Votes taken by recumbent

view post Posted: 13/12/2022, 08:50     +1Specchietto retrovisore - CAD - 3D printing - Autocostruzione
Una delle conseguenze dell'incidente che ho subito il 10 agosto 2022 (link) è la distruzione dello specchietto retrovisore la cui realizzazione è descritta in questa discussione =_=

Francamente in questo momento non ho proprio voglia di replicare quanto ho fatto. Dedico le mie energie al recupero della forma fisica, sperando di rimontare in bici appena appena il meteo lo consentirà.
Quindi l'attività ciclistica sulla bici è dedicata a rimettere tutto a posto controllando scrupolosamente lo stato generale, sostituendo e riparando.
Fortunatamente - almeno quello - la bici ha subito solo danni modesti che l'hanno lasciata integra ... solo il sedile ed il manubrio dovranno essere sostituiti ... e lo specchietto retrovisore!

Alla fine ho optato per l'acquisto dello specchietto di Selle Italia: Eyelink.
In attesa di un test su strada, a seguire una brevissima recensione di quanto appena ricevuto.

La confezione è particolare: una sorta di "7" che contiene lo specchietto di "Selle Italia" ... "made in Taiwan" <_<

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All'interno non ci sono istruzioni, visto che tutto quanto è necessario è riportato sulla confezione stessa:

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jpg - jpg - jpg

Ho provato a montarlo sulla BDC che ho sui rulli (sto ri-iniziando a pedalare sui rulli, dopo tanta focalizzazione al recupero della mobilità e della muscolatura del braccio sx) ... lo so che dovrei cambiare la nastratura ...:

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E' un bell'oggetto. Forse un po' troppo sporgente rispetto al precedente, ma lo specchietto è di dimensioni importanti, a garanzia di una buona visibilità.
Il montaggio e bloccaggio con il velcro sembrano essere assolutamente OK.

Insomma ... un altro passetto verso una bici di nuovo utilizzabili in sicurezza in strada :b:

... quest'anno i regali di Natale sono tutti nella direzione di tornare a pedalare in reclinata :P ... e se non sapete cosa regalarvi e sulla vostra reclinata utilizzate una manubrio per BDC, magari Eyelink potrebbe essere un gradito regalo anche per voi ^_^
view post Posted: 19/11/2022, 18:43     +1Sicurezza in strada - Commuting
Pare che il tema "sicurezza", com'è ovvio, non sia nuovo ... ecco il link alla presentazione del 2015 di un mezzo che propone una serie di protezioni per il ciclista: LINK

?url=http%3A%2F%2Fnewatlas-brightspot.s3.amazonaws.com%2Farchive%2Fbabelbike-0

Altre foto a questa GALLERY.

Come si vede dall'immagine, si tratta di un mezzo semi-reclinato con dei roll-bar e delle cinture di sicurezza per tenere il ciclista "legato al mezzo".
Ricorda un po' lo scooter BMW C1.

Curioso che ad immaginarlo sia il figlio di quel Sir Sinclair, inventore del mezzo elettrico Sinclair C5.



La cosa più interessante è quanto scritto in calce alla figura 10: "... la "gabbia" fa sì che il mezzo venga spinto via in caso di urto con mezzi di trasporto pesanti" ... ammesso che il mezzo di trasporto pesante urti la gabbia e non il ciclista, visto quanto è aperta la gabbia :=/:

?url=http%3A%2F%2Fnewatlas-brightspot.s3.amazonaws.com%2Farchive%2Fbabelbike

Ma questo video spiega meglio il test:



Non "bellissima", ma sicuramente qualcosa su cui riflettere.
Non credo però che il progetto abbia avuto un successo tale da portarlo in produzione ...
view post Posted: 8/11/2022, 17:55     +1MP2-lr - Autocostruzione
Le reclinate che hai citato NON sono delle MBB.

Io stesso con la Cobrabike ho avuto ottime esperienze con 2 ruote da 20", ma era una FWD con twist-chain. Esattamente come un paio di FWD auto-progettate ed auto-costruite: la Losna Alpha e la Losna Beta LT.

