Lunghezza pedivelle

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view post Posted on 5/3/2011, 12:33     +1   -1
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Fondatore del forum e bent-appassionato

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Avevo letto che le pedivelle corte sono anche utili per mezzi con ruote motrici piccole, evitando la necessità di corone troppo grandi, compensate da una maggior facilità di aumentare la frequenza di pedalata. In sintesi:
- a parità di sviluppo con le pedivelle più corte si deve spingere di più sui pedali (minor braccio di leva)
- per fare meno sforzo (o pari sforzo che con le pedivelle std) si passa a rapporti più agili (sviluppi più corti, quello che si ha normalmente con ruote piccole)
- per mantenere le stesse velocità bisogna aumentare la frequenza di pedalata
- pare che le ginocchia patiscano più per un'eccessiva corsa angolare (maggiore con pedivelle lunghe) che non per una frequenza più elevata
- credo però che ci si debbe allenare parecchio per abituarsi a questo nuovo modo di pedalare

Aspetto con curiosità l'esperienza di Bepi ... e anche quella di Tiberio che sta prendendo una direzione completamente opposta ...
 
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view post Posted on 5/3/2011, 12:47     +1   -1
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@recumbent: l'abitudine all'agilità è principalmente una questione di posizionamento corretto in bicicletta, di cordinazione dei movimenti - e ciò lo si ottiene con l'allenamento specifico - e per ultimo di quelle che sono le personali caratteristiche fisiche e muscolari.
Normalmente il muscolo di un "anziano" tende a perdere agilità preferendo ritmi più blandi e rapporti più lunghi.
Sono allenato all'agilità anche se, naturalmente, vista la mia età, ho perso un po' di smalto, perciò quello che mi preoccupa maggiormente è che l'aumento di frequenza mi porti, come ora, a scompormi ed a rimbalzare sul sedile perdendo coordinazione.
Ma fino a che non smette di piovere, posso limitarmi solo alle fantasie ed alle supposizioni.
Staremo a vedere.
 
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view post Posted on 5/3/2011, 23:33     +1   -1
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Ciao,

questo è un problema che mi interessa, continuo ad avere dolori alle ginocchia con la shadow, pedivelle da 175 con biopace; vorrei provare ad accorciare usando pedivelle da 150/155 con corone tonde ma ho molti dubbi! Sulla Bianchi da corsa ho pedivelle da 180 e non ho problemi, però non ho nessuna intenzione di lasciare le bent per le bdc!!!

Qualche idea?

Fausto

ps
io sono 2,00mt con proporzione esatta tra femore e tibia (centro caviglia/centro ginocchio 50cm - centro ginocchio/centro testa del femore 50cm).
 
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DeLorenzi
view post Posted on 6/3/2011, 09:29     +1   -1




@ faustibibike

Avendo le corone ovali "biopace" sai che si possono montare in due modi completamente diversi come uso. Puoi avere il diametro mggiore in fase di massima spinta "più dure" o il diametro minore sempre in fase di massima spinta "più agili".
Perchè non girarle di 90° e vedere come rispondono le ginocchia !!!!!!!!!
La shimano quando l'ha inventata non l'ha fatto per avere più spinta ma più agilità, poi si è scoperto che si potevano usare al contrario.

Sicuramente è una prova che non ti costa niente e che magari aggiungerebbe un'idea alla discussione sulle ovali.

ciao DeLo

Edited by DeLorenzi - 6/3/2011, 17:09
 
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view post Posted on 6/3/2011, 10:48     +1   -1
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Da circa trent'anni (sono nate nei primi anni '80 sulle bdc e venivano chiamate, se ricordo bene, doppia asimmentrica) che queste ovali sono sulle strade, ma sino ad ora non ho mai letto un trattato biomedico "ufficiale" che ne comprovi una efficacia assoluta. Mi ricordo anche che ebbe molto successo tra i bi e triatleti.

Ho interpellato un amico, da sempre atleta agonistico, ed ora allenatore di una squadra di mtb, il quale mi ha detto che sono state usate da lui e dai suoi atleti con alterna soddisfazione. Ma ora ne fanno a meno (anche di biellete e similia).
Inoltre mi ha detto che oggi, grazie alle nuove metodologie di allenamento, anche gli atleti non professionisti (amatori e dilettanti) riescono agevolmente a tenere regimi di 80-90 rpm e durante la pedalata alzano e abbassano la punta del piede in corrispondenza delle fasi di recupero e di spinta sul pedale annullando così i "benefici" delle ovali.


