali, in tutte le situazioni (piano, salita, discesa).
Il passaggio di spinta tra un piede e l'altro avviene senza "buchi", cioè è immediato spostare la spinta da un piede all'altro senza la necessità di recupero in prossimità dei punti morti; si ottiene così una pedalata veramente rotonda ed un minor affaticamento muscolare.
Non ho avuto l'impressione che le sensazioni sopra descritte varino in modo significativo al variare della cadenza di pedalata; considerando che sto cercando di alzare la mia frequenza di pedalata media, nel giro di ieri ho comunque cercato di procedere nell'intorno degli 80 RPM "alti", ma nei tratti in cui ho frullato di meno, non ho avuto sensazioni negative.

La guarnitura super-compatta (46/30) consente di tenere alta la cadenza di pedalata anche nei tratti in salita ed il rapporto 46-11 è più che sufficiente per raggiungere in discesa velocità di poco sotto ai 50 km/h. Nei tratti in piano o falso piano, a parità di velocità, la corona da 46 richiede ovviamente l'utilizzo di pignoni con minori denti rispetto alla corona da 50 denti di una tradizionale compatta (50/34) e questo rappresenta un piccolo vantaggio in quanto vengono utilizzati pignoni che differiscono tra loro di 1 o 2 denti, cioè è possibile cambiare rapporto senza avere la sensazione di avere fatto un "salto" troppo grande.

Non ho ancora avuto la possibilità di provare per tratti sufficientemente impegnativi il rapporto più corto 30-36, ma nei test effettuati sulla rampa del garage che parte dal 2° piano sotterraneo alla strada l'impressione è stata ottima.

Insomma: dopo questo primo test le impressioni iniziali confermano le aspettative. Non vedo l'ora di essere nelle condizioni (meteo e fisiche) di testare il tutto su percorsi più impegnativi!


P.S.: Ricordiamoci che pedalare in salita ha pochissima differenza rispetto a pedalare lungo un terreno pianeggiante ... purché si abbiano le marce idonee a mantenere la nostra cadenza preferita; l'unica vera differenza è la velocità con cui si procede ad un determinato sforzo :B): . Questo, ovviamente, se non si è in gara con il tempo. E per un ciclista amatoriale sovente questa è una condizione accettabilissima ;) . Sicuramente lo è per me :D .

Edited by recumbent - 17/5/2022, 20:57
view post Posted: 25/1/2022, 09:16     +3mySeat - Autocostruzione
Dopo anni di elucubrazioni :wacko: ... ieri ho trovato la "spinta" per un passo importante: ho rilevato il profilo del sedile che utilizzo sulla MyRev :P

Con un po' di pazienza e passo dopo passo, ho rilevato in pratica la curvatura del sedile:
- ho utilizzato un foglio di EPP (polipropilene espanso; fogli usati in arti grafiche) semplicemente perché lo avevo a disposizione ... poi si è rilevato meglio che il solito cartone visto che ha una certa rigidezza e si taglia e carteggia bene
- ho iniziato con un taglio molto grossolano "ad occhio" per iniziare ad avvicinarmi al profilo interno del sedile
- poi ho seguito questo semplice trucco per copiare fedelmente il profilo:

b8a311778a1d0d0c5e85c8f833f7930d

con l'unico accorgimento di partire con rondelle di diametro decisamente grande (ne ho fatta una in legno con diametro di circa 50 mm), per poi scendere fino ad una rondella adatta a viti da 4 mm.

Nota: con la sagoma in posizione sul sedile, ne ho approfittato per tracciare una linea orizzontale di riferimento (basta una livella da muratore o una app equivalente per cellulare) che mi ha permesso di verificare l'inclinazione dello schienale nel montaggio attuale: 41° (comunque lo stesso sedile l'ho utilizzato sulla Cobrabike Royale in posizione più inclinata di 30°).

