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"Ti con zero" (che è anche il titolo di un libro di Italo Calvino che non riesco proprio a finire ...) è una convenzione che si incontra in molti testi scientifici: un t seguito da uno zero piccolo in basso, per indicare il tempo in un momento chiamato "zero", distinguendolo dai momenti che seguono, chiamati "ti con uno", "ti con due", ...

Questo sarà il nome di questa reclinata di cui presento alcune immagini (incomplete in diversi dettagli) in anteprima oggi.
Una reclinata per ora "virtuale" che non si sa se mai diventerà reale, ma che porta comunque un nome che racchiude in se il fatto che, dopo tante elucubrazioni su come potrebbe essere la mia reclinata definitiva, torno sempre al t con zero di tante mie fantasticherie: la "bicicletta" è un insieme di tubi uniti da giunzioni!

Se vi aspettate una eventuale realizzazione in tempi ridottissimi ... beh, siete nel posto sbagliato. Siatene consapevoli.
Magari la condivisione di quanto seguirà ispirerà qualcuno o magari no.
Magari mi convincerò di aver assolutamente bisogno di una nuova reclinata o magari no.



Nota: il telaio è stato colorato di rosso solo per metterlo in evidenza, essendo il componente caratterizzante; l'idea, fin dal primo schizzo, è di realizzarlo con tubi in carbonio commerciali ... non verniciati.





... to be continued

Partecipato questa mattina:
- meteo clemente, non ha piovuto per tutta la mattina
- buona partecipazione di mezzi di vario genere
- persone non solo da Torino, ma anche da Genova, Alessandria (qualcuno è arrivato pedalando da Alessandria su un mezzo appena finito!), Bergamo, Borgomanero (il team del Campione Mondiale Marco Ruga al completo!), Veneto (Eupani family al completo!), ...
- "particolare" pedalare sulla pista del motovelodromo
- una occasione per conoscere "de visu" alcuni appassionati incontrati solo virtualmente e per rivedere vecchie conoscenze

Un ringraziamento all'organizzatore (Luigi Mancuso) di questo riuscito incontro tra chi "pedala strano". Bravo!!!

Appena riuscirò ad avere link a foto e filmati, li posterò.

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Qualche info sul motovelodromo (dal sito dell'attuale conduttore - LINK):

La storia del Motovelodromo affonda le sue radici negli anni ’20 dello scorso secolo.
Costruito su progetto dell’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – è l’unica architettura sportiva della città ancora esistente risalente ai primi trent’anni del Novecento.

La regina della struttura è sicuramente la sua pista, lunga 393 metri e con un’inclinazione superiore a quella dei velodromi da bici, era infatti stata originariamente pensata per ospitare anche gare di macchine e moto da corsa. Su questa pista si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro sfrecciare campioni del calibro di Bartali e Coppi.

Non solo bici, infatti fin dai primi anni dall’apertura il Motovelodromo ospitò gare delle più disparate discipline: dalla bici al rugby, dall’atletica al baseball, per arrivare fino al calcio (il Torino qui vinse i campionati del 1925-26 e del 1943- 44) e ai concerti.



E l'immancabile Wikipedia ... che ricorda anche il mitico concerto dei Roxy Music ... io ero uno dei 6000 spettatori

"DAI CHE SPIANA!" non è una battuta, ma una filosofia di vita

Complimenti vivissimi

Ho trovato questa interessante realizzazione lignea (anche la forcella ):



Potrebbe dare spunti per realizzazioni reclinate ... O dare conferma ad una delle ipotesi (LINK) che feci nel corso della (lunga) gestazione della MyRev:

Credo proprio sia smontabile.
Quando ragionavo su come fare la MyRev, mi ero imbattuto in altre biciclette con soluzioni analoghe.
Il trucco è un "finto stelo forcella" che si infila attraverso la parte superiore ed inferiore di questo tipo di forcella, includendo la serie sterzo ed il canotto sterzo del telaio; questo "finto stelo forcella" è un tubo che viene bloccato inferiormente (le 2 viti di una chiusura a morsetto visibili nell'ultima foto) e che poi permette di impacchettare il tutto in modo classico (vedere penultima foto).
Però per funzionare, cioè per permettere di poter assemblare il tutto dopo aver montato in sede - partendo dall'alto, verso il basso - i primi 3 pezzi della serie sterzo, il finto stelo forcella deve avere una variazione di diametro (come il fondo di uno stelo forcella tradizionale, dove c'è la battuta della serie sterzo) in modo da permettere di avere la luce sufficiente per infilare il tutto. Poi si tira di sopra ed infine si blocca il morsetto.

