Biomeccanica ed ergonomia reclinate

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sdraio a pedali
view post Posted on 19/6/2010, 11:13     +1   -1




Ciao. non so se va bene postare questo argomento qui, ma visto che siete presissimi dalla costruzione di prototipi, tra l'altro mi sembrano piuttosto spettacolari, mi permetto alcune considerazioni.

Nell'ambito delle bici da corsa tradizionali c'è ormai una lunga tradizione di studi biomeccanici che permettono a qualunque meccanico di posizionare il ciclista al millimetro sulla sella.

Altrettanto non si può dire per noi reclinati. E' vero che l'ergonomia intrinseca alla posizione fa sentire molto meno questa necessità. E' però pur vero che se si vuole massimizzare l'efficienza della pedalata un occhio a queste problematiche bisogna darlo.

Visto che per motivi professionali qualche conoscenza di biomeccanica ce l'ho, quando pedalo continuo a rimuginare su questi argomenti, anche in considerazione del fatto che amo le montagne e quindi mi tocca fare tanta salita.

FATTORI CHE INFLUENZANO L'EFFICIENZA DELLA PEDALATA:

Posizione relativa del bacino rispetto al femore (articolazione dell'anca): è importantissima in quanto influenza l'efficacia del muscolo grande gluteo, il muscolo più potente che abbiamo a disposizione che si attiva nella fase di spinta sui pedali (da quello che una volta si chiamava punto morto superiore al punto morto inferiore). Qualunque muscolo più si trova a lavorare in posizione allungata e meglio lavora. Sembrerebbe quindi chiaro che più si accentua la flessione dell'anca nel punto morto superiore, più si porta il muscolo grande gluteo in una posizione di allungamento e meglio questo è in grado di esprimere le proprie potenzialità.

Un aumento della flessione dell'anca (entro certi limiti) mette paradossalmente anche il principale flessore dell'anca, lo psoas, in condizioni di lavorare meglio. Dico paradossalmente perchè si trova a lavorare più in accorciamento. Però per la sua particolare posizione rispetto all'articolazione, in posizione di anca più flessa si trova più distante dal fulcro del movimento e quindi lavora con una leva più vantaggiosa. Quindi c'è da aspettarsi una maggiore efficienza anche nella fase di richiamo dell'arto inferiore.

Un aumento della flessione dell'anca nel punto morto superiore si può ottenere tramite tre accorgimenti:
a) allungamento delle pedivelle
b) aumento dell'angolo del sedile rispetto all'orizzontale
c) aumento della differenza di altezza tra seduta e movimento centrale

Faccio notare che di questi tre accorgimenti solo il primo è possibile in posizione eretta, e comunque entro i limiti dettati dal fatto che con una pedivella troppo lunga si rischia di grattare l'asfalto nelle pieghe.

Tutti e tre i sistemi hanno il loro prezzo da pagare:
a)l'allungamento delle pedivelle comporta un aumento dell'angolo di lavoro delle ginocchia che può essere dannoso per le rotule.
b)aumentare l'angolo di seduta comporta un peggioramento dell'aerodinamica, per cui si perde qualcosa alle alte velocità
c)troppo divario tra seduta e movimento centrale causa addormentamenti e formicolii ai piedi che sono problemi circolatori tutt'altro che da sottovalutare.

Per quanto riguarda gli effetti migliorativi sull'azione dello psoas, a spanna mi viene da dire che l'allungamento delle pedivelle non ne presenta (il piede nel punto morto inferiore si trova sempre nella stessa posizione), mentre le variazioni di angolo di seduta e di differenza di altezza tra seduta e movimento centrale possono averne.

Per quanto mi riguarda ho provato a variare l'angolo di seduta della mia slyway effettuando alcune salite lungo un percorso di prova di circa 7 km per 490 mt di dislivello.

image

Qui vedete la posizione del sedile che ho adottate per ottenere una posizione più flessa dell'anca (il riferimento è la fila di fori che si trova in alto a destra: il foro utilizzato è il quarto partendo al basso, nella posizione più sdraiata era il sesto).

