Bike Power Saver, appendici alle pedivelle

« Older   Newer »
  Share  
recumbent
icon10  view post Posted on 24/3/2009, 00:39 by: recumbent     +1   -1
Avatar

Fondatore del forum e bent-appassionato

Group:
Fan
Posts:
4,161
Mi piace:
+435
Location:
Torino

Status:


Queste "cosette" si chiamano "Bike Power Saver"

image image



Si tratta di appendici da montare tra le pedivelle ed i pedali.

Già al Randonee delle Foglie Morte avevo avuto modo di osservare la modifica che Stefano Bonazzoli aveva apportato sulle sue pedivelle, seguendo quanto ideato dall'esperto di bio-meccanica Zeno Zani di Bologna (una foto di questo sistema la potete trovare nella rivista "Ciclismo" di dicembre 2008 alla pagina 198).
Devo confessarvi che ho anche provato a farci sopra uno studiolo per cercare di capire quali vantaggi potessero avere, arrivando alla conclusione che dovrebbero poter permettere l'utilizzo di pedivelle decisamente lunghe (Stefano montava delle pedivelle da 195 mm, quindi un "bel" braccio di leva ... ma dove si riescono a trovare delle pedivelle così lunghe?!?) senza richiedere degli angoli di movimento delle articolazioni del ginocchio o dell'anca particolarmente diversi da quelli necessari per pedalare con delle pedivelle standard da 170 mm (ma chi l'ha detto che "standard" = 170 mm ... mica abbiamo tutti le gambe lunghe uguali! ... ma questa è un'altra storia ...).
Lascio ovviamente a Stefano, se ne avrà voglia, di spiegare meglio ...

Da "vecchio" ingegnere non credo al moto perpetuo ed ai miracoli energetici ... nulla si crea dal nulla ... e, anche se esistono moltissimi "cazzabubu" che nascono dalla volontà di migliorare l'efficienza della pedalata (basta che andiate a fare un po' di ricerche tra le banche dati dei brevetti ...), a dirla proprio tutta, mi hanno sempre lasciato molto scettico, soprattutto quando vantano un miglioramento della potenza trasmessa o altri miracolosi effetti ... ma, avendone avuto la possibilità, ho voluto provare questi aggeggi per "vedere l'effetto che fa".


Il brevetto fa riferimento all'uso su biciclette tradizionali e nel web si possono trovare anche articoli su test apparentemente "seri" che non arrivano a delle conclusioni esaltanti ... MA il nostro modo di pedalare non è esattamente lo stesso: altre posture, altri muscoli ... per cui non ho voluto farmi inflenzare. Quanto segue non è basato su misurazioni fatte in laboratorio, ma semplicemente è il frutto della mia esperienza con queste appendici da applicare tra pedivellela e pedali, dopo alcune centinaia di km.

Si tratta di "biellette" in alluminio anodizzato (c'è una discreta scelta di colori) che si vanno ad avvitare nello stesso foro filettato delle pedivelle in cui avrete preventivamente smontato i vostri pedali e alle quali riavviterete i pedali appena smontati. In effetti la sequenza di montaggio corretta è:
- smontaggio pedali dalle pedivelle
- montaggio dei pedali sulle rispettive biellette (dx e sx) bloccando le pedivelle in morsa, avendo avuto l'accorgimento di interporre del legno tra l'alluminio delle pedivelle e le ganasce della morsa
- montaggio del gruppo bielletta+pedale alla rispettiva pedivella

Se vi andate a guardare il .pdf del brevetto, vedrete che adottano dei cuscinetti obliqui (precarico registrabile) per permettere la loro rotazione rispetto alla pedivella e capirete anche che, a differenza della soluzione ideata da Zeno Zani, il pedale è del tutto standard, cioè è libero di ruotare "normalmente" attorno al proprio asse anzichè essere bloccato a 90° rispetto alla bielletta.
Pesano 267 g ... non proprio pochissimo, ma tantè.

image image



Io utilizzo dei pedali da MTB (Decathlon) con aggancio su di un lato e semplice appoggio dall'altro lato, ma gli stessi Bike Power Saver sono stati montati con i classici pedali Look o con dei pedali senza clips.

image image image



La prima impressione "da fermo" è che il sistema abbia troppi gradi di libertà; detto in altre parole: ruota la pedivella, ruota la bielletta e ruota pure il pedale ... ma ci sarà un punto di equilibrio?!?
Poi quando ci appoggiate sopra il piede vi accorgete che tutto quanto (compresa la vostra gamba ed il piede) trovano una posizione naturale; questa posizione ovviamente non è univoca, ma quando incominciate a pedalare vi accorgerete che in realtà questo sembra essere il vantaggio principale di queste appendici. Anzi, non vi accorgerete di nulla ... ma ne aprezzerete la presenza! ... ma su questo tornerò in seguito ...

