Lunghezza pedivelle

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pierobusso
view post Posted on 7/4/2009, 23:07     +1   -1




salve, vorrei il vostro consiglio o parere sulla lunghezza delle pedivelle.
Uso pedivelle standard, come facevo sulla bici da trekking, ed ho la sensazione, con la bent (ORCA) di avere le pedivelle un poco troppo lunghe.
E' una cosa normale ? capita anche a voi? quale ritenete sia la lunghezza ottimale per le pedivelle?
Grazie a chi vorrà darmi lumi
Piero
 
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view post Posted on 8/4/2009, 19:04     +1   -1
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M5 CHR-MANGUSTA CHR

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Provo a risponderti anche se non ho ancora una bent.
Le pedivelle che tu definisci standard, dovrebbero essere da 170 cm e in genere per un uso turistico vanno bene sia per bike che per bent.
Per un uso agonistico, si adottano telai fabbricati su misura o di taglia opportuna e pedivelle di lunghezza che può veriare in base alla lunghezza del femore e in base al tipo di pedalata. In genere si sta' tra i 170 e i 175, e la misura andrebbe stabilita con un esame biomeccanico.
Sulle reclinate possono essere utilizzate pedivelle più lunghe soprattutto se si è predisposti a spingere rapporti duri a cadenze ridotte, senza esagerare per non rischiare di avere problemi al ginocchio, che verrebbe sovraccaricato dall'aumento della foraza di spinta e dell'escursione angolare.
Potrei ipotizzare che il tuo problema possa essere dovuto ad un'errata distanza sedile-movimento centrale. Se sei seduto troppo distante dai pedali, le pedivelle possono sembrarti troppo lunghe.
 
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view post Posted on 8/4/2009, 23:28     +1   -1
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tiberio

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Io utilizzo pedivelle da 180 + biellette da 30 per un totale di 210 mm.
Le biellette, nella pedalata, portano la rotazione + in basso, non interferiscono con il sistema vascolare ed attenuano il problema del intorpidimento ai piedi.
Aumentano inoltre la potenza di leva del 30% circa.
I limiti delle pedivelle convenzionali sono dati da fatto che si basano su sistemi biomeccanici delle BDC, molto limitati da interferenze:
- il pedale toccherebbe il terreno durante una piega;
- la pedivella andrebbe ad interferire con la ruota anteriore;
- il piantone sella è fisso e dunque impedisce un'estensione oltre i 175 mm(si ritroverebbero le ginocchia in gola) :B): .

Edited by tib67bent - 9/4/2009, 01:48
 
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fla#34
view post Posted on 9/4/2009, 09:08     +1   -1




IO non sono un tecnico,però corro da tanti anni in bdc.Ora ho una recumbent al quale ho montato pedivelle uguali alla bdc e cioe 170 mm.Devo precisare che non ho ancora fatto uscite lunghe quindi non so dirti se dopo circa 4 ore possano dare problemi.Fino alle 3 ore mi sono trovato benissimo.
 
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view post Posted on 9/4/2009, 11:39     +1   -1
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Giusto per confondere le acque: c'è un ampia letteratura sul web a riguardo dell'uso di pedivelle corte (fino a 150 mm) sulle bent.

La sintesi sembra essere: meglio pedalare su un diametro di raggio inferiore ad alte cadenze che con leve troppo lunge che costringono a corse dell'articolazioni molto grandi; questo in particolare quando si adottano rapporti corti.

Personalmente sconsiglio pedivelle più lunghe di 170 mm a meno che non si abbia tutta la gamba "lunga".
Le biellette citate da Tiberio (che io e mi figlio usiamo con soddisfazione) NON si aumentano il braccio di leva delle pedivelle, ma portano ad avere un movimento della pedalata "più rotondo" che sente meno l'effetto del passaggio dal punto morto. NON aspettatevi miracoli. perchè il "motore" della bici siete voi e non ci sono motivi per miglioramenti stratosferici ... vedete quanto ho scritto in questo post.

Le pedivelle "corte" sembrano essere interessanti, ma non sono facilmente reperibili ed in genere più costose ... solo in caso di gamba "corta" potrebbero essere prese in considerazione senza correre il rischio di buttare via dei soldi.

