Votes given by Rahab

Mettiamola così: la versione 2 ruote la ottieni quando vuoi per come hai realizzato in modo non invasivo l'assale posteriore del trike.
Peccato che non abitiamo vicino. Le sensazioni non positive che hai provato nella versione a 2 ruote mi hanno sorpreso e sarei curioso di provarla per paragonarla alla Cobrabike.
Magari hai gettato la spugna troppo presto?

Comunque, al punto in cui sei, tanto vale finire e provare il trike.
"Mai giudicare un libro dalla copertina!"

Al limite vendi il trike a Jack 😎

Anche ieri è stata una giornata stupenda!
Un grande grazie a tutti i partecipanti!

Un ringraziamento particolare a Stango e Spiv, il cui contributo è stato fondamentale per la buona riuscita dell’evento!
Mi auguro che questo incontro vi abbia fatto venire la voglia di dire: “Bello! E se ne organizzassi uno anche io?”

Forza ragazzi che l’appetito vien mangiando!



Saluti
recRobi!

Il 14 ho un impegno che forse mi impedisce di partecipare, ma il 13 faro` il possibile per esserci, e vediamo se riesco a convincere qualche altro medicinese a partecipare.

Ritrovo alle 09.00 in Via Riva di Pian due Torri incrocio via Foiano della Chiana.
Partenza ore 09.30
Pista ciclabile sul lungo Tevere nella banchina, andata e ritorno circa 50 km

Procedendo passo passo, in ordine alfabetico, per il momento sono arrivato alla H.

Il marchio "Zuzzerellone" sarà probabilmente l'ultimo 😜

P. S. : grazie comunque per le segnalazioni relative a marchi che non conoscevo / ricordavo

Ciao,
no, per sperimentare, mi piace l'idea ma devo capire se riesco...
Faust

Giorgio_AL

Carichi sul carro anteriore:
- 80 kg sono una esagerazione, ma forse solo per me che sono "debole"
- QUI (ed in qualche post precedente) trovi qualche considerazione in merito
- al di là dei "numeri", QUI ci sono delle considerazioni utili per stabilire una condizione di carico "worst case" per il calcolo della struttura del carro anteriore
- QUI avevo riportato un video del tentativo di ottimizzazione topologica che può essere utile per capire come avevo pensato di applicare carichi, vincoli, ecc. ...
- ovviamente si deve considerare il limite a fatica, ma non solo per il carro anteriore ... ma qual'è il limite a fatica di un tubo in carbonio ; insomma, un po' di buon senso per una adeguato coefficiente di sicurezza ...

Fissaggio sedile:
- con un telaio Pedersen-like è effettivamente difficile trovare il modo per fissare il sedile di una reclinata
- nel caso di una Pedersen da uomo, la soluzione è stata quella di una strana (e caratterizzante) seduta appesa tra 2 nodi:



- ma il telaio che stai pensando è in effetti quello di una Pedersen da donna:



- per un sellino (quasi) tradizionale non ci sono problemi perché la cuspide del triangolo posteriore sembra fatto apposta per piazzarci una seduta (... altrimenti si pedala "alla bersagliera" )
- per un sedile per reclinata l'attacco posteriore è ancora ok, ma anteriormente non è così facile
- alcune reclinate del passato hanno usato una seduta tipo amaca: una struttura morbida appesa davanti e dietro ... ma un sedile che non permetta di spingere è tutto tranne che performante
- ovviamente concordo che la soluzione da me proposta farebbe lavorare a flessione i tubi, ma, con adeguati e leggeri rinforzi, forse sarebbe il male minore ... magari la seduta e lo schienale potrebbero diventare loro stessi il telaio ; penso a qualcosa che si ispira a questa Pedersen con telaio in compensato in cui i "tubi" sono stati sostituiti da delle sagome piane:



Giunzioni alle estremità delle aste:
- anche se l'idea di imbullonare le estremità tra di loro è affascinante costruttivamente, si rischia di mettere più peso e costo in queste estremità che in tutto il telaio
- forse si potrebbe fare come nelle Pedersen; nella maggior parte dei nodi non ci sono cerniere (che dovrebbero essere "sferiche"), salvo che nella zona dell'asse sterzo
- questa bellissima Persen da uomo è realizzata con delle aste in legno che vengono tenute nei nodi da dei "morsetti":



Curioso di vedere come procede la tua interpretazione del progetto.
Nota: fai attenzione all'interferenza tra la ruota anteriore ed il telaio posteriore (parte anteriore-bassa)

Io ora penso di ragionare sul carro anteriore.

