Sicurezza in strada

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view post Posted on 30/9/2022, 09:45     +1   -1

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Ciao a tutti,
Fermo restando che è impossibile fare commuting rimanendo in percorsi ciclabili e alla luce dell'incidente di recumbent (descritto qui), più altri fatti simili anche solo rischiati raccoontati sul forum e youtube.... e ammesso che al volante è comune trovare gente pericolosa (vuoi per volontà o negligenza).... mi chiedo se la segnalazione visiva sia sufficiente. Per segnalazione visiva intendo fari, bandierine, indumenti riflettenti ma anche una certa altezza da terra. Alla luce di queste cronache io credo di no, a mio modesto parere a parità di visibilità e velocità un veicolo silenzioso (scooter elettrici) avrebbe il medesimo problema. Invece ciclomotori con motore a scoppio secondo me grazie al rumore segnalando la propria presenza con un canale sensoriale aggiuntivo, possono essere più "sicuri". Una questione simile pare sia venuta fuori anche per le auto elettriche anche se al contrario (vedi qui). Ammesso che un dispositivo di segnalazione acustica è obbligatorio per legge (campanello o simili) per circolare mi chiedo vale la pena dotarsi di un qualcosa che generi un rumore continuo per segnalare la propria presenza anche a chi non ci inquadra con lo sguardo.

Che ne dite utile o solo fastidioso?
 
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view post Posted on 30/9/2022, 16:07     +1   -1
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Grazie bitzo per aver aperto questa discussione.
Avrei voluto farlo da qualche giorno, ma non sapevo che titolo darle e soprattutto volevo trovare il modo da svincolare il tutto dal mio incidente (anche se è un esempio - purtroppo - da tenere in considerazione come riferimento).

Risposta netta al tuo quesito: non credo proprio che serva che andando in bici si produca un rumore continuo!

I mezzi "silenziosi" (es.: auto elettriche) sono pericolosi per gli altri perché non si sentono, ma renderli fittiziamente rumorosi non serve a proteggerli da altri utenti della strada ... serve per proteggere gli altri utenti della strada da loro.

Quindi, se non consideriamo le biciclette (di ogni tipo) pericolose per gli altri utenti della strada (avendo però un campanello che ci renda udibili almeno dai pedoni) ... allora renderle rumorose per auto-proteggersi non serve, visto che i mezzi pericolosi per le biciclette hanno abitacoli abbastanza insonorizzati e le motociclette ed affini sono guidate con un casco che attutisce abbastanza i rumori esterni. Ovviamente a meno di produrre così tanti dB da essere sentiti anche da un sordo ^_^

Le biciclette sono l'anello debole tra gli utilizzatori della strada, soprattutto perché non offrono protezioni particolari al ciclista in caso di collisione con altri mezzi.

E allora disquisire sulla "sicurezza su strada" delle biciclette dovrebbe tenere in considerazione una serie di accorgimenti e comportamenti che le rendano "meno deboli".
Ho cercato qualcosa in rete a proposito di "sicurezza attiva" e "sicurezza passiva" delle biciclette, ma non ho trovato nulla di illuminante e/o diverso da quanto disquisito in altre discussioni (tra cui l'elenco che ho stilato nel mio post che hai già ricordato - LINK)

Come potete immaginare, l'incidente che ho subito (tutt'altro che "leggero", soprattutto per i tempi di recupero) mi ha portato a riflettere non poco su "cosa fare di più e meglio" nel momento in cui risalirò in bici ... perché sono arrivato alla ferma decisione che ritornerò a salire in bici, nessun dubbio.

Ho identificato 2 tematiche:
- migliorare la VISIBILITA'
- identificare eventuali PROTEZIONI

I miei ragionamenti si focalizzano principalmente sull'urto da dietro, non tanto perché è la dinamica del mio incidente, ma per le seguenti considerazioni:

- urto davanti:
* è qualcosa che dovremmo essere in grado di vedere immediatamente, provando a reagire di conseguenza
* dovremmo avere qualche spazio di manovra in più
* potrebbe essere colpa nostra (es.: invadere la corsia opposta)

- urto laterale:
* se non veniamo visti e/o considerati da chi dovrebbe vederci di lato ... allora non c'è proprio speranza (questo vale in generale, ma la silhouette laterale è sicuramente maggiore di quella da dietro o da davanti)

Il maggior rischio di un urto da dietro è anche legato al fatto che l'utilizzo di uno specchietto retrovisore aiuta a restituire una visone di cosa ci accade alle spalle, ma non è risolutivo al 100% perché basta non scrutare dietro di noi per pochi secondi per avere delle spiacevoli sorprese (a me è capitato proprio questo! ... erano appena passate 3 motociclette abbastanza sparate e l'attenzione per un attimo si era distolta dallo specchietto ...).

