Progetto Quad Opensource

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view post Posted on 28/1/2019, 12:22     +1   -1
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CITAZIONE (Rahab @ 28/1/2019, 12:11) 
Uhmmm ... qui s'instaura un possibile altro elemento da valutare!
Siamo proprio sicuri che un velomobile turistico coincida con uno da commuting urbano?
Io direi proprio di no.
Quello turistico potrebbe sfruttare il più possibile la rete ciclabile extra urbana o la viabilità secondaria, in cui il contatto con la circolazione ordinaria è più rarefatto se non del tutto assente.
Altra domanda un po' campata per aria: alcuni animali (tipo alcuni rettili) sono in grado di issare delle creste ad "ala" molto appariscenti ed estese per intimorire il nemico. Invece di ingrandire la sagoma totale innalzandola ad una quota di visibilità più alta, il nostro ipotetico quad non potrebbe contare su un sistema simile da attivare in certe condizioni di traffico?

Circa l'angolo di sterzata, sono perfettamente d'accordo. Ipotizzo che l'unica alternativa sia avvalersi di parafanghi carenati solidali alle ruote anteriori.

Sì, concordo. Questo mezzo io lo penseri per uso commuting extra urbano - ciclabile ben dimensionata e priva di ostacoli. Io comunque in città ci girerei con altri mezzi, non certo un velomobile carenato, qualunque esso sia. Forzare questa caratteristica può far naufragare il progetto avendo uno scopo che è probabilmente impossibile da realizzare. In mezzo ai sanpietrini e ai vicoli stretti tra un ostacolo e l'altro, meglio andare a piedi....

In questi termini io non ce lo vedo questo problema della altezza da terra, altrimenti non si potrebbe circolare in trike mentre sappiamo che in trike si circola come e meglio che in reclinata. Basta una bandierina. Io sulla F1 vorrei fare una pinna luminosa o qualcosa che richiama il roll bar di una F1 (vera) ma anche solo una semplice bandierina. Portare la seduta a 40 cm da terra significa ricomplicare dinuovo il progetto: carreggiata larga o sistema tilting. Più peso, più complicazioni, più costi, meno affidabilità. Basta la bandiera. Tra l'altro una seduta a 40 cm da terra porterebbe un design poco appagante, passando da un possibile mezzo "trendy" a una sedia con 4 ruote.
La mia attuale 4 ruote ha un raggio di sterzata intorno ai 4 metri, forse meno. E' il grande vantaggio di tenere le ruote fuori dalla carrozzeria, senza passaruota. Per i passaggi pedonali rialzati, il 15 % non è un problema, significa 15 cm su una lunghezza di 1 metro. Comunque dossi e postazioni rialzate sono fuori legge a meno di non essere installati in zona residenziale ma qui si apre un altro immenso e poco discusso discorso.
 
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view post Posted on 28/1/2019, 12:30     +1   -1

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Non ci siamo capiti... lo scopo di quell'altezza da terra non è essere visibili... ma vedere se ti hanno visto. Poi 40 cm è un'appossimazione a naso si potrebbe fare un calcolo più preciso facendo sedere qualcuno al posto di guida e poi stare dal lato finestrino del passeggero ad una distanza diciamo di 70 cm dall'auto e alzarsi fino a incontrare il suo sguardo.

Ti dirò che io avevo anche valutato una soluzione "periscopio", telecamera a 360° e visore VR. Utile anche per registrare eventuali incidenti.

è solo una mia paranoia da ciclista urbano? :cry:
 
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view post Posted on 28/1/2019, 13:41     +1   -1
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Di sicuro non rinuncerei alla sicurezza e stabilità del mio mezzo per poter puntare gli occhi negli occhi ad un automobilista che poi tanto mi dice "non ti ho visto" perchè stava messaggiando con whatsapp. Piuttosto monto un clacson da autoarticolato o quello del Generale Lee e se non mi sta guardando richiamo la sua attenzione con quello. Tra l'altro è una situazione estremamente rara perchè devo proprio essere affiancato ad altezza della portiera altrimenti in un modo o nell'altro lo sguardo lo posso incrociare sempre.
 