Ho effettuato 4 salite in posizione più sdraiata e 3 salite in posizione più eretta. I tempi registrati sono i seguenti:

più sdraiato

1. 37.16
2. 37.18
3. 36.45
4. 38.55

media su 4 tempi: 37,33
media su 3 tempi (l'ultimo è troppo fuori): 37.06

più seduto

1. 35.47
2. 36.00
3. 36.05

media sui tre tempi 35.58

Anche escludendo il quarto tempo ottenuto nella posizione più sdraiata la media ottenuta è comunque di oltre un minuto di differenza, con un miglioramento di circa il 3%. Non so se queste misurazioni possano avere un significato statistico, ma credo che siano abbastanza indicative. Non so dirvi a che angoli abbia lavorato la mia anca, solo che il secondo angolo era sicuramente più chiuso del primo.

Faccio presente che ho agito solo su uno dei tre componenti che secondo me influenzano l'efficienza della pedalata, e lo ho modificato senza nessuna cognizione di causa (che credo allo stato attuale dell'arte nessuno abbia), ma solo basandomi su generiche conoscenze di anatomia.
Tra l'altro nella posizione più seduta mi sono trovato a pedalare più avanti, quindi ho dovuto allungare il boom anteriore. Però mi sono reso conto di non averlo allungato abbastanza. Il risultato era un continuo scivolamento avanti e indietro lungo il sedile che sicuramente ha avuto un influenza negativa sulla prestazione.

Quello che terrei a sottolineare però è che queste considerazioni dovrebbero venire A MONTE di qualsasi progetto di costruzione di reclinata. Prima della scelta della trazione, della posizione del manubrio, della lunghezza del passo e della componentistica. Si dovrebbe prima capire qual è la posizione che consente la pedalata più efficiente e quindi "cucirci intorno" la bent.
 
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view post Posted on 19/6/2010, 12:26     +1   -1
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Luca Ciani

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Ottime osservazioni, le condisco con alcune elucubrazioni che tendono ad arricchire la tua analisi.

La macchina che mi ha permesso di "spremermi" di più è la Trevi-bike Strathos, e qui riporto i miei perchè:
- ha delle inclinazioni sedile parecchio verticali, una pressa mostruosa sui pedali, che son parecchio alti.
- Il sedile è una roba pazzesca, modello trike, cucito addosso, nulla a che vedere con il tuo. Se avessi guidato solo la Strathos mi verrebbe persin difficile capir come sia possibile "scivolare in avanti", ma purtroppo lo so, e questo è essenzialmente un limite di sedile e coperture.
- Aerodinamica peggiore, ma miglior resa, a tutti gli effetti, la Strathos è la bici più veloce che ho usato (anche se energivora in salita, visto i pesi).
- Non ricordo che pedivelle avesse, ma la tendenza era quella di tenere bassi RPM, vista la buona resa.

Discorso a parte, ma perfettamente a tema, per la Performer PB-101, quella che intendo usare come bent da velocità.
Nonostante goda di un'ottima aerodinamica, è totalmente fuori da tutti i principi sopra menzionati, l'angolo sedile/pedali è osceno.
Però, a conti fatti, ci spingo bene (non come la Strathos), quello che mi capita è che mi si infiamma SEMPRE un ginocchio.

Quindi, ritornando ai tuoi principi, sembrerebbe che alcune soluzioni, debbano comunque esser trovate, perchè una buona ergonomia resta valida per ogni utilizzo.
 
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view post Posted on 19/6/2010, 15:03     +1   -1
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Ciao,

a questo punto sono a chiedervi un consiglio!

Dopo varie prove di allungamento/accorciamento del boma continuo ad avere dolori alle ginocchia sotto sforzo (partenza/salite), il punto esatto del dolore posso indicarlo come lo spazio tra i due muscoli anteriori della coscia appena sotto l'inizio della rotula. Dolore che rimane anche sceso dalla bent.

Il problema è l'ultimo test che ho fatto, per vari motivi non ho pedalato per 4 giorni, nessun dolore alle ginocchia; ieri mattina sono partito con al bent e dopo 3 pedalate è tornato il dolore, che mi sono tenuto per tutto il giorno anche sceso dal mezzo.

Non ricordo tale problema con la M5, ora mi chiedo se il problema è quello che esponevate: non tanto la distanza del boma ma la posizione generale sulla sella od il disegno del telaio o la posizione della pedaliera rispetto al resto????

Che dite????

Grazie
Fausto
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 19/6/2010, 15:11     +1   -1




QUOTE (UkaFlesh @ 19/6/2010, 13:26)
.....
Discorso a parte, ma perfettamente a tema, per la Performer PB-101, quella che intendo usare come bent da velocità.
Nonostante goda di un'ottima aerodinamica, è totalmente fuori da tutti i principi sopra menzionati, l'angolo sedile/pedali è osceno.
Però, a conti fatti, ci spingo bene (non come la Strathos), quello che mi capita è che mi si infiamma SEMPRE un ginocchio.

