AER1S PROJECT

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ildechiricodesign
view post Posted on 10/9/2015, 17:35     +1   -1




AER1S PROJECT

Il progetto Aer1s nasce da un sogno comune di due autentici appassionati di veicoli a propulsione umana. In realtà Marco è "la mente il cuore e le mani" del progetto....io sono la parte "irrazionale"....il mio compito è quello di dare una forma alle sue idee....Poi in corso d'opera, abbiamo traformato whatsapp in un pensatoio, dove sogni ad occhi aperti prendevano corpo....e in seguito approvati o bocciati da entrambi....con un feeling che raramente mi è capitato di trovare....
Il trike che potete ammirare nelle foto è un prototipo che abbiamo chiamato AER1S T.
Monta una ruota posteriore da 28", è molto stretto, circa 65 cm, ed è alto da terra circa 8 cm.....
I test fatti da Marco sono molto promettenti....sono sul suo profilo strava......raggiunge velocità molto elevate, con medie di tutto rispetto....
Ma è nelle caratteristiche tecniche che riscontriamo notevoli novità rispetto alla struttura dei velomobili olandesi e tedeschi....ad esempio, il trike è strutturale quindi le sospensioni non sono assicurate alla carena, ma al longherone centrale...I test condotti da Marco dimostrano che assorbono egregiamente le asperità dei manti stradali nostrani, mantenendo un assetto comunque idoneo alla corsa...
Cosa dire della carena..?

L'idea è quella di realizzare un velomobile con vocazione spiccatamente corsaiola, da poter utilizzare in tutte le stagioni e comunque per tutte le condizioni di utilizzo, a condizione di sostituire alcune parti della carena stessa che sarà modulare. In altre parole sarà possibile, in futuro, sostituire e adattare le due parti estreme (coda e punta) e scegliere la tipologia di racekap sulla base delle esigenze del pilota....
Ad esempio se si preferisce una coda lunga e raccordata si potrà sostituire....
Naturalmente con questa ripartizione, ispirata alla struttura del WAW, sarà più semplice intervenire sulla meccanica, anteriore e posteriore. Marco stima in peso complessivo di circa 25 kg, e se consideriamo che sarà realizzato in vetroresina, sarebbe un ottimo risultato!!

Attached Image: IMG-20150906-WA0003

IMG-20150906-WA0003

 
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ildechiricodesign
view post Posted on 10/9/2015, 17:43     +1   -1




Un bozzetto della carena...

Attached Image: IMG-20150909-WA0012

IMG-20150909-WA0012

 
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DeLorenzi
view post Posted on 10/9/2015, 17:55     +1   -1




Noto con estremo piacere che "le tre ruote" stanno sempre più prendendo terreno e che si vedono delle novità.

Forse, come detto da qualcuno, sono più accettate delle due ruote e il loro mercato si sta ampliando.
In Italia le sportive probabilmente sono più richieste ma mi aspetto che in futuro anche le "pedalate assistite" turistiche prendano piede. In particolare i velomobili creano interesse.
Dal punto di vista promozionale però la velocità da un aspetto "professionale" e non solo strano.

ciao DeLo
 
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ildechiricodesign
view post Posted on 10/9/2015, 18:20     +1   -1




......Sicuramente......io provo grandissima soddisfazione a raggiungere i 50 kmh con la sola forza delle mie gambe....ma sono visioni personali...con questo progetto vogliamo dedicare la maggiore attenzione possibile a tutto ciò che può portare alla realizzazione di un HPV che raggiunga facilmente velocità sostenute in pianura e in discesa, che riduca il più possibile la fatica in salita...grazie ad un accurato equilibrio tra peso, meccanica della trasmissione e aerodinamica....senza alcuna mediazione.... ;)
 
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view post Posted on 10/9/2015, 18:51     +1   -1

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wow! Complimenti ad entrambi. Gli farete fare un giro al raduno?
Freno a disco anche posteriore? Idraulici o meccanici?
 
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markciccio
view post Posted on 10/9/2015, 19:26     +1   -1




Prima di tutto grazie a Matteo e soprattutto alle rispettive mogli che in questi mesi hanno ipotizziato il nostro fidanzamento, visto che siamo sempre attaccati sul cellulare come due adolescenti. Per cui grazie ad entrambe per la pazienza e grazie di non essere diventate troppo gelose. In effetti ne avreste anche ragione. Ho trovato in Matteo un grande appassionato di velomobili, forse uno dei più grandi appassionati viventi, oltre a un competente tecnico e designer.

Per chiarire fin da subito, evitando problemi di paternità: il trike è stato costruito interamente nella mia cantina ed il progetto è del sottoscritto e tale rimarrà ma senza Matteo non sarei arrivato a realizzarlo così. Il disegno della carenatura è invece tutta opera di Matteo, per quanto comunque sia uscito anch'èsso da un lungo scambio epistolare ma è Matteo che è riuscito a dare sostanza a ciò che era solo nella mente di entrambi. Attualmente la carenatura è in fase di realizzazione ma il tempo è quello che è per cui ci vorrà ancora un po' per vedere il risultato finale.


