Votes taken by recumbent

view post Posted: 11/1/2022, 17:30     +1Il mio Trike tadpole - Autocostruzione
Ottima soluzione quella di svasare le rondelle!
Vedendo le foto, penso che sarà una soluzione da copiare :b:

Sempre in tema di riduzione peso: dalle foto mi sembra che il tuo sedile non abbia aperture al centro, aperture che servono per evitare di avere pressioni anomale lungo la spina dorsale.
Oltre a migliorare l'ergonomia della seduta (magari adesso te ne accorgerai, avendo utilizzato un tappetino più sottile), possono ridurre il peso del sedile di qualche decina di grammi.
view post Posted: 5/1/2022, 19:04     +1Il mio Trike tadpole - Autocostruzione
CITAZIONE (masterpc74 @ 5/1/2022, 13:24) 
... cut ...
Ma l'idea di fare un mix tra metallo e carbonio è forte....
... cut ...

photo19
view post Posted: 4/1/2022, 22:04     +1Il mio Trike tadpole - Autocostruzione
masterpc74

il dottor Younan Nowzaradan reagirebbe così a fronte del risultato ottenuto

nowzaradan1

e magari inizierebbe a suggerirti di andare di trapano sulla parte curva che va ad accoppiarsi con il sedile, ma anche sulla staffa stessa ... visto gli spessori in gioco

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e di continuare a persistere anche sull'altra staffa con lo stesso approccio

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e poi di non scartare a priori i 2093 grammi di sedile ed imbottitura ... se proprio sicuro di non poter limare qualcosa?!?
un sedile in fibra di vetro pesa circa 1kg, quindi hai 1 kg di imbottitura! ... comprensibile la comodità, ma magari un tappetino di decathlon attaccato con poco biadesivo farebbe la stessa funzione ad un quarto del peso

insomma , se entro una settimana non dimezzi il peso iniziale, allora Nowzaradan si rifiuterà di seguirti:
- peso iniziale: 3190
- riduzione peso staffe: 1097 --> 550
- riduzione peso imbottitura: 1000 --> 250
- peso finale: 1893 ... che è comunque ancora molto, ma, osservando il bicchiere mezzo pieno, è più del 40% in meno :rolleyes:

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P.S.: si fa per scherzare ... almeno un pochino <_<
view post Posted: 4/1/2022, 10:12     +1Vélassi versione 2 - una e-LWB in legno - Segnalazioni
Segnalo questa interessante realizzazione che è appena stata pubblicata su Velorizontal QUI.

Questo velocipede è molto interessante, sia per il telaio in listelli di legno, sia per la sua geometria.

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Come testimoniato dalle foto, un vero esempio di "kitchen technology" ... anzi, pardon, "technologie de cuisine" ^_^

QUI trovate una galleria di foto della realizzazione in corso ed alcune note sulla realizzazione ... ma non perdetevi la lettura di tutto quanto è raggiungibile attraverso il menù di navigazione in alto a sinistra! :woot:

C'è anche un "Simulateur de vélo couché 'BentSim'". Sicuramente da approfondire ;)


Voilà, à toi!
view post Posted: 3/1/2022, 09:39     +2Delta "agile"? - Autocostruzione
Mi permetto di riportare di seguito alcune sintetiche indicazioni su come approcciare un qualsiasi progetto:

# KISS (Keep It Super Simple ... poi ci sono altre versioni dell'acronimo, ma io preferisco questa):
è un principio di progettazione che afferma che i progetti e/oi sistemi dovrebbero essere il più semplici possibile; ove possibile, la complessità dovrebbe essere evitata (Kelly Johnson)

# un progetto è finito quando non c'è più nulla da togliere, non quando non so più cosa aggiungere (Enrico Mauletti)

# quello che non c'è, non pesa, non si rompe e non costa (anonimo)

... a volte ci innamoriamo delle cose complicate, ma sovente sono quelle che ci daranno i più inutili grattacapi :rolleyes:
view post Posted: 18/12/2021, 17:29     +1Delta "agile"? - Autocostruzione
CITAZIONE (bitzo @ 18/12/2021, 15:13) 
per quale motivo?