Consiglio anch'io di cercare di regolare bene la posizione del sedile rispetto al movimento centrale.
Prova a dare un'occhiata qui nel sito della Bacchetta.
 
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pierobusso
view post Posted on 9/4/2009, 21:16     +1   -1




vi ringrazio tutti per le informazioni; come sempre siete disponibli e fonte inesauribile..
Ciao
Piero
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 9/4/2009, 22:18     +1   -1




Confondo ancora di più le acque: le pedivelle da 170 o 175 potrebbero essere troppo corte. Ci sono esperti biomeccanici che sostengono che la variazione tra una pedivella di 170 e una di 175 è troppo piccola in quanto si tratta di una variazione di circa il 3% mentre le differenze di statura o di lunghezza del femore o qualunque altro parametro anatomico si voglia tenere in considerazione arrivano fino al 20% e oltre.
Per cui c'è chi arriva a sostenere l'utilizzo di pedivelle di oltre 20 cm per persone alte 190 cm o più, sempre accompagnate da biellette o spessori tra scarpetta e pedale per agevolare il superamento del punto morto senza troppi stress sull'articolazione femoro rotulea.

Comunque per quanto riguarda piero viene da pensare anche a me che possa non aver regolato bene la distanza sedile-movimento centrale.
 
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Wunkyai
view post Posted on 10/4/2009, 01:08     +1   -1




Ok, leggete QUA, questa è solo una delle posizioni a favore delle pedivelle corte SOPRATTUTTO sulle reclinate.
Sulle reclinate il problema dell'angolo del ginocchio è più sentito in virtù del maggior carico esercitabile sui pedali (effetto squat-machine) quindi maggior stress sul ginocchio.
Il mitico Burrows usa pedivelle corte, 150, ma credo più per motivi aereodinamici.
Poi, ricordo di aver trovato diverse pubblicazioni 'scientifiche' e ognuna dava vantaggi a soluzioni agli opposti, dai 210 ai 140 mm.
Il succo era, (almeno nelle bdc) negli sprint-volate vantaggio pedivelle lunghe-bassi rpm, nell'espressione di massima potenza prolungata, minimo 1 ora, pedivelle corte-alti rpm.
Ovviamente, il tutto proporzionato alla gamba del ciclista!!
Per me, che sono alto 1,68, i 170 stanno 'sul bordo alto' della scala.

Alternativa, Rotors o corone ellittiche.
 
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view post Posted on 15/2/2011, 19:53     +1   -1
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Vorrei proseguire sul tema della lunghezza delle pedivelle, perché mi si presenta un duplice problema che vorrei documentare, per arrivare poi a farvi una domanda.
Premetto che attualmente ne uso di una lunghezza pari a 175 mm, sia su una bici che sull'altra, non come risultato di una scelta ponderata, piuttosto più per un caso.
Il caso vuole anche però che, da qualche tempo a questa parte, cosa che non è mai avvenuta con nessuna bici in precedenza, comincio ad avvertire un certo dolorino al ginocchio destro quando vado in reclinata. A me pare evidente che sia per sovraccarico.
E questa è una.
Sulla Raptobike, invece, la lunghezza delle pedivelle, vista la mia bassa statura, costringendo ad un maggior accorciamento del boom per poterci, come si suol dire, "arrivare", peggiora di non poco l'interferenza dei pedali con la ruota anteriore.
E questa è l'altra.
Ora sta di fatto che, in diverse parti, ho letto che per stature al di sotto dei 175 cm si consigliano pedivelle da 155 mm.
Sullo stesso sito della Raptobike, ed ora comincio a capire perché, vengono proposte guarniture da 155 o da 175 mm, senza nessun salto intermedio.
Poiché a questo punto, mi sto convincendo che per me la scelta migliore sarebbe cambiare la guarnitura ad entrambe le biciclette (salvo le ginocchia ed allungo il boom di ben due centimetri), mi stavo domandando se qualcuno di voi avesse già esperienza con le 155 mm e potesse documentarmi come ci si trova.
 
