Clint Eastwood in uno dei film western più cult citava un famosissimo proverbio messicano:
«Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l'uomo con la pistola è morto».
Io, purtroppo, posso testimoniare che:
«Quando un uomo con la bicicletta (reclinata) incontra un uomo col fuoristrada, l'uomo con la bicicletta (reclinata) è morto in serio pericolo».
Il 10 Agosto scorso ero in vacanza in montagna ed avevo pianificato un “bel 1° giro delle vacanze estive”: da Pragelato a Monginevro, passando per il Sestriere, Cesana, Claviere ... e ritorno ...
Già, il "ritorno"
...
Peccato infatti che pochi km dopo Cesana, al ritorno, mentre affrontavo l'ultima salita Cesana-Sestriere, io non sia stato tamponato da un fuoristrada che nell'urto mi ha rotto in modo scomposto l'omero, per poi gettarmi a terra.
Non mi ha visto.
NON VOGLIO CHE QUESTO MESSAGGIO GENERI MESSAGGI POLEMICI - GRAZIE.
È SUCCESSO E NESSUNO PUO' TORNARE INDIETRO – FINE.(@amministratore BRI: prego monitorare ed intervenire – anche eliminando questo mio post – nel caso di “derive” in direzione indesiderata, grazie)
Ora il peggio è passato (spero) ed ho davanti “solo” un lungo periodo di riabilitazione prima di tornare ad avere un braccio “come nuovo”. E tornare a pedalare (forse, spero).
Scrivo questo post, non per descrivere nel dettaglio quanto avvenuto, ma per condividere alcuni aspetti/suggerimenti di questa esperienza che … mi auguro NON servano mai a nessuno!!!
C’è una sequenza precisa che rappresenta il confine tra il “prima” ed il “dopo”: un BANG, un eventuale momento di buio e l’inizio della presa di consapevolezza dell’accaduto.
Indicherei questa sequenza interminabile di eventi della durata di pochi istanti come SHM – “Shit happens moment”, cioè il momento in cui la sfiga dà il meglio di sé … in cui, purtroppo, le “cose che capitano” non sono per nulla piacevoli, ma, nonostante ciò, non potendo tornare indietro, sono ormai capitate.
Suggerimenti per il “prima del SHM”:
• Concentratevi sempre sulla strada, sia visivamente che acusticamente
• Guardate non solo “davanti”, ma soprattutto “dietro” (quindi dotatevi assolutamente di uno specchietto retrovisore e guardatelo molto frequentemente)
• Mantenete scrupolosamente la destra della carreggiata, senza ovviamente esagerare, rischiando di percorrere porzioni del manto stradale inadatti ad una bici da strada
• Mantenete una traiettoria “prevedibile”, evitando scarti improvvisi e zig-zag
• Se per qualsiasi motivo dovete allontanarvi dalla destra della carreggiata, cercate di dare indicazioni a chi vi segue tramite le braccia (come da codice della strada)
• Se pedalate in compagnia. Non fatelo affiancati, ma rigorosamente in fila … magari senza fare il classico trenino per sfruttare la scia di quello davanti (per evitare drammatici “filotti”)
• Cercate di rendere visibili il più possibile: casco chiaro, luce lampeggiante (personalmente considero la bandierina totalmente inutile per aumentare la visibilità verso chi procede nella nostra stessa direzione di marcia in quanto, per effetto del vento, la banderuola si orienterà naturalmente in modo da non essere visibile)
• Soprattutto in discesa, evitate di farvi prendere la mano da eccessive velocità; le condizioni del manto stradale potrebbero cambiare repentinamente o il percorso, se non conosciuto a menadito, potrebbe richiedere rallentamenti inaspettati
• Portate sempre con voi “qualcosa” che permetta ai vostri soccorritori di identificarvi e di mettersi in contatto con i vostri famigliari (io indosso sempre un
braccialetto identificativo)
• Portate sempre con voi un cellulare carico che sia sbloccabile facilmente con un codice o con una o più impronte digitali; meglio averlo addosso che in qualche borsetta / zainetto
• …
• …
• … tutto quanto vi suggerisce il buon senso … senza esagerare (altrimenti tanto vale vivere sotto una campana di vetro)
Ma il maledetto SHM ha la particolarità di non chiedere permesso …
Suggerimenti per il “dopo il SHM”:
• La priorità assoluta ora è solo quella di fare quello che DEVE essere fatto!
