Susa - piramide al Valico del Moncenisio

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view post Posted on 16/6/2022, 16:13     +7   +1   -1
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Poco più di 25km di salita in un contesto alpino mozzafiato.

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Come altre volte, scelgo questo percorso dopo aver raccolto informazioni di vario genere ed aver valutato la mia capacità di riuscire a portarlo a termine.
Poi mi convinco ... ed allora inizio a guardare le previsioni meteo a breve termine. Oggi è la "giornata perfetta" e così carico bici & C in macchina e mi dirigo verso la località di partenza: Susa.

Sveglia alle 06:00, colazione abbondante, partenza prima delle 07:00.
Decido di passare per l'autostrada, ma poco dopo essere entrato in tangenziale mi chiedo se hanno avuto tutti la stessa idea :blink: ... qualche chilometro di coda a passo d'uomo, poi il traffico si sblocca e si va.
L'autostrada è quella che va al Frejus; probabilmente una delle più costose d'Italia <_< .

Arrivo a Susa prima delle 08:00. Ottimo parcheggio nel piazzale tra la stazione ferroviaria e la vecchia caserma (dove "ai miei tempi" - quando feci il servizio militare negli alpini - si ospitavano ancora i muli ... con tutte le leggende ad essi legate).

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Il meteo promette bene ... 3b meteo è sempre più affidabile :rolleyes:

L'inizio è di quelli "tutto subito". Infatti la salita tosta inizia subito e non c'è la possibilità di scaldare i muscoli se non cercando di non esagerare appena partiti

col-du-mont-cenis
Nota: io mi sono fermato alla "piramide", a circa 25÷26 km dalla partenza.

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La salita procede abbastanza costante senza troppi tratti dove provare a prendere fiato. E' la caratteristica di questo itinerario ... e va presa misurando lo sforzo fin dall'inizio in funzione delle proprie capacità.
Inutile dire che i rapporti utilizzati sono decisamente corti: dal 30/28 al 30/36 (per lunghi tratti).
Riesco però a tenere cadenze abbastanza agili (superiori ai 70 RPM) per quasi tutto il percorso, questo a favore dell'affaticamento dei muscoli delle gambe.

Non faccio molte foto in salita (fatte al volo mentre pedalo :shifty: ) e mi fermo una sola volta approfittando di un semaforo che, causa lavori in corso, obbliga ad un "senso alternato salita/discesa".
Ne approfitto per un gel ed un po' di acqua con i sali.

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Ogni tanto a lato strada si notano i resti di quella che fu la straordinaria Ferrovia Fell che venne realizzata accanto al tracciato stradale. La ferrovia entrò in esercizio il 15 giugno 1868 funzionando con alterne vicende fino al 19 settembre 1871, due giorni dopo l’apertura del traforo ferroviario del Frejus.

Giusto qualche cenno storico per capire qualcosa su questa strada (copia ed incolla da QUI):
- La strada Statale 25 poi R.N. n° 6 in Francia, valica lo stesso Colle che dal basso Medioevo in poi divenne l’itinerario prediletto per pellegrini e mercanti tra Italia e Francia, divenendo un tratto della Via Francigena e punto nodale della fortuna di Casa Savoia, che tramite la signoria di passo consolidò il dominio su Savoia e Piemonte. Un valico che veniva percorso anche in inverno (ora d'inverno il valico è chiuso).
- Napoleone Bonaparte quando occupò l’Italia impose di modernizzare la mulattiera della Strada Reale che ancora a fine 1700 percorreva il valico passando per i paesi di Novalesa, Ferrera e Lanslebourg e che aveva il difetto di non essere carrozzabile. La soluzione scelta fu radicale, con la costruzione fra il 1803 ed il 1810 di una nuova e larga strada con pendenze massime molto più contenute e l’abbandono dell’antico tracciato. Quanto tempo ci stiamo mettendo per la TAV ?!?! <_<
- Ancora oggi la strada segue il tracciato originale, tranne che per il tratto lungo il lago, dove insisteva l’antico Ospizio, finito sott’acqua dopo la costruzione della grande diga. Il punto più spettacolare della strada attuale resta quello dei tornanti della Gran Scala con i suoi vistosi guard-rail in pietra e legno fedeli a quelli originali del periodo Napoleonico ora restaurati dai francesi, in quanto questa parte di territorio è passato sotto la loro giurisdizione con il trattato di Parigi del 1947.


Salendo e pedalando e salendo ... si arriva alla Piana di San Nicolao ...

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... da cui si palesa il tratto più caratteristico di questo percorso: La Gran Scala :woot: (sono i "puntini" che si vedono in fondo ... non sono disegnati, sono le protezioni laterali tipiche di questo tratto di strada)

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I tornanti spezzano la monotonia della salita e "danno la carica" per affrontare gli ultimi, non pochi, chilometri.