Concentrandomi quindi sul "posteriore", inizierei osservando alcune fotografie:

- per quanto riguarda la VISIBILITA':

jpg

Questa immagine, in questo contesto, non la utilizzerò per parlare di aerodinamica ...
E' evidente che una low-racer è scarsamente visibile rispetto ad una bici tradizionale o ad un high-racer! E che una reclinata high-racer è praticamente alta come una BDC (questo per rispondere a chi ci etichetta come "quelli con le bici basse" ... "ecco perché non ti vedono!" >.< )

jpg

Questa immagine presa "live" dimostra in modo inequivocabile quanto sopra.
Quindi se non vedono una reclinata high racer, allora non vedrebbero una BDC ... mal comune, mezzo gaudio =_=

- per quanto riguarda le PROTEZIONI:

jpg

Questa immagine evidenzia quanto la seduta reclinata (non troppo sdraiata) esponga le spalle e le braccia; in pratica sono il probabile primo punto di impatto in caso di tamponamento :cry:

jpg

Questa immagine (già utilizzata) evidenzia che su di una BDC in caso di tamponamento le parti più vulnerabili al primo contatto sono le gambe (bacino, femore), che sono in pratica alla stessa altezza delle spalle di un reclinato. Non saprei dire cosa sia peggio :unsure:

A questo punto, se avete avuto la pazienza di leggermi fino a qui, parte il brainstroming su cosa fare. :=/: :=/: :=/:

Per la visibilità, ecco le mie personali considerazioni:
- escludo la bandierina --> da dietro non si vede
- una bella luce lampeggiante è un must --> ma non è risolutiva, come dimostra la dinamica del mio incidente
- esistono luci posteriori raffinate --> dotate di un radar che intercetta "qualcosa in avvicinamento" e fa partire il lampeggio e contemporaneamente ci avvisa acusticamente --> soluzione valida se abbiamo spazio e tempi di reazione per buttarci nel fosso ... costa un botto, ma credo ne valga la pena; certo che su strada trafficata si arriva ad avere un allarme quasi continuo ... (devo chiedere ad una persona che so ha questo tipo di luce)
- abbigliamento con colori sgargianti
- strisce catarifrangenti posteriori

Per le protezioni:
- le protezioni commerciali si preoccupano principalmente di ridurre i danni in caso di scivolamento, limitando le fastidiosissime ustioni da strisciata su asfalto
- avevo incontrato un ciclista particolarmente sfigato, che per proteggere le parti del suo corpo già soggette ad incidenti, utilizzava delle protezioni in kevlar fatte ad hoc per lui ... mi sembra però di dovere andare in giro con una armatura

Ho provato ad immaginare delle protezioni laterali simili allo schienale di questa sedia di design:

Kimono-chair-by-Ramon-Esteve-Estudio07

Ma, a meno di aggiungere un bel po' di "schiuma" tra il punto di primo impatto e la spalla, temo possa fare poco. Inoltre attenzione a non correre il rischio che schegge di fibra di carbonio ci feriscano!
Magari una bella carenatura posteriore potrebbe assolvere da protezione e creare uno "scivolo" che ci spinga di lato, invece che favorire l'urto diretto :=/:

... insomma sono abbastanza dubbioso e scettico

Aggiungo anche che nelle mie ricerche sono incappato in almeno un paio di articoli che paragono l'urto tra due mezzi con un differenziale di velocità di 30 km/h al cadere dal primo piano :o: ... insomma dubito che delle protezioni locali (come quelle degli skaters) possano essere risolutive.
Quanto sopra equivale al mio caso: io salivo a circa 10 km/h, l'auto non andava forte ... ma almeno a 40km/h.
Quindi una protezione non mi avrebbe salvato da una "mazzata" chirurgica al centro dell'omero <_<


Voi che pensate / suggerite?