L'aerodinamica non ha niente a che vedere con una buona resa in salita. Se si verticalizza il sedile per avere una migliore resa dei glutei in salita è ovvio che si perde in aerodinamica.

Per il ginocchio hai provato le biellette di san tib? io mi ci trovo bene, anche se dopo un paio di migliaia di km ho quasi concluso che probabilmente fanno perdere un po' di spinta.


QUOTE (faustbike @ 19/6/2010, 16:03)
Ciao,

a questo punto sono a chiedervi un consiglio!

Dopo varie prove di allungamento/accorciamento del boma continuo ad avere dolori alle ginocchia sotto sforzo (partenza/salite), il punto esatto del dolore posso indicarlo come lo spazio tra i due muscoli anteriori della coscia appena sotto l'inizio della rotula. Dolore che rimane anche sceso dalla bent.

Il problema è l'ultimo test che ho fatto, per vari motivi non ho pedalato per 4 giorni, nessun dolore alle ginocchia; ieri mattina sono partito con al bent e dopo 3 pedalate è tornato il dolore, che mi sono tenuto per tutto il giorno anche sceso dal mezzo.

Non ricordo tale problema con la M5, ora mi chiedo se il problema è quello che esponevate: non tanto la distanza del boma ma la posizione generale sulla sella od il disegno del telaio o la posizione della pedaliera rispetto al resto????

Che dite????

Grazie
Fausto

Hai qualche problema rotuleo, la caritlagine tra rotula e ginocchio non è più giovanissima e comincia ad urlare. Magari con la M5 non avvertivi nessun problema per una diversa altezza tra movimento centrale e seduta, per cui la gravità agisce di più sulla rotula di prima, schiacciandola di più contro i condili femorali. O forse adesso hai delle pedivelle più lunghe che ti costringono a lavorare con un angolo di ginocchio più chiuso (possono bastare pochi millimetri se la situazione anatomica è al limite).

Soluzioni: biellette di san tib (a me hanno fatto bene, ma hanno lo svantaggio di allargare la distanza tra i pedali, cosa che gioca contro il benessere delle rotule, ma è un problema che probabilmente si fa sentire nelle persone non troppo alte; altro svantaggio come dicevo a uka è quello che forse si perde un po' nella resa). sono la soluzione più economica.

2. pedivelle più corte. in questo caso devi rivedere anche i rapporti (più agili).

3. corone ellittiche.
 
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ilfennec
view post Posted on 19/6/2010, 15:40     +1   -1




E Bravo, Sdraio a pedali !
Ottime considerazioni suffragate da prove pratiche. Grazie davvero.
Una curiosità:
rispetto al piano orizzontale, di quanti gradi è inclinato il tuo sedile?
Ultimamente ho fatto alcuni test con differenti altezze di seduta e inclinazioni sedile.
Ebbene, considerando un mio appena discreto allenamento ( e a sostentamento di quanto affermi ) con una posizione notevolmente più sdraiata....nei km fatti a seguire dopo aver reso il sedile stesso più verticale, ho avvertito un accumulo di lattico nei glutei che prima non avveniva.
Credo, a questo punto, ad avvalorare quanto affermi:
con la posizione più sdraiata, non usavo tutta la potenzialità del gluteo e il lattico come cartina al tornasole del mancato allenamento in quella zona muscolare.
Che mi dici?
 
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view post Posted on 19/6/2010, 18:59     +1   -1
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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 19/6/2010, 16:11)
Hai qualche problema rotuleo, la caritlagine tra rotula e ginocchio non è più giovanissima e comincia ad urlare. Magari con la M5 non avvertivi nessun problema per una diversa altezza tra movimento centrale e seduta, per cui la gravità agisce di più sulla rotula di prima, schiacciandola di più contro i condili femorali. O forse adesso hai delle pedivelle più lunghe che ti costringono a lavorare con un angolo di ginocchio più chiuso (possono bastare pochi millimetri se la situazione anatomica è al limite).
Soluzioni: biellette di san tib (a me hanno fatto bene, ma hanno lo svantaggio di allargare la distanza tra i pedali, cosa che gioca contro il benessere delle rotule, ma è un problema che probabilmente si fa sentire nelle persone non troppo alte; altro svantaggio come dicevo a uka è quello che forse si perde un po' nella resa). sono la soluzione più economica.
2. pedivelle più corte. in questo caso devi rivedere anche i rapporti (più agili).
3. corone ellittiche.

