Campionato italiano HPV 2016

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markciccio
view post Posted on 20/5/2016, 10:19 by: markciccio     +1   -1




Sì, il mezzo bianco con le bozze (con me dentro) non è niente altro che il trike carenato Aer1s (non è infatti propriamente un "velomobile"). Non appena riuscirò a risolvere i vari problemi di gioventù, vedrò di aggiornare la discussione dedicata, cercando di inserire più dettagli possibile:

https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?t=71377010

Questo prototipo l'ho semi completato all'ultimo secondo per essere funzionante proprio per la prova di Monza, in tutta fretta. Le finiture non sono il suo punto di forza. Le gobbette sono dovute per diversi problemi che ho incontrato durante le fasi di lavorazioni. La realizzazione, come avevo tentato di spiegare qui:

Video

è stata fatta senza stampo, semplicemente incollando insieme diversi pannelli in vetroresina "stampati" in piano tramite il vetro sintetico, che fa da stampo. I pannelli vanno piegati, posati su una struttura minimale di profilati di alluminio e giuntati, poi rifiniti i bordi e, ovviamente, vanno aggiunti dei pezzi dove la curvatura singola del pannello non è sufficiente. In questo caso sono i passaruota e la parte alta del cupolino. Lì, per forza, occorre modellare a mano. E' proprio lì che ho commesso l'errore di posare il poliuretano (quello in bomboletta), direttamente sul pannello. Indurendosi ha "tirato" per cui il pannello stesso, che è molto sottile e non ha una resistenza propria molto grande, ha creato delle increspature. Queste poi si vedono bene solo quando si vernicia per cui, non avendo tempo, le ho lasciate così. Tanto è un prototipo, può darsi che lo debba segare via in parte o anche tutto. Poi semmai, se dovesse andare bene più o meno così, provvederò (con l'aiuto di Matteo) a metterci un po' di adesivi e colori per mascherare i difetti. Come sapete, non sono un mago delle rifiniture e con così poco tempo a disposizione, mi accontento.
Ah, dimenticavo, per non farmi mancare niente, ho avuto un problema anche con la vernice, in un primo tentativo, data troppo spessa, che tendeva a staccarsi. Per cui ho dovuto eliminarla, metterci l'aggrappante e riveniciare tutto. Per questo motivo si sono aggiunte altre imperfezioni.

In ogni caso vorrei sottolineare che è un prototipo fatto in cantina con due soldi (200 Euro di materiale, per la carenatura), con tutti i difetti possibili, ma ha girato quasi a 50 all'ora, tempo 7 minuti e 19, sul giro singolo a Monza, con una velocità massima di 67, per cui, proprio male non deve essere. Con il vecchio proto Zephyrus avevo girato in 9 minuti e 2", quindi si parla di parecchia differenza. Da 38 di media a 48 km/h. Non credo sia poco. E, lo ribadisco, con tutti i difetti che ha e in mancanza del tempo record di Previtali (che sicuramente mi avrebbe battuto), ho il tempo migliore di tutto il 2016 sulla pista di Monza secondo le registrazioni di Strava. Ok che è un mezzo carenato ma resta comunque la più veloce prestazione di quest'anno e 75.mo nella classifica storica su 1200 concorrenti, di tutti i tempi, su Strava. E, tra l'altro, avevo ancora nelle gambe la stanchezza di Travacò, dove di certo non mi sono risparmiato. E ribadisco che sono a 20 secondi da Renatone con il DF. E con un giro tutt'altro che pulito, alla Ascari stavo per tamponare pure un gruppetto di gobbetti...

Ora dovrei aggiungere parecchi componenti che ancora non ho pronti, come la chiusura delle ruote anteriori e di quella posteriore. Avrei anche le Kojak anteriori, vecchie e consunte da sostituire con delle One ma lì non so se avrò voglia di spendere....Anche il giro catena aveva dei problemi: mettendo il 53-11 mi strusciava su un pezzetto di forcellone, che vedrò ovviamente di limare via. Quando passavo al rapporto più lungo, l'11, sembravo un Ciao smarmittato, sarà per quello che i ciclisti pensavano avessi il motore elettrico. E poi c'è la cosa del fondo in zona talloni, che ho dovuto togliere perchè essendo molto sottile, dopo un po' di colpettini dati con il pedale molto verticale (involontari ma sempre possibili), ha ceduto. Lì devo capire se mettere ancora quei 30 cm di fondo, magari un pelo più resistente o lasciare quella parte aperta. Aria, con quel 30x50 cm tutto aperto, non ne entra, cosa parecchio strana, tra l'altro...

Tornando alla carenatura,in futuro l'idea è di fare una nuova carenatura copia di questa per Matteo, evitando però di incorrere negli errori fatti. E' un sistema di costruzione che obbliga ad essere molto precisi e attenti. Però a me ora interessa renderlo funzionante. Bozzi o non bozzi.

Sicuramente è un mezzo veloce. Quello che ho notato è che avere dei passaruota completamente chiusi fa una differenza abissale. E anche avere un fondo completamente piatto (buco o non buco) fa anch'esso una differenza notevole. E, soprattutto, avere un rapporto fra larghezza e lunghezza molto vicino a 4:1, quello è la chiave di tutto. L'aerodinamica si fa lì.

Per quanto riguarda la guidabilità, mi sono trovato meglio che con il trike nudo. Ad alta velocità, anche sopra i 65, si guida dritto, senza praticamente correzioni. Sicuramente la carenatura fa da stabilizzatore. La ruota da 28", in particolare, che mi dava qualche preoccupazione per la flessione del forcellone, sembra andare più che bene. Insomma, il sorriso di cui sopra mi è scomparso ma la soddisfazione no.

Ora conto di fare qualche altra modifica e di tornare in pista al più presto (magari anche su strada). Io pensavo di fare un'altra sessione di allenamento verso fine mese. Organizziamo?

Edited by markciccio - 20/5/2016, 12:03
 
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