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view post Posted: 23/4/2010, 10:11     -1Effetto Diapason - Soluzioni tecniche
L'effetto "diapason" è quel mantra che ti riecheggia in testa "Ommmmmmmmm..." causato dalle vibrazioni di una bent sportiva conseguenti solitamente alle basse velocità su asfalto.

In questi mesi, con spirito prettamente sperimentale, mi son ritrovato davanti a grandi rivelazioni, anche se la loro completa interpretazione mi sfugge ancora.

Dopo aver trovato il "mio" sedile, ho notato che il resto del mistero è attribuibile solo alla copertura.

Quindi il compito di un sedile è quello di creare il contatto più esteso possibile tra corpo e sedile. Se ha una buona flessione verso il suo contorno, è una caratteristica ammortizzante preziosa.

Ho provato a fare dei metri col mio "sedile perfetto" senza copertura, per capirci qualcosa.
Il risultato è stato quello che la SeiranSL mi ha ricordato benissimo il suo "effetto diapason", sebbene ora risulti più distribuito su tutto il corpo e meno nella parte alta del sedile.

Ora passiamo alle coperture/imbottiture dei sedili:
Restando ferma l'attuale copertura "magica" di Tiberio, ho notato che col vecchio sedile riusciva ad attutire gran parte dell'effetto diapason, e già mi sarebbe bastato, ma applicata sul nuovo sedile, l'effetto è totalmente scomparso, tanto da non credere di esser salito sulla stessa bent.

Quindi solo l'interazione delle 2 componenti può arrivare al risultato, per quanto possa esser "buona" ogni singola componente.

Vorrei sgombrare i dubbi da alcune false credenze:
Le sospensioni non aiutano granchè ad evitare questo inconveniente.


Ecco un elenco ragionato di cosa interessiamo:

Sedile: Che abbia la forma giusta per il nostro corpo, è il primo risultato da cercare, sebbene da sola faccia poco, per questo problema.
Copertura sedile: alcune hanno grandi potenzialità, se il sedile offre buon contatto l'accoppiamento darà risultati fantastici già solo con queste due soluzioni.
Coperture (pneumatici): Pneumatici stretti o tassellati trasmettono vibrazioni. Quelli larghi mitigano già di loro questo effetto, ma ovviamente incidono sulle prestazioni.
Telaio: Un telaio può fregiarsi di regalare comfort, ma a parte le scelte strutturali (bilanciamento pesi, interasse) non dovrebbe in questo frangente, prendersi ne' meriti, ne' demeriti.
Peso complessivo bici: Più c'è peso, meno l'effetto diapason si genera.
Sospensioni: Nonostante il loro lavoro regali comfort e stabilità alla bent, il loro apporto in questo "effetto diapason" non è così scontato, le vibrazioni spesso le bypassano.
view post Posted: 16/11/2009, 18:31     I perchè del mondo reclinato. - Argomenti Generali
Non sempre è facile rispondere a chi ci chiede "come mai" usiamo quelle robe, che "senso hanno", anche perchè per molti guidare una bent è un fatto assodato, siamo cioè "assuefatti" all'uso, "assuefatti" a certi piaceri, e a volte dimentichiamo persino i perchè che ci han mosso all'uso di una reclinata piuttosto che ad una bici convenzionale.

Riportiamo alcune belle frasi prese da un nostro amico:

COMFORT: sono estremamente confortevoli.
Il seggiolino offre un sostegno ergonomico.
E' possibile pedalare comodamente molte ore.
La seduta non esercita nessuna pressione sulla prostata.
Nessun dolore a braccia, spalle e schiena durante o dopo l'uso.

SALUTE: Pedalare in reclinata non produce alcun dolore, fastidio o tensione.
Le braccia e i polsi sono completamente rilassati, perché non sostengono il peso del corpo.
Chi aveva smesso di pedalare a causa di svariati dolori, può ricominciare a pedalare senza ulteriore sofferenza.

VISIBILITA’: Data la posizione della testa, lo sguardo è naturalmente rivolto in avanti.
Ciò permette una visione migliore della strada e del traffico circostante senza sforzi alla cervicale.
La visione panoramica del paesaggio rende ogni uscita una piacevole scoperta.

VELOCITA’: Le bici reclinate detengono tutti i record di velocità per veicoli a propulsione umana, perché godono di una aerodinamica migliore delle biciclette tradizionali.
Una ridotta area frontale significa meno resistenza dell'aria.
Record: 132.5 km/h !


La bicicletta reclinata è un tipo di bicicletta in cui il ciclista è seduto in una posizione seduta supina. La schiena è supportata da un sedile più o meno inclinato, le gambe sono estese in avanti sui pedali, che sono all'incirca alla stessa altezza del sedile. Esistono molte varianti di bicicletta reclinata, sicuramente molte di più di quelle note per le biciclette tradizionali; si possono differenziare:
•secondo il passo tra le ruote
•a passo corto (short wheelbase, SWB): i pedali sono più avanti della ruota anteriore
•a passo lungo (long wheelbase, LWB): i pedali sono tra la ruota anteriore e la posteriore
•a passo lungo compatte (compact long wheelbase, CLWB): una via di mezzo tra le prime due, i pedali sono molto vicini alla ruota anteriore o al di sopra di essa

•secondo il tipo di trazione
•a trazione posteriore (rearwheeldriven, RWD )
•a trazione anteriore (front whelldriven, FWD)

•secondo la posizione del manubrio
•manubrio all'incirca all'altezza delle spalle in posizione più convenzionale ed aerodinamica (aboveseatsteering, ASS )
•manubrio posizionato sotto il sedile; questa posizione, un po' meno aerodinamica, è decisamente comoda (under seatsteering, USS )

•secondo la posizione di seduta che varia in modo significativo sia per altezza da terra che per inclinazione dello schienale; normalmente i mezzi più aerodinamici hanno sedute decisamente basse (anche meno di 20 cm da terra) e molto reclinate, mentre i mezzi più turistici optano per sedute più alte (sopra i 40 cm) e più rialzate … ecco così nascere altre due definizioni: "low racer" e "high racer“.