Ciao,
qualche problema c'è, si fa sentire specialmente qaundo faccio le scale, a piedi faccio tanti km al giorno senza problemi.
ho già adottato le soluzione 1,2 e 3! con pedivelle da 170 contro le 175 della M5; le biellette mi hanno dato dei problemi di altro genere; forse una delle ragioni principali è la differente seduta della M5 rispetto alla Shadow:

image
image

guardando le foto, secondo voi, c'è questa possibilità?
Fausto










 
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sdraio a pedali
view post Posted on 19/6/2010, 21:15     +1   -1




Riesci ad alzare un po' la seduta? Faresti lavorare il tendine rotuleo su una direttrice meno verticale e meno in conflitto coi condili.. (tradotto la rotula viene spinta meno contro il ginocchio e più fatta muovere in parallelo all'asse del femore).

Però per "pedivelle più corte" intendevo massimo 160 mm... se le trovi anche più corte meglio ancora.

QUOTE (ilfennec @ 19/6/2010, 16:40)
con la posizione più sdraiata, non usavo tutta la potenzialità del gluteo e il lattico come cartina al tornasole del mancato allenamento in quella zona muscolare.
Che mi dici?

... dico che dovresti provare a prendere anche tu i tempi nelle due posizioni, magari con foto (anche da fermo) di te sulla bici per valutare gli angoli di lavoro.. ma prima allena quelle chiappe!

QUOTE (ilfennec @ 19/6/2010, 16:40)
Una curiosità:
rispetto al piano orizzontale, di quanti gradi è inclinato il tuo sedile?

boh? image
image

riesci a farti un'idea? io un goniometro per sedili di reclinate non ce l'ho...
 
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ilfennec
view post Posted on 19/6/2010, 21:30     +1   -1




CITAZIONE (sdraio a pedali @ 19/6/2010, 22:15)
... dico che dovresti provare a prendere anche tu i tempi nelle due posizioni, magari con foto (anche da fermo) di te sulla bici per valutare gli angoli di lavoro.. ma prima allena quelle chiappe!

CITAZIONE (ilfennec @ 19/6/2010, 16:40)
Una curiosità:
rispetto al piano orizzontale, di quanti gradi è inclinato il tuo sedile?

boh? image
(IMG:https://image.forumfree.it/3/8/7/1/0/3/3/1276779898.jpg)

riesci a farti un'idea? io un goniometro per sedili di reclinate non ce l'ho...

thanks!
avevo già visto la tua visto e tentato di valutare l'inclinazione, che direi un pelo più verticale della mia oggi e non certo di 2 settimane fà, ma la tua Sly appoggiata al paracarro e con angolo di ripresa "dal basso" temi mi inganni parecchio...
per misurare l'angolo ( se ne è già parlato in un post nel quale non sono , mi spiace, intervenuto ) ho appoggiato la bici al muro su suolo piano, appeso un filo a piombo al muro e misurato con un goniometro ( anche da disegno tecnico ) l'angolo riferito alla verticale e sottratto di 90°...
il mio è ora di circa 29\30°.
Ora ho 2 settimane un pò pienotte di impegni, ma al ritorno dalle vacanze proveremo tempi e sedute magari confrontandoli...

nel frattempo...alleno le chiappe! :lol: :lol:
 
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view post Posted on 20/6/2010, 00:29     +1   -1
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Luca Ciani

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Dopo varie prove di allungamento/accorciamento del boma continuo ad avere dolori alle ginocchia sotto sforzo (partenza/salite), il punto esatto del dolore posso indicarlo come lo spazio tra i due muscoli anteriori della coscia appena sotto l'inizio della rotula. Dolore che rimane anche sceso dalla bent.

Io devo fare molta attenzione. Ho notato che se spingo duro, peggioro il dolore alle cartilagini. Quindi partenze morbide e mi limito a prestazioni mediocri. Oltre alle solite pastigliette di "pinne di squalo" ! :)

Così a naso, non ricordo se con qualche bent non mi veniva questo "difetto". Direi con tutte. E con la cinesina anche un infiammamento.
 
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view post Posted on 20/6/2010, 06:57     +1   -1
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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 19/6/2010, 22:15)
Riesci ad alzare un po' la seduta? Faresti lavorare il tendine rotuleo su una direttrice meno verticale e meno in conflitto coi condili.. (tradotto la rotula viene spinta meno contro il ginocchio e più fatta muovere in parallelo all'asse del femore).