mi piacciono le ruote piccole, ma 12" sono - secondo me - troppo piccole per essere utilizzabili in un mezzo che si deve muovere su superfici stradali "reali"

troppo piccole per non piantarsi dentro buche anche minime
troppo piccole per essere funzionali a velocità decenti
troppo piccole per poterle trovare in commercio di qualità accettabile

... e poi mi sono perso ... ricordaci qual è il motivo di una scelta così estrema?

che vantaggi pensi di avere?

ma comunque, non ti lasciare influenzare: "follow your star!"
view post Posted: 15/12/2021, 19:56     +1myREV - Autocostruzione
PIMP myREV

Gli appassionati sanno che c'è sempre un buon motivo per pensare a come far evolvere la nostra amata bicicletta :D

Dopo essermi ordinato le idee (ancora una volta :rolleyes: ) a riguardo dei rapporti di riduzione, la potenza, ... e tutto quanto ci ruota intorno ed aver messo il tutto dentro la mia 2^ monografia "offerta" a BRI ... eccomi a farmi un regalo ... :o:

Il motivo di farsi un regalo, lo sappiamo, si può sempre trovare.
Io nella fattispecie ne ho trovati 2: il fatto di aver smesso di lavorare da inizio Aprile e le imminenti festività. Più che sufficiente direi, non vi pare? :P

Partiamo dal pacco ricevuto ieri:

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I più scafati avranno già qualche sospetto ... :rolleyes:

Questo acquisto è frutto delle mie ultime considerazioni in termini di prestazioni e "fatica".
In particolare, l'esperienza ciclistica di quest'anno mi ha portato a considerare che, pur nei limiti delle mie capacità sportive, posso togliermi qualche soddisfazioni pedalando sulla MyRev.
E che il fatto di pedalare agili in salita mi permette di ridurre l'affaticamento e quindi di avere ancora maggiori soddisfazioni.

Sia chiaro, non sto parlando di agonismo.
Sto parlando, al limite, di andare alla stessa velocità faticando un po' di meno o di andare un pelino più forte a parità di fatica.
Niente di più.

Al fondo della succitata monografia ho riportato un grafico che permette di stimare, data una potenza esprimibile con continuità per qualche chilometro, quali velocità si possono raggiungere su percorsi di diversa pendenza.
Non si tratta di spaccare il capello in quattro, visto il numero di variabili che sono coinvolte in queste valutazioni, ma è almeno una indicazione di massima che non si dovrebbe discostare enormemente dalla realtà.

Focalizzandomi sulla spinta sui pedali conseguente alla scelta di un determinato rapporto corona-pignone e sulla cadenza di pedalata conseguente, ho valutato uno scenario alternativo a quello utilizzato quest'anno ... e mi sono "fatto persuaso" che potesse essere un ulteriore, piccolo ma significativo, miglioramento.

Sulla MyRev ho adottato nel tempo i seguenti rapporti:
- scelta iniziale: 50-34 / 11-32; arrivavo da una esperienza con la BDC in cui il pacco pignoni era un 11-28 ed avevo l'intenzione di favorire la salita agile con un pignone "grande" ... più grande ^_^
- nel 2021 sono passato a: 50-34 / 11-36 ... +4 denti sul pignone "grande"; l'agilità funziona, ma volevo essere in grado di affrontare pendenze maggiori che mi avrebbero permesso di pedalare su percorsi alpini ancora "più belli"
Le mie scorribande 2021 sono frutto anche di questa scelta.

Ma come potrei ancora migliorare la fruibilità del mezzo?!? ... non ultimo considerando che gli anni passano anche per me ... e che per il momento la soluzione del servo-assistito non la voglio ancora considerare ...
E quanto penalizzerei la mia prestazione, se fosse il caso?
Nella succitata monografia ci sono delle indicazioni in merito. Io ho seguito l'approccio che ho proposto e sono arrivato alla conclusione di passare alla seguente configurazione: 46/30 - 11-36 :o:

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Potrebbe sembrare una scelta esagerata, da "patacca" che non è in grado di andare in salita ... e forse un po' lo è anche, ma guardiamo i numeri a confronto:

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- in pianura (0%), se fossi in grado di spingere con continuità 200W (sono un po' ottimista, forse :P ) in entrambe le configurazioni (50/15 vs 46/13) riuscirei ad avere la stessa velocità di poco superiore ai 37 km/h con cadenze comprese tra le 80 e 90 pedalate al minuto
- al 3% idem (50/25 vs 46/22)
- al 5% c'è quasi perfetta sovrapposizione (34/25 vs 30/22)

fin qui quindi nessuna penalizzazione (ed anche in discesa potrei continuare a pedalare con il 46/11 a 90 RPM, superando di poco i 47 km/h ... e a me va benissimo ...)

ma è a partire dall'8% che le cose si fanno interessanti perché la spinta sui pedali scende e la cadenza sale, senza esagerare, come volevo; infatti:

- all'8% la spinta sui pedali "Fped" passa da 15,7 a 13,8 kg e la cadenza sale da 72 a 82 RPM; a parità di velocità e di potenza, "andare più agili", rimanendo nella comfort-zone della cadenza di pedalata, dovrebbe affaticarmi di meno
- idem per le pendenze superiori del 10% e del 12%

Premesso tutto questo ragionamento :wacko:, ecco che si giustifica il mio acquisto! :)

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E poi ci ho aggiunto sopra anche il fatto che le corone non sono "rotonde", ma "ellittiche" :blink: ... frutto di mie convinzioni e di esperienze su reclinate precedenti :B):

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Le corone sono un capolavoro di "lavorazione meccanica", infatti sono ricavate da un monoblocco scavato da una macchina a controllo numerico (CNC):

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Rotor è stata scelta non solo in quanto è in grado di fornire corone ellittiche con il numero di denti ricercato, ma SOPRATTUTTO perché offre il sistema “OCP” (Optimum Chainring Position).
In pratica, sul modello che ho scelto, è possibile montare la corona ellittica in più di una posizione o addirittura spostandosi di pochi gradi (2,5° alla volta) grazie ad un accoppiamento zigrinato, permettendo così il posizionamento ottimale della stessa e SOPRATTUTTO adattandosi ad un posizionamento tipico delle reclinate (che è diverso da quello delle BDC; spiegazione nella monografia).

Sono rimasto piacevolmente colpito dall'approccio di Rotor (non sono sponsorizzato) che consiste nel comporre la guarnitura completa abbinando 3 elementi separati e componibili quasi a piacere: l'albero del movimento centrale + le corone + le pedivelle.

E sono rimasto estasiato dalla qualità dei pezzi ricevuti :woot:

Veniamo ai pesi:

- pedivelle: 399 grammi (172,5 mm)
- corone: 158 grammi
- albero: 143 grammi

Totale: 700 grammi

La guarniture attualmente montata sulla MyRev (Shimano 105) pesa 750 grammi ... patate con patate, vuol dire che avrò anche 50 grammi in meno ... non mi cambierà la vita, ma neanche me la peggiorerà ;)

Per adesso mi fermo qui.
Se la 3^ dose di vaccino non mi mette KO, magari domani trovo il tempo per sostituire la "vecchia" guarnitura con la "nuova".
Documenterò e vi racconterò quanto prima.

Nota finale: il nome VEGAST è la combinazione di 3 salite leggendarie quali VEleta – GAlibier - STelvio nella Vuelta, Tour e Giro ... e se tanto mi da tanto ... il prossimo anno ... :woot: :XD: :XP:

Ad majora :)

Edited by recumbent - 31/1/2022, 14:20
view post Posted: 15/12/2021, 11:27     +1Visita da Utah Trikes ! - Trike e Quad
CITAZIONE (Marco Ruga @ 15/12/2021, 08:33) 
Sì, pura fantascienza.
E' proprio un'altra mentalità. Lì badano al sodo, al divertimento, senza preconcetti.

tutto vero, filmato affascinante --> grazie Jack


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un paio di considerazioni non troppo esterofile (giusto per evitare il classico tafazzismo verso il nostro bel paese :) ):

1) potenziali clienti
- gli Stati Uniti contano circa 330 milioni di abitanti; in Italia siamo circa 60 milioni ... 5,5 volte in meno
- se oltre agli USA contassimo anche il Canada (cioè tutto il nord-America) arriveremmo a 368 milioni di potenziali clienti nel nord-America ... 6 volte che in Italia