Non so se mi sono capito

Certo che un disegno aiuterebbe, vero? ... e allora ecco servito uno schizzo in Power Point ... che spero aiuti a capire lo sproloquio precedente ... magari aprendo la figura per conto suo
Nota: la "Forcella inferiore" è la parte con il morsetto a 2 viti

Se vai in "Soluzioni tecniche" - sottosezione "Monografie", troverai una discussione dal titolo "Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni" con un link alla monografia in formato pdf.
Ad un certo punto del documento (pag. 16), spiego anche qualcosa sulle caratteristiche dei deragliatori posteriori (che devono essere compatibili con il pacco pignoni e le corone).

Nella stessa discussione ci sono poi altri post che potrebbero esserti utili.
Buona lettura 😉

P.S. : bella ruota 👍

Edited by recumbent - 29/8/2023, 14:43

se a qualcuno interessasse:

Le RWD sono le più diffuse in quanto a livello commerciale la scelta verso la trazione anteriore è stata sempre considerata rischiosa essendo troppo diversa all'immaginazione comune verso la bicicletta.
Strano parlare di stereotipi nel mondo delle "bici strane"!

A questo si aggiungano poi i falsi miti negativi verso le FWD, descritti minuziosamente da gente che molto probabilmente non le ha mai provate.

Poi sono arrivate le Cruzbike (commerciali, ora prodotte in USA) con il loro potentissimo marketing e, prima ancora, le auto-costruite "speculoos" (Francia, Belgio)... e qualcosa sta cambiando.

Immaginatevi di seguire i "mondiali delle reclinate" alla radio, telecronaca fatta dal compianto Galeazzi (quello che raccontò l'oro degli Abbagnale).
Ad un certo punto il cronista inizia a dare i primi segni di eccitazione ... e poi esplode in un urlo liberatorio:
"CAMPIONE DEL MONDO! CAMPIONE DEL MONDO! CAMPIONE DEL MONDO! CAMPIONE DEL MONDO!"



Eh già. Marco Ruga si è laureato Campione del Mondo nella categoria "parzialmente carenate"!



Bravo davvero. Il coronamento di tanto impegno e dedizione. Tutto meritato.



... e gli avversari sono i "soliti", agguerritissimi, con bici di tutto rilievo (le bellissime e costosissime Zokra e Birk) ... mica pizza & fichi

Adesso prepariamoci tutti: chi lo tiene più!

Dettagli su STRAVA: www.strava.com/activities/9637502855

Professional!!!
Bravo.

Aggiungo qualche foto delle prove di oggi (sempre "rubate" su Strava a Marco), credo si tratti dei 4000 m con partenza da fermo:

Oggi 3 prove:

– R2 1000m - Marco Ruga 5° di categoria (con lo zampino di un po' di sfiga ... catena saltata)
https://www.hpvwm2023.org/resultate/2023-0...)_r2_1000m.html

– R3 200m - Marco 3° di categoria
https://www.hpvwm2023.org/resultate/2023-0...a)_r3_200m.html

– R4 4000m - Marco 4° di categoria
https://www.hpvwm2023.org/resultate/2023-0...)_r4_4000m.html

(salvo errori ...)

Ora è difficile capire la sua posizione in classifica considerando che ogni prova ha un peso diverso:
- Hill-Climb 25 %
- Sprints 12.5 % each
- 100 km Race 37.5 %

Insomma, domani con la 100 km si gioca il tutto per tutto ... senza strafare, ma cercando di agganciare il treno giusto ... visto che non escluderei della tattica tra ciclisti della stessa nazionalità o comunque "amici".

