Se la salita è questa
http://www.salite.ch/8948.asp?Mappa=http:/...70&empriseH=661non penso proprio che si riesca a farla "tranquillamente" in un'ora. Vuol dire avere una vam di circa 1000, valore alla portata di un buon cicloamatore che ci metta il massimo impegno. I pro viaggiano su vam di 1500, quando si impegnano, non quando vanno tranquilli. Nelle cronoscalate, specialisti molto leggeri e su tratti abbastanza brevi, ottengono valori anche notevolmente superiori.
Secondo me, per trovare le prestazioni e i limiti delle bent, bisognerebbe usare un misuratore di potenza, magari uno di quelli nel mozzo, in modo da poterlo usare su diverse bici. Si dovrebbe aver la pazienza di sperimentare diverse posizioni e tecniche di pedalata, scegliere la formula che da' la miglior potenza media e poi allenarsi con tale assetto. Sono sicuro che a parità di potenza espressa, una bent e una bdc, in salita, vanno alla stessa velocità.
In diverse discussioni si è tirato in ballo il fatto che in bdc alzandosi sui pedali si possano esprimere chissà quali potenze. Secondo me, chi favoleggia ciò, non conosce la tecnica del fuorisella in salita e ripeto in salita, non in volata. Per prima cosa il fuorisella in salita viene mantenuto per periodi brevi, solo gli scalatori molto leggeri lo reggono per lunghi periodi. Questo perchè il coinvolgimento di tutti quei muscoli che tengono il corpo sollevato dalla sella fa schizzare subito la frequenza cardiaca verso l'alto e il probabile fuori soglia con conseguente accumulo di acido lattico, va poi recuperato. Ci sono anche dei vantaggi momentanei, si può spingere un rapporto più duro, si usano muscoli meno stressati e si rilassano quelli stanchi, si da' un'accelerata che può fiaccare gli avversari, questo a patto di eseguire movimenti corretti, con le braccia che equilibrano solamente il tronco, peso del corpo che si sposta ritmicamente sui pedali e gamba ben distesa al pm inferiore. Anche tra i pro, sulle lunghe salite, gli atleti più pesanti, i cossiddetti passisti-scalatori, difficilmente si alzano sui pedali e solo per rilanciare, sgranchirsi o sprintare; generalmente stanno seduti, adottando una pedalata più agile.
Ritornando alle prestazioni delle bent in salita, penso che la strada per migliorare sia l'ottimizzazione della pedalata e l'uso appropriato dei muscoli più potenti del corpo, quelli delle gambe, e non il ricercare altri tipi di trazione o spinta. Questo per il concetto già espresso da altri, che il carburante che abbiamo a disposizione, l'ossigeno contenuto nei globuli rossi, va indirizzato il più possibile verso i muscoli più forti ed efficienti, e non disperso in altri distretti.
Puo darsi che quando mi arriverà il fatomatico telaio Slyway team ( nell'officina slyway deve esserci solamente un omino che ogni giorno fa un pezzettino di telaio, se no non si spiegherebbero i tempi biblici di consegna, per di più adesso l'omino è impegnato a sostituire i manubri e tutto il resto si ferma) decida di farmi una ruota con il CycleOps. Devo pensarci un po', perche non è che mi arrida troppo l'idea di tenere d'occhio anche la potenza oltre il cardio, la cadenza, la velocità, le buche il traffico ...................
Edited by ninbus - 22/5/2009, 16:10