Pian Neiretto

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view post Posted on 9/4/2021, 18:25     +2   +1   -1
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Temo che l'aver tirato fuori da un ripiano di una libreria il libro "Cento salite in Val Susa e Val Chisone" sia stato come aprire la scatola del gioco Jumanji ... lui (il libro) è lì sulla scrivania e capisce quando stai pensando ad un giro in bici e da quel momento incomincia il richiamo alla salita.

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Lo sfogli e finisci per scegliere uno dei percorsi suggeriti, dicendo tra te e te: "... beh, in fondo non sarà così dura ..."

Il tratto saliente del giro che vi racconto oggi è "Pian Neiretto (Coazze) da Trana".

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Pian Neiretto è una stazione sciistica a pochissimi km da Torino (un po' come l'Aquila di Giaveno che vi ho già presentato), esempio di altri tempi in cui si andava a sciare anche in località modeste e decisamente più economiche. Poi si è diventati più "sofisticati" e queste stazioni sono state abbastanza snobbate ... ed infine i cambiamenti climatici degli ultimi 30 anni hanno reso economicamente impossibile affrontare i costi fissi di impianti di questo genere. Ciò nonostante questa stazione, a differenza di quella dell'Aquila che ha chiuso da parecchi anni, tiene stoicamente duro ... a parte quest'anno ...

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La traccia Strava dice tutto ... o quasi ...

Da Coazze a Forno sono salito senza esagerare, ma tutto sommato bene.
Il tratto a fianco del Santuario della Madonna di Lourdes è stato il primo segnale che da qui in poi la SALITA (14%) si sarebbe proposta in modo (per me) prepotente.
Oggi faceva freddo (credo intorno ai 5 °C a Forno) e questo non ha aiutato la presa dello pneumatico anteriore su forti pendenze, abbinato un fondo stradale buono, ma decisamente sporco di ghiaietta ... infatti in diverse occasioni ho dovuto gestire incipienti slittamenti della ruota motrice.

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Ma poi, salendo un po' a zig-zag sono riuscito ad arrivare al piazzale :b:

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la sbarra a circa 1km dal piazzale della seggiovia ... basta passarci sotto e ripartire ...

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come nelle gite a piedi in montagna: in cima ci si cambia la canottiera; meno male che mi ero portato la termica e il gilè anti-vento ... altrimenti sarei congelato nella discesa fino a Coazze

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che tristezza questi impianti ... pronto per la discesa!

Decido di comporre una anello per tornare a casa: scendo verso i laghi di Avigliana.
Masochisticamente prendo per Reano - Buttigliera. E' un tratto noto, un "mangia-e-bevi" niente di che ... ma l'acido lattico accumulato si fa sentire ad ogni salitella ...
Pazienza. Nessuno mi corre dietro: rapporto corto e via così.

Con temperature più primaverili è un bel giro.
Ma il percorso da Coazze in poi è abbastanza (per me) duro ed alcuni tratti sopra / intorno al 10-12% si fanno sentire ... soprattutto alla fine di una salita che da Trana, in tutto, è lunga circa 19 km.

Adesso devo rivedermi il film Jumanji per capire come si può uscire dall'influenza del libro "Cento salite in Val Susa e Val Chisone" :P

Edited by recumbent - 9/4/2021, 21:38
 
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view post Posted on 10/4/2021, 18:31     +1   -1

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caro Enrico, ti ammiro per la costanza e la forza di volontà. per la questione del libro ti farei provare la mia rev motorizzata con un motore keyde, per me e stata la svolta altrimenti di sicuro avrei appeso la rev al muro e sarei uscito una volta la domenica per 50 km in bici da corsa. le salite con la rev specie quella che ai descritto sono impossibili e pericolose per via del traffico, la vista brutta in un paio di occasioni e vedere una macchina che ti viene addosso non e una bella cos,a su quelle pendenze e impossibile tenerla dritta a meno che si disponga di tanti watt cosa che il motore ti da, il bello e che sei tu a decidere di quanta assistenza ai bisogno, in pianura non lo uso ma in salita e di una comodità disarmante. tanto non devo vincere e dimostrare nulla a 74 anni quello che dovevo dare ciclisticamente lo dato



ciao e buon fine settimana

tonino
 
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view post Posted on 10/4/2021, 19:52     +2   +1   -1
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CITAZIONE (toninotcm @ 10/4/2021, 19:31) 
caro Enrico, ti ammiro per la costanza e la forza di volontà. per la questione del libro ti farei provare la mia rev motorizzata con un motore keyde, per me e stata la svolta altrimenti di sicuro avrei appeso la rev al muro e sarei uscito una volta la domenica per 50 km in bici da corsa. le salite con la rev specie quella che ai descritto sono impossibili e pericolose per via del traffico, la vista brutta in un paio di occasioni e vedere una macchina che ti viene addosso non e una bella cos,a su quelle pendenze e impossibile tenerla dritta a meno che si disponga di tanti watt cosa che il motore ti da, il bello e che sei tu a decidere di quanta assistenza ai bisogno, in pianura non lo uso ma in salita e di una comodità disarmante. tanto non devo vincere e dimostrare nulla a 74 anni quello che dovevo dare ciclisticamente lo dato

ciao e buon fine settimana

tonino

Ciao Tonino!
Seguo su Strava le tue scorribande con la Rev a pedalata assistita e ti ammiro.
Fra 13 anni spero di emularti (è questa la differenza di età che ci separa) ... ed allora, magari, penserò anch'io ad una pedalata assistita.
Per ora spingo sui pedali senza nessuna velleità di fare record. Vado in giro secondo i miei ritmi e mi diverto a variare i percorsi già noti, aggiungendo qualche nuova parte mai percorsa prima.

Mi trovo veramente bene con quest'ultima reclinata.
Queste salite sono (per me) "estreme", ma comunque non mi sento in pericolo. Non ho particolari problemi a tenere la bici dritta e sotto controllo anche a basse velocità.
Certo che l'altro giorno sono proprio andato a cercarmela su queste stradine di montagna a bassissima percorrenza dove in questa stagione si accumulano ancora detriti residui della neve che le ha ricoperte fino a qualche settimana fa. Fino a qui non avevo mai avuto problemi di slittamento della ruota motrice.

Sicuramente mi diverto di più non superando l'8%. Fino a queste pendenze e con asfalto sufficientemente pulito questa tipologia di reclinata è proprio la migliore che abbia mai usato.
Senza dimenticare che quando si torna a casa si è sì stanchi, ma senza nessun dolore residuo.

Appena la pandemia lo permetterà, vorrei allargare un po' il raggio di azione.
L'idea è quella di prendere come riferimento alcuni percorsi delle Gran Fondo (GF) amatoriali ... ma per far questo devo poter spostarmi in auto per raggiungere le varie città / paesi da cui le GF partono.
Sono ottimista, questione di qualche mese.

Dai, alla fine quello che conta è fare dell'attività fisica in un modo che ci dia soddisfazione.
Questo è impagabile a tutte le età!
 
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2 replies since 9/4/2021, 18:25   93 views
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