Streamliner a tre ruote

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view post Posted on 10/1/2021, 22:33     +1   -1
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Qualche sera fa Marco e Sofia (che ringrazio) hanno pubblicato su YouTube un video bellissimo su Luigi Colani, un designer tedesco a me fino a quel momento sconosciuto ma che valeva assolutamente la pena conoscere per le sue opere e per il suo estro e genialità.

Oltre a quanto descritto durante il video da Marco e Sofia che hanno presentato alcuni mezzi fantastici ed incredibili realizzati dal designer, trovate ulteriori informazioni su questo sito (www.bubblemania.fr/it/inventaire-colani/) e, per rimanere in tema di bici reclinate, mi hanno particolarmente colpito questi mezzi:

Clip0003

Bici ad alta velocità, progettato e realizzato dall'assistente di Colani, Sebastian Kummer
Doppi pedali anteriori e un motore Fichtel & Sachs 2 tempo, raffreddato ad aria 30 cc con una potenza di 2,5 ch.
Il motore posteriore può avviarsi rapidamente sulla fune per aumentare la potenza muscolare sui pendii.


UTAH-COLANI0012

Una bici 30 cc monoposto che ha raggiunto 148 km / h in 1992

5b1e4e2ac2

Bici da 100 km/h

Oltre a molti altri mezzi estremamente affascinanti ed interessanti.

Dopo questa premessa vengo al dunque: perchè non realizzare uno streamliner a tre ruote utilizzabile magari anche per del commuting a lungo raggio e non solo puramente votato alla pista?

Secondo me uno streamliner con due ruote folli posteriori sarebbe fantastico esteticamente ed avrebbe anche vantaggi non indifferenti rispetto ad un velomobile tradizionale.

Quali?

- Peso ridotto (ad esempio il velomobile Mosquito pesa circa 21 Kg)

tech_cut_away

- Migliore aerodinamica (" Velotilt can speed up to 55km/h with 150 watts of power.")

VeloTilt-700x525

- Semplicità costruttiva ed affidabilità

- Minori attiti meccanici e di rotolamento

- Estetica più accattivante

... solo per citarne alcuni.

Personalmente non vedrei affatto male un mezzo simile a trazione anteriore con ruote da 20" o 26" perchè sarebbe anche facilmente motorizzabile, se si volesse, ed estremamente versatile.

Eventualmente si potrebbe anche realizzare una carenatura che consenta la rimozione del tettuccio nella stagione estiva per ridurre il calore o prese d'aria da aprire o chiudere all'occorrenza.

Voi cosa ne pensate?

Edited by EBS - 13/1/2021, 15:05
 
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view post Posted on 11/1/2021, 13:50     +1   -1
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Sarebbe interessante, il problema secondo me è sempre la stabilità, con tre ruote ci sono sempre problemi di non essere sicuri al 100%, specie ad alta velocità. Sarebbe bello capire quanto le ruote posteriori fuori dalla carenatura, magari carenate, influiscono, rispetto invece a un velomobile, ad esempio. Il velotilt dichiara 150W per 55 km/h, però mi sembra un valore estremamente basso, da streamliner. Mi sono sempre chiesto perchè, visto tutte queste caratteristiche positive il progetto non sia mai decollato, anzi sembra che tutto il materiale per produrre il mezzo, tipo stampi e dime, sia stato rivenduto direttamente e il progetto commerciale sostanzialmente chiuso...
 
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view post Posted on 11/1/2021, 14:40     +1   +1   -1
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Se devo dire la mia, un Velomobile dev'essere principalmente un veicolo utile, in grado di trasportare una/due persone, in grado di trasportare comodamente una spesa o quello che si vuole acquistare. Un Veicolo sicuro e che possa riparare da intemperie comuni e frequenti. Magari dotato di pedalata assistita per non dover per forza sudare e faticare.
Con questa premessa quindi si può dedurre che non prediligo questi veicoli votati alle prestazioni pure. O perlomeno li ritengo veicoli sportivi molto validi nell'ambito delle competizioni (che in Italia non ci sono) ma poco funzionali nell'uso comune.
Se abitate in zone densamente popolate inoltre, pensare di poter andare forte è un'utopia. Quindi perchè scegliere un mezzo performante ma molto limitato?

