LOSNA beta LT, finalmente verniciata!

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view post Posted on 28/4/2009, 21:43     +1   -1
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Ci ho messo 1000 km per decidermi a verniciarla ... ecco l'album

Impressioni:
- credo che la mia LOSNA e quella di mio figlio (la geometria è la stessa, cambia la soluzione realizzativi del telaio) siano facili da guidare: ti concentri sulla pedalata, non sullo stare in equilibrio
- la trazione anteriore non da limitazioni pratiche alla guidabilità; ho avuto solo un caso i cui la ruota anteriore slittava mentre pedalavo, ma ero in una salita “tosta” di pavè con ghiaietta !
- in frenata, soprattutto in discesa, va dosata la frenata sul posteriore perché una FWD è più carica anteriormente; quindi ti aggrappi all’anteriore e vai leggero sul posteriore
- ultimamente (come da foto) ho inclinato ulteriormente il sedile e mi trovo bene; credo però di essere arrivato al limite tra aerodinamica e confort, ma quest’ultimo è soggettivo; il sedile con sostegni laterali è comodissimo ... certo, in carbonio peserebbe la metà ...; il fatto di utilizzare un solo puntone centrale per sostenere la schiena si è dimostrato ok, almeno per le forze che riesco a scaricarci
- il telaio in alluminio non aiuta molto ad assorbire le asperità della strada (capita anche con le bdc dello stesso materiale), sarebbe stato bello poterlo fare più sottile, ma non ho trovato il tubo; sarebbe interessante provare a fare il tubo in carbonio ... mi sono interessato ed ora ho idee un po’ più chiare su come realizzarlo ...
- i copertoni al momento sono dei Marathon slick della Scwhalbe (6.5 bar al max + protezione anti-foratura), ma ho un paio di Stelvio ribassati, più stretti e da 8.5 bar che prima o poi voglio provare; capita anche a voi di forare abbastanza di frequente? ... è il mio incubo e questo un po’ mi frena ad andare troppo su coperture da corsa; mio figlio ha dei Marathon con battistrada e non ha mai forato
- i cerchioni a profilo alto (almeno per ruote da 20”) sono molto robusti ed accettano senza muoversi le buche della strada anche senza essere ammortizzati; purtroppo non sono leggerissimi; Tiberio ha cerchi decisamente più leggeri su uno dei suoi modelli, ma dopo qualche centinaio di km deve riprenderli agendo sui raggi
- stavo pensando di fare una semplice prova per rendere lenticolare la ruota posteriore ...
- il manubrio consente una posizione rilassata delle braccia e dei polsi; nessun fastidio anche dopo qualche ora; vorrei provare una soluzione “a mantide religiosa” come nella Slyway ... oltre all’aerodinamica ne migliorerebbe il look (il piantone dello sterzo così diritto è assolutamente pratico - sterzi senza avere lo stelo in mezzo ai cog...ni - ma esteticamente è discutibile)
- interessante l’effetto delle biellette aggiunte tra pedivelle e pedali; nessun miracolo, ma un contributo ad una pedalata più efficace

Detto questo, mi trovo decisamente bene.

Certo che qualche componentistica un po’ più leggera potrebbe farmi arrivare intorno agli 11-12 kg ... e riuscirei anche ad alleggerire il portafoglio ....

Se aveste una webcam, potreste vedere che proprio dieto alla sedia dove sono seduto ho un cerchione e copertone per una 24X1! E’ una misura apparentemente “strana”, ma ho scoperto che viene usata su bdc per persone piccole (1.65 m).

Questa dimensione ha qualche vantaggio: è poco più piccola dei 26”, ma quel tanto che non trasformerebbe la mia bent in un high-racer tipo Baccheta, posso trovare una forcella anteriore per la soluzione FWD, arriva fino a 10 bar.

Purtroppo il telaio attuale non può accettare senza colpo ferire queste ruote, ma se facessi una bent nuova la modifica costruttiva sarebbe ridicola.

Insomma, tante idee, poco tempo per realizzarle e per pedalare ... è l’età che avanza (anche se lo spirito, su queste cose è fortunatamente quello di un ragazzino entusiasta!).
La prossima bent potrebbe essere quindi una “LOSNA gamma carbon” con ruote da 24!