Ho poi utilizzato la sagoma corretta per tracciare su di un foglio il profilo
- per riportare il profilo su di un file CAD ho tracciato degli assi X-Y e dall'origine degli stessi ho individuato le coordinate di una trentina di punti posti lungo il profilo
- le coordinate x,y di ogni punto mi sono servite per ottenere una curva (spline) CAD
- avendo la "curva di riferimento", utilizzando la funzione offset del programma CAD è stato immediato avere curve equivalenti che sono delle tracce per eventuali sedute "più grandi" o "più piccole"

jpg

Nota importante: i profili fanno riferimento al sedile SENZA imbottitura

Nel file pdf allegato trovate la sagoma che utilizzerò come dima per tagliare del polistirolo che sarà la base su cui realizzare il nuovo sedile.
La curva rossa è quella che fa riferimento al sedile che utilizzo sulla MyRev e che, con una imbottitura di ~10÷15mm, per me va bene (leggermente "strettino" con indumenti poco più che estivi, ma ok); le altre curve offsettate nei due sensi di 10 e 20 mm possono essere eventuali profili utilizzabili per persone di dimensioni diverse. Io sono alto 178cm e peso ~70kg.

Magari questi profili possono anche essere una base di partenza per altri che vogliono / devono cimentarsi nella realizzazione di un sedile ;)

Nota: il file in formato pdf può essere facilmente stampato su più pagine da unire con del nastro adesivo (nella finestra di stampa la funzione "Poster" permette di ottenere questo in modo automatico).

Edited by recumbent - 25/1/2022, 09:49
view post Posted: 18/1/2022, 18:48     +1Vélassi versione 2 - una e-LWB in legno - Segnalazioni
CITAZIONE (jacklanterna @ 18/1/2022, 14:22) 
... cut ...
Perchè ,secondo te la forcella al contrario?

E' un argomento che abbiamo dibattuto molte volte in più di una discussione.
Non è solo "per farlo strano".
Ci sono motivazioni di vario genere che dipendono da alcuni fattori come: angolo asse sterzo, rake forcella, trail, ...
Nella "monografia" che puoi trovare QUI a pagina 21, nel paragrafo "4.5 Lo sterzo", ho cercato di raccogliere tutto quanto scritto su BRI in diversi punti (nelle note a piè di pagina ho inserito anche i link), coadiuvando il tutto con altre info reperite nel web.
Nonostante la monografia sia dedicata alle "Rev-like", quanto scritto in questo paragrafo è di validità generale.

In particolare, mi sembra che in questa realizzazione l'asse sterzo sia verticale (nessuna inclinazione in avanti o indietro).
Questa particolare configurazione rientra nello sterzo di "tipo B" descritto a pagina 23 della monografia.

Se dovessi provare ad individuare le motivazioni di questa scelta ipotizzerei in ordine sparso:
- per avere uno sterzo non influenzato dalla gravità
- per certi versi è uno sterzo più preciso
- può aiutare a ridurre la lunghezza totale del mezzo

Mi dovessi cimentare con una LWB, penso che seguirei lo stesso approccio o comunque manterrei la forcella montata al contrario, magari con un leggero angolo sterzo "al contrario" (questo approccio porta ad uno sterzo molto stabile visto che l'effetto "carrello del supermercato" si somma all' effetto stabilizzante dovuto alla gravità - quando si sterza la parte anteriore tende a salire e la gravità porta automaticamente a riportare il tutto al centro). Qualcosa come questa, magari con il movimento centrale un po' più alto e/o il sedile più basso (insomma con minor dislivello tra seduta e pedali):

jpg
view post Posted: 18/1/2022, 08:47     +1Visita al ramo delle Streghe! - Itinerari
che bel giro!

notevole quello che riesci a fare con una RANS Extreme ... che non è propriamente nata per questo tipo di percorsi ...
non mi ricordo se hai già messo in BRI una recensione di questa bici, sarebbe interessante ;)

P.S.: streghe a parte, io avrei paura di avere un qualsiasi guasto ... dal video sembra che tu ti sia addentrato in posti isolatissimi :unsure:

ben fatto Jack, ben fatto :b: :b: :b:
288 replies since 29/11/2008