Obsolescenza programmata

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view post Posted on 7/6/2013, 08:20     +1   -1
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"Obsolescenza programmata" Una parolina magica che non conoscevo.

Un documentario della rai da non perdere
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media...6ce4930509.html


Oreste
 
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bylorenz
view post Posted on 2/7/2013, 21:21     +1   -1




scusate a proposito di obsolescenza programmata chi è che ha avuto la bella idea di scrivere sulla brochure divulgativa questa frase? - Non sono
bici da supermercato, non ancora, purtroppo.-

forse ho equivocato il senso?
 
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view post Posted on 2/7/2013, 22:32     +1   -1
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L'autore potrà confermarlo o meno, ma credo che il vero senso fosse quello di lamentarne la scarsa economicità e diffusione, vantata al contrario dai tipi di bici che siamo soliti incontrare anche al supermercato.
 
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bylorenz
view post Posted on 2/7/2013, 22:53     -1   +1   -1




però qualcuno potrebbe anche dubitare che quelle che vendono al supermercato quali biciclette lo siano poi veramente
e parimenti si potrebbe dubitare che qualcosa che si rompe dopo poche ore di utilizzo non sia in realtà così economica pur costando poco - questo soprattutto perché percepiamo un salario limitatamente ad un certo tempo fisico di impiego lavorativo e ciò non avviene in eterno -
altra cosa è capire poi se ci sia un -senso- nell'assecondare la compulsione a cambiare continuamente prodotto e se sia ancora più originario della strategia della obsolesenza che ne sarebbe a quel punto solo la conseguenza
 
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view post Posted on 3/7/2013, 09:12     +1   -1
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:wacko: Non ho mica capito.
 
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bylorenz
view post Posted on 3/7/2013, 12:37     +1   -1




l'ho scritto apposta perché tu non capissi (scherzo).....voglio infatti arrivare a - 100 di apprezzamento , solo così mi sentirò veramente apprezzato :-)
questa si è capita? se no è perché l'obsolescenza ti ha già posseduto ;-)
 
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view post Posted on 3/7/2013, 14:34     +1   -1
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messo sulle bici obsolescenza programmata è applicato a bici da Supermercato da 60 /80 € .
sono sicure ma guarda chi le compra poi non le usa più di due o tre volte o le regala a qualche sfigato
oppure le usa come antifurto in città
magari fra poco le troviamo anche di cartone per un usa e getta

oppure non ha mai provato bici di alta media gamma come scorrevolezza e sforzo applicato.

nel campo delle bici di alta gamma obsolescenza e fatta tirando fuori sempre novità che magari non sono indispensabili ma rendono la tua bici comprata l' anno prima con meno valore

ma il vero valore di una bici non è quanto vale ma quanto ti piace nel usarla

allora quelle da supermercato per il mio caso mi ci devono pagare per usarle

Saluti Reidea
 
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view post Posted on 3/7/2013, 15:18     +1   -1
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view post Posted on 3/7/2013, 15:27     +1   -1
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CITAZIONE (reidea @ 3/7/2013, 15:34) 
magari fra poco le troviamo anche di cartone per un usa e getta

se ne era gia` parlato:
http://frontierenews.it/2012/09/la-bici-di...een-e-low-cost/

piu` che altro una curiosita` con poche possibilita` di successo, a parte che non potrebbe comunque costare 10 dollari.
 
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view post Posted on 3/7/2013, 20:16     +2   +1   -1
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Ciao,
non riesco ad aprire il filmato ma per quello che volevo scrivere forse non serve.

la così detta "obsolescenza programmata" è una teoria per cui vengono costruiti dei componenti che non possono/dovrebbero funzionare oltre un certo periodo (calcolato in giorni od in ore di lavoro od altro), così da obbligare il consumatore all'acquisto del pezzo di ricambio o, con la logica di poter mantenere una quota di mercato stabile sulla base della vendita continua di un oggetto che potrebbe durare a lungo, far "durare" meno un componente, non produrre il ricambio, sostituire il modello, così le persone devono acquistare il modello nuovo.