Edited by recumbent - 28/4/2009, 23:14
 
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view post Posted on 29/4/2009, 13:35     +1   -1
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Una realizzazione veramente pregevole. Ma le fresature delle sedi nel tubo principale, quelle dei vari pezzi e le saldature le hai fatte personalmente o ti sei affidato ad un'officina specializzata?
Quando spingi sui pedali, lo sterzo non tira da una parte?
L'unica cosa che non mi convince sono le biellette ai pedali. Per il solo fatto di avere un asse angolato rispetto alla normale delle pedivelle, andrebbero assolutamente evitate, pena l'insorgere di problemi al ginocchio. Se poi esamini con attenzione il loro funzionamento, vedrai che non ti danno nessun vantaggio di aumento della leva in fase di spinta pur aumentando l'escursione dei pedali. L'unico presumibile vantaggio, ma solo di tipo psicologico, è la corsa a vuoto in corrispondenza dell'inversione di moto dei pedali, che ti da' l'impressione di superare più facilmente i punti morti.
Concordo invece sul probabile piccolo vantaggio del biopace montato con l'asse maggiore vicino all'angolo di massima spinta.
Certo che una versione in carbonio con ruote da 24, sarebbe un capolavoro. Pensi di usare un tubo già laminato o di costruirtelo in casa? In quest'ultimo caso i problemi sarebbero parecchi, dal reperimento dei tessuti preimpregnati alle dimensioni del pezzo che va messo in un sacco dove fare il vuoto e poi in forno, e non ultima l'esperienza in questo tipo di costruzioni. Io ho provato con dei pezzi piccoli, ma non ho ottenuto dei buoni risultati. Se può darti qualche idea, ti dico che i longheroni delle ali di alcuni alianti di ultima generazione, con profilo molto sottile, sono costituiti da fasci di tubetti di carbonio, tipo cannucce delle bibite, poi fasciati da tessuto impregnato.
 
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view post Posted on 29/4/2009, 21:21     +1   -1
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CITAZIONE
Ma le fresature delle sedi nel tubo principale, quelle dei vari pezzi e le saldature le hai fatte personalmente o ti sei affidato ad un'officina specializzata?

Le forature del tubo le ho fatte fare da un conoscente che ha un'officina; avrei potuto farle con una minima attrezzatura di bloccaggio del tubo e con il trapano a colonna ... ma, avendo l'opportunità, è stato meglio così.
Le varie parti tornite (quelle che si infilano nel tubo principale) le ho tornite io.
Per le saldature: io so solo saldare a stagno, ma non è utile per fare bici --> ho trovato un saldatore che è veramente bravo con l'acciaio e che salda bene l'alluminio dal punto di vista strutturale, ma fa pena per quanto riguarda l'estetica; si è trattato della prima esperienza con l'alluminio, se dovessi ripetermi ho trovato uno più capace a realizzare le saldature a vista. Quello che si vede è il risultato di parecchie ore di Dremel e lima ...

CITAZIONE
Quando spingi sui pedali, lo sterzo non tira da una parte?

Le FWD hanno intrinsicamente questo difetto. Sicuramente ragionandoci su si potrebbe determinare ingegneristicamente la posizione che minimizza questo comportamento; con la prima FWD (LOSNA alpha) ho avuto la possibilità di fare un paio di tentativi ... e così anche su questa ho seguito lo stesso lay-out per le rotelle di rinvio (ovviamente conta solo quella in cui si impegna la parte traente della catena, non quella di ritorno). Mio figlio riesce anche ad andare senza mani, ovviamente senza spingere troppo. L'effetto comunque si sente, ma è minimo ... adesso non me ne rendo neanche più conto.

CITAZIONE
L'unica cosa che non mi convince sono le biellette ai pedali.

Mi rendo conto che siano degli oggetti "strani". Come ho avuto modo di scrivere in un post specifico, non è che mi innamoro di aggeggi "esotici" fini a se stessi e poi, avendo il legamento crociato sx rifatto, sono moooolto sensibile ad eventuali rischi per le ginocchia. Come dici tu, il passaggio dal punto morto ci guadagna di fatto o almeno di sensazione. Poi non fanno miracoli. L'inclinazione a cui fai riferimento è invece utile considerando che i pedali sono posizionati più verso l'esterno, quindi la spinta è di fatto minimamente angolata. Per adesso sono riuscito a fare uscite anche abbastanza impegnative (per me, s'intende) senza dolori e con l'impressione di trarne un minimo vantaggio.