Quando ho costruito il mio Streamliner ero favore al suo utilizzo commuting, quando però poi ho iniziato ad usarlo mi sono dovuto ricredere ed oggi sono meno interessato ai mezzi estremi.
 
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view post Posted on 11/1/2021, 20:38     +1   -1
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Marco, Gionata, grazie per le risposte rapidissime.

Marco, per quanto riguarda le tre ruote e la sicurezza non ho dubbi, basta vedere la sicurezza di guida che offre uno scooter a tre ruote tipo l'MP3 della Piaggio.



Per questa ragione vedrei bene una soluzione "tilting" con ruote da 20", ovviamente all'interno della carenatura per ovvi motivi di estetica ed aerodinamica, tipo la seguente (dettagli su https://jaknatoo.blogspot.com/2016/05/velomobil.html):

TILTING%2BTRIKE%2BCONVERSION%2B-08

munzo_tt_1

TILTING%2BTRIKE%2BCONVERSION%2B-12

TILTING%2BTRIKE%2BCONVERSION%2B-09

Così come non mi convince affatto la soluzione adottata per il VeloTilt:

Tilt-Tilting-700x525

Gionata, per quanto riguarda le tue osservazioni relative al veicolo che sto proponendo, personalmente ritengo che sarebbe sicuro, riparerebbe dalle intemperie e si potrebbe facilmente dotare di pedalata assistita sulla ruota anteriore per le partenze o per affrontare le salite senza grossi patemi.

Non sono altrettanto sicuro del fatto che si possa fabbricare un velomobile in grado di trasportare due persone (mi sembra di ricordare che l'articolo 50 del C.d.S. ponga anche un limite sul trasporto dei bambini fino ad un determinato peso) ed inoltre l'idea non sarebbe quella di realizzare un mezzo estremo da pista ma uno compatto, leggero, efficiente ed affidabile che sfrutti al meglio le soluzioni proposte per un utilizzo di tipo extraurbano (quindi città esclusa dove i mezzi ideali rimangono quelli cavalcati dai pony express).

Edited by EBS - 13/1/2021, 14:09
 
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view post Posted on 12/1/2021, 00:53     +1   -1
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Mi permetto solo un intervento: la sicurezza dei motoveicoli a tre ruote è principalmente una percezione. Vale solo quando una delle due ruote anteriori trova una zona della strada a bassa aderenza e solo se non si sta chiedendo troppo alla tenuta delle gomme. Il carico sulle due gomme davanti è diviso a metà per ciascuna, quindi l'accelerazione laterale massima che potranno sopportare individualmente è solo la metà di una ruota singola; se una scivola, l'altra può fare solo la metà di un miracolo. Se poi è la ruota posteriore che perde aderenza, si fa la stessa fine di un motoveicolo tradizionale. Per contro ci si impongono vincoli sugli angoli di piega, c'è peso aggiuntivo non indifferente e anche inerzia. Posso sbagliarmi, ma secondo me i "trike tilting" (delta o tadpole) sono essenzialmente un bel gioco. Quelli più veloci dovranno pure essere stretti, quindi poco stabili in velocità. Gli unici da cui ho sentito esporre ragioni abbastanza valide per avere un meccanismo tilting sono quelli della Steintrikes, che in un'intervista di pochi giorni fa presso il laidback report di Gary Solomon hanno ricordato che le ruote e i pneumatici comunemente usati sui trikes in realtà sono progettati per le sollecitazioni di una bicicletta, cioè di un veicolo che si inclina in curva. Ciononostante il progetto del loro trike "tiltante" è stato sospeso da loro stessi dopo i primi test.
 