Nel mondo dei "catastrofisti" di professione (quelli contro tutto, dagli OGM agli antibiotici, dagli allevamenti di vacche da latte all'industria della difesa etc...), anche detti "complottisti", si è generata l'idea che l'obsolescenza programmata sia formalizzata per motivi consumistici. Follia.

Diversamente credo che semplicemente un bene costruito male dura poco, costruire male un bene è un'operazione di marketing potenzialmente dannosa, quando il marchio è immagine del bene, non è un problema se nessuno sa nulla del produttore.

Le bici da supermercato sono costruite malissimo, ma non perchè qualcuno ha pensato ad una obsolescenza programmata ma semplicemente perchè devono costare meno di nulla ed essere vendute in grande numero.

Forse dovremmo imparare che due oggetti di ugual funzionalità, se hanno differenti costi i motivi esistono.
Fausto
 
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Nick Sloth
view post Posted on 4/7/2013, 15:34     +1   -1




CITAZIONE (cstan @ 3/7/2013, 16:27) 
CITAZIONE (reidea @ 3/7/2013, 15:34) 
magari fra poco le troviamo anche di cartone per un usa e getta

se ne era gia` parlato:
http://frontierenews.it/2012/09/la-bici-di...een-e-low-cost/

piu` che altro una curiosita` con poche possibilita` di successo, a parte che non potrebbe comunque costare 10 dollari.

Mi piace molto l'idea di verniciarla coi Carioca e saldarla con la Coccoina!
 
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view post Posted on 4/7/2013, 18:38     +1   -1
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Non sono molto d'accordo con quanto scrive Fausto.

L'obsolescenza programmata è una realtà formalizzata per motivi consumistici; il fatto che poi l'oggetto di riferimento abbia anche un costo inferiore è una ricaduta a volte secondaria ... ancora meno il rapporto con il prezzo al mercato.

Un primo concetto per iniziare a spiegarvi cose che in qualche modo conosco: nessuno compra oggetti brutti (non necessariamente costruiti male).
Un esempio a noi vicino: le bici da supermercato sono prima di tutto (o provano ad esserlo) "belle / accattivanti" (almeno agli occhi dei "non esperti"), ma non sono costruite "male" ... anzi sono costruite "benissimo" se pensiamo a quanto poco costano! ... ed in questo caso l'obsolescenza programmata non è un elemento di progetto (anche se una conseguenza delle soluzioni a basso costo adottate); l'elemento progettuale è "l'uso prevalente" ... cioè il fatto che la maggior parte degli acquirenti ne farà un uso così limitato che quando la bici sarà inutilizzabile, questo accadrà molto tempo dopo che l'acquirente smetterà di utilizzarla (o di tenerla a prendere polvere in cantina od in garage).
Certo che ai nostri occhi di appassionati di velocipedi, le bici da supermercato ci sembrano delle immonde schifezze ... ma se le si adoperano per andare al parco 3 volte all'anno sono perfette!

Torno sull'obsolescenza programmata ... e poi sottolineo l'importanza della parola "programmata".
Il consumismo impone che dietro ad un prodotto ci siano dei meccanismi che faranno si che l'acquirente dopo un certo periodo abbia o senta l'esigenza di buttare via l'oggetto o comunque di sostituirlo. Finita l'era degli elettrodomestici con durata di 20 anni! Altrimenti ci sarebbero migliaia di lavoratori a spasso ed avremmo già riconsiderato la validità del PIL come fattore per misurare le nazioni e le loro economie.
E questo si ottiene non solo con soluzioni scadenti e non solo con lavorando su tematiche puramente tecniche (come giustamente evidenzia Reidea): il marketing è un elemento fondamentale che riesce ad annullare il concetto di durata, ad esempio ... e così si arrivano a buttare via bici da corsa che andrebbero benissimo per "l'uso prevalente". E poi ci sono anche le evoluzioni tecnologiche che si susseguono molto più rapidamente che in passato!

Allora, come dicevo, è INDISPENSABILE per mantenere vivo il consumismo progettare il "ciclo di vita" del prodotto ... che contiene anche l'aspetto dell'obsolescenza.

