Progetto Quad Opensource

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view post Posted on 30/1/2019, 11:11     +1   -1

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Apprezzo la volontà nel chiarimento delle finalità. Premesso che anche se qualcosa è opensource, è legittimo volere un veicolo "chiavi in mano" o solo un kit e pagare materiali e tempo al costruttore che utilizza il progetto opensource (o una sua personalizzazione).
Secondo me lo stile N55 ha dei limiti evidenti, per certi elementi complica molto la costruzione, non lo scarterei in toto ma non lo userei come "manufacturing costraint" essenziale, insomma dove conviene imbullonare si imbullona altrimenti si salda, fascia, piega, lega ecc....

A mio parere, credo sarebbe una bella cosa concepire qualcosa di modulare . Ogni modulo un passo verso il quad completo in accordo con i passi precedenti e vediamo fin dove arriviamo. Le altre due proposte rimanenti (kit di trasformazione e Ikea) secondo me non si escludono l'un l'altra. Potremo partire dal kit di trasformazione e poi proseguire con gli altri elementi. Inoltre ragionando per moduli coerenti, ogni modulo è potenzialmente personalizzabile (entro certi limiti).

Così se non riusciamo a completare il progetto del quad almeno abbiamo un risultato utile.

Quindi propongo di inziare a discutere del kit di trasformazione che poi verrà utilizzato come modulo trazione del futuro quad completo.
 
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view post Posted on 30/1/2019, 14:32     +1   -1
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Il kit di trasformazione può essere una buona idea ma crea dei limiti al progetto.

Ad esempio, un kit di trasformazione che preveda un retrotreno con ammortizzatori indipendenti lo vedo un po' complesso da realizzare, sempre che il fatto di dotare il mezzo di ammortizzatori sia un requisito di progetto.
 
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view post Posted on 30/1/2019, 17:19     +1   -1
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Mi piace molto l'idea del kit modulare. Si tratterebbe di progettare e costruire moduli diversi e di montarli in funzione dell'esigenza. Tipo Lego ma con una costruzione a blocchi. Verrebbe fuori un veicolo per tutti i gusti e usi, anzi, una famiglia di veicoli. Ovviamente alcune combinazioni non avrebbe senso proporle ma in linea di massima ci sarebbe veramente tanto su cui lavorare creando qualcosa di unico e soprattutto senza tanti compromessi progettuali. Potrebbe venire però un po' meno l'idea dell'open source nel senso più comune del termine e cioè di progetto condiviso che si possono fare tutti a partire da ciò che c'è scritto su un foglio. Con queste premesse è però fondamentale avere a disposizione un'officina anche rudimentale che consenta almeno le lavorazioni di base per la costruzione dei moduli. Tutto questo in attesa di stampanti 3d che possano realizzare componenti con sufficiente resistenza a basso costo perchè poi da lì in poi si aprirebbe tutto un altro orizzonte ma per ora le tecniche tradizionali restano ancora le migliori, almeno credo.
 
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view post Posted on 30/1/2019, 18:42     +1   -1
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Bene, visto che l'idea del kit modulare sembra piacere, riusciamo a fare qualche esempio concreto di quello che abbiamo in mente?
Ad esempio, se ci concentriamo sul modulo per il retrotreno intendiamo realizzare qualcosa di simile a quello che già esiste per convertire una normale bicicletta in un triciclo?
Quali caratteristiche deve avere?
Nel caso di esigenze differenti (mezzo ammortizzato o non ammortizzato) si realizzerebbero due moduli differenti?
In quanti moduli base dobbiamo suddividere il veicolo (avantreno, corpo centrale, retrotreno)?

Edited by EBS - 30/1/2019, 20:26
 
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view post Posted on 31/1/2019, 08:41     +1   -1
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Sì, bisognerebbe dividere avantreno, trave centrale (o culla a doppia trave) e retrotreno. Più aggiungere i vari moduli di sedile, sterzo (centrale, a leve o direttamente sui fuselli), boma e in ultimo carrozzeria. Bisognerebbe cercare di usare componenti il più possibile di serie. Ad esempio sto provando a fare un assale usando le ruote da BMX, abbassando molto i costi. Una ruota da BMX costa intorno ai 35 Euro quando una ruota fatta da zero con mozzo, raggi e cerchi costa intorno ai 75 Euro + un'ora e mezza di assemblaggio.
 