Lungo tutto il percorso rimangono tracce di un passato non lontanissimo in cui questi luoghi avevano un "lustro" migliore di oggi :(
Quante case cantoniere abbandonate.
Quanti locali commerciali (bar, ristoranti, alberghi) abbandonati ed in rovina.
... e pensare che qui ci andava in "villeggiatura" la borghesia di un tempo ...

Arrivati alla diga lo spettacolo è mozzafiato, complice anche un meteo praticamente perfetto ... non fosse altro che per un venticello, ovviamente contrario al senso di marcia ...

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E finalmente si intravede la "piramide" :D

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Poche pedalate è sono arrivato.
Velocità media in salita decisamente ridicola (8,6 km/h), ma conta esserci arrivati senza aver sputato l'anima ed aver goduto di ogni singola pedalata che, una dopo l'altra, mi ha portato fin quassù :b: .
La potenza stimata da Strava (traccia) rimane sotto i 130 watt praticamente lungo tutta la salita; traguardando battito cardiaco e cadenza di pedalata sono riuscito a gestire il percorso in modo da evitare spiacevoli sorprese non solo dovute allo sforzo, ma anche al sole implacabile (ci sono alcuni tratti in ombra, ma la maggior parte del percorso è esposto al sole)

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Qualche locale nei pressi della piramide.
Il traffico fin qui è stato abbastanza contenuto; principalmente moto ed auto (molte con targa straniera) che salgono fin qui per puro turismo.
Tra l'altro, proseguendo ancora in Francia nella stessa direzione ci sono altre salite "blasonate" ... chissà ...

Autoscatto ricordo

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Qualche indicazione sull'alimentazione lungo la salita:
- 2 gel (uno preso all'arrivo per evitare "sorprese")
- 1/2 litro di acqua naturale (quella che bevo con il "tubetto" dalla borraccia nello zaino)
- 1/2 litro di acqua con sali
- una barretta cereali/miele da supermercato mangiata all'arrivo per "riempire lo stomaco"

Altre foto per mettere sù il gusto a chi volesse ripetere questo itinerario, ma avrei dovuto fermarmi ogni 50 metri ...

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Ma cos'è questa curiosa piramide?!? :blink:
La piramide è una costruzione abbastanza recente; venne costruita insieme alla diga in omaggio alla campagna in Egitto di Napoleone, al suo interno si trova una chiesa ed un museo.

Nota: tempo fa si ipotizzava che da qui fosse passato Annibale con i suoi elefanti, ma poi si capì che si trattava di una ipotesi sbagliata.


Salendo mi ero ripromesso di fare più foto durante la discesa ... ma 25 km di strada praticamente perfetta (il manto stradale è migliore in Italia che in Francia :) ) mi hanno distratto ...

Qui, appena sotto la diga, alcuni alberghi ormai in disuso; rimane aperto solo l'albergo della Gran Scala

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Uno scorcio dall'alto della Piana di San Nicolao con alcuni tornanti della Gran Scala

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Perché ripetere questo itinerario?

Beh ... le "cosette" al contorno valgono la pena.
E' una salita non banale, ma la si può fare senza sputare l'anima ... con un po' di allenamento e determinazione (questione di testa, non solo di gambe).
Per quelli più bravi, andatevi a cercare i percorsi della randoneè Susa-Susa e fateci un pensierino :B):

Unico neo: non riuscire a trovare "compagni di merenda" con cui condividere queste belle esperienze ... pazienza -_- ... e le mosche che mi hanno fatto compagnia fino ad una certa quota ... :P

Alla prossima!


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Per eventuali altre curiosità: https://visitvaldisusa.it/moncenisio-la-porta-delle-alpi/

Edited by recumbent - 17/6/2022, 07:53
 
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view post Posted on 17/6/2022, 13:18     +1   -1
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Che sorriso soddisfatto. Anche un po' sornione, a dire la verità. Chissà che pensieri nasconde...
Certo, sono proprio soddisfazioni.
Avete proprio dei bei panorami da quelle parti.
I miei complimenti nè, e grazie della condivisione.
Quando diventerò grande, anch'io! :D
 
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view post Posted on 19/6/2022, 16:02     +1   -1
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Ciao Enrico,
complimenti per l’impresa e grazie per averla condivisa in questa recensione, ricca di dettagli e di belle foto.
Caspita, 1500 metri di dislivello in 25 chilometri di salita regolare, pedalabile, con panorami mozzafiato ed un fondo stradale perfetto… :woot:
Cosa volere di più dalla vita? ^_^

Saluti
recRobi
 
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view post Posted on 20/6/2022, 07:26     +1   -1
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La salita io la considero come passeggiata senza la ricerca della prestazione . Voglio solo arrivare in cima senza farmi venire un infarto .La soddisfazione è arrivare in cima !
Bellissima gita! ;)
 
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