Sto quasi per arrivare ad una approccio fatalista: "ci si rende conto che non si può controllare tutto e si accetta serenamente che la vita, a volte, sceglie per noi una direzione diversa da quella che volevamo ..."
Atteggiamento supportato dalla statistica: "che probabilità c'è che ricapiti a me una cosa simile?!? ... statisticamente dovrebbe essere molto bassa" ... aspettando l'inevitabile, come scrive Marco ...

A voi!

Edited by recumbent - 30/9/2022, 17:27
 
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view post Posted on 30/9/2022, 16:43     +1   -1
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A me viene in mente ciò che già esiste e che è stato studiato per una situazione che è piuttosto analoga:

https://rxrprotect.com/it/accueil/31-r-pro...nhoC9NIQAvD_BwE

L'airbag da moto potrebbe fare al caso nostro, anche se magari dovrebbe avere una vestibilità differente. Non so se potrebbe essere integrato sul dorso del sedile, in caso...
 
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view post Posted on 30/9/2022, 17:17     +1   -1

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CITAZIONE (recumbent @ 30/9/2022, 17:07) 
...

Quindi, se non consideriamo le biciclette (di ogni tipo) pericolose per gli altri utenti della strada (avendo però un campanello che ci renda udibili almeno dai pedoni) ... allora renderle rumorose per auto-proteggersi non serve, visto che i mezzi pericolosi per le biciclette hanno abitacoli abbastanza insonorizzati e le motociclette ed affini sono guidate con un casco che attutisce abbastanza i rumori esterni.
....

Per esperienza personale quotidiana posso affermare che il campanello "deciso" e a "mitraglia" viene sentito anche in auto al netto dell'autoradio ovviamente. Me ne accorgo poichè ho l'abitudine di guardare nei finestrini e lunotti. Da qualche parte lessi che gli abitacoli non sono insonorizzati tuot-court ma ottimizzati per le frequenze prodotte dal motore.
In ogni caso personalmente lo trovo essenziale e non lo concepisco come clacson per le bici cioè da usare solo in emergenza ma anche come segnalazione di presenza nel traffico, per quanto ammetto che non è la panacea.
Una nota dolente riguardo i pedoni... anche se ti sentono scampanellare ti ignorano perchè ormai c'è la cultura dello slalom, figlia dell'errata concezione che cicliabile=marciapiede e viceversa sia da parte dei pedoni che dei ciclisti.

Interessante l'idea del sedile alato. Magari le ali potrebbero essere dei consumabili, alla fine quello che ci interessa è che assorbano l'urto. Forse delle strutture honeycomb di materiale plastico (abs) riempite di schiuma poliuretanica potrebbero fare al caso.
 
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view post Posted on 30/9/2022, 18:02     +1   -1
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CITAZIONE (Rahab @ 30/9/2022, 17:43) 
A me viene in mente ciò che già esiste e che è stato studiato per una situazione che è piuttosto analoga:

https://rxrprotect.com/it/accueil/31-r-pro...nhoC9NIQAvD_BwE

L'airbag da moto potrebbe fare al caso nostro, anche se magari dovrebbe avere una vestibilità differente. Non so se potrebbe essere integrato sul dorso del sedile, in caso...

Protezioni da indossare: si, vabbè ... ma noi dobbiamo anche pedalare ... :P
L'idea di base è comunque valida e condivisibile: evitare "concentrazioni" della sollecitazione dovuta all'incidente, cercando di distribuire l'energia dell'impatto su di una superficie più ampia; è l'idea che porta a guardare con un minimo interesse lo "schienale alato".

Da qualche parte ho visto anche un casco-airbag per bici, ma serve per urti in caduta, non per proteggere dal primo impatto.


Un'altra idea potrebbe essere quella di scimmiottare la forma dei paraurti delle auto moderne che per normativa devono evitare impatti troppo diretti, provando a far "scivolare" le superfici che si incontrano nell'urto.
In pratica la soluzione esiste già: una carenatura posteriore che copra le spalle:

lowrider-gro-2-neut

Io ho avuto la sfiga di incontrare un "vecchio fuoristrada" dalle superfici ben lontane dagli standard di sicurezza attuali ( a sx il Defender che mi ha tamponato, a dx il nuovo Defender):

jpg_______ land-rover-defender-3porte-2019-front-view-1

Si nota la strisciata del sedile sul parafango (1° impatto) ed il bollo marcato frutto dell'urto con il manubrio (2° impatto). L'omero si è beccato la botta in mezzo alle due zone indicate precedentemente.


