| Ultimo aggiornamento sulle esperienze Recumbent OFF-ROAD: Ieri con due amici MTB ultra-preparati e ultra-attrezzati (MTB Capella carbon front 12kg e MTB Full, entrambe ultimo grido) ci siamo buttati in 2 ore di MTB davvero pesanti. Io ricollaudavo la FROG Off-road, senza sospensioni. Primo tratto, sterrato sconnesso, carrozzabile, poche buche. Il pane della FROG, inutile dire che dovevo scegliere bene le traiettorie ma oramai ho già tastato con piede che la scorrevolezza dai 20km/h in sù, su piano, è una pacchia con le MTbents. Le 2 MTB ogni tanto spaziavano in virtuosismi, mentre io a livello di comfort credevo di essere ancora sotto le lenzuola. Ovvio che se si alzavano in piedi mi andavano via, ma a livello aerobico stavo meglio io, insomma, come su strada, nulla di nuovo. Secondo tratto, misto sali-scendi tecnico senza ostacoli, single-track, ghiaia a tratti. Il tratto più congegnale alle MTbent, perchè ottimizzando la spinta prima e dopo la salita sfruttavo ogni curva con una pedalata continuativa. In questo tratto i miei 2 amici han sgranato gli occhi dopo aver pennellato 2 curve "tecniche", perchè dirandosi per valutare il distacco che pensavano d'avermi inflitto, si son sentiti la mia MTbent che gli frenava alla ruota... In questo tratto ho sentito le coperture e il telaio lavorare molto bene. Conoscevo bene quel tratto e sapevo che era meglio il tassellato 26/26 della FROG piuttosto che quello sulla 20/20 biammortizzata della galaxy, perchè le curve con la ghiaia erano il potenziale problema. Iniziai a pensare "questi 2 non vanno avanti, speriamo che duri", ma sapevo che non poteva durare, quì niente vantaggio aerodinamico, solo un po' di miglior scorrevolezza e doti baricentrali innate delle bent. Terza fase: Salite di OGNI tipo. La prima salita presentava aumento graduale della pendenza e sterrato non molto dissestato. Ho tenuto il loro passo, ma la sola differenza di peso rese di fatto l'impresa impossibile. Iniziai a tenere un ritmo più congegnale allo sforzo che volevo fare e la bent proseguì all'andatura di emergenza dei 6 km/h. In svariati punti i due mi aspettavano e io dovevo proseguire col mio ritmo, perchè se sforzavo capitava ENORMEMENTE il problema della mancanza di equilibrio che avviene quando si sforza troppo in salita (mi sa che avete capito... aggiungete il fatto che c'erano pietre e pietruzze...). Ma la differenza di prestazioni era molto superiore alla differenza-pesi, era soprattutto quella della differenza mezzi. La MTbent fece egregiamente il suo sporco lavoro nelle salite, col suo ritmo e non misi mai il piede per terra. Comunque non mi aspettarono per molto, e nei pochi tratti dove ritornava il piano mi vedevano arrivare a missile. Se si pensa a far correttamente la salita, ognuno col proprio ritmo, la scalata con la MTbent è una cosa molto divertente e giocosa. Gestire forza ed equilibrio nelle salite è fonte di soddisfazione (in parte avviene anche su strada, ma lì già solo il fatto che passino le automobili snatura un po' il piacere, perchè c'è più pericolo). Le ultime salite erano più pietrose e questo mi ha fatto capire che anche se avessi avuto una MTBent estremissima, il mio passo sarebbe sempre stato quello (circa 6km/h). Quarta fase: Fango e discese. Prima il fango putrido di 2 pozze, con terriccio davvero molle. Io scendo, un passo nel fango, risalgo e vado lindo. Quello con la full si inventa una "variante" lunga, pur di non toccare terra coi piedi, quello con la front affronta il fango, sgancia a Sx ma il terreno sposta la bici a sx e... cade a destra! Patapunf! W gli attacchi. (Ah, dimenticavo, io non li ho, però mi aggiusto pedalando rotondissimo. Nonostante stessimo facendo un giro ad anello, di discese non ne erano ancora capitate. Ero curiosissimo di vedere le differenze tra i 3 mezzi in discesa, e i 2 amici