... di più nin zò! :B):



 
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view post Posted on 6/3/2011, 15:41     +1   -1
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CITAZIONE (DeLorenzi @ 6/3/2011, 09:29) 
@ faustibibike
La shimano quando l'ha inventata non l'ha fatto per avere più spinta ma più agilità, poi si è scoperto che si potevano usare al contrario.
Sicuramente è una prova che non ti costa niente e che magari aggiungerebbe un'idea alla discussione sulle ovali.
ciao DeLo

Ciao,
quindi, se ho capito bene, svito le corone a pedivelle ferme su un punto e le ravvito ruotandole di 90°?
Stamattina ho accorciato il boma di circa 1cm, come suggerito da altri, ho poi fatto 70Km ed il dolore è arrivato verso i 50.
Aggiungo questa prova di DeLo e poi vedo...

Grazie,
Fausto
 
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view post Posted on 21/3/2011, 08:39     +1   -1
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Ho fatto qualche giretto di prova su brevi distanze e percorso misto intorno casa e posso documentare alcune impressioni d'uso delle pedivelle corte da 155 mm al posto delle 175.

a) La pedalata è effettivamente più agile e pare anche più facile, nel senso che le gambe sembrano poter girare con maggiore agio sia in piano che in salita.
b) Tutto l'insieme della trasmissione si "indurisce": lo sforzo necessario per azionare un determinato rapporto risulta maggiore, costringendo alla ricerca di un pignone con maggiore dentatura.
Già l'ho detto da qualche parte: la letteratura accenna al fatto che, sostanzialmente, una riduzione di 2,5 mm nella lunghezza delle pedivelle equivale, in termini di sforzo, ad avere circa un dente in meno nel pignone.
Indubbia conseguenza è la necessità di adottare una dentatura di maggior raggio per compensare, con un aumento del ritmo di pedalata a parità di velocità espressa, la minor leva delle pedivelle.
c) Si è più stabili sul sedile; non si rimbalza anche a ritmi elevati. Ciò deve essere dovuto anche e soprattutto al fatto che l'effetto dinamico sul corpo del lancio e del ritiro delle gambe, considerata la minore escursione per angoli minori, risulta più basso.
d) Diminuisce in modo tangibile sia l'interferenza con la ruota anteriore che col manubrio, essendo possibile sia un allungamento del boom che un avanzamento del manubrio, con conseguente posizione meno raccolta, meno a mantide. Ne deriva anche una certa maggior comodità.
Anche la visibilità della strada ne guadagna leggermente, perché un avanzamento del manubrio, che è ancorato ad un cannotto (una pipa) dotato/a di una certa angolazione, ne provoca anche un piccolo abbassamento.
Chiaramente il fatto è maggiormente avvertibile laddove, come nel mio caso, si usa un manubrio "a timone".

Insomma, almeno per il momento, una sensazione positiva con la necessità di adottare qualche correttivo o sulla dentatura di almeno una delle corone anteriori, diminuendo il numero di denti o, in alternativa ma più complicato da realizzare, provare a passare da un pacco pignoni 11-32 da 8 velocità ad un più adatto 11-34 a 9 velocità.
Non posso ancora documentare gli effetti alle alte velocità e sulla salute delle ginocchia. Spero di poter approfittare questa settimana di qualche giornata di bel tempo per portare la bici finalmente "fuori porta", e lanciarla su strade libere da traffico.
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 23/3/2011, 14:32     +1   -1




Una buona alternativa per risolvere i problemi rotulei sulle reclinate è ridurre il dislivello seduta-movimento centrale. Lo ho già consigliato a faustbike che ne ha tratto gran beneficio senza ridurre la lunghezza pedivelle.

 
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view post Posted on 24/3/2011, 09:13     +1   -1
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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 23/3/2011, 14:32) 
Una buona alternativa per risolvere i problemi rotulei sulle reclinate è ridurre il dislivello seduta-movimento centrale.

Sono certo che tu abbia ragione: diminuendo il dislivello del quale parli si modificano anche gli angoli di chiusura del ginocchio/femore, no?
Considera però che, almeno nel mio caso, così come ho già accennato, sono anche altri gli effetti che vado ricercando con la sostituzione delle pedivelle. Sono "meno alto" di almeno una spanna ed oltre (delle tue) rispetto a te e pare che i costruttori solitamente non privilegino questo aspetto.
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 24/3/2011, 09:46     +1   -1




CITAZIONE
diminuendo il dislivello del quale parli si modificano anche gli angoli di chiusura del ginocchio/femore, no?

sì, ma credo che il beneficio maggiore di questa soluzione consista nel fatto che l'azione del quadridipite esprime una forza meno di taglio rispetto al piano di scorrimento della rotula sull'articolazione del ginocchio, diminuendo gli attriti interni alla femoro-rotulea.
 
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view post Posted on 25/3/2011, 01:02     +1   -1
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Luca Ciani

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CITAZIONE (sdraio a pedali @ 24/3/2011, 09:46) 
CITAZIONE
diminuendo il dislivello del quale parli si modificano anche gli angoli di chiusura del ginocchio/femore, no?

sì, ma credo che il beneficio maggiore di questa soluzione consista nel fatto che l'azione del quadridipite esprime una forza meno di taglio rispetto al piano di scorrimento della rotula sull'articolazione del ginocchio, diminuendo gli attriti interni alla femoro-rotulea.