Ci aggiorniamo

Edited by recumbent - 14/10/2023, 18:10

Bicicletta Evox 140 LE
Fabbricata in Canada (Columbia Britannica)
Condizione: Eccellente - poco usata neanche 800 km in totale
Dimensione telaio: L
Dimensione ruota POST: 24"
Dimensione ruota ANT:20"
Materiale: tutta in alluminio senza parti in plastica.
Blu scuro.
Interasse: 145 CM
Lunghezza totale: 193 CM
Altezza sella: 73 CM
Facilmente regolabile per adattarsi a ciclisti da circa 150 CM "a 195 CM
Ampio sedile a molla con un piccolo schienale (semirecumbent) per corse più lunghe e comfort extra.
Gruppo 3x7, Shimano 21 velocità
Freni V brake (ottimi).
Paracatena.
Telaio e ruote in alluminio.
La bici è molto veloce e aerodinamica, stabilità sorprendente, soprattutto, comodissima.
Un' ottima Bici, , ma ho il box pieno, devo fare spazio.
Non ci ho mai fatto i lunghi viaggi, (ci speravo, ma niente da fare, motivi di salute).
€ 800 trattabili (poco) meglio ritiro a mano, spedizione 100 euro da aggiungere al costo della bici.

Se siamo di BRI direi che ci diamo del tu tutti, indipendentemente dall'età, dal ceto o dalla forma, siamo tutti reclinati orgogliosi e disperati.
Quello di pedalare sempre soli è un male comune, troppa è la differenza tra i due mezzi, quando noi siamo lenti gli altri sono veloci e quando noi andiamo non c'è trippa per gatti e ci dobbiamo mortificare per aspettarli, noi comunque abbiamo il vantaggio che non dobbiamo far riposare la sella.
Quando stai bene organizza o fa un'approccio per vedere chi partecipa, qualcuno dovrebbe sempre esserci.

Ne approfitto per ringraziare Rahab per l'iniziativa e il lavoro, svolto egregiamente, che gli ha procurato tale iniziativa e Alberto f 16 per la sua presenza, poi uno su due ruote ci voleva, altrimenti ci prendevano per handy...

gpl

Si Rahab avevo elettrificato il trike di Riga perché, essendo in ferro, pesava 42-43 kg e io dopo qualche anno faticavo parecchio a salire sugli argini e l'ho motorizzato, così poi pesava 47 kg, con il motore era uno spettacolo in viaggio, ma poi continuando ad invecchiare ho dovuto venderlo perché era un problema anche solo spostarlo in gagage, in quel periodo avevo sempre sciatiche causa le mie 7 ernie alle vertebre.
Poi devo anche ammetterlo con il motore non mi piaceva tantissimo, andava benissimo ma io non mi sentivo soddisfatto.
Ora che ho preso il Trikon sto rifacendo la stessa scelta, sono poi invecchiato di altri quattro anni, però il trikon è molto più leggero e sinceramente non so se faccio bene, ma quando pedalo con altri, nelle salite, mi trovo sempre nella situazione di farmi aspettare e mi dispiace tantissimo.
A me piace pedalare, mi piace fare fatica e salire lentissimo nelle forti penfenze, però viaggio anche a 3-4 km/h con pendenze dal 16 al 24 e non m'interessa della lunghezza, quando sono solo, pedalo anche per ore sempre di continuo, mi piace tantissimo, ma con altri capisco che non è possibile.
Poi succede che gli altri appena arrivati in cima si fermano e questo per me è quasi insopportabile, arrivo che sono carburatissimo, il cuore viaggia tra i 70 e i 95, o i 90 e i 105, non puoi fermarti, scendo sparato in modo che la tensione mi mantenga un buon ritmo nei battiti, pronto per la prossima salita e così via.
Se mi fermo il battito dopo un minuto è già a 50 e dopo 2 minuti scarsi è già a 40, con gli altri mi tocca sempre ripartire ai miei normali 36, perché sono seduto e rilassato, una condanna e una fatica teremenda.
Allora cosa faccio? Mi compro il motore e almeno pedalo in compagnia. Mi sono fatto il giro del Cristallo, il Sellaronda, il Grappa, il Fedaia in tutti i sensi e tantissimi altri sempre in solitaria e senza mai fermarmi o raramente con mia moglie elettrificata che va avanti e pazientemente mi aspetta.