L'idea per ora è di realizzare due velomobili, uno per me e uno per Matteo. Per il futuro non ho idea, vedremo un po' come andranno le cose.

Aggiungo qualche altra foto del trike Aer1S T:



110_0065

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110_0093

Ovviamente lo porterò al raduno di sabato e domenica e se qualcuno vorrà farci un giro ne sarò più che felice. E' anche per questo che abbiamo deciso di presentarlo su queste pagine oggi (sperando di non risultare troppo invadenti), sicuri di poter far piacere a qualche appassionato che potrebbe provarlo nel week -end.
I freni sono a disco meccanici, indipendenti sulle ruote anteriori. Ho preferito usare il solito sistema con cui mi trovo molto bene ma si può aggiungere eventualmente un disco dietro (gli attacchi ci sono tutti) oppure un vbrake o simile.
Il trike è un prototipo. L'idea era, come ha scritto Matteo, di creare una specie di scheletro autoportante in tutto, per poi aggiungere una carenatura extra sottile, portante solo per se stessa. Una pelle di tamburo. E che fosse possibilimente modulare. Per queste ragioni ha un trave centrale in alluminio-vetroresina-carbonio (un po' come sul vecchio telaio del BaraccOne), con sospensioni con ammortizzatori ad aria sulle tre ruote. Le anteriori sono le solite triangolo oscillante ma con geometrie molto differenti dal passato. Ora il bump steering, rispetto alla vecchia versione, è costantemente zero visto che sono riuscito a sistemare gli uniball della bielletta dello sterzo in perfetto asse con quelli dell'oscillazione dei braccetti. In pratica, essendo tutto in linea, quando oscilla, la ruota non può ruotare, nemmeno se oscillasse di 90° (in realtà la corsa della ruota è di circa 2 cm con un angolo di rotazione di 4-5°). L'incidenza del portamozzo è elevata, 15°. La stabilità è buona fino a circa 60 km/h. Oltre devo dire che non mi sono ancora lanciato. Finora ho percorso 400 km, battendo tutti i record cronometrati del vecchio trike.

Ad aprile-maggio, quando ci è venuta la voglia di fare qualcosa insieme, ci siamo diretti verso un progetto prima turistico, poi sportivo e poi semplicemente "estremo". Perchè estremo? Perché avere un velomobile leggero, stretto e compatto è l'unico sistema di viaggiare solo con le proprie gambe. Almeno questo è il verdetto che esce da tanti km percorsi ogni giorno in ogni condizione possibile. Confesso di essere stato, come Matteo, stregato da mezzi come lo Strada DF e come il Milan da cui questo progetto prende le dimensioni di massima e alcune caratteristiche. Il trike infatti ha, attualmente, una carreggiata di 58 cm e una larghezza massima di 63 cm. Quindi si tratta di circa 10 cm in meno rispetto al mio vecchio trike blu che era già strettino. Questo, supportato dalle sospensioni ad aria, porta ad avere un mezzo sufficientemente veloce ma anche stabile. E' stretto, stretto davvero ma la sezione frontale così ridotta porta una velocità di crociera molto elevata, a livello di una buona reclinata due ruote. In effetti le prove di scorrevolezza (empiriche ma sufficientemente precise) mi portano alla conclusione che questo trike ha le stesse prestazioni della mia vecchia reclinata che credo sia un buon risultato.

Il trike attuamente pesa 18 kg nudo e 20 con portapacchi e tutto il resto, con componentistica di basso-discreto livello (mi sono preso il lusso di una ruota posteriore con pacco a cassetta, così da avere l'11-34) ma c'è molto ancora da alleggerire. Le sospensioni e le piastre di blocco della componentistica sono in acciaio, il sedile è in vetroresina (forma simil-ICE ma modificato nello schienale e soprattutto nella seduta (completamente piatta). Il sedile ha l'inclinazione regolabile in corsa tramite un bloccaggio rapido. Volendo si agevola la spinta in salita semplicemente spostandosi sul sedile e bloccando.
Il manubrio è "a corna". Tenendolo in posizione molto alta dà parecchio vantaggio aerodinamico con i gomiti aderenti al busto e le mani che, coprendo aerodinamicamente il viso, tagliano l'aria. I triangoli attualmente montanti sono una specie di dima-prototipo, regolabili sia in larghezza che camber. Nella versione definitiva probabilmente saranno semplificati e più leggeri ma per ora mi occorreva una regolazione il più possibile universale per provare le diverse soluzioni con modifiche rapide.

La velocità massima che ho raggiunto "in piana" è di 53 km/h a tutta. In un tratto su strava (quello del KOM) ho percorso 1.2 km alla media di 52 km/h, con un dislivello negativo di 9 metri.