Perchè ho enfatizzato la parola "programmata"? Per il semplice fatto che la "durata" di un prodotto non è esattamente equivalente al momento in cui lo si può (o lo si deve) considerare "obsoleto" ... e "durata" non è sempre un parametro progettabile con sufficiente precisione.
Ad esempio, un cuscinetto a sfere (uno dei componenti meccanici su cui si fanno più studi in assoluto, anche per definirne la durata) è calcolato per "durare" un certo numero di ore e questo lo si può fare utilizzando formule più o meno complesse ... ma la durata di un cuscinetto è espressa in un valore cosiddetto L10 che significa che statisticamente il 10% dei cuscinetti si romperanno prima della durata calcolata e che il 50% del rimanente potrebbe avere una vita superiore anche del doppio (vado a memoria ... ma non sono troppo distante dalla definizione precisa). Capirete che questo non è sufficiente per salvaguardare il consumismo ...
MA molte delle diavolerie di uso quotidiano contengo tonnellate (virtuali) di software ... invisibile ed impalpabile ed imperscrutabile. Bene, pensate sia veramente impossibile scrivere qualche linea di codice che in un range temporale definito a priori porti inevitabilmente ed inesorabilmente il vostro elettrodomestico a non funzionare più al meglio?!? Credetemi niente di più semplice ... e se fatto in modo adeguatamente sofisticato, vi assicuro può simulare qualsiasi tipo di sintomo di guasto ed ovviamente anche una progressiva naturale usura e decadenza. Certo non è legale e non viene pubblicizzato, ma si può fare e si fa.
E poi si scopre che manca il ricambio (ma per alcune legislature lo si dovrebbe garantire per almeno i 10 anni successivi alla terminata produzione del bene) oppure costa così caro che tutto sommato è meglio cambiare tutto ...
L'abilità in tutto questo sta nel far si che quando scatta il momento in cui si arriva a dover cambiare il bene, l'impatto emozionale non sia deleterio sul brand (la marca dell'oggetto che è trapassato) ... e qui ci sono svariate situazioni:
- è durato poco ... ma in fondo costava poco ... e così ho un buon pretesto per soddisfare il mio io comprando un altro oggetto equivalente ... e non mi ricordo neanche di marca era
- beh tutto sommato ha fatto il suo sporco lavoro .... ed ora la tecnologia è evoluta ... certo non è durato come il frigorifero precedente, ma in fondo mi aveva stufato ... e le marche blasonate costano troppo di più ... insomma un prodotto "onesto" che ha fatto quello che mi aspettavo in funzione di quanto mi è costato
- sì è vero potrei ancora utilizzarlo per la maggior parte delle mie necessità ... ma ad esempio quel nuovo video-gioco non ci gira più sopra ... oppure, il mio PC diventa progressivamente più lento, sarà "obsoleto" (o magari è volutamente rallentato da vagonate di sw fatte apposta)
- ecc ... ecc

Un altro esempio concreto. In ambito industriale un processore dual-core è nella maggior parte dei casi esagerato ... ma nel mondo dei beni di consumo no.

Ci possiamo difendere da questa situazione? Credo di no.
Possiamo solo sperare che nel progettare il "ciclo di vita" di un prodotto si includano seriamente anche le fasi di smantellamento ... perchè questo è veramente un problema che può causare danni importanti ed irrevocabili ... mentre se propriamente considerato, potrebbe creare interessanti opportunità economiche.
 
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DeLorenzi
view post Posted on 4/7/2013, 19:56     +1   -1




Calma, qualcuno compra un " folletto " perché non si rompe mai anche se costa 10 volte un aspirapolvere medio.
Personalmente la considero una pazzia.
Il bello però e che chi te lo vende "vendo in due a casa tua" ti dimostra che il folletto che hai già adesso non va più bene, che è guasto, che il nuovo modello funziona molto meglio di quello che ai già e te ne vende un atro, quello che non si guasterà mai fino a quando torneranno a trovarti.
A mia madre ( che è molto vecchia ) questi scherzi hanno funzionato.
La pubblicità e il metodo di vendita possono convincerti della necessità di cambiare anche un prodotto che si vende come ottimo e che funziona ancora benissimo.
La nascita dei cambi a 10 velocità, anche se servono veramente a poco ad una persona normale, sono " obsolescenza" basata non sul prodotto ma sul "convincimento".
Credo che questo sia molto più reale del particolare debole inserito ad arte per far "sostituire" un bene.