non persero occasione di preoccuparsi per me, dicendomi che era meglio se scendevo a piedi. Ecchessarà mai... Giù per una scarpatona in terra bagnata, radici, ma in fondo bastava non commettere grossi errori. Il casino era che non conoscevo la strada e quindi adottai solo un po' di prudenza. Seconda discesona, secondo avviso... "se non te la senti..." insomma... poi uno dei due notò finalmente che una recumbent non può "dare il giro", che era quella la loro preoccupazione, mi dissero che in quella discesa erano capottati già parecchie volte. Insomma, discese su discese, riuscivo a tenerli a ruota, anche se la discesa, essendo ardua, non è stata così divertente come altre. Quinta fase: Single track in giungla e finale in contropendenza da panico. Arrivò poi una fase in leggera discesa con particolari curve, tutto nel pieno sottobosco, con sentiero poco identificabile. Divertentissimo ma pericoloso, avevo paura perchè loro andavano a missile e non capivo bene qual'era la traccia da seguire, commisi alcune imprecisioni ma la MTbent procedette sul binario giusto. La sensazione fu quella di "pilota automatico", perchè in alcuni casi ero addirittura conscio di non aver manovrato bene. Vabbè. Il gran finale in contropendenza è stata un'allucinante novità. Costeggiavamo sul piano, su un letto folle di foglie morte, una contropendenza laterale che tanto per capirci non avrebbe potuto essere fatta in salita, perchè c'era erba lunga e bagnata. I 2 amici andavano tranquilli ma io sentivo un gran lavoro di telaio e copertoni che da soli valevano il prezzo del biglietto. La bici, di suo, tendeva a scendere, e quando correggevo per tenerla sulla contropendenza sentivo un gran lavoro di scambio pesi e aggrappamento pneumatici che si scambiava tra anteriore e posteriore. Me la presi giusto un po' più con calma e nel discesino finale vedevo in lontananza i 2 amici che erano già all'arrivo, intenti nel carpire i trucchi di questo mio mostro, che in maniera egregia andava a terminare la fatica: io mi buttai giù stile filmato AZUB. Negli ultimi 10m c'era da attraversare un ruscello e lì, nonostante mi resi conto all'ultimo che potevo farcela, ho voluto evitare il finale alla Fantozzi, e ho spinto a mano.
CONSIDERAZIONI: Divertimento al 100%. Ringrazio le coperture alle quali devo tutto il piacere e l'aderenza. Me la sono proprio goduta e m'è passata la voglia di una MTbent full-suspended perchè in fondo questa è già il divertimento al top. Come già saprete, queste coperture sono veramente penalizzanti a livello di velocità su asfalto, quindi per un buon off-road, magari meno estremo, si potrebbe optare per una gomma meno aggressiva. Relalano però un equilibrio sorprendente. Andare ai 2 km/h in piano è un gioco da ragazzi.
Fabio ha cambiato anche lui i pneumatici sulla sua Performer e ha saggiato con piede quant'è divertente il recumbent off-road, mi seguirà alla prossima uscita.
Nel mondo MTB la recumbent porta il suo proverbiale comfort e una certa giocosità che rende piacevole anche l'andatura blanda. A livello prestazionale non c'è ragione di competere con le "MTB regolari" estreme, anche se la prestazione non è così diversa come avrei pensato. Insomma, si perde quel che si perderebbe su strada in uno scollinamento, più qualche punto dovuto al terreno invalicabile (che non è successo). In un giro di 2 ore sarei arrivato 20 minuti dopo, e non meno di 10 con la miglior MTbent possibile, cioè con componentistica pari alla loro. A parte i tempi, forse una MTbent più votata alle prestazioni chiederebbe anche rinunce di comfort, e in questo no, rimango irremovibile. Per me lo sport, sempre in poltrona.
Un grandissimo e caloroso ringraziamento a Tiberio, che ha reso questo mio sogno realtà.
Edited by UkaFlesh - 29/11/2009, 23:58
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