Le MBB sono un mondo a sé stante che richiede accorgimenti specifici.
view post Posted: 7/11/2022, 08:40     +1MP2-lr - Autocostruzione
Alcune considerazioni:

- se usi una ruota da 20" all'anteriore con freni al cerchio, dovrai realizzare un attacco della ganascia freno che lo posizioni correttamente ... questo se mantieni il carro posteriore della bici donatrice così com'è per realizzare il carro anteriore della MBB (mantenendo quindi anche l'interasse attuale tra movimento centrale ed asse ruota) ... ma allora perché usare una 20" :=/: visto che questa configurazione non ti permetterà di avvicinare più di tanto il movimento centrale alla seduta [*] ...; ti servirà una seconda forcella per realizzare il carro posteriore della futura MBB
- [*] hai preso in considerazione l'utilizzo di pedivelle corte? facile guadagnare 15mm passando dalle 170mm alle 155mm

- se invece accorci il carro posteriore della bici donatrice, allora dovrai affrontare un lavorone di adattamento ... e poi ti servirà una forcella da 20" per completare il carro anteriore della MBB; con questo approccio l'interasse movimento centrale asse ruota motrice si accorcerà e non potrai certo pensare di spazzolare tutto il pacco pignoni dall'11 al 36, se non forzando la catena a lavorare veramente male! --> indispensabile pensare ad una doppia corona da subito ed a non considerare utilizzabili incroci estremi tra corone e pignoni; potrai utilizzare l'attuale forcella come carro posteriore della futura MBB

- vista la conformazione del telaio donatore, valuterei la possibilità di mantenere l'attuale tubo obliquo (quello con la scritta MERIDA) come parte del telaio della futura MBB

- una corona da 53 per una 20" motrice è ancora troppo piccola: anche arrivando a 100 RPM arriveresti poco oltre i 43 km/h che per una low racer sono pochini nel momento in cui ti trovassi a percorrere una discesa anche non estrema

Buon lavoro!
... il telaio donatore è proprio ok per una nuova e bellissima MBB ... anche se low racer :P

Edited by recumbent - 7/11/2022, 12:22
view post Posted: 10/10/2022, 08:37     +1info per nuovo progetto - Soluzioni tecniche
CITAZIONE (bike71 @ 9/10/2022, 22:04) 
... cut ...

La trazione posteriore ,valutando meglio la tipologia ( vedi no-com ), la vorrei scartare per la lunga catena in primis e per il fatto che il telaio necessita di una certa robustezza e rigidità lungo tutto l'asse il che equivale a peso, pure interferenza ruota ant catena non mi entusiasma.

La trazione anteriore diretta ( vedi REV ) non me la sento di affrontarla ora , l'unica mia esperienza in reclinata è il mio trike e già passare ad un biciclo sarà da ridere ..figuriamoci con bb mobile.

Una FWD indiretta invece ( vedi Raptobike Toxy ecc..) mi sembra essere un buon compromesso per lanciarmi in questa nuova avventura , ho letto delle ottime recensioni su questa tipologia di biciclette sia su questo forum che su altri, anche il fatto di avere già in casa una bella ruota anteriore da 26"( che andrà al posteriore) molto leggera e già gommata mi farebbe propendere in tal senso visto che come detto il tutto dovrà essere all'insegna dell'economicità.

... cut ...

Concordo sulle osservazioni relative alla soluzione RWD (trazione posteriore).

Non mi trovi invece concorde sullo scartare la soluzione MBB a priori.
Se questa sarà la tua prima reclinata a 2 ruote, non ci sarà molta differenza tra l'adattarsi ad una soluzione con movimento centrale fisso o mobile ... e la soluzione MBB ha una serie di vantaggi (discussi ampiamente anche in questo forum). Tieni conto che anche una reclinata FWD con twist-chain ha un effetto pedalata vs sterzo a cui bisogna abituarsi ...
Unico accorgimento, volendo / dovendo utilizzare una ruota anteriore piccola (non una 16", per favore !!! ... non meno di una 451!), è quello di avere una distanza tra asse ruota motrice e movimento centrale non troppo ridotta per far sì che la catena non lavori troppo male.

Esisto alcuni esempi di low-racer MBB, in particolare francesi, che hanno ottenuto ottime prestazioni; giusto un paio di esempi:

000-KA-LD-

recumbent-french-champion2019

Lascia stare che siano fatte una in carbonio e l'altra in legno, ma focalizzati sulla geometria ;)

Magari ti è sfuggito una mia discussione dal titolo "myMiniRev" che raccontava le mie elucubrazioni sul tema "ruote piccole" durante il lock-down.
Questo video sintetizza le varie ipotesi costruttive ... ed alla fine viene presentata anche una low-racer:

Di nuovo, lascia stare che questa low-racer era immaginata in carbonio ...

Costruttivamente la soluzione a tubi quadri di ferraccio andrebbe benissimo per il telaio posteriore, abbinandolo ad una forcella commerciale in acciaio (nel video e nella presentazione trovi delle ipotesi costruttive).
Per il carro anteriore, potresti partire da una forcella in acciaio, allargandola ed abbinandola ad un pezzo di carro posteriore di una bici donatrice).