Ecco come si posiziona il piede (le foto sono "da fermo", quindi, nella dinamica della pedalata, si assumuno verosibilmente delle posizioni leggermente diverse):

image image image



Quando ho iniziato a pedalare la prima volta dopo averle montate, il movimento mi è subito sembrato più "vellutato" ... ma avevo paura che si trattasse dell'effeto placebo legato al "giochino nuovo". Avendole però montate anche sulla bent di mio figlio, posso assicurarvi che è proprio così ... insomma, Francesco è abbastanza tranciante su queste cose, ma il suo commento è stato: "... non mi sono accorto di averle montate ..."; però per chi l'ha visto fare le salite di domenica scorsa, credo sia abbastanza chiaro che non è uno che spinga poco ... e che l'effetto minimo vantaggioso delle Bike Power Saver ci deve proprio essere stato!

Messo da parte lo scettiscismo iniziale, posso quindi sintetizzare così:

PRO:
- pedalata più "morbida" e "rotonda", soprattutto a cadenze tra le 60 - 90 pedalate/minuto --> l'equilibrio naturale del sistema (pedivelle + biellette + pedali + piede + gamba) porta a superare meglio il "punto morto" tipico del sistema di propulsione a pedali
- in salita si riesce a sentire ancora meglio il vantaggio nel superamente del punto morto (nota: io uso anche una corona Biopace leggermente ellittica)
- l'isostaticità del sistema ammortizza le asperità del terreno che sovente, specie con le clips, si trasmettono al piede ed alla gamba, rendendo il pedalare su strade non perfette meno fastioso
- non ho mai avvertito dolori alle articolazioni (ed io ho il ginocchio sx senza menisco e con legamento crociato ricostruito ...)

CONTRO:
- con cadenze più basse e soprattutto quando non si "spinge", si avverte un leggero effetto di "passaggio repentino" da una posizione delle biellete all'altra; questo scompare appena si inizia a "spingere" e/o si aumenta la cadenza
- da prove fatte su bent con poca differenza di altezza tra seduta ed asse movimento centrale quanto sopra si avverte in modo più marcato; questo non avviene con altezze seduta - movimento centrale superiori ai 170 mm
- la posizione dei piedi si allarga di qualche decina di mm; la cosa non è sempre negativa, ma è soggettiva
- l'asse del foro filettato dove si avvita il pedale NON è volutamente parallelo all'asse della vita che si avvita alla pedivella perchè nelle biciclette tradizionali questi aggeggi aumentano il rischio di toccare per terra in curva ... allora inclinadolo di pochi gradi l'inventore ha posto un leggero rimedio; nella nostra applicazione questo non favorisce nulla ... ma tutto sommato non sembra essere uno svantaggio
- si aggiungono 267 g al peso della bici (io non sono uno sfegatato del peso ed ho anche provato a spiegare perchè su di un altro post ... poi domenica avevo uno zainetto che pesava 3.5 kg tra acqua, panino, pompa, attrezzi, ...!)

Come diceva Totò: "... è la somma che fa il totale!".
Ma la somma "pesata" dei pro e dei contro per me e mio figlio risulta A FAVORE di questi aggeggi (adottati sulle nostre LOSNA)!!!
Non pensiate che la potenza sia migliorata ... il "motore" è sempre lo stesso (il ciclista), MA evidentemente su di una bent del tipo delle nostre LOSNA, il modo in cui la potenza si trasforma in movimento attraverso la rotazione delle pedivelle è leggermente più efficace / efficiente.
Peraltro, anche se non del tutto simili al sistema di Zeno Zani, credo che gli angoli di movimento di ginocchio ed anca siano leggermente inferiori, a tutto benificio di una minor usura delle nostre articolazioni (effetto simile a quanto decantato dagli assertori delle pedivelle "corte").

Per finire: come ne sono venuto in possesso?
Beh, un grosso ciclista dalle parti di Torino ne aveva comprate un po' da un rappresentante di Taiwan con cui ha contatti per bici tradizionali ... il "solito" Tiberio" ha contatti con questo ciclista, che gliele ha offerte in prova ... insomma se passate dalle parti di Carmagnola, provate a chiedere al "Tib" se ne ha avanzate ...

 
Web  Top
20 replies since 24/3/2009, 00:39   2063 views
  Share