Che ne dite di questo "compromesso"
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Seriamente:
- mi sono piaciuti alcuni commenti recenti
1) "... la bici elettrica verso la moto ..." [bitzo] >>
effettivamente un "non senso" che crea un problema invece di risolverlo2) "... i velomobili verso le auto ..." [bitzo] >>
effettivamente un "non senso" che crea un problema invece di risolverlo3) "... mezzi da micromobilità elettrica possono essere molto efficaci e relativamente sicuri. ll problema sono le persone che li usano ..." [bitzo] >>
vale in generale, ma i monopattini sono proprio un esempio lampante!4) "A 17.500 Euri, (diconsi diciassettemilacinquecento barbetùn), non risolvono un bel niente ..." [LoScozzese] >>
questo è il punto chiave!5) "Quindi, semplicemente: la bicicletta ..." [Marco Ruga] >>
è la soluzione più logica, NON è la "solita sella"- mi permetto di riflettere sull'ultimo messaggio di bitzo:
1) Ford ottenne il risultato, scommettendo sulla produzione di massa, ottenibile solo con una drastica riduzione di costo e con la riduzione al minimo delle variabili
2) quindi ipotizzare che la soluzione per questo tipo di mobilità alternativa sia "
spostare l'attenzione dal "cosa costruire" a "come produrre"" perché "...
la produzione di massa è da escludere a priori ...", non solo è l'opposto di cosa fece Ford, ma - scusa - anche un "non senso"; per carità, il "design for manufacturing" è sempre un approccio valido per contenere i costi, ma attenzione a non teorizzarlo troppo, se non ci sono dei volumi minimi
- possibili approcci:
1) evitare di scimmiottare moto ed auto se si pensa a bici o velomobili; si finisce per aggiungere un mare di cose che costano, pesano e si possono rompere
2) progettare pensando che un buon progetto è concluso solo quando, nel rispetto dei requisiti iniziali, non c'è più niente da togliere ... invece che quando non si sa più cosa aggiungere
3) i costi si abbattono se ci sono dei volumi per il prodotto che si vuole proporre al mercato o se si utilizzano per la maggior parte componenti che provengono da mercati i cui volumi sono alti, cercando quindi di ridurre al minimo gli "speciali"
4) ma quanto al punto 3 non è sufficiente perché comunque servono "volumi minimi" se non si vuole acquistare componentistica al prezzo dei ricambi (è quello che capita per le reclinate tradizionali)
5) confrontarsi continuamente con una soluzione di riferimento e chiedersi se la proposta che si sta confezionando è significativamente migliore in termini di "valore aggiunto" (vero o percepito): se il riferimento è una bicicletta, allora una pedalata assistita può essere interessante, magari in forma di kit per retrofit (ma queste soluzioni ci sono già) ... ma se il riferimento è l'auto, allora la vedo proprio dura andare a proporre dei "carrettini" come questo e diversi altri (Canyon incluso) che abbiano delle "value proposition" tali da far cambiare idea ... soprattutto a fronte di costi improponibili!
- possibili soluzioni (mio parere personale):
1) un'Ape elettrica a 3000€ è una soluzione perfetta ... e chissenefrega se non ci sono i pedali ...
ma deve seguire normative diverse dai semplici velomobili!2) una bici pieghevole a pedalata assistita con attacchi per borse posteriori e/o anteriori è un'altra soluzione perfetta ... purché non sia una Brompton Eletric che costa da sola già più di 3000€; e se piove ci si attrezza o non si usa
3) una mini cargo-bike a pedalata assistita; e se piove ci si attrezza o non si usa
... sono forse "tornato in sella" anch'io? Edited by recumbent - 16/5/2021, 22:02