2) obesità
- in Italia sono considerati "obesi" il 2,3% della popolazione
- circa il 40% degli adulti e il 20% degli adolescenti statunitensi sono obesi
- un trike si presta decisamente di più come mezzo per le persone sovrappeso, meglio se servo-assistito

3) popolarità ciclismo (tradizionale)
- storicamente il ciclismo (tradizionale) ha la massima popolarità in Europa (Italia, Francia, Paesi Bassi, Belgio e Spagna soprattutto)
- la popolarità del ciclismo in USA, pur se in aumento, è decisamente inferiore

mentalità aperta o meno, se i trike in Italia fossero meno diffusi a causa di una minor obesità, a favore delle 2 ruote ... allora dovremmo essere contenti

poi le reclinate rimangono un mercato di iper-nicchia dovunque nel mondo ... e forse il fatto che in USA sono abbastanza affascinati verso le cose un minimo "strane", non fosse altro che per "distinguersi", potrebbe aiutare ...


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magari qualcuno sa rispondere: il filmato mostra che ci sono sia trike completi che ricambi per altri marchi (Catrike, Sun, Ice, Velotecnik, Azub, ...) --> secondo voi Utah trike li rivende solo o li costruisce anche (magari su licenza o magari li ha acquisiti)??? :=/:

comunque, in generale, un magazzino così pieno di trike assemblati non è una cosa "sana" per un'azienda ... alla fine sono per la maggior parte invenduti! ... e sono un capitale che grava negativamente sul bilancio!

diverso è il discorso del magazzino componenti e ricambi, che, pur rappresentando un capitale che grava sul bilancio, in questo momento di magra di fornitura di componentistica, possono essere un polmone salva-vita per le future produzioni ... altro che just-in-time!

Edited by recumbent - 15/12/2021, 11:45
view post Posted: 12/12/2021, 19:26     +1La realizzazione della Gee-cycle - Autocostruzione
Sono sempre stato affascinato dalla semplicità della Kingcycle e dal suo approccio progettuale mirato allo scopo: una reclinata versatile, ma con potenzialità anche sportiveggianti.

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Per caso sono incappato in una serie di video che illustrano la realizzazione di una sorte di clone-fai-da-te della Kingcycle; visto che sembrano fatti bene, li propongo a potenziali auto-costruttori con familiarità nel saldare semplici profilati rettangolari.
Questo approccio costruttivo mi sembra veramente alla portata di tutti e meno "spartano" di altri simili.
Con un po' di attenzione e scegliendo componentistica non proprio "da supermercato", è possibile ottenere un bellissimo mezzo reclinato che darà sicuramente molta soddisfazione!

Tra le varie reclinate a trazione posteriore, la soluzione con ruota "grande" dietro e "piccola" davanti, mi è sempre sembrata la più logica per non ritrovarsi con i piedi troppo in alto in caso di telaio dritto (ad esempio la Bacchetta Aero Basso è in linea con questa mia preferenza).

Partiamo con un video che confronta "l'originale" con la bella realizzazione auto-costruita:




Qui invece la sequenza di video che documentano il processo di auto-costruzione (i tubi rettangolari utilizzati sono 40x20x1.5 mm - LINK ):

















A voi!

Edited by recumbent - 12/12/2021, 23:29
view post Posted: 6/12/2021, 09:21     +2Definizione della geometria di una bici reclinata di tipo “FWD-MBB-TD” - Monografie
Questa mattina ho dato un'occhiata al filmato di Marco Ruga in cui consegna una nuova reclinata ad un futuro entusiasta pedalatore: la Rev-HTY

Non ho seguito la genesi realizzativa di questa nuova reclinata, ma quello che viene evidenziato è che, rispetto a realizzazioni precedenti sul filone della "Rev classica", la HTY si ritrova la seduta più bassa ed il movimento più alto ... in pratica il ciclista è un po' più sdraiato ed i piedi sono un po' più "al cielo" ("piedi al cielo" era il nickname di uno dei primissimi frequentatori del forum ...).