ciao DeLo
 
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view post Posted on 4/7/2013, 20:06     +1   -1
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CITAZIONE (recumbent @ 4/7/2013, 19:38) 
...cut()
MA molte delle diavolerie di uso quotidiano contengo tonnellate (virtuali) di software ... invisibile ed impalpabile ed imperscrutabile. Bene, pensate sia veramente impossibile scrivere qualche linea di codice che in un range temporale definito a priori porti inevitabilmente ed inesorabilmente il vostro elettrodomestico a non funzionare più al meglio?!? Credetemi niente di più semplice ... e se fatto in modo adeguatamente sofisticato, vi assicuro può simulare qualsiasi tipo di sintomo di guasto ed ovviamente anche una progressiva naturale usura e decadenza. Certo non è legale e non viene pubblicizzato, ma si può fare e si fa.

Quoto e confermo quanto sostenuto da recumbent.
E' per esempio il caso delle stampanti a getto d'inchiostro, almeno quelle d'una rinomata marca. E' risaputo.
Ad un certo punto, pur non presentando ad un esame difetti, una luce rossa del pannello lampeggia ed ogni tentativo di resettaggio o riparazione economicamente conveniente, fallisce. L'unica alternativa è acquistarne un'altra.
Un mio amico, pervicace, ne ha viste morire per auto-eutanasia almeno due. Ma ho conoscenza di numerosi altri casi.

Quoto anche quanto sostiene DeLorenzi quando parla dell'azione del convincimento al fine procurare obsolescenza.
Per rimanere nel campo che conosco più da vicino, mi ricordo che quando nacquero i primi dischi da 3,5 pollici per computer con tecnolgia Winchester ed interfaccia di connessione IDE, le capacità standard si aggiravano su poche decine di milioni di caratteri, poi, progressivamente, un pezzettino alla volta, siamo arrivati a miliardi e miliardi.
Se prendeste in mano due dischi, l'uno vecchio di piccola capacità e l'altro "moderno" di capacità elevatissima, non notereste particolari differenze.
Qualcosa di nuovo e più avanzato a livello tecnologico sarà sicuramente stato introdotto, ma sono convinto che i vecchi dispositivi avrebbero consentito, volendo, capacità molto maggiori rispetto a quelle per le quali erano forniti.
Ma ne avremmo acquistato solo uno e, con un po' di fortuna, ce lo saremmo portato dietro per tutta la vita.

Altro caso. Un famoso computer di una ancor più famosa azienda multinazionale.
Incredibilmente, lo so per certo e non posso spiegarvi qui il perché, veniva costretto, mediante artifici software, a prestazioni molto ma molto al disotto da quelle virtualmente possedute, ma ogni tot di tempo veniva rilasciato un modello "successivo" con capacità via via migliorate.
Quando un un certo punto si è deciso che era il caso di sciogliere le briglie perché il "mercato" non stava più rispondendo nel modo previsto, la velocità è schizzata in alto in modo incredibile.
Per dare un'idea, si è passati da un indice di prestazioni di 150 a 15000 come bere un bicchier d'acqua.
Anche così si creano artificiosamente i bisogni e si provoca l'obsolescenza.

Dico la verità, con me cascano male però. Penso e mi vanto d'avere l'atteggiamento giusto di fronte a questa politica.
E' una battaglia impari e qualche volta bisogna o conviene cedere, ma resisto finché è possibile.

Edited by =LoScozzese= - 5/7/2013, 12:17
 
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view post Posted on 5/7/2013, 10:46     +1   -1
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CITAZIONE (DeLorenzi @ 4/7/2013, 20:56) 
Calma, qualcuno compra un " folletto " perché non si rompe mai anche se costa 10 volte un aspirapolvere medio.

io l'ho ereditato da mia nonna. Ne ricordo l'esistenza da quando ero bambino. Non ho mai preso in considerazione di sostituirlo. :)

Edited by cstan - 5/7/2013, 12:33
 
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