Edited by gpl44 - 12/5/2023, 19:22

Vengo anch'io per il giro del motovelodromo e per il giro del pomeriggio ciao Alberto

Curioso che il patron della Slyway non usi uno dei suoi modelli di bici reclinata sviluppati in tanti anni di passione per le recumbent ...
Pedalare e correre con una "vecchia" M5 sembra un po' un controsenso quando la Slyway Endorphin viene descritta così sul sito "... Endorphin è un concentrato esaltante di tecnologia e passione, risultato finale di anni di lavoro, frutto di una ricerca costante, dedicata a chi come noi, si impegna ogni giorno al massimo, per spingere più in là i propri limiti."

Comunque la M5 Carbon High Racer rimane una delle più belle reclinate high racer a trazione posteriore

Ed il prezzo, intorno ai 4700,00 €, è assolutamente ragionevole per una bici di questo genere montata Dura Ace

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Considerazioni personali sul video:
- interessante che GCN Italia torni ciclicamente a parlare di reclinate
- leggendo i commenti, escludendo chi è contro a priori senza mai averne provata una, sarebbe interessante se venisse fatto un confronto su di un percorso misto che includa anche salite (una gran fondo, ad esempio ... anche se basterebbe andare a vedere i piazzamenti di Stefano Bonazzoli per rendersi conto che, con opportuno allenamento, si può galleggiare in classifica allo stesso livello dei veri amatori di pari età ... purtroppo le GF stanno diventando lo sfogo di ex professionisti o dilettanti che, forti del loro trascorso agonistico, fanno un altro sport rispetto agli amatori "veri" che amano praticare il ciclismo a livello agonistico, pur nei limiti legati al fatto di potersi allenare solo quando il lavoro e gli altri impegni lo permettono)
- per insegnare a partire su di una reclinata ad un neofita, avrei scelto un rapporto più agile rispetto a quello proposto a Giorgione da parte di Stefano ... forse avrebbe avuto meno difficoltà
- la garetta tra il Maranga e Bonazzoli non ha nessun valore, visto che il ciclista tradizionale è rimasto in scia tutto il tempo ... ma sicuramente fa spettacolo e fa stare tranquilli tutti i ciclisti tradizionali che rimangono fermamente convinti della superiorità assoluta delle BDC ... meglio solide certezze, anche se basate solo su di un dogma imposto dall'UCI, che tentennare nel dubbio che la tecnologia potrebbe offrire di più se le regole UCI sparissero ... ma questa è una utopia ...

Concordo pienamente, adotto la stessa politica con il campanello. Ci fai letteralmente il callo sul pollice. Non comprendo quelli che girano senza... e senza fari di sera.
Auguri di pronta guarigione e lieto che fremi già per tornare sui pedali.

La realizzazione di pneumatici "alternativi" alle soluzioni classiche che necessitano di essere gonfiate non è una vera e propria novità.

Soluzioni airless di vario genere derivano più o meno tutte dalle ruote del LEM (il veicolo lunare), soprattutto se basate su di una sorta di rete metallica:



Questa azienda americana ha proseguito sulla stessa strada (pare in collaborazione con la NASA), realizzando anche pneumatici per bici.



A me lascia confuso che definiscano lo pneumatico come un "for life" ... e poi dicono che sarà integrato con una gomma "speciale".
Ma la gomma non si consuma per l'attrito sul manto stradale?!?

Che ne dite?

La formazione del mio sedile, per me è molto comodo, e non sento la necessità di avere un assetto diverso, quello che a volte sarei tentato è di montare un motore, ma lo uso solo per fare un pò di moto. ( ho 77 anni)