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view post Posted on 28/1/2019, 15:01     +1   -1

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Francamente non sono d'accordo, la situazione perlomeno in caso di commuting urbano è molto comune, ogni semaforo incrocio e rotonda si presenta. Però di nuovo non si tratta di attirare la sua attenzione ma accorgersi se non ti ha visto ed in effetti di notare se sta usando whatsapp :)

Concordo che si rinuncia ad una parte di stabilità in curva, cioè si abbassa la velocità di cappottamento ma se con un trike delta a 25 cm da terra ho lo stesso valore di un quad a 40 cm.... allora tanto vale.

Però tutto questo discorso vale in caso di commuting urbano e mi pare si voglia rinunciare a questo obbiettivo. Scusate la pedanteria ma era per chiarire da principio lo scopo finale.

Le ruote anteriori si preferiscono davanti al movimento centrale o dietro?
Trazione posteriore o anteriore?
Ripartizione della trazione (due ruote libere, giunti unidirezionali, differenziale) o assale rigido?
Diametro ruote?
 
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view post Posted on 28/1/2019, 15:28     +1   -1
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Secondo me per un commuting urbano "puro", per andare in giro in centro a Torino o Milano per intenderci, un 4 ruote carenato si troverà per forza a disagio. Lì ci vorrebbe un veicolo alto, stabile, super ammortizzato, che va sui marciapiedi e sui dossi, che passa in mezzo alle strettoie, elettrificato, leggero e facile da costruire, con ampia possibilità di carico, che ci si sale in un secondo senza sforzo ,maneggevole, che si parcheggia ovunque senza occupare posto. Praticamente....una mtb elettrificata.

Se si parla di veicolo urbano-extraurbano, da usare su ciclabili ampie e strade senza troppo traffico né ostacoli con qualche puntatina in centro, allora un velomobile carenato a 4 ruote può avere le caratteristiche per un uso piacevole e rispondente a quel tipo di commuting. Questo è quello che penso in funzione della mia esperienza, poi potrei anche sbagliarmi completamente. Mi ricordo quando eravamo andati in centro a Roma con lo Zephyrus, fu una bella avventura, lo rifarei ma andarci tutti i giorni in mezzo a quei sanpietrini e strettoie...no grazie.

Piuttosto se proprio vogliamo fare un 4 ruote da città, occorre fare un mezzo carenato il minimo possibile, alto e stretto, con sospensioni tipo autocross, però scordiamoci l'open source e la leggerezza:

jpg

www.motori.it/curiosita/184880/swi...mpo-libero.html
 
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view post Posted on 29/1/2019, 01:11     +1   -1
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CITAZIONE (bitzo @ 28/1/2019, 15:01) 
Francamente non sono d'accordo, la situazione perlomeno in caso di commuting urbano è molto comune, ogni semaforo incrocio e rotonda si presenta. Però di nuovo non si tratta di attirare la sua attenzione ma accorgersi se non ti ha visto ed in effetti di notare se sta usando whatsapp :)

:o:
No, dai ... :blink:
Cioè, intendo: se ti ha visto lo rilevi dai movimenti che fa. Se non ti ha visto, non è che se lo guardassi fisso nell'orecchia attraverso il suo finestrino, il tuo sguardo magnetico lo costringerebbe a girare la testa per vederti ..
Inoltre a dirla tutta potrebbe anche vederti, ma reputare in ogni caso che gli convenga ignorarti in favore di un ostacolo per lui più pericoloso.
E perché non prevedere anche un braccio meccanico che nel caso si allunghi facendo toc toc sul finestrino? :B):

A parte le battute ...
Io non ho un trike né un velomobile, ma la situazione la conosco benissimo perché per circa 20 anni ho guidato abitualmente un' automobile alta da terra 117 cm ... i quali significano più o meno non arrivare a sfiorare col tetto neppure la linea di cintura della ex Multipla di Cstan: non dico quante volte un altro veicolo ha rischiato di venirmi addosso pensando che rappresentassi un posto vuoto da riempire! In questo ha ragione Marco: un clacson potente fa il 90% del lavoro. Un impianto di illuminazione forte anche con la luce diurna potrebbe aiutare. Una pinna o cresta luminosa anche (però a scomparsa, suvvia ... :lol: ).
Per il resto, oltre ad essere leggero deve anche avere ottime qualità dinamiche. Non importa la massima velocità, ma la tenuta di strada si ... tanto più che sarà soggetto a carichi variabili. In questo continuo a credere che un velomobile principalmente urbano sia diverso ed esista già (Leitra).
 
