Condivido con voi una bella esperienza che ho fatto quest'anno con la famiglia, di commuting estivo in reclinata.
No, niente giro d'Italia a pedali ma un uso piacevole come tender trasporto persone e cose, in villeggiatura.
E' stato il primo anno che mi sono portato dietro le biciclette in vacanza, ad esclusione delle grazielle di quando avevo 10 anni e andavo al mare in roulotte.
La parte più difficile è stato in effetti il viaggio di andata:
Sul tetto abbiamo caricato il trike "Tamber", tre ruote elettrificato a trazione anteriore diretta e la "V", reclinata a trazione anteriore diretta. In realtà, all'andata, era presente anche la "réV" che è stata però quasi subito appioppata al relativo proprietario, che abita in zona.
Da Borgomanero a Lignano Sabbiadoro ci abbiamo messo 6 ore, non tanto per le code (che abbiamo quasi del tutto evitato), quanto per l'enorme muro aerodinamico che le biciclette e soprattutto i sedili, causavano. Velocità di crociera di circa 85 km/h, con rare punte di 100.
Una volta arrivati e scaricato, però, i mezzi si sono rivelati molto utili, soprattutto il trike, che abbiamo usato sia per spostarci che per fare la spesa. Il trike ha dato in questo caso il meglio di sé, consentendoci di lasciare quasi sempre la macchina nel posteggio.
Alla fine abbiamo percorso 150 km in due settimane, che sembrano pochi ma che sono il Guiness World record per mia moglie, che credo non abbia mai percorso tale distanza in tale lasso di tempo. Il giro più lungo è stato Lignano-Bibione (circa 40 km in un pomeriggio) che sarebbero luoghi estremamente vicini, se non fosse per un paio di fiumi che non consentono lo spostamento in linea retta, con passaggio obbligato su strada extraurbana parecchio pericolosa.
Alcune immagini:
Qui sotto la bellissima ciclabile di Bibione, sul lungo mare:
Altre immagini dei percorsi ciclabili di Lignano:
I problemi riscontrati sono stati un raggio rotto, due giorni prima di tornare, che comunque non ha pregiudicato l'uso e il furto di una pizzetta mezza mangiata, tre barattolini di tonno in scatola, il porta cellulare e due brugole, sul trike. Non ci hanno rubato un gran che, più che altro il fastidio di qualcuno che ha frugato nelle borse. Il trike era su un passaggio pedonale di ampio passaggio, mi chiedo chi glielo ha fatto fare...
Per quanto riguarda lo stato delle ciclabili a Lignano, la situazione è buona, con un paio di "dorsali" che congiungono la zona pineta, a sud, con la zona Sabbiadoro e faro-porto, a nord.
Questa la ciclabile sterrata ad ovest, in zona non balneare:
Questa la ciclabile ad est, che costeggia gli stabilimenti balneari:
E questa è la bellissima ciclabile in pineta, una vera autostrada di un paio di km che consente di godere del profumo dei pini marittimi e del canto delle cicale:
Purtroppo ci sono molti spezzettamenti tra i vari tratti di cliclabili ma credo che in Italia sia impossibile pretendere altrimenti. Unico rammarico, l'impossibilità di raggiungere Bibione in bicicletta in sicurezza per il già citato problema della strada extraurbana da percorrere (che comunque abbiamo fatto e ne valeva la pena)
Riscontri? I mezzi hanno ovviamente tirato molto l'occhio. Ci hanno chiesto informazioni una decina di persone, di cui due molto entusiaste. Però il problema è che se i mezzi sono fermi, in pochi si accorgono che sono "diversi", non ci fanno caso. Al supermercato è anche perggio, quasi dai fastidio visto che sei diverso e per di più ingombri....Al più qualche vecchietto si è avvicinato a mò di posizione da cantiere urbano e ha guardato intensamente ma senza domane. Timidezza? Forse, o forse pensano alla solita cosa del diversamente abile. Quando sono in movimento, invece, nessuno osa fermarti (forse per lo stesso motivo). Ovviamente tantissimi i "che figata", urlati dai ragazzi e bambini, soprattutto per la reclinata. Al mio passaggio, un tipo su una bici verticale sgangherata mi ha urlato: "Sarà mica comoda!" e prontamente ho risposto: "sarà comodo il suo sellino!".
In conclusione, un'ottima esperienza, quasi il coronamento di un sogno: quello di condividere la passione con moglie e figlia. Che hanno apprezzato molto tant'è che ora, a casa, sembra non possano farne a meno.
In realtà avevo qualche speranza in più di suscitare curiosità, specie in una zona di villeggiatura che pullula di mezzi strani tipo risciò, monopattini, cargo bike ecc. ma ho notato che c'è la solita diffidenza per le cose strane che crea un muro. O sarà che la mia visiera a specchio incute timore. Magari pensano che sotto ci sia un super eroe dei cartoni animati e non lo vogliono disturbare. Non credo che avremo qualche nuovo utente su questo forum per tutto questo, comunque io ci ho provato. E mi sono veramente divertito.
Ah, dimenticavo. Al ritorno per fortuna avevo una bici in meno e ho tolto due sedili (l'anteriore del trike e quello della "V"), cosa che mi ha consentito di tornare in 4 ore e mezza sfiorando in un paio di occasioni i 120 km/h!
Edited by markciccio - 31/8/2016, 13:49