Si tratterà di "pensieri paralleli", di "combinazione astrale", o ... ma, credeteci o no, pochi giorni fa rimuginavo su di una figura che ho inserito sulla monografia oggetto di questa discussione:

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... mi dicevo tra me e me: "... certo che sarebbe interessante, in una futura MyRev, prendere in considerazione una leggera rotazione dell'insieme "ciclista + sedile + movimento centrale" allo scopo di migliorare l'aerodinamica ... " :=/:

Visto il filmato (LINK), ho elaborato il tutto graficamente per cercare di capire quanto potrebbe essere in effetti vantaggioso percorrere questa strada, senza estremizzazioni tali da portare ad avere un mezzo troppo vicino alla Rev-HTH (che giudico adatto solo per prove in circuito).

Come scritto nella monografia, ho applicato il risultato delle prove fatte da Reiser & C e:
- ho preso come riferimento la posizione di seduta a "0°" che prevede che l'anca del ciclista sia allineata orizzontalmente all'asse del movimento centrale
- ho sovrapposto a questa immagine altre 3 posture ottenute semplicemente ruotando attorno all'asse della ruota la posizione di riferimento (quella grigia nel disegno)
- una posizione (verde nel disegno) a "+5°", quindi più dritta, in cui è la seduta ad essere allineata orizzontalmente all'asse del movimento centrale
- una posizione (arancione nel disegno) a -10°, quindi un po' sdraiata
- una posizione (blu nel disegno) a -20°, diciamo molto (troppo) sdraiata

A parità di postura del ciclista (come da prove di Raiser & C), l'area frontale nelle varie posizioni confrontate sarà proporzionale alla distanza tra il punto più alto e quello più basso della sagoma laterale (la larghezza della sagoma è sempre la stessa, quindi è una invariante).
Quindi, per avere una indicazione di massima che permetta di confrontare le aree frontali ottenibili con le varie inclinazioni, è sufficiente prenderne una come riferimento e valutare in percentuale l'aumento o la riduzione ottenuta.

Nota: probabilmente questo ragionamento non è "perfetto", ma sicuramente sufficientemente "indicativo" ... quindi non prendiamo i numeri che seguono come assoluti, ma consideriamoli dei riferimenti utili.

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L'immagine parla da sola, credo.

Sono giunto quindi alla conclusione personale che:
- varrebbe la pena considerare come evoluzione della configurazione Rev "classica" o della mia "MyRev" una geometria in cui il ciclista risulti un po' più sdraiato ed il movimento centrale un po' più in alto
- per quanto mi riguarda, valuterei una configurazione tra i -5° e -10°; sicuramente non mi spingerei oltre
- si tratterebbe quindi di "limare" su di un compromesso sapendo / avendo più chiari (grazie anche all monografia?) gli effetti di questa scelta: il movimento centrale si alza un po' ed il movimento centrale si avvicina un po' all'asse sterzo (cosa che tende a peggiorare la guidabilità) ... ma se confrontiamo la posizione relativa del "pallino grigio" e del "pallino arancione" (gli assi dei movimenti centrali nelle due posizioni), ci rendiamo conto che si tratta di variazioni abbastanza contenute che non dovrebbero stravolgere più di tanto il feeling del ciclista.

Ma tra la posizione a "0°" e quella a "-10°" l'area frontale si riduce di un 20% abbondante! :woot:

A voi!
view post Posted: 30/11/2021, 17:43     +5Definizione della geometria di una bici reclinata di tipo “FWD-MBB-TD” - Monografie
Inauguro, per quanto mi riguarda, la nuova sotto-sezione "Monografie".


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Questo documento (link a fondo pagina) nasce prima di tutto come esigenza personale di mettere a fuoco ed in ordine una serie di concetti relativi alla “definizione della geometria di una reclinata di tipo FWD-MBB-TD”; concetti già affrontati ed applicati in prima persona nella realizzazione di un velocipede di questa tipologia, concetti visti applicare nei modi più svariati da altri appassionati, concetti non sempre ragionati e compresi da un punto di vista “olistico”, nel loro “significato fisico” e conseguenti “aspetti pratici”.