Certo che se tutti i veicoli fossero dotati di sistemi di frenata di emergenza automatica, la situazione sarebbe migliore!

www.sicurauto.it/news/auto-dure-co...ulla-sicurezza/

www.sicurauto.it/news/sistemi-di-s...edoni-del-2019/

 
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view post Posted on 2/10/2022, 17:30     +1   -1

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Tornando all'idea dello schienale alato... e visto che nella gare di f1 a pedali i tubi in pvc si sono rivelati efficaci nell'assorbire urti e al contempo leggeri... che ne direste di ricavare un paraurti piegando le solite canaline intorno alle spalle? Magari tappati e riempienti schiuma poliuretanica per renderli più robusti ma non troppo.
 
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view post Posted on 2/10/2022, 19:06     +1   -1
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CITAZIONE (bitzo @ 2/10/2022, 18:30) 
Tornando all'idea dello schienale alato... e visto che nella gare di f1 a pedali i tubi in pvc si sono rivelati efficaci nell'assorbire urti e al contempo leggeri... che ne direste di ricavare un paraurti piegando le solite canaline intorno alle spalle? Magari tappati e riempienti schiuma poliuretanica per renderli più robusti ma non troppo.

In effetti un "semi-cerchio" con un tubo da elettricisti diam.32 potrebbe assolvere la funzione di "scivolo" ... se messo all'altezza corretta :=/:
 
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view post Posted on 3/10/2022, 08:33     +1   -1

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singolo tubo o più tubi impilati?
Diametri?
Spessori?
angoli della/e U? oppure diametri del semicerchio/i?

Domande che un approccio CAE potrebbe dare delle risposte :P
 
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view post Posted on 3/10/2022, 09:06     +1   -1
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Sono tutte considerazioni molto interessanti e tra l'altro è il tema che attualmente anche io ritengo il più importante.
 
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view post Posted on 3/10/2022, 13:07     +1   -1
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CITAZIONE (bitzo @ 3/10/2022, 09:33) 
singolo tubo o più tubi impilati?
Diametri?
Spessori?
angoli della/e U? oppure diametri del semicerchio/i?

Domande che un approccio CAE potrebbe dare delle risposte :P

di pancia (perché una simulazione di questo evento andrebbe fatta da dei professionisti come quelli che fanno simulazioni di crash test con le auto):
- 2 semicerchi, non di più
- tubi rigidi per impianti elettrici diam. 32, piegati a caldo (con piega-tubi specifica - molla a spirale - o sabbia all'interno per evitare che si formino grinze che poi diventano immediatamente dei punti di rottura)
- diametro del semicerchio pari alla larghezza delle spalle
- fissaggio al sedile (come?)
- semicerchi posizionati su piani orizzontali: uno poco sotto la spalla, l'altro poco sopra il gomito (guardando da dietro)

l'obiettivo di questo "paraurti dei poveri" è di creare una zona di contatto che trasformi in parte la componente della forza d'urto orientata come il verso del moto in una forza laterale (perpendicolare al moto) allo scopo di ridurre al minimo la possibilità di un urto diretto con gli arti superiori ed il torace (ipotesi "tamponamento")

il conseguente spostamento di lato non è privo di rischi (ci stanno tamponando!), ma forse è il male minore rispetto ad un impatto diretto ... poi cosa capita immediatamente dopo dipende da così tanti fattori ... e da un immenso "fattore C" :rolleyes:

su uno dei semicerchi si potrebbe montare una striscia a led lampeggianti in modalità random
 
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view post Posted on 3/10/2022, 17:47     +1   -1
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Giusto per visualizzare quanto descritto nel mio precedente messaggio ...

Non ho idea di come fissarli al sedile, ma prima di tutto bisognerebbe immaginare se possono essere utili o meno :=/:

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Forse la forma semicircolare non è abbastanza "scivolosa" in caso di tamponamento ... magari una forma ellittica opportunamente orientata? :huh:

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A voi!