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view post Posted on 31/1/2019, 10:27     +1   -1
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Chiedo scusa in anticipo per il leggero off-topic... sono stato in un certo senso attirato a partecipare alla discussione, ma non tratterò di un progetto open source bensì di un progetto closed source, cioè quel che ho in mente io e basta.
Nelle Officine Reclinate dei Laghi il reparto corse è sicuramente appannaggio di Markciccio. Ma se si tratta di affrontare le strade mi permetto di scavalcare alcune convinzioni di Marco (e non solo sue), e di inquadrare il velomobile in progetto come se fosse una vettura da rally depotenziata. Non è così insensato dopo tutto: se si ha fretta o voglia di correre, premesso che andando a pedali o a pedalata assistita legale il concetto di "correre" non arriva a meritare sanzioni o a situazioni di pericolo come in automobile, si deve poter contare su un mezzo sempre stabile, sempre intuitivo, che prima di tutto freni bene e magari con buona tenuta di strada. Lo stesso se si vuole salirci su e andare alla CVV (Come Viene, Viene) perché stanchi e soprapensiero. Oltretutto i rally sono solitamente corsi su strade asfaltate a volte in pessimo stato, e su sterrati, quindi strade che identificano proprio i tipi di fondo che si incontrano da casa al lavoro, eventualmente per scorciatoie o strade non ammesse ai veicoli targati, ma anche su percorsi turistici di vario genere.

Ora non mi metterò a scrivere le caratteristiche tecniche, sarebbe un'alluvione del forum e probabilmente non interessa a tutti. Oltretutto ho sì un disegno 3D già avviato, ma nasceva per la F1 a pedali e quindi andrà rivisto. Mi limito quindi ad annunciare l'avvio ufficiale di UPCP (Ugly Pedal Car Project) e quando ci sarà qualcosa da vedere ve lo mostrerò, poi ciascuno sarà libero di prelevare gli spunti più riutilizzabili o convincenti.

Ecco, riguardo a qualcosa da vedere, pubblico di seguito alcune immagini correlate in varia misura al progetto:

Screenshot_20190129-110754_1

Questa era la bozza a mano libera per la formulina super-facile da costruire con materiale da brico / ferramenta / officinetta ciclistica locale. La sbarra di alluminio che corre all'esterno è BRUTTA ma nessuno vieta di coprirla con una parte di carenatura. Del resto fanno così anche sui kart:

download__5_

Riguardo alla costruzione con utensili elementari e con tecniche costruttive elementari, vorrei mostrarvi due video di questo pazzoide, che è sì un pazzoide ma se la cava con la meccanica quanto basta per arrivare a un risultato. Naturalmente operando così non si può sperare di mettere insieme qualcosa di competitivo (nel suo caso), mentre nel mio caso posso comunque curare l'attenzione al peso e a quelle che saranno le necessità in base agli obiettivi da soddisfare.





Alla prossima.
 
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view post Posted on 31/1/2019, 11:03     +1   -1

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Ok direi schematizzare un minimo moduli, submoduli e relative opzioni finora elencate (con qualche aggiunta) così possiamo ragionare in maniera più organica. Per modulo (identificati con numeri) intendo qualcosa che è assoutamente necessario al veicolo , per submodulo (identificati con lettere) intendo qualcosa che è assolutamente necessario al modulo padre, per opzione ( (identificati con numeri romani) intendo una versione del modulo o del submodulo.
Una opzione di un modulo può influenzare il submodulo, quindi due opzioni di un modulo con due submoduli possono generare 4 versioni dei submoduli. Spero sia chiaro, poi non è necessario sviluppare tutte le combinazioni. La lista ovviamente non è assolutamente definitiva.

Assumo che la trazione muscolare sarà posteriore.

