La Ferrara-Mare è fatta, alla cena di rito sono venuti alcuni amici del @CicloCAI FE e per fortuna anche Alberto f16, abbiamo mangiato le solite pucce, eravamo in pochi, perciò ho preparato solo un tavolo, anche questa volta falcidiati dal Covid, perché alcuni che avevano fatto la pedalata di tre giorni dei Trabocchi sul Gargano, si erano infettati.
Io e Alberto abbiamo anche fatto il ritorno assieme e per fortuna siamo ripartiti quasi subito, dopo abbondante colazione e doccia.
Giorni prima della manifestazione, rischiando di non fare in tempo, ho montato la pedalata assistita sul mio Tricon, operazione riuscitissima.
All'andata abbiamo fatto tutte le soste ai banchetti con bibite, frutta, dolci e salati.
L'assistenza l'ho usata pochissimo, solo nelle salita sul Po nei primi due tratti, poi sempre di più nei tratti successivi.
Alla fine la usavo tantissimo e avevo notato che era indispensabile ma quasi scomoda, non riuscivo ad andare regolare, o troppo forte o troppo piano, avevo le solite quattro tacche di assistenza.
Negli ultimi chilometri Alberto, che aveva visto i miei rallentamenti, aveva rallentato anche lui in maniera di restare uniti.
Nella breve sosta al mare ho cambiato i settaggi al motore e ho messo 9 tacche di assistenza, poi ho detto con Alberto di andare come se fosse solo e che io lo avrei seguito con il motore sempre in funzione.
Infatti lui è partito sempre 20/21 di velocità e io da dietro lo seguivo alla 6^ o 7^ tacca di assistenza, gli dicevo solo destra e sinistra negli incroci, una bellissima pedalata in sincrono.
Abbiamo avuto sempre il vento contrario, ma lui andava come un treno, abbiamo fatto solo una sosta a Massa Fiscaglia per prendere l'acqua fresca e via.
Insomma alle ore 12:00 eravamo a casa mia a Ferrara, Alberto aveva fatto 170 km e io 164, perché avevo deviato sulla provinciale, come al solito, per evitare un pezzo di argine disastrato e pieno di buche, che Alberto non essendo lì in quel momento, non ha evitato.
All'arrivo Alberto ha detto "mi sento un po' stanchino", fatto un selfy, ha preso le sue cose ed è partito per la stazione.
In realtà ci mancavate tutti, ma purtroppo le cose succedono.
gpl
ormai già mangiato anche il gelato, la tavola imbandita
il tentativo di organizzarci
in piazza Trento e Trieste, sotto la galleria Matteotti, in attesa di altri amici
in secondo piano alcuni del nostro gruppetto
ci si avvicina alla corsia di partenza
già sulla strada in attesa delle 24:00
pronti per la partenza, questa volta faremo più strada perché la partenza è di qua della piazza, quasi 20 m in più
partiti e già alla prospettiva di Corso Giovecca
arrivati a Francolino, qui si sale sull'argine destro del Po
la scia delle luci dei cilcisti sul Po
finalmente le prime luci, abbiamo già passato il castello della Mesola che stranamente era spento, infatti non lo avevamo nemmeno visto da lontano, le valige e le bici grondano acqua per l'elevata umidità
Erica, una ragazza simpaticissima che mi ha illuminato tutta la notte, mentre avanzavamo chiaccherando nel buio più assoluto, avevo solo le luci del mezzo, senza le mie a 12V potentissime
anche a Torre dell'Abate niente fari di illuminazione al monumento
il viale con pini italici che ci porta dall'ultima sosta di Santa Giustina al Lido di Volano
Alberto f16 con la sua Optima
l'aria si sta asciugando dall'umidità mattutina
arrivati al mare e fatti iprimi 100 km
già al ritorno le nostre reclinate in sosta al bar di Massa Fiscaglia
il mio trike con il numero di gara 44, è la prima volta che riesco ad averlo, avevo il 43 ma l'ho cambiato con quello di Alberto così sono proprio gpl44
arrivati ai cancelli di casa mia, 12:00, dodici ore per i 170 km di Alberto f16, non volute ma capitate
Mappa dati e i miei 164 km fatti in ottima compagnia