CITAZIONE
Concordo invece sul probabile piccolo vantaggio del biopace montato con l'asse maggiore vicino all'angolo di massima spinta.

Mi piacerebbe provare corone ancora maggiormente ellittiche. Così come pure provare a posizionarle esattamente all'opposto, ruotandole di 90° come suggeriva la Shimano quando uscì con le Biopaca. Per adesso, non avendo tempo, va bene così ... e l'effetto è apprezzabile. Anche qui, nessun miracolo.

CITAZIONE
Pensi di usare un tubo già laminato o di costruirtelo in casa?

I tubi commerciali sono realizzati prevalentemente per trasmettere torsione, meno se la sollecitazione principale è la flessione --> se mi imbarcassi in questa avventura, vorrei realizzarlo combinando un po' di fibra uni-direzionale con qualche strato di "calza". Non pensavo a tessuto pre-impregnato, ma ad una più tradizionale stratificazione fatta applicando la resina a pennello o rullo di spugna. Il reperimento del materiale è fattibile anche per corrispondenza; a Torino c'è un magazzino specializzato che vende anche ai privati. Per il vuoto non c'è problema; quando facevo aeromodellismo realizzavo coperture di ali sottilissime con fibra di vetro utilizzando la tecnica del vuoto mediante una pompa di frigorifero. Per il forno, basterebbe una scatola di polistirene con qualche lampadina ed una ventola per far circolare l'aria (utile ovviamente un termostato).
Interessante la tecnica dei longheroni per alianti --> indagherò; hai dei riferimenti da passarmi?
Comunque la realizzazione di una bent in carbonio è impegnativa e costosa. Tanto vale utilizzare la versatilità del carbonio per realizzare telai con forme più "sexy" che un semplice tubo.
 
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view post Posted on 30/4/2009, 10:06     +1   -1
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Complimenti Enrico,
la tua passione traspare da tutte le foto che hai pubblicato della bici. E ammirevole la cura di ogni particolare, dall'assemblaggio dei componenti meccanici senza trascurare neanche il logo.

Mi raccomando tienimi al corrente appena inizierai la Gamma Carbon.

Oreste

 
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tzenobite
view post Posted on 12/7/2009, 21:47     +1   -1




anche io sono molto affascinato dalla losna, anche se sono diffidente rispetto alla trazione anteriore
avrei un'idea, della quale ho parlato con luca quand'e' sceso, che ti sottoporrei per un'opinone
pero'... se ne fai una con le ruote da 24 e la trazione posteriore considerala venduta ;-)
 
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view post Posted on 19/7/2009, 22:16     +1   -1
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Il concetto della LT con la trazione posteriore è estremamente complesso e sinceramente non ci penso nemmeno. <_<

Dubbi sulle FWD?!? Mai provate? :shifty:
Sarà che sono un convinto assertore delle FWD, ma sinceramente stento a trovarne dei difetti. Comunque non sono totalmente chiuso ad una RWD ... è solo che per i modelli LOSNA alfa e beta LT il tipo di progetto "lean" mi ha portato naturalmente alla soluzione FWD.

Per le ruote da 24" non ci sono problemi ... ma sempre FWD :P
 
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view post Posted on 21/4/2020, 20:59     +1   +1   -1
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La LOSNA Beta LT è un progetto sviluppato tra il 2007 ed il 2008.

Dopo 12 anni (!) mi sono stati chiesti dettagli sulla realizzazione della ruota posteriore a sbalzo.
Ben felice di fornire dettagli, considerando che questa bicicletta è, tra tutte le mie autocostruzioni, una di quelle che preferisco.
Sicuramente per l'ottima fruibilità, ma anche per il disegno originale.