Però per "pedivelle più corte" intendevo massimo 160 mm... se le trovi anche più corte meglio ancora.

Ciao,

1) alzare tutto il sedile o solo la parte anteriore sotto il sedere?
2) lunghezza pedivelle, credevo che essendo alto servissero pedivelle lunghe!, comunque proverò a cercarle; visto che siamo più o meno della stessa altezza, forse io più alto di qualche cm, tu che pedivelle monti? Questo però non mi torna con la M5, dove con le 175 andavo bene.
fatemi capire!! grazie!

Grazie,
Fausto

Edited by faustbike - 20/6/2010, 08:20
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 20/6/2010, 09:33     +1   -1




Questa è un immagine del ginocchio. Invertite le scritte tibia e femore (c'è un errore)


image

Come si vede la rotula è attaccata al tendine del quadricipite che lavorando la fa scorrere sopra la superficie del femore, che in quel punto è un po' arrotondata (terminando in due semisfere che si chiamano condili). Essendo piatta la rotula non combacia perfettamente con i condili.

La forza applicata dal quadricipite sulla rotula si può scomporre in una componente longitudinale e in una perpendicolare alla superficie dei condili.

Per non disturbare troppo la rotula bisogna aumentare il più possibile la componente longitudinale a scapito di quella perpendicolare. Ci sono due modi:

1. Il primo è quello di lavorare ad angoli più aperti possibili. Più è chiuso l'angolo più il legamento rotuleo (che tiene attaccati il quadricipite e la rotula alla tibia) va in tensione trascinando la rotula verso il basso e quindi aumentando la pressione della medesima sui condili

2. Il secondo è quello di tenere il femore quanto meno verticale possibile; un femore troppo verticale comporta che il lavoro del quadricipite tende a schiacciare il bordo superiore della rotula contro i condili.

Il metodo n. 1 è quello che si usa quando si accorciano le pedivelle (è vero che se si guardano i parametri antropometrici uno alto ha bisogno di pedivelle più lunghe di uno basso per ottenere gli stessi angoli di lavoro, ma se ci sono dei problemi di cartilagini bisogna dare la priorità a questi). Il metodo n. 2 si usa quando si diminuisce il differenziale di altezza tra seduta e movimento centrale.

Mi viene da pensare che per Fausto possa essere più indicato il metodo n. 2, dato che il dolore che avverte è proprio sotto il margine superiore della rotula (almeno così mi sembra di avere capito) e che la differenza di configurazione tra m5 e strathos ha comportato sicuramente un aumento della verticalità del femore.

Quindi io proverei ad alzare la seduta (basta solo il sedere, magari mettendo uno spessore di qualche centimetro... l'ideale sarebbe avvicinarsi quanto più possibile al differenziale di altezza che avevi nella m5).

Però non disdegnerei di prendere delle pedivelle davvero corte... two is better che one, come diceva una pubblicità...
 
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view post Posted on 20/6/2010, 10:35     +1   -1
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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 20/6/2010, 10:33)
Mi viene da pensare che per Fausto possa essere più indicato il metodo n. 2, dato che il dolore che avverte è proprio sotto il margine superiore della rotula (almeno così mi sembra di avere capito) e che la differenza di configurazione tra m5 e strathos ha comportato sicuramente un aumento della verticalità del femore.
Quindi io proverei ad alzare la seduta (basta solo il sedere, magari mettendo uno spessore di qualche centimetro... l'ideale sarebbe avvicinarsi quanto più possibile al differenziale di altezza che avevi nella m5).
Però non disdegnerei di prendere delle pedivelle davvero corte... two is better che one, come diceva una pubblicità...

Ciao,

hai visto giusto sul punto del dolore; proverò con entrambe le soluzioni, anche se, da rapida ricerca in internet, pedivelle da 160 sono difficile da trovare. C'è solo questo modello, ma non capisco se si adatta alle biopace:

http://cgi.ebay.it/ONZA-Muscleman-Crankset...=item45eef73994

Grazie per tutti i consigli, oggi piove, ne approfitto per iniziare a lavorare sul 2.

