Un insolito trike

Perfetto, sono contento che anche tu apprezzi le caratteristiche di questa essenza, mi hai anticipato, le avrei descritte anch'io perchè credo che siano poco conosciute!

Per questo telaio utilizzo un'asse che avevo tagliato direttamente nel bosco , avevo 16 anni, è sicuramente stagionato!



Qui dentro è nascosto il telaio del trike



I particolari grezzi della parte anteriore.

A parte le prove a perdere sui montanti, sono arrivato a questo punto, prossima la foratura per ospitare ìl canotto e gli incastri per il supporto dei pedali.

Lo stucco che mi ero procurato è di tipo poliuretanico bicomponente che una volta indurito assume le caratteristiche di lavorabilità del legno, sono ancora indeciso sulla colla.

Ciao!

Seguirò con grande interesse, sopratutto quando passerai alla prova su strada.
Lì temo ci sarà un problema il cosidetto" braccio a terra" dello sterzo.
Siccome tu sterzerai l'intero asse anteriore qualsiasi ostacolo che "rallenterà" il moto di una delle due ruote avrà un braccio di leva corrispondente alla metà della larghezza dell'assale ant.
Questo si ripercuoterà sulla rettilineità dell'avanzamento.
Spero di sbagliarmi.
In bocca al lupo.

Saluti Pino

E l'angolo di Ackermann come si imposta su questo progetto? O semplicemente non serve?

Saluti

Siccome tu sterzerai l'intero asse anteriore qualsiasi ostacolo che "rallenterà" il moto di una delle due ruote avrà un braccio di leva corrispondente alla metà della larghezza dell'assale ant.
Questo si ripercuoterà sulla rettilineità dell'avanzamento.

@T4R Questa è un'altra di quelle cose che scopriremo! Io conto sul fatto che le leve dello sterzo essendo fissate vicino allla ruota permettano un controllo diretto sulle ruote,

riducendo l'effetto che hai descritto.

@bike 71 Non serve l'angolo di Ackerman perchè le ruote sterzanti hanno lo stesso asse.

Ho preso in prestito questa immagine che riguarda un rimorchio, l'effetto rispetto al centro istantaneo di rotazione è lo stesso!


La convergenza degli assi di rotazione in un unico centro avviene con qualsiasi angolo di sterzo.

Oggi ho predisposto i rinforzi in alluminio da 3mm di spessore che verranno "annegati" nell'assale.



Ciao!

Capisco Giry, concordo con recumbent sulla colla, epossidica lenta così ha il tempo di penetrare nelle fibre del legno, l'alluminio va pulito grattato ed incollato subito e non avrai problemi di ossidazione, per aumentare l'adesione io pratico delle incisioni superficiali o dei forellini così la colla si "aggancia" letteralmente al pezzo.

Ciao

Fatto! Grazie dei consigli.

Ho un dubbio sull'angolo d'incidenza, non so se lasciarlo a 0 o meno. Che ne dite?

Il lavoro di "falegnameria" continua, ecco gli elementi anteriori del telaio.




L'assale rinforzato con particolari in alluminio.




Prossimamente, il forcellone con la struttura del sedile.

Edited by giry - 28/4/2024, 18:18

Lavorazione magistrale complimentissimi!!


Mauro

Il telaio di una reclinata in legno è per me una novità, ne aprofitto per fare una serie di prove anche in funzione degli attrezzi che ho a disposizione.

L'incollaggio con la colla epossidica ha funzionato perfettamente anche su "provini" legno-acciaio.

Concordo con recumbent sui problemi nei punti di discontinuità, nel caso specifico dell'assale non lascerò "solo" il castagno dopo i rinforzi in alluminio,

ci sarà in corrispondenza del collegamento con il perno centrale un ulteriore rinforzo, questa volta in acciaio. ( se avessi usato solo il castagno, anche incrociando le fibre,

l'assale sarebbe risultato troppo ingombrante).

Per quanto riguarda le dimensioni degli spessori, mi baso su quanto riesco a ricordare delle realizzazioni fatte in passato con questa essenza (es: attrezzi agricoli, carretti, scale a pioli ecc...)

Mi rendo conto del metodo empirico, per ora però ho una buona sesazione.

A presto!