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view post Posted on 12/1/2021, 12:04     +1   -1
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Ciao Mino, sono d'accordo con quanto hai scritto ma occorre fare qualche ragionamento in più e precisamente provare a capire come migliorare un velomobile (tipicamente a tre ruote) in termine di aerodinamica, rendimento ed affidabilità.

Prendiamo ad esempio il Quest che è un ottimo veicolo, super collaudato ed affidabile ma che, a mio modo di vedere, non si può ulteriormente migliorare proprio per come è stato progettato.

Se si vuole migliorare l'aerodinamica, riducendo la sezione frontale ed inglobando le ruote anteriori sterzanti all'interno della carenatura, non esiste alternativa al fatto di dover pensare ad una soluzione ad una sola ruota anteriore sterzante.

Stesso discorso dicasi per la trasmissione.

Tutte le trasmissioni che non sono dirette (stile Rev per intenderci) possono essere ottimizzate a piacere ma non potranno mai avere la resa di una trasmissione diretta e questo è un dato di fatto.

La massima resa si ha con uno streamliner a due ruote ma, come affermava Gionata e penso che su quello siamo tutti d'accordo, è sì un mezzo efficiente ma è votato alle competizioni e mal si adatta ad un utilizzo di tipo commuting.

L'idea che mi sono fatto del velomobile che più si avvicina ad uno streamliner per poter beneficiare dei vantaggi limitandone il più possibile gli svantaggi era proprio un mezzo come quello che si ipotizzava in precedenza.

Inoltre quando scrivi "Quelli più veloci dovranno pure essere stretti, quindi poco stabili in velocità" significa quindi che secondo te alle alte velocità ondeggia meno un mezzo a due ruote rispetto ad uno a tre poste a 50/60 centimentri l'una dall'altra?

Altre idee o pareri in merito?
 
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view post Posted on 12/1/2021, 14:07     +1   -1
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Vi porto alcune considerazioni in funzione della mia esperienza.
Paradossalmente un mezzo a due ruote "scarsamente" aerodinamico è più stabile di uno a tre ruote aerodinamico. Ad esempio su una reclinata tradizionale il corpo fa da bilanciere e muovendosi può compensare le oscillazioni indotte, tifo folate improvvise e ostacoli da evitare, buche e quant'altro. Il fatto di essere poco aerodinamico fa sì che non si sia da una parte troppo veloci e dall'altra che si abbia una scarsa superficie laterale a fare da effetto "vela". Essendo poi privi di carenatura, la visibilità è normalmente buona, cosa che consente di valutare bene le condizioni generali intorno a noi.
Un velomobile classico tadpole tendenzialmente è più sensibile da guidare alle alte velocità di una reclinata, senza contare che alcuni non sono particolarmente studiati come ciclistica, aggiungendo problema su problema. Per esempio i primi DF sono stati poi corretti nella geometria delle sospensioni anteriori, migliorando di molto questo aspetto. Se provate a guidare un velomobile a 70-80 all'ora in discesa con grossi camion che provengo dal lato opposto capite di cosa sto parlando. Quando feci la prova del Mango di Matteo provai proprio quella sensazioni: molto veloce ma bastava l'oscillazione delle gambe nella pedalata per provocare una certa intrinseca instabilità:

https://youtu.be/HSbFxZEIdcc

Ma lo stesso problema lo vedevo anche sul mio Aer1s, che era un po' più veloce e con geometrie diverse all'avantreno ma sostanzialmente con la stessa sensazione di guida.

