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| | ho qualche info in più sul DualDrive e credo sia bene metterle qui.
prima qualche integrazione a quanto detto sopra.
- sulla corona primaria anteriore il sistema richiede un doppio carter x evitare cadute di catena. l'assenza di deragliatore lascia la catena libera di saltare e scendere dalla corona (sia all'interno che all'esterno). quando la catena non era in tensione, i sobbalzi provocati da asperità del fondo stradale mi facevano scendere la catena; fenomeno non molto frequente ma fastidioso (in particolare se perdevo la ruota di un ottimo gruppo durante una rando  ). allora ho creato un paracorona su ambo i lati usando 2 dei carter venduti insieme alle corone shiamno biopace 48 denti che uso; girati in modo speculare, 4 fori su 5 corrispondono tra loro e con i fori sulla guarnitura, così vi ho semplicemente passato una vite. peraltro, tipicamente le competizioni tra HPV richiedono il paracorona x la sicurezza dei concorrenti, e così sistemo questo aspetto e in genere sono più tranquillo e meno "minaccioso"  per strada.
quindi sì, il DualDrive elimina la necessità di deragliatore+cavo+supporto, ma a mio avviso aumenta l'opportunità del paracorona.
- il comando “integrato” sulla manopola destra è soggetto a una certa usura, in quanto realizzato in plastica. io l'ho sostituito dopo circa 20mila km. era ancora funzionale ma un po' impreciso.
- una sola chiave inglese da 15" è sufficiente per smontare la ruota. il mozzo calettato e le apposite rondelle con dente inserito nel portamozzo impediscono al mozzo di girare (e rendono molto + semplice mantenere la posizione della ruota) mentre chiudi i dadi, che quindi si possono serrare in 2 tempi. la chiave può anche non essere lunghissima perché occorre un buon serraggio ma non certo di chili e chili. quella che mi porto dietro sarà 12 cm.
- il coperchietto della clickbox/attuatore è marginale. ho girato per 15-20 mila km senza e ha sempre funzionato egregiamente. il leveraggio interno è semplicissimo, tutto in plastica, e il coperchietto non tiene certo lontano acqua&sporco, casomai protegge dagli urti. un po' di grasso al teflon è la manutenzione che gli ho dedicato.
ora 2 cose apprese con l'esperienza.
attenzione a 2 elementi fondamentali: lo spillo e il dado cieco lato senza cambio.
- lo spillo comanda la posizione del cambio epicicloidale tramite l'attuatore e la leva a manubrio, ed è quindi importantissimo e delicato; una volta tolto l'attuatore, la testa dello spillo sporge dal mozzo e bisogna fare molta attenzione agli urti e all'operazione di (s)montaggio dell'attuatore: storgere/danneggiare lo spillo significa con molta probabilità buttare il cambio interno, poiché Sram non lo prevede come ricambio a sé (a quanto so, Tib confermi?).
- per il dado cieco stesso discorso. ha un passo 'proprietario', virtualmente impossibile trovarlo da altri che non siano Sram, e di nuovo la simpatica casa non li fornisce (Tib confermi anche questo?). a parte lo smarrimento o 'spanarlo' con un serraggio eccessivo  , il problema può nascere da una caduta da quel lato che 'mangi' il metallo x attrito, dato che il dado è uno degli elementi sporgenti. a me è capitato ma x fortuna mi son mangiato solo il coperchietto in plastica o poco più (quindi ora il dado 'ci vede'  ).
- manutenzione. dopo circa 30mila km, lubrificare un po' diventa necessario.
il problema si è manifestato con una sorta di stridio ritmico, anche se non costante, in tutti i rapporti tranne quello centrale. questo l'ho constatato dopo aver lubrificato ed escluso diversi altri punti della trasmissione (c'è voluto un po'  ), e mi ha confermato che si trattava dell'hub shift.
per lubrificarlo, non ho cercato eventuali istruzioni di Sram e ho proceduto, con successo, come segue. ho smontato l'attuatore ma non la ruota. ho posizionato la bici in modo che quest'ultima fosse orizzontale con lo spillo in alto, e mi son procurato pinze a becco e lubrificante da catena (non a spruzzo). facendo sempre girare la ruota, ho iniziato a tirare fuori lo spillo con la pinza (attenzione a non storgerlo!) e a far colare goccia a goccia il lubrificante lungo l'asta dello spillo, facendo fuori-e-dentro con lo spillo tenuto con la pinza a becco ogni 2-3 gocce. con mia sorpresa ho visto che non far uscire olio dall'apertura è relativamente facile. avrò messo circa 1 centinaio di gocce, poi ho rimontato l'attuatore e messo il cambio sul rapporto corto (da salita). ho lasciato la bici nella stessa posizione tutta la notte e al mattino lo stridio era sparito.
per la precisione, ho ripetuto l'operazione 2 volte perché la 1ª ha corretto il problema solo in parte: avevo messo una 50ina di gocce e lasciato 'sedimentare' con il cambio sul rapporto lungo. dopo aver ripetuto come descritto sopra il rumore è sparito completamente e pedalando avevo la sensazione di minor attrito. procedere come ho fatto la seconda volta suppongo che sia sufficiente di per sé. |
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che e' abbinata a un semplice 11/32
grazie ciao!