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view post Posted on 29/1/2019, 10:16     +1   -1

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ancora non ci capiamo... se ho visto che non si è accorto di me... non devo aspettare che si muova per prenderne atto ma mi agisco io per evitarlo o per farmi notare. In ogni caso dato che non si punta ad un veicolo urbano, eviterei ulteriori ragionamenti in merito. Passarei alla ciccia....

Ripropongo le domande di cui sopra
Le ruote anteriori si preferiscono davanti al movimento centrale o dietro? Da questa scelta possiamo ottenere il passo, l'angolo massimo di sterzata
Trazione posteriore o anteriore?
Ripartizione della trazione (due ruote libere, giunti unidirezionali, differenziale) o assale rigido? O singola ruota di trazione?
Diametro ruote?
Ruote tutte uguali?

E aggiungo...
carreggiata 75 cm?
 
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view post Posted on 29/1/2019, 11:58     +1   -1
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Per la carenatura oltre al coroplast wrappizzato suggerisco anche il policolor . Risulta un pò piu pesante e un pò piu difficile da lavorare ma con il vantaggio di essere piu resistente e gradevole esteticamente . In una delle varianti che avevo realizzato per la F1 avevo usato una combinazione dei 2 materiali a seconda del punto della carenatura. :)
 
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view post Posted on 29/1/2019, 12:32     +1   -1
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Ciao, provo a mettere giù alcuni spunti che ritengo fondamentali come punti di partenza:

- 4 ruote da 20" tutte uguali - Gomme tipo Schwalbe Big Apple 20"
- Movimento centrale interno alle ruote (per facilitare l'accesso al mezzo e gli spazi utili)
- Larghezza massima 80 cm
- Altezza occhi 80 cm dal suolo
- Altezza pianale dal suolo 14-15 cm
- Diametro di sterzata inferiore a 5 metri
- Trasmissione (elettromeccanica):
a) Retromarcia a motore: movimento centrale a 1 corona -> cassetta 9/10 v. con motore HUB gearless (250W) -> rilancio su una sola ruota posteriore
- evitare pulegge di rinvio
- no differenziale
- una ruota folle
- possibilità di regen in discesa
- inversione del senso di rotazione del motore

b) Retromarcia a gambe: movimento centrale a 1 corona -> motore HUB geared (250W) -> rilancio su cassetta 9/10 v. solidale ad una sola ruota posteriore
- evitare pulegge di rinvio
- no differenziale
- una ruota folle

- Batteria 500W Litio-Ioni
- Peso complessivo inferiore a 50 Kg
- Possibilità di parcheggio in verticale
- Quattro ammortizzatori indipendenti
- Quatro freni a disco idraulici
- Rollbar in acciaio (un tubolare piegato ad U rovesciata) solidale al telaio per proteggere il conducente in caso di caso di ribaltamento
- Carenatura non strutturale per aerodinamica e protezione dalle intemperie
- Semplicità di accesso al mezzo
- Possibilità di ospitare un bimbo (fino a 25 Kg di peso) o, in assenza dello stesso, vano di carico
- Luci anteriori e posteriori, indicatori di direzione, stop, sensori di frenata e clacson
- Sterzo di tipo "under-seat steering" (per accesso al mezzo semplificato) o con piantone snodato (tipo formulina di Marco)?

Mi piacerebbe però che venga anche chiarito cosa si intende per progetto open-source?

1) Video how-to tramite forum per spiegare come realizzare le parti
2) Video how-to e disegni costruttivi quotati dei particolari meccanici
3) Video how-to, disegni costruttivi quotati ed eventuale fornitura delle parti non-standard

Altro non mi viene in mente, sentitevi liberi di aggiungere o apportare modifiche.
 
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view post Posted on 29/1/2019, 16:20     +1   -1

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Per quanto mi riguarda questo thread penso abbia come scopo la progettazione di un quad reclinato che rispecchi opinioni ed esperienze condivise dai partecipanti al thread stesso. Mi rendo disponibile a produrre disegni e schizzi in scala ed eventualmente quotati del mezzo e delle sue parti per poterne permettere una eventuale costruzione. Poi nulla vieta di produrre video esplicativi o manuali fotografici o organizzare workshop tematici o altro ancora.... però in primis bisogna buttare giù le idee discuterne arrivare ad una sintesi e quindi documentarla con disegni e quote.