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view post Posted on 4/3/2011, 18:09     +1   -1
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Uhmm...nessuno mi ha risposto. Ne deduco che si siano raccolte molte notizie ed opinioni ma nessuno abbia un'sperienza diretta da vantare in merito alle pedivelle corte, perciò ho deciso di provare direttamente.
Sì perché, e mi pare di averlo già accennato, ho stranamente cominciato ad accusare dei piccoli disturbi al ginocchio destro con le pedivelle da 175, indi per cui ho deciso di sacrificare quelle originariamente in dotazione alla Raptobike e cambiarle con altre da 155.
Strano questo salto di ben 20 mm, ma nel momento in cui sto scrivendo mi sono, mio malgrado, dovuto accorgere che sul sito Raptobike sono apparse come d'incanto anche quelle da 165 e, cosa ancor più strana, costano leggermente di più dei modelli da 175 e 155.
Vabbé, ciccia; "melius abundare quam deficere".
D'altra parte, con questa sostituzione, intenderei anche mitigare il problema di dover accorciare troppo il boom per arrivare agevolmente ai pedali, quindi 2 cm vanno più che bene.
Non solo, ma così non corro neanche più il rischio che in sterzata la pedivella vada a fare a cazzotti con la ruota anteriore in caso di sterzata stretta.
Insomma, non ho cambiato la guarnitura solo per il ginocchio ma anche per mitigare alcuni problemi, diciamo pure, di carattere dimensionale.
Ora, se alla prova pratica, si aggiungesse anche una maggiore facilità a tenere ritmi elevati con rapporti mediamente più corti, che è sempre meglio nell'economia generale del gesto atletico della pedalata, almeno a stare alla linea di pensiero "biciclistico" moderno, il gioco sarebbe fatto.
Per la cronaca, sul sito Raptobike le guarniture costano una sciocchezza: 50 euri.
Io però mi sono approvviggionato su Ebay a 49,90, ma solo perché, pur essendo le stesse, queste ultime hanno la possibilità di montare una terza corona. Non si sa mai, nella vita.
Vi farò sapere, non appena Giove Pluvio la smetterà di fare l'incazzato.
 
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view post Posted on 4/3/2011, 22:55     +1   -1
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Bepi, l'argomento mi interessa molto. Però al momento non lo capisco e non ho esperienza pratica. Anch'io sento qualche segno di fatica alle ginocchia, e in passato non mi avevano mai dato problemi, e anch'io penso che trovare le giuste proporzioni della guarnitura sia importantissimo nelle recumbent.
Attendo la tua prova e le relative considerazioni.
Saluti
 
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view post Posted on 4/3/2011, 23:56     +1   -1
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Luca Ciani

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Bene, osservazioni più che sensate, in effetti se è la pedivella che va a interferire con la ruota, non è una bella cosa...
Per il dolore al ginocchio, buio completo.
Se la lunghezza dai pedali è corretta, bisognerà analizzare bene il problema.
 
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view post Posted on 5/3/2011, 09:11     +1   -1
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CITAZIONE (UkaFlesh @ 4/3/2011, 23:56) 
Per il dolore al ginocchio, buio completo.
Se la lunghezza dai pedali è corretta, bisognerà analizzare bene il problema.

Penso di poterti fare un po' di chiarezza.
Le pedivelle da 175 che avevo, portavano ad una duplice conseguenza:
a) tendenza ad utilizzare rapporti mediamente più lunghi e frequenze di pedalata meno agili, quindi più duri da spingere
b) angolo del femore con tibia e perone piuttosto chiuso perché io ce li ho sì proporzionati, ma corti. In fase di ritorno del pedale con le 175 sono costretto a tirare parecchio indietro per richiamare completamente il pedale. Nella fase di spinta successiva, il ginocchio, così piegato, a lungo andare, ne soffre un po', soprattutto quando l'impegno è elevato, e recentemente in molte occasioni lo è stato. Ne è la riprova che avendo un po' abbandonato per potermi dedicare di più alla BDC in vista degli impegni di questo ultimo scorcio di inverno e di inizio primavera (ci sono tre/quattro randonnée da portare a casa, la prima domani 6/3), il ginocchio ha ripreso la sua normale funzionalità e non mi da più alcun disturbo.
Sulle BDC uso 170 e 172,5, secondo la geometria del telaio; lo posso fare perché ho il femore piuttosto lungo in rapporto a tibia/perone.
Non ti fare ingannare dalla minima differenza di 5 o 2,5 mm, a seconda dei casi: in bicicletta, anche 2,5 mm possono essere importantissimi a livello posturale.
Inoltre in BDC proprio per il tipo di posizionamento del corpo rispetto alla reclinata, è molto più facile tenere per lunghissimi tratti rapporti corti e frequenze elevate, con minor conseguente sforzo sia muscolare che scheletrico; guarnitura e catena, praticamente non si sentono!

