CITAZIONE (bitzo @ 19/1/2024, 16:10)
Taylor e Ford pensavano esattamente l'opposto ma ok.
Non confondiamo l'avvento delle auto (rif. Ford) da "zero" ad "un mezzo per muoversi alla portata di tutti" con il tema della diffusione delle reclinate in un mondo in cui la "bicicletta" è alla portata di tutti ... ma è definita in un certo modo ... che non corrisponde a nessuna architettura reclinata!
CITAZIONE (bitzo @ 19/1/2024, 15:48)
CITAZIONE (recumbent @ 19/1/2024, 12:51)
...
Anche se le bici di Decathlon sono economiche, poi non se ne vedono così tante per strada a livello sportivo / amatoriale.
La parola chiave, come scrive Marco è "emulazione"!
...
Concordo per quanto riguarda il mercato sportivo. Ma la maggior parte delle biciclette circolanti (non solo quelle vendute) sono ad uso sportivo?
Escludendo le ebike, ammettiamo che una qualsiasi reclinata è in una fascia di prezzo medioalta, in numeri assoluti si vendono più bici (reclinate e non) economiche o molto costose?
Insomma se ci si rinchiude in una nicchia e se ne scava un'altra più ristretta e più costosa e in questa ancora un'altra.... va da sè che ci si ritrova in un elegante angolino.
Ho sbagliato ad utilizzare il termine "sportivo", crea una polarizzazione sbagliata.
Magari "ricreativo" è meglio; cioè un mezzo utilizzato prevalentemente per il piacere di pedalare, dal gironzolare a fare giri di medio chilometraggio (~50km) o magari del ciclo turismo, comunque senza velleità corsaiole. Escluderai le bici per uso urbano perché ritengo le reclinate inadatte (parere personale), a meno di considerare tali delle architetture decisamente ibride (ad esempio le bici con il movimento centrale molto in avanti). Inoltre "sportivo" rientrerebbe anche nella sfera di influenza della UCI, quindi un feudo inespugnabile.
Ciò premesso, mi sembra interessante notare come Decathlon si stia recentemente concentrando in una nicchia in cui non ci sono molti concorrenti ... e per avere successo punti sulla "emulazione" e sul marketing ... pur rimanendo nel mondo delle bici "tradizionali".
Mi riferisco all'avvento di decorose bicilette da strada che Decathlon però commercializza sotto il marchio Van Rysel (vuoi mettere dire che possiedi una bici della Van Rysel ... in confronto con una bici della Decathlon?!? --> marketing) e del fatto che la stessa Van Rysel fornirà BDC nel World Tour, sponsorizzando la squadra professionistica Decathlon AGR2 La Mondiale --> emulazione.
Ovviamente non si tratta delle stesse bici ... ma la leva della emulazione è esercitata al massimo!
Ne viene fuori una BDC del costo di 1600€ che per la maggior parte degli utilizzatori ricreativi va benissimo, ma che sicuramente agli amatori rampanti farà schifo perché, come nella
pubblicità del fuoristrada della Duster, loro "vogliono spendere molto di più" ...
Questa è la BDC da 1600€:
https://urbancycling.it/49425-van-rysel-nc...o-di-decathlon/. E, giusto in tema "emulazione", ha anche il telaio in carbonio ed i freni a disco.
Questa è
la Van Rysel del team Decathlon AGR2 La Mondiale:
Per uso ricreativo, posto che la bici da 1600€ va benissimo, il fattore "emulazione" è soddisfatto. E poi, chi altri oltre a Decathlon sarebbe in grado di proporre un mezzo così in modo capillare e facilmente accessibile?
Se le reclinate fossero già ad un livello di diffusione sostenibile, ecco che allora, invece di parlare di costi troppo elevati (più di 3000€ per il solo kit telaio + forcella + sedile), una reclinata di poco più cara di 1500€ avrebbe senso. Ma dovrebbero esserci volumi decisamente elevati, magari anche solo pari al totale dei volumi di bici reclinate vendute oggi.
Il marketing di cui avremmo bisogno oggi è quello che, rendendo pubblico, diffuso ed accattivante il concetto di reclinata, sia in grado di portare ad una esplosione dei volumi in max 5 anni. Ma non vedo chi possa imbarcarsi in questa avventura imprenditoriale ... Quindi: fine della storia.