Da questo istante in poi concentrate le vostre energie in una sola direzione: rimanere concentrati su di voi e su quello che vi servirà per venirne fuori al meglio
• Non serve inveire su chi o cosa ha causato il SHM. Ad esempio: se qualcuno vi ha investito e, si spera, si è fermato, tenete conto che è lui la prima persona che può venirvi in aiuto.
• Fate chiamare i soccorsi … magari non arriveranno subitissimo, quindi giocate di anticipo
• Fornite subito le vostre generalità ed indicate chi avvisare
• Dimenticatevi i danni alla bicicletta. Adesso conta capire come state voi!
• Rimanete immobili e “fate l’appello” delle varie parti del vostro corpo per individuare eventuali zone particolarmente dolorose. Nel dubbio, restate immobili.
• Appena possibile, avvisate o fate avvisare un vostro famigliare (se potete, meglio farlo di persona perché per chi riceve questa telefonata è importante rendersi conto direttamente da voi dell’accaduto); cercate di fornire informazioni utili (dove siete, dove pensate vi porteranno, …)
• Cercate di rimanere coscienti e fornite le informazioni ai soccorritori che possono evitare altri problemi (es.: allergie a medicinali specifici, patologie particolari, … )
• Quando arriveranno i soccorsi (nei casi peggiori), seguite le indicazioni del personale … siete nelle loro mani ed in quel momento sono, che vi piaccia o no, la vostra “ancora di salvezza”
• Per quanto possibile, accertatevi di raccogliere le generalità di chi è coinvolto nell’incidente … verrà poi il tempo dei verbali e delle assicurazioni
• A richiesta, descrivete quanto accaduto in modo sintetico ma preciso, evitando inutili “note di colore”; tenete conto che se la prognosi supera i 40gg si cade automaticamente “nel penale” …
• …
• …
• Il “dopo SHM” potrà richiedere uno sforzo psicologico importante … mantenere sotto controllo in modo razionale le emozioni, il dolore, la situazione in generale può fare una differenza enorme!
Nella sfortuna, non prendete quanto segue come il più classico elenco dei luoghi comuni, la mia esperienza mi porta dire:
• Poteva andarmi veramente peggio … anche se avrei fatto a meno di tutto questo
• Chi ha causato l’incidente ha fatto, al momento, tutto quanto era necessario: si è fermato, ha chiamato i soccorsi ed i carabinieri, ha portato la bicicletta a mia moglie, ha coinvolto immediatamente la sua assicurazione
• Il personale sanitario che ho incontrato nelle varie strutture è stato tutto all’altezza della situazione … ci sono delle “zone grigie” (migliorabili), ma non dipendono dal personale in prima linea …
• Forse la posizione reclinata “alta” mi ha salvato da danni peggiori; analizzando con dei fotomontaggi la possibile dinamica dell’incidente è abbastanza evidente che con una BDC sarebbe stata coinvolta la gamba sx (bacino, anca, femore)
Ringrazio QUI ed ORA, in anticipo quelli che eventualmente mi faranno gli auguri di pronta guarigione, grazie di cuore.
Informo solo le “migliaia di followers” che le mie vacanze sono terminate, come pure la mia stagione ciclistica 2022. Mi restano altri tipi di sessioni di allenamento per cercare di recuperare al 100%.
Ma fate attenzione … perché da dopo l’inserimento del “chiodo intramidollare nell’omero”, Wolverine mi fa una pippa!
Della bici ho visto solo una foto molto sfocata che non mi permette una valutazione del danno; tra un paio di mesi cercherò di capirci di più.
La maglietta MAMIL è stata tagliata al Pronto Soccorso per poter intervenire … magari lancerò la realizzazione di altre magliette identiche …
Continuate a pedalare, ovviamente con attenzione.
Edited by recumbent - 31/8/2022, 08:26