La ruota posteriore a sbalzo utilizza un mozzo della Novatec che all'epoca era tra i primi a realizzare mozzi per ruote anteriori MTB con freno a disco ed asse ruota maggiore (quelli che oggi si chiamano pomposamente "through axle").
Lo scelsi perché mi risolveva una paio di esigenze:
- avere un asse ruota "robusto" che mi permettesse di montare la ruota a sbalzo
- avere gli attacchi per un disco freno

Di questo mozzo ho conservato un po' di documentazione (probabilmente oggi obsoleta):

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Per contenere un po' la larghezza std di un mozzo anteriore (110mm) modificai le 2 boccole esterne, ma niente di più.
E poi realizzai con il tornio un albero in alluminio, che si blocca con il classico sistema dei quick-release.

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In fondo è una soluzione semplice che si è dimostrata assolutamente affidabile.
In più lo smontaggio della ruota è semplice come per le ruota tradizionali: si allenta la leva del QR, la si svita completamente e si sfila l'albero dal lato opposto.
 
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view post Posted on 21/4/2020, 23:15     +1   -1

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Grazie della condivisione ,una idea veramente brillante per fare una ruota a sbalzo ,ancora grazie,
 
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view post Posted on 22/4/2020, 20:31     +1   -1
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Mi associo i complimenti di Iorioa44, davvero una bella realizzazione
 
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view post Posted on 24/10/2023, 11:50     +1   -1
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Un progetto stupendo!
recumbent Considerando che sono un neofita credi che, con tanta pazienza, potrei riuscire a replicarne una? A lavoro ho a dispozione trapani a colonna, seghe a nastro, volendo anche un collega saldatore ma vorrei proprio trovare una soluzione per evitare saldature. Sono ancora convinto che con la stampa 3d potrei risolvere.
 
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view post Posted on 24/10/2023, 16:10     +1   -1
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CITAZIONE (A. C. @ 24/10/2023, 12:50) 
Un progetto stupendo!
recumbent Considerando che sono un neofita credi che, con tanta pazienza, potrei riuscire a replicarne una? A lavoro ho a dispozione trapani a colonna, seghe a nastro, volendo anche un collega saldatore ma vorrei proprio trovare una soluzione per evitare saldature. Sono ancora convinto che con la stampa 3d potrei risolvere.

... forse l'ho già scritto da qualche parte ...
Andando sovente in montagna, tornando dalla destinazione finale, capita qualche volta di trovare gente che sta salendo in quel momento ... e qualcuno inevitabilmente fa la fatidica domanda: "Quanto manca alla cima?". La risposta più logica sarebbe: "Fammi vedere come cammini in salita e poi te lo dico ...". E' antipatica lo so, ma è quella più corretta.

Alla tua domanda: "... potrei riuscire ..." è difficile dare una risposta. Diciamo che dipende dalla tua determinazione, dalla tua manualità, dalla voglia di documentarsi prima di approcciare "cose" nuove, ecc. ecc.
In questa sotto-sezione scrivevo di alcuni aspetti legati alla autocostruzione; magari, se non li hai ancora letti, potrebbero esserti utili.

Questo è il progetto per cui nutro un affetto particolare per la sua originalità ed apparente semplicità.
Infatti "sembra facile", ma ogni quota ed angolo del telaio a bacchetta richiedono attrezzature particolari e scrupolosa attenzione.
Io ebbi la possibilità di farmi lavorare il "tubone" principale su una macchina a controllo numerico (CNC), avendo fornito un disegno dettagliato con tutte le quote.
Farlo contando su un trapano a colonna è fattibile, realizzando però una attrezzatura adeguata ai macchinari a disposizione.

Inoltre tieni conto che costruire una bicicletta non è come fare un missile della NASA, ma oltre al telaio ed alla forcella anteriore ci si deve in qualche modo destreggiare con la componentistica che è tutt'altro che standardizzata (sempre in agguato rischi di incompatibilità!). Ma con un adeguato livello di determinazione e voglia di imparare cose nuove, nulla è insormontabile.

Esistono progetti probabilmente più adeguati per una "prima realizzazione".
Dai una occhiata alla pagina di Atomic Zombie che presenta diversi modelli e vende i progetti per l'auto-costruzione (LINK). Nelle pagine del sito di Atomic Zombie trovi anche molti suggerimenti / consigli per il fai-da-te.