Sia per una MBB che per una soluzione con "twist-chain", le soluzioni di ZOX sono interessanti (quelle con i tubi quadri dritti):

dsc_0226_1024_683

... magari con i piedi un po' meno "al cielo" ... ma se non adotti una soluzione MBB ti troverai inevitabilmente con pb di interferenza ruota anteriore sterzante vs talloni ...


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CITAZIONE (bike71 @ 9/10/2022, 22:04) 
... cut ...

1- ipotizzando di stare su una trasmissione monocorona ( 52 o 53T e ruota traente classica da 20") pensavo di prevedere una cassetta 11-40/42 9 o 10 velocità ma il mio bubbio è se si riesce a gestire un pignone da 40 o 42 T con questa configurazione senza che il deragliatore interferisca da qualche parte? e ancora riuscirà la catena, vincolata dalla puleggia di rinvio posta in zona sterzo, a salire e scendere sui 9 o 10 pignoni senza lamentarsi?

2- guardando Toxy l'inclinazione canotto sterzo sembra veramente piccola( allego foto) e anche avancorsa, ho poi trovato un video dove intervistano Mike Burrows e quando gli chiedono quale sia per lui il migliore angolo di sterzo lui risponde categorico " is vertical" :D questo chiaramente manda in confusione, da quello che ho letto qui sul forum sembra che per una bent di questo tipo un'inclinazione del canotto di 70° ed un'avancorsa di circa 20 mm vada bene?

3- per semplificare la costruzione della forca e risparmiare peso sarebbe ipotizzabile montare un freno a pattino tipo bdc all'anteriore senza che questi interferisca con la trasmissione?

... cut ...

1 - Per i rapporti di riduzione, con non poca presunzione, ti consiglio di leggerti la mia monografia in merito ( https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?t=78857272 ) dove troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno; mentre non vedo grossi problemi per "spazzolare" tutti i rapporti ... a patto che il deragliatore sia in grado di gestire il passaggio da pignone piccolo a grande (dettagli nella monografia); in caso di twist-chain è importante la posizione della prima puleggia di rinvio per limitare gli effetti della pedalata sullo sterzo ed inoltre l'asse di questa puleggia deve essere particolarmente robusto perché si becca una bella sollecitazione!

2 - 70° è una inclinazione "universale" anche se sembra dimostrato che tutti gli angoli vanno bene se abbinati ad un corretto rake della forcella per ottenere il desiderato trail :wacko: ; anche se relativa alla soluzione MBB, in quest'altra monografia ( https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?t=78838725 ) da pagina 20 troverai una raccolta sul tema "sterzo" che fa man bassa di molte considerazioni in merito scritte su BRI; se opti per una soluzione con twist-chain, allora dai un'occhiata alla geometria che utilizzai sulla Cobrabike (molto stabile a tutte le velocità) - LINK

3 - non vedo problema con qualsiasi tipo di freno ... piuttosto dovresti chiederti come pensi di realizzare la forcella "larga" ...

Aggiungo che con la Cobrabike dovetti adottare una puleggia di rinvio basculante per evitare deragliamenti - LINK

Infine consiglio di dare un'occhiata alle realizzazioni di Enrico Sottili: www.facebook.com/SottiliRecumbent/


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Comunque rinnovo il mio invito a valutare seriamente l'adozione di una low-racer <_<
view post Posted: 27/8/2022, 09:32     +2Shit happens - Argomenti Generali
Clint Eastwood in uno dei film western più cult citava un famosissimo proverbio messicano: «Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l'uomo con la pistola è morto».

Io, purtroppo, posso testimoniare che: «Quando un uomo con la bicicletta (reclinata) incontra un uomo col fuoristrada, l'uomo con la bicicletta (reclinata) è morto in serio pericolo».


Il 10 Agosto scorso ero in vacanza in montagna ed avevo pianificato un “bel 1° giro delle vacanze estive”: da Pragelato a Monginevro, passando per il Sestriere, Cesana, Claviere ... e ritorno ...

Già, il "ritorno" =_= ...

Peccato infatti che pochi km dopo Cesana, al ritorno, mentre affrontavo l'ultima salita Cesana-Sestriere, io non sia stato tamponato da un fuoristrada che nell'urto mi ha rotto in modo scomposto l'omero, per poi gettarmi a terra.
Non mi ha visto.

NON VOGLIO CHE QUESTO MESSAGGIO GENERI MESSAGGI POLEMICI - GRAZIE.
È SUCCESSO E NESSUNO PUO' TORNARE INDIETRO – FINE.

(@amministratore BRI: prego monitorare ed intervenire – anche eliminando questo mio post – nel caso di “derive” in direzione indesiderata, grazie)

Ora il peggio è passato (spero) ed ho davanti “solo” un lungo periodo di riabilitazione prima di tornare ad avere un braccio “come nuovo”. E tornare a pedalare (forse, spero).