1. Modulo Retrotreno
--- I. Opzione Assale rigido
--- II. Opzione Sospensioni indipendenti
--- III. Opzione Assale rigido con sospensione centrale (stile ATV)
--------- a. SubModulo trazione una ruota
--------- b. SubModulo trazione due ruote

2. Modulo Corpo Centrale
--- I. Opzione Trave centrale
--- II. Longheroni (stile slingshot o nuova formulina di Marco)
--------- a. Sedile a culla
--------- b. Sedile centrale

3. Modulo Avantreno
--- I. Sospensioni indipendenti
--- II. Nessuna sospensione
--------- a. SubModulo Sterzo
------------ I. Opzione Centrale cardano
------------ II. Opzione Leve
------------ III. Opzione Diretto
--------- b. SubModulo Boma
------------ I. Opzione Stile Slingshot (tra avantreno e retrotreno)
------------ II. Opzione Stile trike ( oltre l'avantreno)

4. Modulo Carrozzeria (questa è una eccezione perchè volendo potrebbe essere "naked" non ho messo sottomoduli o opzioni poichè potrebbe essere influenzata da tutti gli altri moduli verranno inseriti quando avremo le idee più chiare sul resto)

5. Modulo Elettrificazione (questo è una eccezione poichè non è assolutamente necessario al veicolo ma ho preferito identificarlo in un modulo separato per comodità ed anche i moduli si possono usare tutti insieme)
--- a. SubModulo Luci anteriori/Posteriori
--- b. SubModulo Luci stop
--- c. SubModulo indicazione di direzione
--- d. SubModulo Motore (questo potrebbe impattare altri moduli a seconda della scelta)

Per fare un esempio concreto il formulina di Mino è identificabile come
1I. 2II.b. 3II.aIII.bII 4.

Mino, il forum è come il maiale non si butta via niente :D quindi prenderemo ispirazione dalle tue realizzazioni future e passate ;)

edit: forumfree non tiene gli spazi multipli all'inizio delle righe quindi mi ha rovinato tutta l'indentazione, ho usato i trattini, spero sia chiara la gerarchia logica.

Edited by bitzo - 31/1/2019, 12:05
 
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view post Posted on 31/1/2019, 12:13     +1   -1
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CITAZIONE (ducapapanti @ 29/1/2019, 23:46) 
Ciao, anche io sono interessato al discorso quad e da un po' mi frullano in testa delle idee:

-un massiccio guscio in composito formante sedile e boma, con compito di struttura stressata;
-due longheroni orizzontali di tubolare di acciaio fissati lateralmente al guscio che lavorerebbero un minimo come balestre;
-ruote da 20";
-trazione posteriore con assale rigido.

Al resto non c'ho pensato ancora.

Che ne dite?

Saluti

Rileggevo questa tua proposta: in teoria non sarebbe affatto male, ma temo che qualsiasi strada si scelga per realizzarla porterebbe a costi molto elevati. Se supponiamo di fare tutto a mano, sarà necessario fare un grosso stampo, che tra l'altro dovrà essere ben levigato e regolare, e dovrà anche essere preciso al primo colpo, altrimenti si butteranno via le prime realizzazioni e si dovrà ritoccare; ma poi lo stampo sarebbe in mano a una sola persona, che dovrebbe dedicare un fracco di tempo a fare 'n' esemplari. Un'alternativa interessante sarebbe quella di disegnare tutto con un CAD 3D e far fare i pezzi con la stampa 3D, visto che oggi sono sempre più le aziende che fanno questa operazione con resine caricate in fibra di carbonio. Il grosso limite nelle stampanti 3D è che si possono stampare solo pezzi di dimensioni relativamente piccole, quindi occorrerebbe scomporre il guscio in tante parti che poi devono essere riassemblate. Con la stampa 3D, o con lavorazione CNC (vedi ad esempio la ditta weerg di cui si è parlato in passato), si potrebbe veramente passare alla modalità ikea, cioè farsi recapitare tutti i pezzi e poi assemblarli. Purtroppo però, se si realizza un esemplare unico per ogni pezzo i costi sono stellari e, anche se scendono non appena si aumenta il numero di esemplari prodotti, temo che rimangano alti fino a tirature che non avrebbero senso. Un esemplare costerebbe come un'automobile, 10 esemplari costerebbero un terzo di un'automobile, forse 100 avrebbero un costo ragionevole ma quante persone lo compreranno in realtà?
 