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Sono stati fondamentali i tantissimi articoli reperibili in rete (in molti casi riferiti a biciclette “tradizionali”) ed il contributo di alcuni appassionati sui vari forum a tema “reclinate” esistenti a livello mondiale.
Una particolare segnalazione meritano alcuni membri del forum italiano “Bici Reclinate Italia” come il compianto Luciano De Lorenzi, il vulcanico Marco Ruga, “MINO 73”, “ninbus” e “LoScozzese” dai cui post ho attinto a piene mani.

Il documento è un tributo al forum “Bici Reclinate Italia” (BRI) che negli anni è stato in grado di raccogliere, grazie al contributo degli iscritti, una impressionante quantità di informazioni su questi mezzi affascinanti (le biciclette reclinate di qualsiasi tipologia).

Come però sovente accade nei forum di questo tipo, molte di queste informazioni non sono sempre facilmente rintracciabili in quanto facenti parte di più di una discussione.
Il valore aggiunto di queste pagine è quindi soprattutto il mettere a disposizione, a chi vuole approfondire l’argomento specifico, il materiale presente in BRI (coadiuvato da altro reperibile in rete) all’interno di un unico documento, inclusi una serie di collegamenti per eventuali ulteriori approfondimenti; il tutto nei limiti della mia esperienza e capacità personale.
Spero con questo di sollecitare anche un po’ la curiosità e la voglia di comprendere le motivazioni alla base di alcune scelte progettuali e realizzative applicate alle nostre biciclette … senza che il numero di pagine da sfogliare e leggere costituisca un timore a priori.

Senza la presunzione di credere che quanto segue sia completamente corretto e/o comprensibile, resto a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti.

LINK al documento.

Buona lettura!
view post Posted: 25/11/2021, 15:18     +1Tessuti e filamenti di carbonio - Soluzioni tecniche
tutto quello che volevate sapere e non avete mai osato chiedere ...

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no, no ... intendevo: ... su tessuti e filamenti di carbonio

di seguito un video - purtroppo in inglese - che spiega in modo molto chiaro le specificità di tessuti e filamenti di carbonio



ci sono molte informazioni utili, in particolare:
- abbinamento tra "nome" del tessuto o filamento e tecniche realizzative / caratteristiche / impieghi
- nel caso di tessuti, lo spessore è molto simile al peso per metro quadro
- il composito lo si può pensare resistente, a pari spessore, ad un particolare realizzato in "mild steel" = ferraccio

l'ultima affermazione vale se il manufatto in composito è "fatto bene" ... per non sbagliarsi, diciamo che è meglio raddoppiare? :=/:

ma quando nei telai delle bici da corsa in acciaio usano tubi in "acciaio alto-resistenziale" di spessore 0,5 mm (anche meno a volte) allora si potrebbe fare un tubo in composito di solo 1 mm di spessore :blink:
in effetti, se mai avete tagliato un telaio in carbonio di una BDC, gli spessori sono proprio nell'intorno del millimetro ... cioè solo un paio di strati di tessuto da 450 grammi al metro quadro :o:
meditate gente, meditate ;)

Edited by LoScozzese - 13/12/2021, 23:28
view post Posted: 25/11/2021, 15:02     +1Progetto di Reclinata ad assetto variabile - Autocostruzione
Gionata Zephyrus

Le motivazioni dietro a questo approccio costruttivo sono chiare e condivisibili. Per questo mi interessa.

Rimane però il fatto che tutto va verificato in funzione dei requisiti di partenza e dei limiti delle varie tecnologie realizzative che si possono mettere in ballo:

1 - si tratta di autocostruzione di un "pezzo unico" o si hanno velleità di produzione multipla?
a - il rapid prototyping è utilizzabile in entrambe i casi, essendo ideale sia per pezzi singoli che (per il momento) per produzioni limitate
b - l'abbinamento con i compositi è, escludendo materiali strutturali 3D printing inarrivabili ai più (metallici o con compositi all'interno), l'unico modo per ottenere pezzi con caratteristiche strutturali ... ma ci sono pro e contro a secondo della strada che si intende utilizzare

