CITAZIONE (bike71 @ 12/3/2024, 10:29)
... cut ...
Il mio dubbio è che un perno in alluminio inserito in una sede in alluminio si rischia il grippaggio...mi è già successo!
... cut ...
Ciao
Il dubbio è legittimo. Il termine tecnico comunemente usato (
ed abusato) è "fretting".
Nella mia carriera professionale ho visto casi in cui i due elementi si erano praticamente incollati, impedendone lo smontaggio! Ma è una situazione a volte inevitabile che avevamo imparato a gestire, riducendo drasticamente il rischio di situazioni "catastrofiche".
Ci sono alcuni accorgimenti che limitano il rischio di situazioni irreversibili o quasi:
- avere una rugosità delle superfici a contatto molto bassa; superfici lisce presentano meno "creste" a contatto, limitando di fatto una prima usura superficiale con conseguente produzione di polvere metallica finissima che poi tende ad incollare l'accoppiamento; se puoi, usa una alesatore per il foro e non solo una punta da trapano ...
- avere una tolleranza tra il perno ed il foro che permetta un accoppiamento "libero, ma non troppo" per evitare forzature iniziali all'inserimento, ma anche eccessivi giochi
- ingrassare l'accoppiamento tra perno e foro in modo tale da ridurre l'attrito tra le superfici; si deve trovare un lubrificante in grado di resistere ad elevate pressioni superficiali e con buona adesività come ad esempio quello utilizzato in alcuni cuscinetti "lubrificati a vita"
- smontare, pulire e ri-lubrificare il tutto periodicamente in modo da interrompere il processo di fretting (nelle nostre bici si può fare in molti accoppiamenti ... su macchinari industriali decisamente meno)
- utilizzare foro e perno di materiali diversi o con trattamenti superficiali particolari ... cosa abbastanza improponibile ai comuni mortali nel caso in discussione
Io ho utilizzato i primi 4 accorgimenti senza mai avere problemi ... vedi tu. Di certo eviterei materiali diversi; se puoi anodizzare il perno, male non fa ... ma attenzione alla tolleranza perché anche l'anodizzazione ha il suo spessore ...
Infine, è sempre meglio creare i presupposti per un "piano B": come semplificarsi la vita se ci si trovasse in condizione di dover smontare il tutto quando ormai è troppo tardi?
Nel caso specifico suggerirei di filettare il foro del perno per un paio di centimetri nel lato verso l'esterno, questo per predisporre l'eventuale uso di un estrattore a mazza battente.
Se guardi la 3^ foto della mia LOSNA Beta, noterai che il perno in alluminio ha un foro filettato (che non è il proseguimento del foro filettato in cui si avvita l'attacco rapido).
Un altro punto critico è l'abbinamento tra il tubo dell'assale ed il "tappo":
- il solo incollaggio potrebbe risultare insufficiente
- incollare l'alluminio - in generale - è una potenziale rogna: se la superficie non è anodizzata, si ossida velocemente con il rischio che la colla aggrappi sull'ossido e non sulla superficie "vera" del pezzo (trovi in rete alcuni escamotage per ridurre questo rischio)
- la teoria dice di non incollare l'alluminio ed il carbonio a diretto contatto perché potrebbe generarsi una corrosione conseguente a "
fenomeni galvanici" ... devo dire che a me non è mai capitato, forse perché non vado in bici quando piove e/o perché la colla epossidica tra i materiali è di fatto un isolante ...
- io ho sempre preferito "mettere cintura & bretelle" (dopo aver "stappato" un sostegno posteriore del sedile di una reclinata): incollaggio + 3 viti disposte radialmente a 120° ... se l'incollaggio cede, le viti provano a tenere tutto ancora insieme
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Camber:
- non sono un esperto, quindi prendi con le molle quanto segue
- considerando che non cerchi un mezzo estremo iper-sportivo e veloce ... perché cercarsi delle grane?!?! --> assale dritto e ruote a 90° ... poi un minimo di flessione dell'assale dovuta alla gravità porterà ad un minimo "camber naturale"
A te!