Pedalare in coppia aumenta la sicurezza?

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view post Posted on 28/3/2024, 09:19     +1   -1
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Riporto integralmente il post di Omar Di Felice apparso su Linkedin:

"Ieri questa foto (girata dall’amico-ciclista Fabio Celeghin) ha sollevato la domanda:
“PERCHÉ PEDALARE IN COPPIA AUMENTA LA SICUREZZA?”
Partiamo da un dato: la maggior parte degli investimenti, soprattutto quelli mortali, sono a danno di CICLISTI SINGOLI (no coppie/gruppi).
In UK è già inserito nel codice della strada l’obbligo di procedere in coppia se si pedala in compagnia. Si deve favorire il sorpasso, sfilando, laddove le condizioni lo consentano. Notate la differenza? Siamo noi ciclisti a decidere quando sfilare se ci sono le condizioni di sicurezza per noi in primis (e non l’ automobilista, chiuso “al sicuro”).
Nel resto d’Europa l’inserimento è previsto, a seconda del Paese, nelle prossime modifiche.
Ma perché pedalare in coppia è piu sicuro? Basta vedere la grafica:
- Si occupa meno spazio e un automobilista dovrà superare un “convoglio” più corto.
- Si può stare di fianco ad eventuali persone meno esperte/bambini, tenendoli al sicuro.
In ultimo notate la componente “DIALOGO”. non viene demonizzato chi parla mentre è in bici: perché mai dovrebbe esserlo visto che in qualunque mezzo a motore è possibile dialogare con i nostri passeggeri?
Come vedete il problema è solamente culturale e di “accettazione” che chi procede in bicicletta non solo non sia “diverso” da chi è in auto ma anzi, essendo maggiormente scoperto gode di diritti MAGGIORI.
Il ciclista NON DEVE procedere schiacciato sul margine della strada ma anzi, occuparne una porzione che consenta di essere visibile.
Mai procedere sul margine estremo della carreggiata: così facendo si mette a rischio in primis la propria sicurezza (considerando anche il livello penoso delle nostre strade, a maggior ragione).
Ricordiamoci che in tutto il resto d’Europa e del mondo civile, l’onere della difesa e della sicurezza in strada è PROPORZIONALE alla grandezza del mezzo che si guida e non il contrario.
Ergo: quando guido un’automobile sarò io in primis a dovermi preoccupare di chi è più debole di me e agire, in primis, per la SUA sicurezza.
Dal Pianeta Civiltà è tutto. Linea al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture"




Voi cosa ne pensate?

Da ciclista (che peraltro è stato tamponato da una automobile pedalando da solo a bordo strada) non posso che essere d'accordo su come gli automobilisti dovrebbero comportarsi nei confronti di noi "fruitori più vulnerabili" della strada ... ma, purtroppo, non è che regolamentare la possibilità (se non addirittura l'obbligo) di viaggiare accoppiati comporti necessariamente che gli automobilisti indisciplinati si comportino "bene" ... quindi se si incontra chi per forza deve sorpassare facendo una "rasetta", ecco che il pedalare accoppiati aumenta il rischio!

Da automobilista non posso che avere ben presente le situazioni in cui ciclisti accoppiati occupano la carreggiata in modo eccessivo, rendendo il sorpasso a debita distanza praticamente impossibile; sulle strade in salita poi la bassa velocità dei ciclisti rende la situazione ancora più critica.
Certo che in presenza di gruppi di ciclisti particolarmente numerosi, il tratto in sorpasso si accorcerebbe (alla metà) ... ma valgono le stesse considerazioni quando i ciclisti sono solo 2?

Infine: mi risulta sempre urticante l'atteggiamento di chi considera il nostro Paese come una sorta di Terzo Mondo a prescindere.

Da una semplice ricerca nel web, ho trovato questo documento a cura del "European Road Safety Observatory" di cui riporto l'immagine seguente:

jpg

Considerando come parametro di confronto il "numero di ciclisti morti per milione di abitanti" dei singoli Stati, sembrerebbe che non siamo messi così male.
Certo dipende da quanti "ciclisti per milione" ci sono nelle singole nazioni ...

Se avete un po' di tempo e curiosità. il documento del "European Road Safety Observatory" è veramente interessante.
Ad esempio: statistiche in base al genere, all'età, ai giorni della settimana ed all'ora ...
Insomma, potreste scoprire che se siete maschi, oltre i 60, pedalanti in giorni feriali e su strade asfaltate ... siete proprio dei potenziali suicidi!
E che l'Italia non è messa peggio di altri Paesi Europei.

A voi!
 
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view post Posted on 28/3/2024, 10:15     +1   -1
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Teoricamente sarebbe più sicuro. Nella pratica, fai incaxxare a morte gli automobilisti, che alimenteranno la solita faida atavica per il possesso delle strade.
E' il solito problema di mentalità, il concetto di libertà che si fonde con quello di prevaricazione sugli altri. Che può anche avere un senso perchè nel nostro paese ad usare la bici come mezzo di trasporto siamo troppo pochi e quindi saremo sempre considerati come un intralcio, un arredo urbano. Se fossi solo automobilista, la penserei esattamente come tutti e cioè che un ciclista è solo un ostacolo e probabilmente sacrificabile (tanto poi basta dire "non l'ho visto").
Da ciclista, come ho scritto in alcuni post simili, mi considero completamente invisibile e senza alcun diritto e questo in alcuni casi, ne sono quasi sicuro, mi ha salvato la vita.
 
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view post Posted on 29/3/2024, 07:20     +1   -1
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Pedalo tantissimo su strade anche trafficate e per fortuna mi è sempre andata bemissimo. Ho notato che su certi percorsi siamo sopportati e anche ben voluti dalla maggioranza degli automobilisti, specialmente nei tragitti montani e nei passi importanti, forse anche gli automobilisti si immedesimano nella nostra esperienza e un po' ci invidiano, o sono abituati alla presenza dei ciclisti, anche perché in certi percorsi siamo in tantissimi e ben frazionati dalla fatica. O forse anche perché anche loro sono in vacanza per una gita piacevole, senza la fretta di arrivare al lavoro. Comunque su per il Grappa o lungo in Lago di Garda o sul SellaRonda, il Passo Rolle e sotto le Tre Cime di Lavaredo o anche solo il circuito dei Colli Euganei, mai ho trovato automobliisti spazientiti dalla mia presenza. Perciò penso anch'io che, come ha detto Marco Ruga, siamo in pochi sulle strade normali.
 
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view post Posted on 29/3/2024, 12:58     +1   +1   -1

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CITAZIONE (Marco Ruga @ 28/3/2024, 10:15) 
....
E' il solito problema di mentalità, il concetto di libertà che si fonde con quello di prevaricazione sugli altri.
....

Concordo. Questo concetto vale anche per il ciclista.
Quante volte avete visto ciclisti passare con il rosso, non rispettare le precedenze, contromano, sui marciapiedi? Il primo pericolo per il ciclista e' il ciclista stesso.

Quanto all'idea che pedalare accoppiati sia piu' sicuro trovo sia ipotesi azzardata riferita situazioni ideali e poco realistiche. Non tiene conto del traffico in senso contrario e assume che non ci siano violazioni o imprudenze degli automobilisti, ne la presenza di curve incroci o rotatorie.
Poi vorrei capire come spera il ciclista sul lato esterno protegga il ciclista sull'interno, la distanza fra di essi e' un fattore cruciale.
Spero di sbagliarmi ma francamente sembrano scuse per giustificare il pedalare accoppiati.
 
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