EBS, idee ne hai molte e molto precise però ti chiedo qualche chiarimento...

La trazione sarebbe posteriore?

Cosa intendi con Altezza Pianale?
Secondo te quanto dovrebbe essere alta la seduta e quanto il movimento centrale?

Cosa intendi con ruota folle?
Una sola ruota di trazione e l'altra libera di girare in entrambe le direzioni?
 
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view post Posted on 29/1/2019, 17:42     +1   +1   -1
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Ciao bitzo,
per rispondere alle tue domande:

- trazione posteriore
- altezza minima da terra di 14/15 cm per evitare di raschiare in caso di superamento di un dosso
- l'altezza della seduta deve essere in funzione dell'inclinazione del sedile, dell'altezza minima da terra (suggerito 15 cm) e dell'altezza occhi (suggerito 80 cm) per non compromettere la stabilità del mezzo.
- sulla base dell'altezza ed inclinazione della seduta definire l'altezza movimento centrale (magari prendendo spunto dalle geometria della Rev di Marco)
- ruota folle posteriore: ruota che è libera di girare liberamente sul proprio cuscinetto in entrambe le direzioni, quella motrice è una sola
 
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view post Posted on 29/1/2019, 23:46     +1   -1
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Ciao, anche io sono interessato al discorso quad e da un po' mi frullano in testa delle idee:

-un massiccio guscio in composito formante sedile e boma, con compito di struttura stressata;
-due longheroni orizzontali di tubolare di acciaio fissati lateralmente al guscio che lavorerebbero un minimo come balestre;
-ruote da 20";
-trazione posteriore con assale rigido.

Al resto non c'ho pensato ancora.

Che ne dite?

Saluti
 
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view post Posted on 30/1/2019, 00:29     +1   -1
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A titolo di esempio riporto due soluzioni che avevo trovato a suo tempo su "bentrideronline.com" che mi piacciano molto (purtroppo non sono più disponibili sul sito originale ma fortunatamente avevo salvato le immagini sul PC)

jpg

La prima ha il vantaggio di avere gli ammortizzatori indipendenti ed un migliore rapporto sella/movimento centrale.
Per i braccetti posteriori si possono utilizzare quelli dei miniquad.

jpg

La seconda non mi dispiace ma è molto complesso realizzare un telaio con certe curve (occorrono piegatrici professionali ed esperienza) ed occorre abbassare il movimento centrale.

Il tutto su ruote da 20".

Edited by EBS - 30/1/2019, 07:51
 
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view post Posted on 30/1/2019, 09:05     +1   -1
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Secondo me occorre fare un po' di chiarezza per capire quello che si vuole e con quali mezzi si vorrebbe ottenerlo perchè se si imbastisce un progettone e poi nessuno di noi è in grado di fare delle lavorazioni necessarie allora tanto vale perdere tempo. O se, dall'altra parte, si riesce a progettare un mezzo realizzabile ma che esteticamente è inguardabile o meccanicamente non è utilizzabile, allo stesso modo, siamo da capo.
Forse ne avevamo già parlato ma credo valga la pena di ribadire.

Bisognerebbe fare un sondaggio o qualcosa del genere. Il problema è che occorre capire da che parte vogliamo andare. Non credo che siamo tutti in grado di fare lavorazioni complesse e, dall'altra parte, siamo sicuri che proponendo un progetto "fai da te", poi ci sarà veramente qualcuno che avrà tempo e voglia di realizzarlo? Siamo sicuri che un progetto semplice sia poi accettabile visto gli inevitabili compromessi estetici e meccanici che si porterà dietro? In sostanza, cosa vogliamo identificare con il termine "Open Source"?

Per quanto riguarda il progetto in se, non vedo grandi problemi, in un modo o nell'altro le soluzioni si trovano, proprio una volta capito dove si vuole andare.

Quello che andrei a elencare sarebbe relativo alla meccanica, per la carenatura c'è un discorso parallelo, più o meno con gli stessi termini. A tutto questo va aggiunto anche un kit di elettrificazione, per chi lo vuole, del costo di 500 ai 1000 Euro circa.