2 - 3D printing come anima di una struttura rivestita con compositi - stampo positivo
a - i materiali facilmente stampabili NON hanno caratteristiche strutturali significative
b - al più servono per evitare che pareti sottili di compositi collassino sotto qualche sollecitazione o urto minimo (fenomeno noto come "instabilità delle pareti sottili"), ma per questo basta del polistirene o della schiuma espansa
c - generalmente il materiale interno ad una pelle di compositi inizia a lavorare quando il composito è già collassato; è vero, ad esempio, che alcuni sci sono ancora oggi fatti da anime in legno e rivestimenti in compositi, ma si tratta di strutture studiate / testate in modo altamente ingegneristico
d - lo stampo positivo non porta ad una finitura superficiale esterna "pronta all'uso"
e - si evita comunque la complicazione di realizzare un equivalente stampo positivo con altre modalità realizzative (sovente "fatto a mano") e permette di sbizzarrirsi un pò sulla forma
f - se non lo si elimina, il pezzo 3D pesa ... e pesa tanto
g - ok per pezzo singolo, ma, applicando approcci di "mass customization" potrebbe andare bene anche per piccole serie, permettendo l'adattamento verso lo specifico utilizzatore

3 - 3D printing come stampo negativo per struttura in compositi
a - vale la pena se si pensa di fare più oggetti identici ... poi, in tema di autocostruzione, ognuno è libero di spendere i propri soldi e tempo come crede
b - richiede molto lavoro per rendere le superfici finite "da stampo", non so se le tipiche soluzioni hobbistiche di parti lisciate con l'acetone (vapori di acetone) siano sufficienti
c - si evita di avere materiale inutile nel manufatto in compositi
d - lo stampo va ben studiato per evitare sotto-squadri che impedirebbero di estrarre il manufatto e per definire linee di separazione adeguate
e - si finirebbe, nella maggior parte dei casi, di avere 2 manufatti da giuntare tra loro ... come?
f - escluderei la soluzione di utilizzare uno stampo in plastica stampato 3D con dei palloncini all'interno per realizzare il telaio monocoque ... temo non sia robusto a sufficienza
g - esistono però diversi casi documentati in rete in cui sono stati realizzati stampi negativi solo per alcune zone (generalmente di dimensioni contenute), stampi utilizzati per realizzare manufatti complessi che poi richiedono un minimo di finitura (es.: canotto sterzo, scatola movimento centrale)

4 - l'utilizzo mirato del 3D printing in abbinamento con altre tecniche forse è il più promettente, ma questo approccio va considerato fin dall'inizio della progettazione a CAD (perché comunque, se si utilizza il 3D printing il CAD è indispensabile per avere il file .stl da dare in pasto alla stampante)
a - telaio in cui le parti in composito ottenute "in qualche modo" con il 3D printing vengono unite con strutture di "altro tipo": tubi o stampi positivi leggeri rivestiti in composito

Il tuo approccio è "curioso" ed altamente "sperimentale".
Come ogni approccio sperimentale, vale la pena fare delle prove per "aggiustare il tiro" ... per poi proseguire a ragion veduta.
Ragionarci su un po' prima di buttarsi a capo fitto è sempre consigliato.

Non mollare! Prosegui ancora per mettere a fuoco un approccio realizzativo sensato. Al più ti sarai divertito ed avrai imparato comunque qualcosa.
... e grazie per la condivisione :b:
view post Posted: 24/11/2021, 19:24     +3Enrico - 2021 cycling highlights - Itinerari
Tempo di bilanci.
Per quanto riguarda il 2021 "ciclistico" sono decisamente orgoglione :D

Condivido il video di alcune mie uscite (quelle in cui ho fatto foto) per spronare tutti: SI PUO' FARE !!!


Edited by LoScozzese - 24/11/2021, 23:35
view post Posted: 10/11/2021, 17:09     +1Rev-like semi-carenata - Soluzioni tecniche
bruno59

Bruno siamo quasi coscritti (io 61). Siamo in buona compagnia, peccato non così vicini geograficamente ... ma chissà che quando tornerà la bella stagione non si riesca a combinare qualcosa.

Io, preventivamente, aspetto che tu tolga il paravento ... così recupero già 2 km/h di differenza :woot: ^U^
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