@GiulianoF: proprio a te stavo pensando quando ho fatto questa modifica alla Rapto, immaginando quanto potesse essere utile anche per la tua Baron, tanto che pensavo appunto di parlartene non appena avessi potuto vantare un minimo d'esperienza.
Io sono pronto, il tempo un po' meno: anche stamattina piove e ieri ho preferito andare a sciogliere la gamba in BDC, beccandomi comunque un po' d'acqua.
Meno male che ci ho il fisico! :P
Oggi solo un po' di rulli. Domani randonnée "da du' piotte" (da 200 km, per quelli d'italica espressione). L'inizio della prossima settimana sarà bello, per cui porterò sicuramente a passeggio per mare la Rapto. Sta in campana! ;)
Piuttosto, non siamo riusciti a combinare per andare insieme in reclinata. Peccato, veramente. Finora da queste parti hanno visto solo Paolo Martini cimentarsi in una di queste manifestazioni. Avremmo fatto un figurone.

Ammazza che panzetta che ci avevo la scorsa estate! :o:
La prossima sarà la "Tre laghi", nel viterbese, ma è veramente troppo tosta da sdraiati. Fra parentesi le strade, almeno fino allo scorso anno erano pessime.
La trecento, un po' per lo stesso motivo, un po' per la distanza, un po' il tempo limitato che ti danno e l'impossibilità di riposarsi un po', manco a parlarne. La quattrocento non so se la farò, neanche con la carbonio da corsa. La seicento la lascio a Paolo Martini. Non vorrei proprio sottrargliela. :lol:
Appuntamento al prossimo, e tranquillo, raduno! ;)
 
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Cianofree
view post Posted on 5/3/2011, 11:13     +1   -1




Dopo aver fagocitato abbondante letteratura americana su esperienze d’uso di pedivelle corte sulla bent, ho voluto sposare la filosofia del “corto ai corti” (io sono basso 1,71), anche per salvaguardare le mie ginocchia che soffrono di condropatia rotulea; ho così importato da HP Vel. delle pedivelle lunghe 155 da montare sulla mia “speedmachine”.
Non essendo un gran “mulinellatore” nemmeno sulla Bdc, ho immediatamente riscontrato un calo di potenza e in gruppo, la difficoltà a tenere la velocità anche bassa degli altri bentisti proprio per la scarsa mia propensione a cadenze particolarmente elevate a bassa velocità!
Sono, così tornato a montare le mie primordiali 170.

Pagata circa 120 eurini e usata neanche 200 km, tripla 105 con pedivelle 155, cedo al miglior offerente! Magari la porto al 2°Alpeadria!
Semprinbent, Ciano.
 
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view post Posted on 5/3/2011, 12:16     +1   -1
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@Cianofree: naturale. Venti millimetri di diminuzione di leva sono un'enormità!
Considera che è opinione comune che ogni 2,5 millimetri in più sia come avere un ulteriore dente nel pignone. Ne deriva che con pedivelle lunghe la capacità di spinta, in salita o meno, aumenta di conseguenza.
Se non riesci a compensare la perdita di leva con pedivelle corte attraverso l'uso di rapporti più agili ed un aumento della frequenza di pedalata, purtroppo sei fottuto.
Se in più, proprio per incapacità o scarsa abitudine all'agilità, continui ad utilizzare gli stessi rapporti di quando avevi le pedivelle più lunghe, sei fottuto ancora di più, perché i problemi alle ginocchia si acuiscono perché tutta la trasmissione appare più dura, e le velocità che raggiungevi prima te le sogni perché il muscolo, in quelle condizioni, si stanca rapidamente.
Spero di non avere il tuo stesso problema, altrimenti, anch'io "dietrofront". Che devo fa'?
Quella guarnitura se non riesci ad esitarla, conservala, ché se dovesse andar bene l'esperienza, di bent ne ho due e su una mi manca. E poi c'è sempre GiulianoF.
 
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52 replies since 7/4/2009, 23:07   2481 views
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