Scrivo questo post, non per descrivere nel dettaglio quanto avvenuto, ma per condividere alcuni aspetti/suggerimenti di questa esperienza che … mi auguro NON servano mai a nessuno!!!


C’è una sequenza precisa che rappresenta il confine tra il “prima” ed il “dopo”: un BANG, un eventuale momento di buio e l’inizio della presa di consapevolezza dell’accaduto.
Indicherei questa sequenza interminabile di eventi della durata di pochi istanti come SHM – “Shit happens moment”, cioè il momento in cui la sfiga dà il meglio di sé … in cui, purtroppo, le “cose che capitano” non sono per nulla piacevoli, ma, nonostante ciò, non potendo tornare indietro, sono ormai capitate.

Suggerimenti per il “prima del SHM”:
• Concentratevi sempre sulla strada, sia visivamente che acusticamente
• Guardate non solo “davanti”, ma soprattutto “dietro” (quindi dotatevi assolutamente di uno specchietto retrovisore e guardatelo molto frequentemente)
• Mantenete scrupolosamente la destra della carreggiata, senza ovviamente esagerare, rischiando di percorrere porzioni del manto stradale inadatti ad una bici da strada
• Mantenete una traiettoria “prevedibile”, evitando scarti improvvisi e zig-zag
• Se per qualsiasi motivo dovete allontanarvi dalla destra della carreggiata, cercate di dare indicazioni a chi vi segue tramite le braccia (come da codice della strada)
• Se pedalate in compagnia. Non fatelo affiancati, ma rigorosamente in fila … magari senza fare il classico trenino per sfruttare la scia di quello davanti (per evitare drammatici “filotti”)
• Cercate di rendere visibili il più possibile: casco chiaro, luce lampeggiante (personalmente considero la bandierina totalmente inutile per aumentare la visibilità verso chi procede nella nostra stessa direzione di marcia in quanto, per effetto del vento, la banderuola si orienterà naturalmente in modo da non essere visibile)
• Soprattutto in discesa, evitate di farvi prendere la mano da eccessive velocità; le condizioni del manto stradale potrebbero cambiare repentinamente o il percorso, se non conosciuto a menadito, potrebbe richiedere rallentamenti inaspettati
• Portate sempre con voi “qualcosa” che permetta ai vostri soccorritori di identificarvi e di mettersi in contatto con i vostri famigliari (io indosso sempre un braccialetto identificativo)
• Portate sempre con voi un cellulare carico che sia sbloccabile facilmente con un codice o con una o più impronte digitali; meglio averlo addosso che in qualche borsetta / zainetto
• …
• …
• … tutto quanto vi suggerisce il buon senso … senza esagerare (altrimenti tanto vale vivere sotto una campana di vetro)

Ma il maledetto SHM ha la particolarità di non chiedere permesso …

Suggerimenti per il “dopo il SHM”:
• La priorità assoluta ora è solo quella di fare quello che DEVE essere fatto!
Da questo istante in poi concentrate le vostre energie in una sola direzione: rimanere concentrati su di voi e su quello che vi servirà per venirne fuori al meglio
• Non serve inveire su chi o cosa ha causato il SHM. Ad esempio: se qualcuno vi ha investito e, si spera, si è fermato, tenete conto che è lui la prima persona che può venirvi in aiuto.
• Fate chiamare i soccorsi … magari non arriveranno subitissimo, quindi giocate di anticipo
• Fornite subito le vostre generalità ed indicate chi avvisare
• Dimenticatevi i danni alla bicicletta. Adesso conta capire come state voi!
• Rimanete immobili e “fate l’appello” delle varie parti del vostro corpo per individuare eventuali zone particolarmente dolorose. Nel dubbio, restate immobili.
• Appena possibile, avvisate o fate avvisare un vostro famigliare (se potete, meglio farlo di persona perché per chi riceve questa telefonata è importante rendersi conto direttamente da voi dell’accaduto); cercate di fornire informazioni utili (dove siete, dove pensate vi porteranno, …)
• Cercate di rimanere coscienti e fornite le informazioni ai soccorritori che possono evitare altri problemi (es.: allergie a medicinali specifici, patologie particolari, … )
• Quando arriveranno i soccorsi (nei casi peggiori), seguite le indicazioni del personale … siete nelle loro mani ed in quel momento sono, che vi piaccia o no, la vostra “ancora di salvezza”
• Per quanto possibile, accertatevi di raccogliere le generalità di chi è coinvolto nell’incidente … verrà poi il tempo dei verbali e delle assicurazioni
• A richiesta, descrivete quanto accaduto in modo sintetico ma preciso, evitando inutili “note di colore”; tenete conto che se la prognosi supera i 40gg si cade automaticamente “nel penale” …
• …
• …
• Il “dopo SHM” potrà richiedere uno sforzo psicologico importante … mantenere sotto controllo in modo razionale le emozioni, il dolore, la situazione in generale può fare una differenza enorme!