Parlando invece di uno streamliner, questi effetti di stabilizzazione vengono meno: si è estremamente veloci a parità di potenza, si ha un enorme effetto vela per via della carenatura e in più si è completamente bloccati nella carenatura stessa. Oltretutto si ha anche scarsa visibilità per cui non si riescono a valutare i pericoli e quindi le manovre sono più repentine e violente e ci si sente "psicologicamente" più in balia degli elementi. In più norlamente si è super sdraiati, altra questione che peggiora l'handling. Tutto questo fa sì che, per quello che ho visto, lo streamliner non sia nemmeno da prendere in considerazione per l'uso stradale.
Un sistema tilting non sposta di molto la questione perchè nelle manovre ad alta velocità non si migliorerebbe di molto la questione o comunque, come ha scritto Mino, le problematiche sarebbero sempre quelle di un due ruote, tipo streamliner. Se si blocca è bloccato e ha i problemi di un tadpole, se si sblocca, è come guidare uno streamliner.
La geometria delta a livello aerodinamico, non è inoltre la migliore: le ruote, posteriori, sono esterne, per cui, anche carenandole, l'efficienza è sicuramente peggiore di un sistema "tadpole". Su questo argomento credo di poter dire che con una carreggiata stretta l'aerodinamica dovrebbe essere migliore ma comunque un mezzo con una carreggiata larga, di un metro, renderebbe magari il mezzo un pelo più stabile (dipende un po' anche dall'arretramento dell'asse posteriore rispetto al baricentro) ma difficilmente utilizzabile nel traffico su strada. E l'aerodinamica sarebbe peggiore.
La coperta, insomma, è sempre corta. Dipende un po' da dove si vuole tirare.
 
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view post Posted on 12/1/2021, 14:29     +1   -1
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Ciao Marco, ti ringrazio per le considerazioni frutto anche dell'esperienza che ti sei fatto in questi anni.
Provando a tirare un po' le somme sulla base di quanto è emerso sino ad ora ci stiamo dicendo quindi che un mezzo come quello raffigurato nella prima immagine al primo post è un puro esercizio di stile o secondo te potrebbe essere un veicolo da provare a costruire considerando tutti i limiti del caso?
 
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view post Posted on 12/1/2021, 15:51     +1   -1
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Rispondo e EBS e nel frattempo integro quanto riportato da Marco: nella definizione di "stabilità" sta sia ciò che riguarda tutti gli elementi di disturbo (turbolenze, buche ecc), sia ciò che riguarda la semplice accelerazione laterale in curva. Quando scrivevo che un trike delta da velocità ha una limitata stabilità intendevo la capacità di fare le curve: soprattutto se si pensasse di fare la trazione anteriore, la posizione del baricentro rispetto al triangolo di appoggio a terra sarebbe adatta solo a Battle Mountain. Commuting... neanche a nominarlo, direi. Se si cambiano le proporzioni e ci si piazzano le ruote accanto al sedere cambia tutto, ma allora addio aerodinamica.
 
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view post Posted on 12/1/2021, 15:56     +1   -1
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Non riesco a vedere l'immagine comunque credo che sia questo:

jpg

Avrebbe tanti problemi pratici, sicuramente.
 
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CITAZIONE (EBS @ 12/1/2021, 14:29) 
Ciao Marco, ti ringrazio per le considerazioni frutto anche dell'esperienza che ti sei fatto in questi anni.
Provando a tirare un po' le somme sulla base di quanto è emerso sino ad ora ci stiamo dicendo quindi che un mezzo come quello raffigurato nella prima immagine al primo post è un puro esercizio di stile o secondo te potrebbe essere un veicolo da provare a costruire considerando tutti i limiti del caso?


Questa secondo me è una architettura che mette insieme stabilità, leggerezza, efficienza della trasmissione e sufficiente trazione. Ma non ne farei mai un mezzo da velocità... Sarebbe al massimo sfruttabile come alternativa a una "td mbb" a due ruote per casi particolari: ad esempio ghiaccio e neve, o fuoristrada, o per schiappe come me (con le "ridotte" però) che su salite estreme non riuscirebbero a stare in equilibrio su due ruote soltanto per via della velocità troppo bassa. Potrebbe anche essere una buona base per cargo o trasporto passeggeri, e carenarlo conyro la pioggia e il freddo non sarebbe sbagliato, ma a quel punto piuttosto che tentare una disperata ricerca dell'aerodinamica ci aggiungerei un bel motorello!
 