Non capisco.

Io ho bent con tutti i rapporti sedile/boom che vuoi, ma quelle coi pedali bassi non son certo indolori per le ginocchia. Probabilmente son io che son quasi alla frutta, perchè nelle giornate no le ginocchia danno riscontri negativi a prescindere da tutte le attenzioni che ci metto.
E così, queste ginocchiacce rendon difficili anche le sperimentazioni.

L'ultima:
Visto che si dice che tutti abbiamo una gamba più lunga dell'altra (e questo mi impossibilitava nel settare il boom millimetricamente, in quanto dx chiede "più lungo" e sx dice "accorcia!"), mi sono inventato di metter un pedale di spessore diverso dall'altro, mantenendo le stesse pedivelle.
A sx ho pedale spesso circa 4 cm, a sinistra quello nuovo, bianco, spesso la metà.
Quindi è come avere una "zeppa" di mezzo centimetro sul piede sx, che dovrebbe essere il mio nirvana.

Fatto sta che alla prova pratica mancava lo sportivo, ero abbastanza annebbiato, impastato, ginocchia ululanti, che non mi han fatto godere più di tanto, anche se ho capito che la teoria è giustissima, serve solo una giornata piena di voglia di pedalare.

Altra soluzione possibile sarebbe stata quella di avere una delle 2 pedivelle di diverso diametro, ma mi sa che quella soluzione implicherebbe cose un po' più delicate.
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 25/3/2011, 09:08     +1   -1




CITAZIONE
Io ho bent con tutti i rapporti sedile/boom che vuoi, ma quelle coi pedali bassi non son certo indolori per le ginocchia.

Per "pedali bassi" intendo che si avvicinino all'orizzontale rispetto alla seduta, non "più bassi possibile". Poi se hai le ginocchia sfasciate non c'è rimedio che tenga. Ma io al tuo posto penserei anche a pedivelle più corte.

CITAZIONE
A sx ho pedale spesso circa 4 cm, a sinistra quello nuovo, bianco, spesso la metà.
Quindi è come avere una "zeppa" di mezzo centimetro sul piede sx, che dovrebbe essere il mio nirvana.

ehm... se la differenza di spessore dei pedali è di due cm (se uno è 4 cm e l'altro è la metà 4:2=2), la "zeppa" è di un centimetro. Mica poco, lo hai fatto sapendo la differenza di lunghezza dei tuoi arti inferiori o alla cxxxo?

Tra l'altro vedo adesso che Faustbike, la mia "cavia", i problemi alle ginocchia ce li ha ancora. L'anno scorso mi aveva detto che da quando aveva ridotto il dislivello seduta-movimento le sue ginocchia andavano meglio. Per cui se leggi queste righe, Fausto, prova a farci sapere qualche cosa di più.
 
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view post Posted on 25/3/2011, 10:19     +1   -1




Per quanto possa contare la mia piccola esperienza, a me andavano in fiamme le ginocchia dopo circa 80-100 km

Ho risolto permettendo alla gambe di allungarsi il più possibile e cercando di copiare un assetto più possibile vicino a questo della foto (per me tutto più in alto perche' pedalo meno sulle punte).
image

 
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sdraio a pedali
view post Posted on 25/3/2011, 11:53     +1   -1




vuoi dire che hai allungato il più possibile il boom o hai anche alzato il sedile?
 
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view post Posted on 25/3/2011, 23:58     +1   -1




CITAZIONE (sdraio a pedali @ 25/3/2011, 11:53) 
vuoi dire che hai allungato il più possibile il boom o hai anche alzato il sedile?

Ho fatto 3 cose:

- prima ho allungato il boom, ho ottenuto un miglioramento ma non sufficiente

- poi ho sia sdraiato di più la posizione abbassando lo schienale e contemporaneamente ho cercato che quando la gamba fosse distesa risultasse il più possibile orizzontale come il signore della foto (mi sono detto ingenuamente, se lui ha pedalato come un matto per 24 ore sarà pur valido) . Con questo sistema ho fatto 300km consecutivi (a temperature infernali aggiungo) senza dolori .

Si tenga presente pero' il mio uso particolare della bent quindi non so quanto sia utile la mia testimonianza:

1) non la uso mai se non per queste lunghe sgroppate 3 o 4 volte in un anno massimo. Quindi senza periodi di adattamento.

2) pedalo sempre in zona aerobica (e non sono un atleta) , appena sento sforzo eccessivo mi faccio aiutare dal motore per non accumulare acido lattico.


ps- su bici non reclinate ho scoperto da poco che pedivelle molto corte mi permettono di pedalare a lungo e molto piacevolmente anche a parità di fattori negativi come la sella magari troppo bassa o geometrie di telaio inadeguate.


ps2-dimenticavo: sono alto 1.90 e con gambe molto lunghe in proporzione.

 
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