IO! IO! IO! ... viaggiavo su di una Flevo con sedile in legno
credo che 8 mm (4 + 4) sia decisamente dalla parte della ragione, anzi, decisamente esagerato se poi non lo si alleggerisce con qualche foro
i punti critici sono sempre gli attacchi e le zone adiacenti
è necessario cercare di distribuire i carichi, meglio se "degradando" ... intendo evitando gradini e cambi repentini di sezione, zone che possono creare concentrazione di sforzi
ad esempio, per fissare gli attacchi nel mio ultimo sedile in carbonio, comunque uso una placca di compensato tra i rondelloni sotto la testa delle viti ed i bulloni ed il carbonio proprio per evitare concentrazioni
se dovessi realizzare una sedia a sandwich in compensato
non andrei oltre i 2 mm per il "sopra" ed il "sotto", ma userei dei listelli alti almeno 15 tra le due superfici, con un passo di 60÷80 mm; la distanza tra le due superfici è quella che assicura la rigidezza (maggior momento di inerzia) se il passo tra le traverse non sono troppo distanziate
poi nelle zone di attacco, sulla superficie inferiore, applicherei dei rondelloni (meglio delle ellissi) di compensato che partono appoggiandosi a due traversine, per poi gradualmente sovrapporsi fino a 6 mm circa
inoltre, sia per resistenza che per finitura, applicherei un sottile strato di tessuto in fibra di vetro (anche solo 25 grammi / m^2)
se hai fatto dei kayak, sai bene che anche superfici sottili, se ben congegnate, reggono molto