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view post Posted on 12/1/2021, 17:32     +1   -1
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Comunque in questo Show di Gary Solomon ci sono tutte i dettagli e le risposte:

 
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view post Posted on 12/1/2021, 20:27     +1   +1   -1
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QUOTE (EBS @ 10/1/2021, 22:33) 
........ Dopo questa premessa vengo al dunque: perchè non realizzare uno streamliner a tre ruote utilizzabile magari anche per del commuting a lungo raggio e non solo puramente votato alla pista?

Secondo me uno streamliner con due ruote folli posteriori sarebbe fantastico esteticamente ed avrebbe anche vantaggi non indifferenti rispetto ad un velomobile tradizionale.

Quali?

- Peso ridotto (ad esempio il velomobile Mosquito pesa circa 21 Kg)

- Migliore aerodinamica (" Velotilt can speed up to 55km/h with 150 watts of power.")

- Semplicità costruttiva ed affidabilità

- Minori attiti meccanici e di rotolamento

- Estetica più accattivante

... solo per citarne alcuni.

Personalmente non vedrei affatto male un mezzo simile a trazione anteriore con ruote da 20" o 26" perchè sarebbe anche facilmente motorizzabile, se si volesse, ed estremamente versatile.
Eventualmente si potrebbe anche realizzare una carenatura che consenta la rimozione del tettuccio nella stagione estiva per ridurre il calore o prese d'aria da aprire o chiudere all'occorrenza.
Voi cosa ne pensate?

Ciao EBS,
devo dire che sono molto sensibilizzato a queste domande e sono contento che ci sia una discussione su questo approccio!
Cerchero' di dare qualche risposta in base alle mie esperienze di costruzione di Tilting Trikes.
Per quanto riguarda i vantaggi da te citati non credo purtroppo che il peso rientri tra quelli che io mi aspetterei di ottenere...
I dati 'promessi' dal Velotilt sono molto molto ottimistici e dubito che verranno raggiunti.

Sui 'minori attriti meccanici/rotolamento' sono convinto che un velomobile 'tilting' ha il grosso vantaggio di non essere costretto a 'giocare' con il 'camber' (o campanatura) per supplire alle carenze innate con la geometria di un tadpole.
Nelle geometria di un tilting trike le due ruote posteriori devono essere perfettamente parallele tra loro e da fermo anche assolutamente perpendicolari al terreno (ipotizzandolo piano...)
Per quanto riguarda la convergenza il miglior risultato si ha con un angolo tendente a zero: facile a dirsi, a realizzarlo comincia il bello...

"Estetica più accattivante": è sicuramente un aspetto legato al gusto personale, devo ammettere che l'estetica del Velotilt è fantastica, peccato solo per le ruote posteriori 'scoperte'....

Il vantaggio piu' importante è quello relativo alla stabilità, come ha anche ben spiegato Wim Schermer (il creatore del Velotilt) nella video sul Velotilt di Gary Solomon.
Infatti con un velomobile classico, come su un trike, se si prende una curva in modo troppo veloce c'è il rischio di ribaltarsi.
Questo è più vero tanto piuù il mezzo ha il baricentro alto (ovviamente).
La conseguenza è che per andare forte ed essere stabili i velomobili li fanno sempre piu' bassi per ovviare a quanto sopra.
In questo modo diventano dei mezzi super specialistici...
Per questo io credo che un mezzo come il Velotilt abbia una sua collocazione nell'ambito di un utilizzo pratico, quotidiano e alla portata di tutti.

Con un approccio "Tilting" in curva c'è una stabilità che è fenomenale: bisogna solo provare per rendersene conto.
Ma il bello è che sul dritto si riesce anche a lasciare il manubrio....il trike continua ad andare dritto senza alcun intervento umano.
Questo è estremamente rassicurante, visto che con un velomobile classico sul dritto se ci si distrae un attimo si puo' finire su due ruote molto rapidamente :(

Il mio progetto di Velomobile Tilting "AeroTilt" ha purtroppo subito parecchi ritardi a causa della pandemia e di un incidente (in bici...) che mi ha bloccato per un paio di mesi.