Queste le alternative che mi vengono in mente:

- Progetto super easy, il "quad jacklanterna".
Livello di complessità: basso se si ha a disposizione l'assale.
Si prende un trike, tipo KMX, magari usato, si aggiunge una assale rigido (che può esssere realizzato da una ciclo officina o similare, realizzando magari con un piccolo kit apposito), si fanno delle modifiche di base sul trike, si montano 4 gommone e il quad è fatto. Costi: dai 500 ai 1000 Euro per il trike + 200 Euro circa per l'assale e gli accessori. Competenze: saper almeno saldare con l'elettrodo e usare flessibile e trapano o affidasi a qualcuno che sa fare queste lavorazioni. Ovviamente vanno considerate per le ore di lavoro sull'assale (dalle 5 alle 10 ore di lavoro). Difetti: mancanza di sospensioni, compensate in parte dai gommoni e dall'assale stesso. in pratica il kit sarebbe l'assale, poi si può montarlo sul tike con una piastra e delle viti oppure con una veloce saldatura.

- progetto opensource a partire da disegno, in tubi quadri di alluminio.
Livello di complessità di assembleggio-realizzazione: medio alto ma non occorrono particolari attrezzature. Si può realizzare un progetto a partire da profilati in alluminio, tagliati con flessibile e giuntati con viti e rivetti. Il problema principale sarebbe quello relativo ai mozzi ma volendo si potrebbe trovare un compromesso. Sostanzialmente un trike N55 in versione quad. Catena esterna, trazione su una sola ruota, come scriveva sopra EBS. Ore per realizzarlo, intorno alle 3-400. Difetti: design con appeal abbastanza scarso, ciclistica non perfetta. Mancanza di ammortizzatori. Spesa per tutta la componentistica: dagli 800 ai 1000 Euro. però lo potrebbe fare chiunque ma con tante ore a disposizione.

- Progetto open source "IKEA".
Si tratta di un kit realizzato da un "costruttore" che fornisce tutti i pezzi che andranno assemblati, in stile kit car Catheram Seven. Qui ovviamente si tratta di trovare qualcuno che abbia la voglia e il tempo di fare questo kit che può avere diversi livelli di complessità. Il pregio è che la meccanica può essere complessa quanto si vuole, con versioni diverse, dal quad rigido tipo trike a 4 ruote al quad autocross con 4 sospensioni e trazione sulle 4 ruote. Difetto: i costi. Va ovviamente considerato il tempo di chi realizza il kit. Costo dei componenti: da minimo 800 Euro + minimo 70 ore uomo per le lavorazioni a 1500Euro + 200 ore uomo per la versione più complessa. Complessità di assemblaggio: bassa, si tratta di avere competenze solo di base per avvitare viti e dadi senza particolari attrezzature.

- Progetto NON open source. Veicolo fatto e finito, come precedente ma già assemblato. Costi come precedente + le ore uomo.

Ovviamente quando si parla di ore uomo, va compreso se si tratta dell'impegno di un professionista o da ciclo officina amatoriale. I costi ore-uomo vanno quindi valutate di conseguenza.

Per la carenatura, anche qui valgono le stesse regole: può essere fatta da disegno o in kit o completa e disponibile al montaggio, con costi e complessità conseguenti.

Credo che valga la pena di fare un minimo di chiarezza ulteriore anche per capire se ne vale la pena...

Edited by Marco Ruga - 30/1/2019, 09:24
 
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view post Posted on 30/1/2019, 10:18     +1   -1
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Condivido al 100% le considerazioni fatte da Marco, occorre fare una scelta precisa per poter idenficare chiaramente le linee guida del progetto "Quad opensource" per evitare ti sprecare tempo ed energie.

Personalmente opterei per la soluzione 3 "progetto stile IKEA" perchè, nonostante si debbano considerare tutti i problemi descritti da Marco (chi realizza i pezzi, tempo, costi, ecc..) si realizzebbe sicuramente un mezzo più professionale e permetterebbe a molte più persone, che non possono costruirselo in proprio per mancanza di tempo e strumenti, di poter avere un "veloquad" di questo tipo.

Ovviamente questo è solo il mio punto di vista per cui concordo sul fatto che vale la pena preparare un sondaggio.
 
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