4 giugno 2017, Monza, Campionato italiano HPV

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markciccio
view post Posted on 21/5/2017, 09:03 by: markciccio     +1   +1   -1




Ieri sono stato ad allenarmi in pista a Monza con la bici da cronometro. A Monza finora ci ero stato solo con il velomobile DF quindi ero curioso di raccogliere alcuni dati per confrontare l'efficienza dei due mezzi, so che qui siete tutti "nerd" appassionati quindi condivido la mia analisi con voi. Il mio passo sul giro nel corso del CI dello scorso anno era di circa 5'55" ad una media di 58,3 km/h, la FC media di 157 bpm. Non si tratta di una prestazione massimale, il mio tempo sul giro secco in velomobile è decisamente più basso e i miei valori di soglia sono più alti rispetto ai 157bpm, si tratta però nel caso che ho preso ad esempio di una intensità percepita e di valori di FC paragonabili a quella che ho tenuto ieri con la bici da TT percorrendo tre giri. Ieri ho pedalato complessivamente per circa 1h15" riscadamento e defaticamento inclusi, per tre giri circa alla stessa intensità cardiaca del CI velomobili. Senza beneficiare della scia, con ruote ad alto profilo ma senza lenticolare posteriore, il mio tempo migliore sul giro è risultato di 7'43" alla media di 44,7 km/h ( ho dovuto rallentare e rilanciare per sorpassare un gruppo, i tempi sono stati 7'43"/7'44"/7'49", secondo e terzo giro con qualche interferenza). La sensazione è che pedalare in posizione reclinata offra la possibilità di mantenere la FC più bassa (6-7 battiti), intendo dire che in velomobile non riesco a raggiungere la mia FC massimale di 174bpm e che il mio valore di soglia è posizionato a un valore di FC senz'altro più basso rispetto alla bici da TT. La frequenza di pedalata con la TT (100rpm) è nettamente più alta rispetto al velomobile. In termini di sensazione lo sforzo con il velomobile, probabilmente a causa del calore che si sviluppa all'interno e della conseguente perdita di sali e liquidi, nonostante sia più sostenibile in termini di FC, il giorno dopo è più difficile da recuperare. Con la velomobile si avverte una stanchezza organica, con la TT la stanchezza è casomai muscolare. La velocità di punta con il DF (lavorando sul passo e non sul giro secco) si ottiene alla uscita dalla parabolica (69 km/h), i picchi di intensità in termini di watt sviluppati si rilevano nelle due varianti dove è necessario rallentare e ri-accelerare il veicolo, il picco di velocità con la TT è il sottopassaggio (idem con il velomobile alla ricerca del tempo sul giro secco, 76 km/h con la stella del 71.) In velomobile il cuore è più "pigro", la TT richiede più "elasticità cardiaca" che è la capacità di mandarlo "fuorigiri" quando necessario. La differenza tra i due giri è di circa 1'45" che corrisponde spannometricamente al 30% di efficienza in più, a favore del velomobile. Il velomobile offre ulteriori ampissimi margini di miglioramento collegati al miglioramento della aerodinamica (copriruote, musetto, codone e aumento della dentatura della corona) la bici da TT (Scott Plasma LTD) a parte la lenticolare e il body da gara, non saprei più cosa inventarmi. Tutti i miei dati sono su Strava, vi ho allegato l'immagine per visualizzare meglio il distacco tra la velomobile e la bici da TT. Spero di esservi stato utile e di non avervi annoiato, buone pedalate.


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Emilio Previtali, da Facebook
 
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