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view post Posted on 31/1/2019, 13:18     +1   -1
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Piace anche a me l'opzione Ikea.
Ci sono sempre più piccole ditte che si stanno lanciando nella produzione di pezzi individuali tramite stampa 3D a prezzi modici. Ad esempio recentemente su faccialibro ce n'è una che promette di ricostruire singoli particolari fuori produzione di pezzi di vecchi camper: dubito che i prezzi siano altissimi, perché quel settore di nicchia è rappresentato per lo più da mezzi con una ventina di anni sul groppone e valori di mecato compresi tra i 2.500 e i 10.000 € ... per dire che non si tratta certo del collezionista di Ferrari.
Ciò premesso, avendo letto un ultile riassunto di (mi pare) EBS, di nuovo scrivo che ad un "peso entro i 50 kg" risponderò con fermezza un "Dio me ne scampi!" :D
Inoltre m'interrogavo sul parametro "larghezza della carreggiata/altezza da terra" e sarei orientato verso una carreggiata non inferiore a 80 cm (c'è una questione legata al comfort, ma anche al design se si vuole evitare il solito "sigaro" anni '10) e ad una altezza il più possibile ridotta (anche 10 cm se il peso è contenuto, poiché vorrà dire che in caso di marciapiede alto sarà sempre possibile sollevarlo un asse alla volta). Il parametro dell'altezza è connesso alla carreggiata anche perché con una carreggiata più larga sarebbe interessante poter passare sotto agli "archi" di limitazione delle ciclabili, magari sganciando la carenatura e abbattendo piantone e sedile: sarebbe ovviamente una soluzione di emergenza, non plausibile in caso di ciclabile inframmezzata da sbarre ogni 100 metri, però valevole più del dover magari alzare oltre la sbarra da soli il quad.

CIrca i moduli, non ho grandi competente tecniche ma queste sono le mie osservazioni:
- Modulo retrotreno: assale ammortizzato, ruote ravvicinate (tipo Isetta) con trazione su entrambe ma senza la complicazione del differenziale; lo spazio tra le due ruote può essere un ottimo bagagliaio o consentire magari di ospitare un bambino.
- Modulo Corpo Centrale: telaio trave centrale, per ridurre pesi e complessità.
- Modulo Avantreno: assale ammortizzato, sterzo a vite continua con volantino e piantone collassabile, guarnitura LWB (tra avantreno e retrotreno).
- Modulo carrozzeria: carrozzeria inferiore e inferiore laterale (tipo kart) di serie su tutte le varianti, con predisposizione attacchi carrozzeria rigida e in tessuto (a moduli opzionali).
- Modulo elettrificazione (opzionale): prevedere la possibilità di installare kit tipo Add-e, che rappresenta la via di mezzo tra la mancanza di elettrificazione e l'aggravio costante di un kit centrale o da ruota.
 
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view post Posted on 31/1/2019, 18:21     +1   -1

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Direi che il modulo retrotreno ad assale rigido è minimo comune denominatore fino ad ora, quindi partirei da quello. Abbiamo già addirittura 3 esempi documentati sul forum, mi riferisco alla formula Herbie di Mino, Hayabusa e la nuova formulina di Marco.

Ho osservato con attenzione le foto e mi pare che il modo per vincolare le ruote all'assale sia saldare un rondellone con 6 fori, per poi sfruttare l'attacco del freno a disco imbullonando al rondellone stesso. Immagino si debbano saldare questi due rondelloni per ultimi poichè prima vanno infilati i cuscinetti con i supporti e i pignoni del cambio.
Marco, Mino correggetemi se sbaglio, questo presuppone che se si devono cambiare i pignoni o i cuscinetti si debbano dissaldare i due rondelloni e quindi risaldare.
Se ho interpretato correttamente... personalmente preferirei qualcosa di più smontabile per poter effettuare manutenzione o eventuali personalizzazioni non distruttive.
 
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view post Posted on 31/1/2019, 18:50     +1   -1
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Qualche scatto del mio quad ex trike KMX
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view post Posted on 31/1/2019, 20:20     +1   -1
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CITAZIONE (bitzo @ 31/1/2019, 18:21) 
Direi che il modulo retrotreno ad assale rigido è minimo comune denominatore fino ad ora