Edited by markciccio - 10/6/2016, 09:40
 
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view post Posted on 10/9/2015, 19:55     +1   -1
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A me i velomobili non appassionano, ma i trike si`, soprattutto full suspended!!!
Questo mi sembra bellissimo. Sono curioso di provare quel tipo di manubrio,
che finora i tadpole li ho provati con il tradizionale manubrio sotto.
 
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GRM
view post Posted on 10/9/2015, 20:40     +1   -1




bello, come mai freni anteriori indipendenti?
 
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markciccio
view post Posted on 10/9/2015, 20:55     +1   -1




I freni sono indipendenti perchè, come scrive spesso Delo, occorre una frenata indipendente per asse e con questo "stratagemma" si arriva a un compromesso anche per il cds, visto che è sostanzialmente inutile il freno posteriore. Inoltre frenando separatamente, con un minimo di abilità, si curva pure. Moltissimi trike e velomobili hanno questo sistema.
Altra questione: il trike-velomobile vorrebbe essere modulare. Significa che l'idea è di utilizzarlo come trike da aprile a ottobre nudo o con carenatura aerodinamica posteriore che farebbe anche da portapacchi. Io personalmente il velomobile l'ho usato in estate ma è una tortura. Una sauna. Si può aprire tutto il possibile ma il problema rimane, specie sopra ai 30 gradi. Un trike in estate è imbattibile per comfort termico. Quindi l'idea, non nuova ma mai convintamente realizzata, è di montarla alla bisogna e se non bisogna, smontarla. Per l' inverno si vorrebbe fare un muso montabile facilmente, come le carenature delle moto, per andarci in giro protetti e caldi. L'unico sistema per realizzare tutto ciò era un trike full suspended perchè una carenatura sottile, senza delle vere sospensioni, si creperebbe dopo poco e sarebbe così rumorosa da non risultare utilizzabile. Poi, non piace il velomobile, come a Carlo? No problem, c'è il trike. Come comfort ho trovato che ammortizza bene. Tant'è che ora la media dell'andata al lavoro è passata da 24 km/h circa a 27 semplicemente perchè ora le buche le prendo tutte in pieno senza fare slalom pericolosi...
Alla fine l'idea è di realizzare un mezzo per tutte le esigenze ma comunque super sportivo e magari con una buona facilità di accesso. Sul super sportivo mi ha portato Matteo e ora sono stra convinto della scelta anche per una questione di immagine e di piacere di andarci in giro. Non so se ce la faremo ma penso che a qualcosa di simile ci potremmo arrivare. A proposito di sterzo centrale: ovviamente era l'unica soluzione applicabile, visto che le leve laterali o anche solo il manubrio sotto al sedile, sarebbe stato troppo ingombrante per l'attillata carenatura. Con la forma con le corna sembra di guidare una piccola formula 1 visto che assomiglia a un piccolo volante con il cambio sequenziale.

Qui altri bozzetti di Matteo:

IMG_20150818_WA0004

IMG_20150818_WA0019

IMG_20150826_WA0000

Edited by markciccio - 10/6/2016, 10:02
 
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view post Posted on 10/9/2015, 21:14     +1   -1

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Complimenti davvero... in confronto mi sento il bambino che tenta di assemblare i mattoncini classici delle lego accanto a chi ha la lego tecnics e ci muove mezzo mondo!!!

La mia più completa stima!!!!
 
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Alberto ;)
view post Posted on 10/9/2015, 21:29     +1   -1




OOOOOOO ecco!!!! Ora si che si fà sul serio ;)
 
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view post Posted on 10/9/2015, 21:41     +1   -1
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ICE Sprint 26

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Molto, ma molto interessante!
Complimenti.
 
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view post Posted on 10/9/2015, 21:44     +1   -1
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Che sorpresa! Un vero e proprio scoop per questo forum. :woot:
 
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GRM
view post Posted on 10/9/2015, 21:50     +1   -1




come le minipale, blocchi l'asse e sterzi!
in effetti il problema bilanciamento in frenata era un dubbio che avevo (ricordi dell'ape!) , sull'auto si sente meno, ma su un trike
mi dà l'idea che se non si riesce a bilanciare perfettamente la frenata si senta di più
 
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markciccio
view post Posted on 10/9/2015, 22:00     +1   -1




Dipende molto dalla geometria dello sterzo. Con molta incidenza e un braccio a terra perfettamente nullo si può modulare con discreta facilità. Con questo sterzo in particolare riesco anche, volendo, a usare un solo freno e compensare con lo sterzo. Ovviamente se si tratta si inchiodare ci vogliono entrambi i freni. Con una sola leva per tutto l'asse anteriore di vuole anche più forza. Il freno dietro, te lo assicuro, serve solo per fare i leva o stamparsi sul primo muro disponibile. Dovresti provarlo.
 
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