Nella sfortuna, non prendete quanto segue come il più classico elenco dei luoghi comuni, la mia esperienza mi porta dire:
• Poteva andarmi veramente peggio … anche se avrei fatto a meno di tutto questo
• Chi ha causato l’incidente ha fatto, al momento, tutto quanto era necessario: si è fermato, ha chiamato i soccorsi ed i carabinieri, ha portato la bicicletta a mia moglie, ha coinvolto immediatamente la sua assicurazione
• Il personale sanitario che ho incontrato nelle varie strutture è stato tutto all’altezza della situazione … ci sono delle “zone grigie” (migliorabili), ma non dipendono dal personale in prima linea …
• Forse la posizione reclinata “alta” mi ha salvato da danni peggiori; analizzando con dei fotomontaggi la possibile dinamica dell’incidente è abbastanza evidente che con una BDC sarebbe stata coinvolta la gamba sx (bacino, anca, femore)

Ringrazio QUI ed ORA, in anticipo quelli che eventualmente mi faranno gli auguri di pronta guarigione, grazie di cuore.

Informo solo le “migliaia di followers” che le mie vacanze sono terminate, come pure la mia stagione ciclistica 2022. Mi restano altri tipi di sessioni di allenamento per cercare di recuperare al 100%.

Ma fate attenzione … perché da dopo l’inserimento del “chiodo intramidollare nell’omero”, Wolverine mi fa una pippa!

Della bici ho visto solo una foto molto sfocata che non mi permette una valutazione del danno; tra un paio di mesi cercherò di capirci di più.

La maglietta MAMIL è stata tagliata al Pronto Soccorso per poter intervenire … magari lancerò la realizzazione di altre magliette identiche …

Continuate a pedalare, ovviamente con attenzione.


Edited by recumbent - 31/8/2022, 08:26
view post Posted: 31/7/2022, 22:10     +2myREV - Autocostruzione
Aggiornamento.

La MyRev ora è così configurata:
- pedivelle ROTOR VEGAST da 172,5mm
- guarnitura ROTOR QRING 46/30 (corone ovali)
- deragliatore anteriore SHIMANO 105
- pacco pignoni SRAM PG 1170 11v 11/36
- deragliatore posteriore S-Ride, modello M520C (con frizione)
- cerchi MAVIC KSYRIUM in alluminio
- copertoncini CONTINENTAL GRAN PRIX 4000 25 mm

Dopo una paio di mesi di utilizzo del velocipede in questa configurazione posso confermare che per me questa configurazione ha permesso di migliorare costantemente le prestazioni.

Sottolineo che questi miglioramenti sono relativi alle mie modestissime prestazioni /capacità atletiche e vanno messi in relazione con le mie personali modalità di "fare ciclismo" in termini di tipologia di percorsi e gesto atletico nel pedalare.

Sovente mi è capitato, caricando le attività su Strava, di scoprire di aver migliorato il mio PR (Personal Record) anche quando non ero consapevole di aver spinto un pochettino di più.
Insomma i miglioramenti sembrano proprio essere una conseguenza delle scelte tecniche sulla trasmissione nel suo complesso, scelte che favoriscono il rendimento del gesto atletico.

Non mi sto allenando molto di più ed inesorabilmente gli anni passano anche per me (sono ormai in una fascia di età in cui la muscolatura al più viene mantenuta, ma non migliora più di tanto).

E' però un dato di fatto che riuscire a mantenere cadenze più elevate anche in salita mi permette di "salvare la gamba", stancarmi di meno ... ed andare un po' più veloce (le mie velocità sono comunque ridicole, ci tengo sempre a sottolinearlo).
Quindi ben venga il 30/36 nei tratti più impegnativi, con frequenza di pedalata superiore ai 75÷80 RPM ... e chissenefrega se in discesa riesco a pedalare solo fino a poco meno di 50 km/h.

Condivido questa esperienza soprattutto con chi si trova sovente a pedalare in salita un po' "impiccato". Si può migliorare la situazione ed avere delle piccole soddisfazioni!
Basta fare le scelte "giuste" ... e non scimmiottare le scelte dei più ... solo per non sentirsi "diversi" :P

A voi!
view post Posted: 25/7/2022, 11:23     +1Lighting auto-costruita con telaio reticolare in carbonio - Segnalazioni
CITAZIONE (reinhold @ 25/7/2022, 10:34) 
ciao a tutti,questa bici e la mia,il peso senza pedale e tasca sono 7,6 kg.i cambi elettronici ho installato perché si può usare qualsiasi ruota con diverse velocità.c’è un app a programmare tutto.
con questi cambi ho già fatto più di 70000km densa problemi.xshifter secondo mi è il migliore.