:unsure:
Ah, si?
Boh ... forse non ci ho capito nulla, ma Marco mi pare avesse scritto che lui ritiene l'ammortizzazione fondamentale sul un velomobile ed io ho scritto che privilegerei un assale ammortizzato.
A questo punto se il telaio fosse a trave centrale, non credo che si userebbe un ammortizzatore centrale; d'altro canto ammortizzare le singole ruote mi sembra vada contro al principio di semplificazione. Se poi l'esempio è il quad dell'Ascetico, mi sembra appunto che non sia ammortizzato al retrotreno. :blink:
Quindi non mi è ben chiaro come possa il modulo ad assale rigido essere il minimo comune denominatore; a questo punto forse sarebbe meglio partire dal telaio
 
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view post Posted on 31/1/2019, 20:54     +1   -1
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Mi era giusto venuto in mente il QBX, da cui si può prendere spunto per varie soluzioni
 
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view post Posted on 31/1/2019, 22:43     +1   -1

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CITAZIONE (Rahab @ 31/1/2019, 20:20) 
CITAZIONE (bitzo @ 31/1/2019, 18:21) 
Direi che il modulo retrotreno ad assale rigido è minimo comune denominatore fino ad ora

:unsure:
Ah, si?
Boh ... forse non ci ho capito nulla, ma Marco mi pare avesse scritto che lui ritiene l'ammortizzazione fondamentale sul un velomobile ed io ho scritto che privilegerei un assale ammortizzato.

Colpa mia che non mi sono spiegato e me ne scuso.
In sostanza quell'assale rigido così come è montato sul trike kmx di Jack Lanterna effettivamente non ha sospensioni ma se per ipotesi quel forcellone fosse ammortizzato tipo steintrikes nomad allora sarebbe un assale ammortizzato, come i quad atv. images
Potrebbe essere quello che intendevi?

Certamente non si ammortizzano indipendentemente le due ruote ma immaginiamo di tornare all'assale completamente rigido, invece di montare le ruote, montare solo un pignone, quindi un altro forcellone per lato e relativi ammortizzatori (e un telaietto dove insistono), e le ruote (solo una con un pignone o entrambe), e quindi le catene, avremo sospensioni a ruote indipendenti. Per capirci come avere due mtb affiancate evitando le complicazioni delle sospensioni mcpherson .

Insomma avendo solo l'assale rigido, il relativo pacco pignoni, i cuscinetti costanti, possiamo aggiungeere gli elementi che sono intorno ad essi e quindi avere tutti i submoduli e opzioni.
Come attaccare il tutto al modulo centrale e a quale versione non ci siamo ancora arrivati (per ora) e spero ci arriveremo.

Grazie Jack Lanterna per le foto, mi sono sbagliato clamorosamente, il rondellone è saldato ad un manicotto che è tenuto solidale all'assale tramite un grano e probabilmente sull'assale stesso c'è un incavo per accoglierlo. Correggetemi se ho capito male.

Interessanti i QBX!
 
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view post Posted on 1/2/2019, 00:07     +1   -1
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Tutto dipende da cosa si vuole fare per la parte posteriore.

Per il retrotreno ammortizzato con assale rigido basta comprare quando ci serve prendendo i ricambi di un quad o miniquad ed eventualmente adattando quando basta.

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Se invece vogliamo ruote ammortizzate indipendenti le soluzioni potrebbero essere questa (dove praticamente tutto il sistema deve essere cotruito ad-hoc):

jpg

oppure quella che segue (che dovrebbe corrispondere abbastanza all'idea di bitzo) che avevo ipotizzato tempo fa e della quale ho i disegni costruttivi.

Ne riporto una parte dove si vede il motore ad HUB, i due forcelloni indipendenti e l'insieme di pignoni e ruote libere per entrambe le ruote:

jpg

Per entrambe la realizzazione non è banale.

Quale delle tre soluzioni possiamo cominciare a prendere in esame?

Rahab, per il telaio che avevo progettato a suo tempo con tubolari in acciaio di sezione differente e spessore da 2 mm si finiva, come vedi in figura, a 18 Kg di solo telaio al quale si aggiungevano 12 Kg di motore, batteria, centralina e cablaggi più tutto il resto (4 ruote, piantone e serie sterzo, sedile, manubrio, sedile, 4 ammortizzatori, guarnitura completa, freni, carenatura, luci)... totale del conto fatto a suo tempo 50 Kg... ma si può fare senz'altro di meglio :)

Allego un ulteriore particolare che fa riferimento alla seconda soluzione:

jpg

Di sicuro la piastra porta mozzo può essere semplificata.
 
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