Ma se ti sei innamorato dell'architettura con ruota posteriore a sbalzo, per evitare di avere a che fare con un tubone messo lì in obliquo, potresti seguire l'approccio di un certo Mike Burrows (un guro delle biciclette ... cerca e capirai che non è proprio l'ultimo arrivato, non solo nel mondo delle reclinate, anzi) che ha sempre amato mettere a sbalzo le ruote delle sue biciclette. In particolare il suo Rat Racer SL (Street Legal) ha alcune similitudini con la LOSNA Beta LT (trazione anteriore e ruota posteriore a sbalzo):



Burrows non si è preoccupato di allineare la ruota anteriore con quella posteriore, visto che il "tubone" che costituisce il telaio è in asse con la ruota anteriore e la posteriore è a sbalzo con l'off-set che ne consegue. Mike scrive che dopo pochi metri non ci si accorge di questa "bestemmia progettativa" e la bici si comporta come qualsiasi altra bici. Altre info sul Rat Racer SL QUI.
Tieni conto che è lui che sostiene che non esistono ottime bici, ma eventualmente ottimi ciclisti ...

Per semplificare al massimo, suggerirei un telaio dritto "a bacchetta" in linea con la ruota anteriore e la ruota posteriore a sbalzo, con il suo off-set rispetto all'anteriore.
Cioè una cosa così (qui mio figlio in sella parecchi anni fa), ma con la ruota posteriore non in linea con l'anteriore (ruote da 20", tipo 406 o 451):

jpg

Per l'architettura di massima della bici, potresti seguire quella di questa bici (sono le misure sia della mia LOSNA Alpha che Beta):

LOSNA_alpha-misure_geometria

Maggiori info sulla versione ALPHA (che al posteriore usa una forcella di una BMX) QUI.

Per quanto riguarda la stampa 3D, tutto dipende da che materiale sei in grado si stampare. Quelli tipici degli "hobbisti" sono assolutamente inadeguati come particolari strutturali.


Curioso di vedere la tua futura realizzazione!
Pedalare su di una bici è per molti un'esperienza bellissima che ci riporta un po' bambini.
Pedalare su di un mezzo autocostruito è "senza prezzo". Provaci, dai!

Edited by recumbent - 24/10/2023, 18:45
 
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view post Posted on 24/10/2023, 18:20     +1   -1
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Grazie infinite per la spinta!
Per caso hai qualche consiglio per un'alternativa odierna del dual drive sram che hai utilizzato?
 
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view post Posted on 24/10/2023, 20:27     +1   -1
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Bellissima bici ho sempre apprezzato l'estrema pulizia della linea.
E poi anche a me piacciono le ruote a sbalzo, sopratutto sulle moto, preferibilmente rosse!! :D :D :D

Saluti Pino
 
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view post Posted on 25/10/2023, 07:52     +1   -1
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CITAZIONE (A. C. @ 24/10/2023, 19:20) 
Grazie infinite per la spinta!
Per caso hai qualche consiglio per un'alternativa odierna del dual drive sram che hai utilizzato?

Confesso che utilizzai il Dual Drive influenzato dalle esperienze di un guru delle reclinate italiane dell'epoca (Tiberio Trevisan, patron della Trevi-Bike ... che ha cessato ogni attività anni fa).
Era una soluzione per evitare la tripla davanti ed aveva il grande vantaggio di permettere il cambio rapporto anche da fermo. Ma manteneva il deragliatore posteriore ed il pacco pignoni.
Una specie di "ibrido" insomma.

Oggi la tendenza, in alternativa alla soluzione classica "pacco pignoni + deragliatore posteriore + corone e deragliatore anteriore", è quella dei cosiddetti "Internal Gear Bicycle Hubs".
Si tratta di avere un mozzo nella ruota motrice in grado di coprire un range più o meno ampio di rapporti.
E' una soluzione che ha pro e contro e che normalmente non è utilizzata in ambito sportivo a causa dei rendimenti inferiori.

Ce ne sono di tantissimi tipi, con prestazioni e costi veramente molto variabili.

In funzione dell'impiego che pensi di fare della bici e del "portafoglio", potrai fare la tua scelta.
Questo canale YouTube ha molti filmati relativi agli Internal Gear Bicycle Hubs. E' focalizzato su un impiego cicloturistico ad alto livello, non su utilizzi sportivi ... ma è fatto bene.

Per una prima realizzazione punterei su di una soluzione classica.
 
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