Grazie Reinhold del tuo intervento! Veramente. :b: :b: :b:
Spero che la tua partecipazione all'interno del forum non sia solo una meteora ... abbiamo bisogno di appassionati e bravissimi auto-costruttori come te.

Interessante la tua esperienza con questa tipologia di cambi elettronici. In effetti le potenzialità date dalla app sono veramente interessanti ed utili.

Il peso che dichiari è una dimostrazione di "onestà intellettuale" che apprezzo particolarmente.
Aggiungendo pedali ed imbottitura del sedile si aggiungono 600÷700 grammi, che porterebbero ad una bicicletta in ordine di marcia di circa 8,2÷8,3 kg che sono assolutamente realistici per un mezzo molto curato come il tuo :b:

Se vuoi aggiungere altre informazioni sulla tua bici ... pendiamo dalle tue labbra ^_^

A me, ad esempio, piacerebbe sapere di più su come hai realizzato il "bird-cage frame" (telaio reticolare o a gabbia di uccello) e qual'è il suo peso finito: quali tubi di carbonio hai utilizzato (tipologia filamento, diametro esterno e spessore, oltre che fornitore), come li hai fasciati tra loro nelle zone di giunzione, hai usato una dima per tenerli in posizione, ... .

Quando ho realizzato la MyRev (dettagli QUI) ho seguito la tecnica del "bendaggio" di una sagoma in polistirene abbinata ad una forcella commerciale, ottenendo un peso finale di 1426 grammi (finita e verniciata) ... e mi chiedo se utilizzando invece la tua tecnica potrei ridurre ancora il peso del mio telaio posteriore.

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Per quanto riguarda la scelta dei rapporti di trasmissione, mi trovi decisamente allineato! QUI puoi trovare un po' di ragionamenti sul tema.
Che tipo di deragliatore hai scelto?
Per un pacco pignoni 9/52 (11 o 12 velocità?) hai dovuto utilizzare ruote con un mozzo e ruota libera "dedicati"?
Il salto % tra una rapporto e l'altro è necessariamente superiore a soluzioni con 2 corone ... ti trovi bene?

... scusa, scusa, ... quante domande! ... ma l'interesse che suscita la tua bici è, come avrai capito, decisamente elevato. Grazie in anticipo di eventuali tue future condivisioni.

Come già scritto in precedenza, spero proprio di leggerti su queste pagine al più presto.
view post Posted: 24/7/2022, 10:22     +1Lighting auto-costruita con telaio reticolare in carbonio - Segnalazioni
Su STRAVA seguo alcuni reclinati, tra cui Guido Gentile (di cognome e di fatto) che ha allegato alla registrazione di un mega-giro (313 km !!!) fatto ieri alcune foto in cui ha immortalato anche un incontro casuale con un altro reclinato ... più facile vincere alla lotteria!

Senza nulla togliere alle reclinate di Guido, quella incontrata per caso è veramente interessante :woot:

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Guido scrive:
"L'ho incontrato per caso e sono stato a parlare 1 ora con lui al bar. Vive a 100 km da me, ora è in pensione. Ha lavorato in Svizzera e ha creato diversi prototipi e studi che poi hanno prodotto alcuni marchi. Il suo mezzo è una replica della Lighting tutta in carbonio, costruita con tubi e tubetti in fibra; ha delle soluzioni pazzesche: è rigida come un blocco di marmo e pesa senza pedali e materassino 6kg, monocorona con 42 avanti e 9-52 dietro comandato con 2pulsantini, ruote in fibra e tubless. Scorre come l'olio. I componenti non li ho mai visti, non sono costosi e li prende online. Ora dobbiamo incontrarci ancora. Una persona veramente competente e geniale!"

Certo che 6 kg sono veramente pochi ... io mi accontenterei di 8kg (forse più raggiungibili) ... ma questa reclinata è un pozzo di spunti di riflessione o di riflessioni recenti (ad esempio i rapporti di riduzione decisamente ad ampio range: 42/9 --> 42/52 :b: )

Concordo: bella bici! :]
view post Posted: 7/7/2022, 07:10     +1Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni - Monografie
Nella monografia "Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni" presentata in questa discussione, al capitolo "2.9.2. Le corone “non rotonde” " vengono presentate diverse varianti a questo concetto.