Fausto

PS
l'ultima risonanza alle ginocchia parlava di "scarsa profondità della troclea femorale con rotual extraruotata; cartilagini articolari femorali e rotulea ispessite; seganle disomogenemanete aumenato in rapporto a condropatia; alterazioni degenarative subcondrali di tipo sclerotico della superficie laterale della rotula; evidenti alterazioni degenarative subcondriali della regione mediana della troclea femorale; disomogeneità dei corni posteriori meniscali; nessuna alterazione deie legamenti crociati, dlle strutture capsulo legamentarie dei tendini quadricipitali e rotulei;
no appare distesa da liquidio la borsa del gastrocnemio" !!!!!!!!!!

l'ortopedico mi disse che me li devo tenere così e sopportare del dolore; una volta operavano ma adesso preferiscono non farlo perchè erano più i problemi post operatori a lungo termine che il dolore normale che si ha. bho!?!??!
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 20/6/2010, 15:02     +1   -1




QUOTE (ilfennec @ 19/6/2010, 22:30)
avevo già visto la tua visto e tentato di valutare l'inclinazione, che direi un pelo più verticale della mia oggi e non certo di 2 settimane fà, ma la tua Sly appoggiata al paracarro e con angolo di ripresa "dal basso" temi mi inganni parecchio...
per misurare l'angolo ( se ne è già parlato in un post nel quale non sono , mi spiace, intervenuto ) ho appoggiato la bici al muro su suolo piano, appeso un filo a piombo al muro e misurato con un goniometro ( anche da disegno tecnico ) l'angolo riferito alla verticale e sottratto di 90°...
il mio è ora di circa 29\30°.

Dalla foto qui sotto, anche se non perfettamente allineata (il filo a piombo risulta avere un angolo rispetto all'orizzontale di 89° 36', vuol dire meno di mezzo grado sessagesimale di errore) risulta che l'angolo del sedile rispetto all'orizzontale è tra i 36 e i 37 gradi.



image

Per misurare gli angoli e fare quello che vi pare con la grafica usate GIMP! Gnutella Image Manipulator Program. open source e freeware. meglio di photoshop. grazie linux. ovviamente c'è anche una versione per i poveracci di windows... non siamo mica la microsoft che fa finta di essere la sola ad esistere..
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 20/6/2010, 15:24     +1   -1




QUOTE (faustbike @ 20/6/2010, 11:35)
[

PS
l'ultima risonanza alle ginocchia parlava di "scarsa profondità della troclea femorale con rotual extraruotata; cartilagini articolari femorali e rotulea ispessite; seganle disomogenemanete aumenato in rapporto a condropatia; alterazioni degenarative subcondrali di tipo sclerotico della superficie laterale della rotula; evidenti alterazioni degenarative subcondriali della regione mediana della troclea femorale; disomogeneità dei corni posteriori meniscali; nessuna alterazione deie legamenti crociati, dlle strutture capsulo legamentarie dei tendini quadricipitali e rotulei;
no appare distesa da liquidio la borsa del gastrocnemio" !!!!!!!!!!

l'ortopedico mi disse che me li devo tenere così e sopportare del dolore; una volta operavano ma adesso preferiscono non farlo perchè erano più i problemi post operatori a lungo termine che il dolore normale che si ha. bho!?!??!

Vista la situazione mi pare proprio che non ti convenga sopportare troppo quei dolori. Meglio che trovi una soluzione. A volte aiuta anche pedalare posizionando i piedi con la punta che guarda leggermente all'esterno.

Per l'intervento ha ragione il tuo ortopedico... e se lo dicono loro che aprono persone come se aprissero scatole di tonno...
 
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view post Posted on 20/6/2010, 17:40     +1   -1
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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 20/6/2010, 16:24)
Vista la situazione mi pare proprio che non ti convenga sopportare troppo quei dolori. Meglio che trovi una soluzione. A volte aiuta anche pedalare posizionando i piedi con la punta che guarda leggermente all'esterno.
Per l'intervento ha ragione il tuo ortopedico... e se lo dicono loro che aprono persone come se aprissero scatole di tonno...

Ciao,
intanto ho alzato la sella sul davanti di 2,5 cm con uno spessore di legno ed ho accorciato il boma di 1cm, domani spero ci sia il sole, così provo sui 25/30 km cosa succede.

Non vorrei dover tornare indietro sulla M5, ma se i dolori continuano dovrò pur pensarci, non intendo rinunciare a pedalare! figurati rinunciare ad una recumbent. C'è da dire che l'aggiustaggio del sedile Slyway mi sembra abbia veramente tante possibilità di regolazione.

Ma i trike come si pongono rispetto alla seduta ed a problemi di questo tipo?

Grazie,
Fausto
 
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