Qui una video del mio prototipo con carenatura 'casalinga' (fatta con Zotefoam): lo definisco un "proof of concept" in quanto voglio capire se questo approccio è realizzabile e puo' dare i risultati che ci si aspettano.
https://youtu.be/6SxfAcs0Aw8

Per la carenatura mi sono affidato ad una ditta che le costruisce (in Germania) per velomobili/trike.
Questa è la maquette da cui stanno realizzando la vera carenatura (sulla base del mio prototipo):
http://gonano.eu/wp-content/uploads/2021/0...m-left-side.png

http://gonano.eu/wp-content/uploads/2021/0...-right-side.png

Spero poter cominciare i tests in primavera...
 
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view post Posted on 12/1/2021, 22:45     +1   -1
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Più stabile di un trike tadpole? Continuo a trovare incomprensibile quale sia il meccanismo che rende questa realizzazione così particolare. Il meccanismo tilting è libero? Allora sta su grazie allo stesso sistema di sterzo e di equilibrio dinamico delle biciclette? In questo caso personalmente preferirei una bici, che pesa meno, è più aerodinamica, si guida alla stessa maniera e ha la stessa stabilità. Certo, in caso di foratura o di scivolata c'è una speranza in più con i tre ruote tilting, come spiegavo più sopra, che però vale solo se la ruota che perde aderenza è una sola e le altre rimangono intatte e sull'asfalto pulito, e se si sta viaggiando tranquilli.
Se però ci sono altri meccanismi/cinematismi per cui la stabilità del veicolo viene gestita diversamente, è importante conoscerli!
Per quanto riguarda il camber, leggevo da qualche parte (non ricordo più dove, purtroppo) che fino a 4° la differenza di attrito è impercettibile.
 
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view post Posted on 12/1/2021, 22:52     +1   -1
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Probabilmente mi sfuggono proprio dei concetti di base di meccanica però, a proposito di questi sistemi delta-tilting:
- non sono leggeri
- non sono semplici da realizzare. Potrebbero semplificare la meccanica del mezzo all'anteriore ma non al posteriore, dovendo realizzare sistemi complessi da zero, secondo delle logiche non ancora ben definite.
- peggiorano, e di molto, l'aerodinamica allontanando la forma della carrozzeria dalla classica forma a goccia, dovendo avere un posteriore largo o ruote esterne

Soprattutto non riesco proprio a comprendere come possano aumentare la stabilità rispetto a un due ruote quando l'assale posteriore è libero di ruotare, esattamente come farebbe la ruota singola, tant'è che per farlo rimanere in piedi da solo occorre un sistema di blocco ad attrito tipo disco del freno o similare.

Se posso permettermi aggiungo un paio mie considerazioni su quanto scritto sopra dall'amico osare57.
Il camber non peggiora la scorrevolezza delle ruote di un velomobile, se non in piccolissima parte. Quantomeno non ci ho mai visto grosse differenze provando le diverse configurazioni a meno di non andare oltre ai 5-6° (che è una enormità). E comunque non è obbligatorio avere camber eccessivi, molti velomobili viaggiano con camber di pochissimi gradi.

Poi sul fatto che il velomobile in rettilineo non va dritto, credo che non sia proprio esatto. Se è ben costruito, va dritto pure lui. E anche una reclinata a due ruote va dritta, a meno che non abbiamo una ciclistica completamente sbagliata...

Aspetto con impazienza di vedere delle realizzazioni mature, che nei fatti dimostrino che il delta tilting ha più vantaggi che svantaggi rispetto alle soluzioni "classiche".

P.S. Leggo ora il commento di Mino, che ha scritto poco prima di me, vi assicuro che non ci siamo messi d'accordo.

Edited by Marco Ruga - 12/1/2021, 22:55
 
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