Recentemente O-symetric ha pubblicato un interessante documento prodotto dall'Università di Montpellier che riporta una serie di test e relativi risultati legati alle corone "non rotonde".
E' in francese. Link al documento QUI

I risultati sembrano persin troppo eclatanti ...

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La mia personale esperienza con corone ellittiche ("non rotonde" meno raffinate delle O-symetric) è sicuramente in linea con la riduzione della fatica muscolare ... almeno questa è la sensazione.

Certo che a questo punto verrebbe da chiedersi perché non tutti i professionisti usino le O-symetric (qualcuno c'era e forse c'è ancora) ... ma a questo punto ci sarebbe da chiedersi perché non tutti i ciclisti pedalano su di una reclinata ... (UCI a parte).

Bonne lecture!


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Nota per evitare che qualcuno decida di acquistare una corona "non rotonda" senza tenere conto che nelle reclinate la posizione di massima spinta è diversa rispetto alle biciclette tradizionali:
leggete quanto scritto nella monografia "Rapporti di trasmissione, incidenza del peso, potenza, prestazioni" presentata in questa discussione alla fine della pagina 24, inizio pagina 25 ! e poi valutate se sia possibile o meno, sfruttando gli attacchi della corona al pedale destro, montare la corona "non rotonda" in una posizione adeguata per le peculiarità di una bici reclinata.

Da QUI in avanti per alcuni post racconto la mia configurazione ed il perché della scelta di un prodotto diverso dalle O-symetric, proprio per poter orientare la "non rotondità" secondo le esigenze della mia reclinata.

Edited by recumbent - 7/7/2022, 08:34
view post Posted: 2/7/2022, 19:32     +2MAMIL - Argomenti Generali
Dopo 2 anni, potrebbe essere il momento giusto per postare qualche immagine dei MAMIL di BRI :P

Inizio io. con l'ultimo itinerario:

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MAMIL di BRI palesatevi!!! Non siate timidi :P
view post Posted: 2/7/2022, 16:51     +4Briancon > Col du Lautaret > Col du Galibier - Itinerari
Si va in Francia!

Sveglia alle 05:00. Carico la macchina. Partenza da Torino alle 06:00. Arrivo a Briancon alle 07:15. Inizio pedalata alle 07:30.

Sono giorni che traguardo il meteo del Col du Galibier: eventuali precipitazioni, temperatura alla presunta ora di arrivo e soprattutto vento.
Quindi, incrociato il meteo con la mia disponibilità ... è deciso: la pedalata si farà il 2 di Luglio!

... peccato che non ho mai dato un'occhiata alle temperature alla partenza ... e così quando arrivo a Briancon fuori ci sono 11°C !
Fortunatamente, non senza una certa repulsione, mi ero infilato nello zainetto anche una maglia termica a maniche lunghe ... che infilo con piacere con sopra anche il giubbottino anti-vento.

La salita si può dividere in 2 spezzoni:
- Briancon > Col du Lautaret di circa 26 km: ideale come inizio propedeutico, trattandosi di una salita abbastanza pedalabile
- Col du Lautaret > Col du Galibier di circa 8 km: salita non impossibile, ma con picchi di pendenza abbastanza "fuori media" soprattutto negli ultimi 3 km ... e nell'ultimo km, che dichiara una pendenza media del 9%

Si tratta quindi di dosare le forze in modo da non arrivare finiti all'attacco degli ultimi 8 chilomertri, considerando che alle pendenze si potrebbe aggiungere anche il vento.
Fino al Lautaret pedalo senza fretta, ma con una media "decorosa" :sick: di quasi 14 km/h.
Commetto l'errore di prendere un solo gel a 10 km dal primo colle e poi basta >_< ... e negli ultimi 3 km ne pagherò un po' le conseguenze ... :rolleyes: , pazienza.

Stranamente non incontro altre reclinate :XP:

Oggi, sabato, c'è un po' di traffico ma fino al primo colle la strada prevede una corsia per i ciclisti di circa 1 metro di larghezza :b: e così non ci sono situazioni fastidiose.
Dal Lautaret al Galibier la strada è decisamente più stretta e senza protezioni laterali ... meglio tenere la destra con prudenza e non sbandare, ma anche qui gli altri utenti della strada si comportano bene.

Gli ultimi tornanti sono molto ravvicinati e, se da una parte permettono di guadagnare dislivello velocemente, dall'altra richiedono di spingere parecchio ... proprio quando le forze iniziano un po' a mancare, complice anche l'altitudine di oltre 2500 mslm. Per fortuna sono allenato ad andare in montagna e queste quote non mi hanno mai creato problemi di sorta, ma un po' meno ossigeno nell'aria è un dato di fatto.