Come potete immaginare, la combinazione di tutte le varianti sopra elencate porta ad un numero elevatissimo di possibilità realizzative.… e poi ci sono anche i trike con 3 ruote, che possono essere 2 sterzanti davanti o 2 motrici dietro …

Sono agili nel traffico?
E’ consigliato l’uso di uno specchietto retrovisore, perché da sdraiati è scomodo voltarsi indietro. Sono più sicure in caso d’incidente, ma un po’ più impacciate nell’uso cittadino, ad esempio non si può “saltare” su un marciapiede. I modelli da corsa bassi sono meno visibili nel traffico, ma possono montare una bandierina.
Sono facili da guidare ?
Si impara ad usarla in meno di 15 minuti, i principianti devono familiarizzare con la nuova posizione, il segreto è rilassarsi. Lascia il tuo corpo il più rilassato possibile. Il luogo più comodo per imparare è un grande parcheggio senza traffico.

Come vanno in salita?
Sono penalizzate in salita e nei cambi di velocità repentini perché non è possibile “alzarsi in piedi sui pedali”. Si pedala sempre da seduti ma si può spingere fortissimo, grazie alla schiena vincolata al sedile. Normalmente si usano rapporti più “agili”, cadenze di pedalata maggiori favoriscono la salita.

Costano molto?
Sì, sul mercato del nuovo si parte dai 600€. Non sono bici da supermercato, non ancora, purtroppo.I modelli estremi da gara costano meno delle corrispettive bici da gara tradizionali, con 3000€ si fanno incredibili acquisti (carbonio, componentistica da competizione). Poi c’è l’usato,. E perché non autocostruirsela? W il fai da te.

Hanno altri svantaggi?
Il primo grande svantaggio delle reclinate consiste nella loro forma "improbabile", che fa calamitare l'attenzione su di loro ovunque passino. E' chiaramente una situazione che un po' diverte, ma mette anche imbarazzo. E la curiosità e la sorpresa sono ancora due atteggiamenti sicuramente più positivi del dileggio o della commiserazione. Questa mentalità è un freno fortissimo alla diffusione di queste biciclette.

Sono un’invenzione recente?
No, sono nate agli inizi del 1900. Hanno gareggiato e vinto con le bici tradizionali, ma purtroppo l’UCI (Unione Cicliste International), nella persona dell’italiano Bertolini, dal 1934 ne vietò l’uso nelle competizioni, per ragioni più che altro di lobby di mercato. Oltre che diventar “eretiche”, in Italia sono praticamente sconosciute, anche agli stessi ciclisti professionisti!

Provvederò ad aggiornare questo post con altri dettagli, wikipedici.

Edited by UkaFlesh - 17/11/2009, 13:39
view post Posted: 5/11/2009, 18:01     +1Sedile Recumbent ad Hoc - Soluzioni tecniche
Come ottimizzare e personalizzare la seduta della nostra Bent.
Visto che spesso nei forum tento di spiegarmi a gesti, e si capisce poco o niente, cerco di avvalermi della grafica, visto che ora con inkscape qualcosina è possibile... :blink:

Dunque, analizziamo la figura sotto.
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Rappresenta uno schienale tipo, ogni schienale comunque si avvale di 3 piani inclinati A-B-C e 2 relativi angoli annessi.

Sul lato A ci dovrebbero finire le scapole, con pendenza parallela al piano A,
sul lato B ci finisce sicuramente gran parte della schiena e
sul lato C il nostro bel sedere (poi la coscia non sempre aderisce perchè pedaliamo...)

La prima buona regola, è quella di occupare bene la parte bassa del sedile e cioè i lati B e C.
Se il sedile non è troppo piccolo, questo avviene di sicuro, ma se il sedile è grande, ci ritroviamo seduti come nella figura sopra. (Notare che ci troveremmo più inclinati di quanto dovrebbe essere).
I sedili hanno le taglie, ma da quì a pretendere che aderiscano perfettamente alla nostra sagoma no... se capita è solo fortuna. Tra una taglia di sedile e l'altra ci ballano parecchi centimetri, e la nostra schiena invece lo vorrebbe perfetto (accontentiamola! :) )
Nell'immagine sopra, ecco come riempire correttamente lo spazio dietro le scapole per far assumere alle nostre scapole inclinazione pari a quella della parte A, con lo spessore ARANCIONE.
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Se preferiamo possiamo metterlo anche sotto al sederino, col risultato di allontanare i pedali e alzare la seduta. De gustibus...
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Questo è tutto.

Anche se pensate di essere ok (anch'io pensavo di essere una "L" pura...), provate ad infilarvi un tappetino da 1 cm dietro le scapole (polistirolo sarebbe il massimo, non dovrebbe ammortizzare). Tentar non cuoce (sai che cuoco che sarei, altrimenti... ^_^ ).

Il risultato è quello di apparire meno goffi e meno insaccati.
La verità è che siamo così abituati a stare scomodi (nella vita quotidiana) che ci accontentiamo di una buona seduta, ma quì poi dobbiamo spingere, e se hai contatto perfetto con le scapole... è come avere il turbo.

Risultato: più comfort, più visibilità e più spinta.

Buona esperienza! :shifty:
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