Edited by recumbent - 3/10/2022, 19:05
 
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view post Posted on 4/10/2022, 05:18     +1   -1

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scusate se intervengo sull'argomento.mi è venuta l'idea balzana che sarebbe possibile applicare al sedile un galleggiante di poppa per kayak.costo e peso irrisori gonfiabile all'uso e sgonfiabile per trasporto possibilità di applicarvi elementi catarifrangenti o di illuminazione,protezione equivalente a un airbag(?)
 
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view post Posted on 4/10/2022, 08:37     +1   -1

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La soluzione airbag per essere efficace credo debba essere un rimedio "attivo" cioè si gonfia poco prima dell'impatto per poi sgonfiarsi subito dopo... ed in effetti le pressioni in gioco sono notevoli.
Un rimedio passivo credo sia più efficace e alla portata del DIY.
Le due ellissi verdi mi sembrano promettenti poichè una sporge oltre la ruota, però in caso di urto laterale non coprono le spalle e busto.
Per non saper ne leggere ne scrivere credo sarebbe utile fare riferimento ai test euroncap per quantificare l'efficacia di una soluzione, concentrandoci (per ora) su urto frontale (50km/h anche se per noi è posteriore) e urto laterale (30 Km/h).
Inoltre dato che si tratta di proteggerci da urti causati da auto, l'altezza dell'assieme del cofano/paraurti delle auto del segmento B (quello più diffuso) credo ci possa indicare dove posizionare l'ellissi inferiore quella superiore è dedicata ai SUV.

Per montare le due ellissi... approccio KISS :P un pannello di compensato con 4 fori del diametro dei tubi in pvc fissato al posto del porta borraccia. Il pannello si potrebbe anche "scheletrare" per risparmiare peso che alla fine potrebbe anche essere una X miinimalista. Eventualmente al posto del compensato si potrebbero usare MDF o trucciolato poichè è necessario che collassi in caso di urto.
Idee in libertà... la X si potrebbe ottenere assemblando 4 tubi in pvc con un raccordo a x e 4 T.

Che ne dite?
 
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view post Posted on 4/10/2022, 08:39     +1   -1
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CITAZIONE (michelekayak @ 4/10/2022, 06:18) 
scusate se intervengo sull'argomento.mi è venuta l'idea balzana che sarebbe possibile applicare al sedile un galleggiante di poppa per kayak.costo e peso irrisori gonfiabile all'uso e sgonfiabile per trasporto possibilità di applicarvi elementi catarifrangenti o di illuminazione,protezione equivalente a un airbag(?)

Ma quali scuse e scuse?!? :P
BRI vive di contributi da parte di tutti, quindi ben venga il tuo suggerimento!

Anzi: lo sai che non è poi un'idea così balzana?

Come sempre "da cosa nasce cosa" ...
Sono andato a vedermi i galleggianti per kayak.
La loro forma magari non è esattamente quella che potrebbe servire, ma l'idea di fondo è di tutto rilievo (secondo me):
- perché non avere un airbag posteriore sempre gonfio?!?
- e a questo punto, perché non utilizzarlo come carenatura aerodinamica come "funzione secondaria"?!?

Mi sono venuti in mente gli "inflatable fairing" utilizzati nei parapendii (un esempio QUI):

Screen%2BShot%2B2021-05-02%2Bat%2B9.21.00%2BPM

Bisognerebbe solo allargare la sagoma a livello spalle:

jpg

jpg

Conosco un tipo che fa "gonfiabili" qui vicino a Torino (ad esempio quelle strutture che utilizzano per fare archi di arrivo nelle competizioni) ... magari potrei interpellarlo per capire un po' di cose:
- rimane gonfio o va continuamente messo in pressione
- peso
- fissaggio (magari basta un po' di velcro dietro al sedile)
- costo

Grazie Michele!
 
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view post Posted on 4/10/2022, 10:45     +1   -1
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Circa i gonfiabili ad arco necessitano solitamente di un soffiatore sempre acceso.
Invece poi ci sono costruttori di gonfiabili ad aria prigioniera e forse a quelli si potrebbe provare a rivolgersi.
La cosa potrebbe avere un senso anche in vista di una carenatura completa?
Una cosa che metti e togli senza particolare fatica; che presenta una superficie abbastanza solida da avere una resa aerodinamica, comportando però un peso molto contenuto; e che non da ultimo abbia una funzione ammortizzante in caso di urto...

http://www.tecnofly2008.com/gonfiabili/ari...zioni/index.htm
 
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