Eh già ... in sordina (almeno per BRI) sono iniziati oggi i mondiali dei veicoli umano-propulsi.

Questo è il link dell'organizzazione: www.hpvwm2023.org/?lang=en
Foto "rubate" da Strava - attività di Marco Ruga - www.strava.com/activities/9628157856

Il programma delle competizioni ed altre info generali lo trovate qui: www.hpvwm2023.org/downloads/infosheet.pdf

Ed in questa pagina i link ai risultati delle varie competizioni e l'elenco dei concorrenti (se non sbaglio, 112 in tutto!): www.hpvwm2023.org/racers



Oggi si è corsa la "gara in salita"; questi i risultati: www.hpvwm2023.org/resultate/2023-0...hill_climb.html
Il primo degli italiani (15° assoluto, ma 1° tra i "parzialmente carenati") è, manco a dirlo, Marco Ruga



La rappresentanza italiana è composta da 7 atleti ... di cui 5 "Eupani's family" :



Category Unfaired - 2 italiani su 30 partecipanti
1) Claudio Molini (TrikeMolini), M, Italy, RaEV, Costante Girardengo
2) Mario Eupani, M, Italy, bici, Propulsione Umana

Category Partial-faired - 1 su 15
3) Marco Ruga (Markciccio), M, Italy, Rev HTH

Category Fully-faired - 3 su 49
4) Daniela Pangrazi, F, Italy, Carbon Snail, Propulsione Umana
5) Giovanni Eupani, M, Italy, DF xl, Propulsione Umana
6) Susanna Eupani, F, Italy, DF, Propulsione Umana

Category 3-wheels - 1 su 15
7) Bianca Eupani (Pitzz), F, Italy, none, Propulsione Umana

Category Tandem - 0 su 3

Edited by recumbent - 11/8/2023, 22:13

Telaio auto-costruito senza ammortizzatore posteriore:



- tubi "verdi" per telaio principale: tubo quadro in ferraccio 40x40x2 mm - link
- tubi "rossi" per carro posteriore: tubo rettangolare in ferraccio 12x12x1,5 mm (inserire traversa per entrambe le "V" del carro posteriore) - link

Ma se cerchi in rete trovi anche lo spessore 1,5 mm che è più che sufficiente!
La scelta dei tubi quadri è per semplicità di "mettere in dima" e tagliare .
E poi è ottimo anche per posizionare il sedile .

- canotto sterzo "giallo": cannibalizzare telaio
- canotto movimento centrale "viola": cannibalizzare telaio

Ruote "ciccie" da 20" (406) sia davanti che dietro.
Angolo sterzo = 60°
Forcella BMX in ferraccio (presa dalla stessa bici cannibalizzata per canotto sterzo e canotto movimento centrale).

Progetto fatto!
Hai giusto giusto le ferie per realizzare il tutto!!!

Alee Denham è un appassionato ciclista che non usa solo le gambe ed il cuore, ma anche la testa per ragionare ... e questo mi piace

Prima di entrare nello specifico del post, vi invito a dare uno sguardo alla sua pagina YouTube:
www.youtube.com/channel/UCGamtiY212YK76rDI4IhCGg

Ci sono molti video interessanti e con spunti notevoli (suo è il video che mi aiutò a definire i rapporti di trasmissione che sto usando ora).

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Di trasmissioni applicabili ai velocipedi in cui l'azione del ciclista viene portata alla ruota in "modi diversi", ne abbiamo già parlato su BRI in diverse occasioni.
Anche dell'ipotesi si pedalare per mettere in funzione un generatore e poi usare un motore per far girare la ruota ne parlammo ...

Quello che è "ben fatto" in questa filmato è il confronto fra le varie soluzioni: tra il "bianco" ed il "nero" ci sono infinite sfumature ... e quello che va bene in qualche caso, può non essere l'ideale in altri casi ...
Non vi spoilero nulla. Guardate il video (nota: c'è la possiibilità di impostare i sottotitoli in italiano ...)