Commuting invernale, questo sconosciuto

Mancano due giorni all'inizio ufficiale della stagione invernale e personalmente festeggio questa ricorrenza andando, per la prima volta da sempre, al lavoro in bici grazie al velomobile.
Facendo una sintesi veloce, quest'anno ho percorso circa 2000 km nel tragitto casa lavoro e viceversa (10+10 km) con tutti i mezzi a mia disposizione: MTB, reclinata, trike e velomobile. Più o meno si è trattato quindi di un giorno su due, calcolando però che da gennaio ad aprile ho sempre usato la macchina. Per cui si tratta verosimilmente di circa 3 giorni alla settimana da aprile in poi. Il trike è il mezzo che ha fatto più km, circa 1200. E forse il mezzo più comodo e versatile per la tipologia di strade che percorro, essendo un tragitto solo in parte urbano ma soprattutto extra urbano (stupenda campagna tra boschi e vigneti del novarese).

Qualcun altro sta utilizzando in questo periodo un mezzo, reclinato o non per andare al lavoro e vuole condividere l'esperienza?

Penso che sia proprio questo l'utilizzo primario di un VM, breve/media distanza (20/40 km+ritorno) su strade secondarie, oltre alla possibilità di girare in bici soprattutto in inverno per diporto su tragitti ben più lunghi.
Leggevo in un forum francese che il numero dei VM in circolazione si attesta intorno ai 3/400, non tantissimi ma tantissimi di piu' che in Italia.
Se la benzina costasse tanto di più...
Purtroppo non vediamo oltre il vil danaro!

Sì in effetti il velomobile in inverno (qualunque sia, dal Cab bike al Df passando per lo Zephyrus) non può che essere il mezzo ideale per prolungare in ogni periodo dell'anno, o quasi, l'uso della bicicletta per il commuting.
Problemi riscontrati? Una attenzione particolare la darei all'elettrificazione, sia per il fatto che il sudore e quindi la condensa diventa un problema abbastanza grande, sia perché con un buon impianto elettrico è possibile dotare il mezzo di luci molto potenti che lo rendono utilizzabile di notte senza alcun pericolo. Per il resto devo dire che, sudore a parte, il communting con un velomobile raggiunge il massimo del comfort e del piacere. C'è da cambiare un po' la mentalità nel vestirsi, quando fuori ci sono zero gradi non occorrono i guanti, nè indumenti pesanti. Basta una maglietta a maniche lunghe. Tenendo le aperture tutte chiuse (velomobile con cupolino), se si spinge un po' basterebbe addirittura la maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini. Spero che a breve potremo essere in molti a condividere questa esperienza così mi direte le vostre impressioni.
In ogni caso io ho usato il trike per andare al lavoro, fino al cambio dell'ora (metà ottobre, da marzo-aprile) e, con il giusto abbigliamento, si può usare per 6-8 mesi all'anno senza problemi.
Non ditemi che tutti quelli che scrivono sul forum vanno al lavoro solo in macchina...
Bisognerebbe sentire adriano.cavaliere se usa ancora il Cab Bike.

Edited by markciccio - 19/12/2014, 13:57

Io aggiungerei una motorizzazione a codice che permette di essere più rapidi ai semafori, meno ingombranti sui cavalcavia e rendere meno faticose le eventuali salite. Per un velomobile la velocità non dipende dal motore ma dalle gambe.

ciao DeLo

Certo, ovviamente tutto a codice. La velocità media sulle nostre strade che si può tenere con un velomobile è di circa 25-30 all'ora (per i non super atleti) per cui il velomobile elettrificato non può essere che il massimo della goduria. Per quanto non lo abbia mai provato da vivo se non per pochi metri a Santhià il giugno scorso (quello arancione di Massimo che per l'appunto era dotato di elettrificazione).
Aggiungo che alcune mattine ci si sveglia "non molto in forma" (a chi non capita) e sapere di poter contare su un aiutino darebbe sicuramente un grande incentivo anche ai più pigri.

Ottimi spunti di riflessione!! Da "carenati" il problema meteo passa in secondo piano, e anche l'oscurità non è più un tabu, dici bene Marco, un impianto elettrico con un sistema di illuminazione "doc" è l'ideale... l'elettrificazione "ad oggi" propone soluzioni, o estremamente basiche o troppo di alto livello, ma ciò non toglie che come dice DeLo, che lo spint ai semafori/stop non guasta, come anche un certo aiutino sui cavalcavia, svincoli in pendenza....
Sarebbe un argomento da analizzare nel dettaglio per esplorare soluzioni "alternative"

Io vado sempre in reclinata, 2013 e 2014 praticamente ogni giorno salvo spese ingenti o trasporto di almeno altri 2 oltre me in auto. Pioggia estiva no problem, ci si cambia, da ottobre in poi tuta ipergiallaltavisibilità acquistata al mega moto center del''Iper, con soprascarpe dechatlon. Basilare la dinamo nel mozzo, luci led avanti e dietro che restano accese alcuni minuti dopo sosta, più luce rossa(potente) nel casco, posteriore.
Da dire che lavoro (Arpa FVG) in un posto dove ho uno spogliatoio immane, e dove posso agevolmente mettere ad asciugare vestiaro e accessori, e ho un'ora di orario elastico, cosa che mi permette di ...svegliarmi prestissimo (prima delle 06.00) e partire 06.45 - 06.50 per arrivare 7.20 al max, evitando orde di indemoniati quattroruotati. Che poi me li becco la sera, ma almeno sono sopravvissuto all'orda mattutina!
Il velomobile ovviamnete sarebbe uno dei miei sogni. Da grande, chissà...
Ah, km, circa 7.500 -8.000 anno, giretti esclusi.

Dimenticavo, in bici a lavorare ci vado dall'estate 2008 (anno in cui abbiamo deciso di provare a restare con un'unica auto in famiglia, all'inizio non è così banale eh), e dal 2010 in bent.

Complimenti Gianni, sei un vero professionista del commuting. 8000 km all'anno sono tantissimi. Sono contento di sapere che in Italia ci siano commuters come te che non si fermano davanti a niente. Bravo davvero.

Eh...il record (di commuting reclinato)secondo me è del mitico Saccobent...

Effettivamente x usare un velomobile bisogna avere una tale Forma mentis condivisa dalla famiglia che permette il parcheggio nel salotto di casa di codesto veicolo.
In altre case sarebbe stato "scittato daffore" (USCITO FUORO!!!!) dalla padrona di casa, anche mia moglie lo farebbe.

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Stanotte spruzzatina di neve sulle colline del novarese. Quale migliore occasione per provare per la prima volta il commuting invernale nelle condizioni più "scivolose"?