Il colle è "repentino", in pochi metri si passa da un versante all'altro, giusto un affollato piccolo piazzale davanti alla segnaletica:

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Tante moto, tante bici che arrivano dai 2 versanti e si fermano per le foto di rito.

Sono soddisfatto, anche se rimane sempre il desiderio di avere un po' più di "birra". Strava mi dice che i ciclisti professionista fanno questa salita quasi al triplo del sottoscritto :woot: ...
Non vorrei tanto, ma qualcosina di più ci starebbe ... ma voglio fare altre cose, mica andare a caccia di un infarto su qualche salita :P

Perché provare questa salita?
Serve un po' di allenamento, sicuro. Ma con i giusti rapporti di riduzione, anche con potenze modeste si arriva in cima ... basta non avere fretta (traccia STRAVA).
Lo spettacolo alpino è FAVOLOSO :woot:
Certo che se lo si fa solo per le pendenze, allora potrete sicuramente trovare cose simili o più ripide vicino a casa vostra, evitando di sbattersi in auto & C.
Eppoi: i prossimi 13 e 14 luglio 2022 il Tour salirà il Galibier dai 2 versanti :woot: ... e anche se fatto con prestazioni decisamente inferiori, sarà motivo di orgoglio pensare di aver battuto lo stesso asfalto! Peter Pan ne sarà orgoglione :XD:

L'abbronzatura è ormai improponibile per mostrare nudità in spiaggia :rolleyes: :shifty:

Invece di tante foto, ho provato ad usare una semplice app per ottenere un filmato che in realtà è uno slide-show. Dura poco. Buona visione, spero.
(nota: le foto le ho fatte al volo, essendo riuscito a piazzare il cellulare al manubrio in una posizione adeguata)



Edited by recumbent - 10/7/2022, 17:39
view post Posted: 29/6/2022, 08:45     +1FWD-MBB-TD ad assetto variabile - Soluzioni tecniche
Sono incappato in una discussione su "sedile con assetto variabile per la salita" aperta nel forum di Cruzbike QUI ... argomenti ampiamenti discussi in BRI su cui ormai sembra esserci una discreta convergenza verso 2 soluzioni ben distinte:
1 - schienale del sedile con inclinazione variabile
2 - geometria del telaio tale da permettere di variare la posizione del movimento centrale, mantenendo fissa la posizione di seduta

La soluzione "2" è quella descritta in questo post.

Nel forum di Cruzbike ho trovato alcune foto di dettaglio della bici qui presentata, foto che vale la pena guardare con attenzione, non tanto per la soluzione che rende la geometria del telaio "variabile", ma soprattutto per l'aspetto "strutturale" ... pochi tubi sembrano fare il loro dovere! Anche il sedile (come già segnalavo) è degno di nota: non il solito sedile rigido, ma realizzato con del tessuto (soluzione non nuovissima in assoluto, ma poco seguita).

Nota: il velocipede delle foto a seguire, grezzo come sembra essere lo stile del costruttore, è diverso da quello riportato nelle foto e video precedenti ... probabilmente una evoluzione del primo proto.

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Entrambe le foto sopra sono nella posizione "aero" con il movimento centrale alto.

Questa immagine invece, anche se ricavata ingrandendo molto, è nella posizione con movimento centrale basso:

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L'immagine seguente, senza ciclista a bordo, mostra non solo la struttura estremamente semplice, ma anche il sedile:

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Insomma ... una serie di argomenti ever-green con qualche dettaglio in più da cogliere e da ragionarci su :P

A voi!

Edited by recumbent - 29/6/2022, 17:14
view post Posted: 22/6/2022, 17:54     +1Costruzione da positivo da zero di una carenatura - Autocostruzione
CITAZIONE (bitzo @ 22/6/2022, 17:10) 
mi ricorda le belly tank racer anni 50/60

bitzo

O.T.

non avevo mai sentito parlare delle "belly tank" ... grazie per avermi fatto scoprire qualcosa di nuovo!

bellytank_lakester-23

che figata!
view post Posted: 21/6/2022, 18:54     +2Costruzione da positivo da zero di una carenatura - Autocostruzione
CITAZIONE (recumbent @ 9/6/2022, 20:59) 
Mi pare di ricordare una realizzazione con carenatura portante in composito da parte di Gionata Zephyrus, ante pandemia.

Sono riuscito a recuperare alcune foto della "formulina" di Gionata fatta e finita; a mio avviso, uno dei progetti più interessanti di questa categoria!

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Gionata scriveva: " ... un mezzo full-carbon con la carrozzeria che sfrutta la tecnologia a sandwich e sarà autoportante, non avrà nessun telaio interno perché il telaio sarà la carrozzeria stessa ... "
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