La storia comincia verso le 9 di sera del sabato quando Fabione arriva a Velletri da Napoli.
E' un po' in ritardo ma si scusa dicendo che ha incontrato alcuni ciclisti impegnati in una rando speciale...
Non ci faccio caso perché è l'ora di cena e ho fame.
La sera prima di una rando ci si deve nutrire di proteine e carboidrati e questa sera lo facciamo al ristorante, con antipasto di mare e pizza.
Al ritorno a casa ci attende la sorpresa: intercettiamo due ultraciclisti con luci e macchine al seguito nel bel mezzo della
Race across Italy di 809km e 11000m di dislivello!!!
Tornati a casa c'è solo il tempo per sistemare le bici in macchina e per una breve dormita.
Alle 5,15 c'è la sveglia, facciamo colazione, riempo i panini e facciamo gli ultimi preparativi.
Alle 6,40 siamo alla partenza, ma abbiamo delle lungaggini a riassemblare le bici: è complicato, specie per la bici di Fabione che è allestita con una centrale nucleare a bordo in grado di gestire lo smartphone come ciclocomputer e GPS e l'impianto luci psichedelico!
Fatto sta che il gruppo sfila e noi siamo ancora al palo...partiamo alle 7,20 con 10 minuti di ritardo rispetto a Tonino e Co.
Così partiamo insieme a Bepi, che ci scorta in passerella per il centro di Nettuno nel tentativo di recuperare il gruppo accorciando il tratto iniziale di qualche km.
Insiame a noi si uniscono due ciclisti 'tradizionali' , tra cui Massimo, che non conoscevano il percorso.
La giornata è ideale: al mattino freschina ma poi sempre più gradevole. C'è solo un po' di vento trasversale e sembra di volare.
Purtroppo la notizia del recente lutto famigliare che ha colpito il nostro Amministratore ci riporta sulla terra e ci rattristisce.
Ci riuniamo al gruppo di Tonino e cominciamo ad andare al trotto.
Prima di arrivare a Terracina LoScozzese ci saluta per un impegno in casa.
Arriviamo d'un fiato a Sperlonga, giusto il tempo di incrociare Carbonhair in vantaggio rispetto a noi di una mezz'oretta.
E' il momento della prima sosta al controllo ed è tempo di spogliarsi: comincia a fare caldo.
Con estrema calma ripartiamo alla volta di Terracina, ma subito dopo avviene la foratura di una ruota di una bici da corsa. Il pit stop è rapido ma ci occorrono ancora un paio di soste per approvviggionarci d'acqua prima di iniziare la salita, l'unica di questa corsa. E' una salita dolce, non impegnativa, ma lunga in totale una trentina di km.
Io decido di andare al mio passo così non devo forzare: sto sempre a rischio con la sciatica e non ho nessuna intenzione di sforzarmi troppo.
In cima alla salita siamo di nuovo tutti insieme. C'è la discesa, lunga una ventina di km, dapprima più tecnica, e non recupero sulle bici davanti, poi si dispiega in curvoni ampi e lunghi rettilinei: il pane per la reclinata! qui avviene sempre che c'è qualcuno in bdc che pensa possa rivaleggiare con le recumbent: ma hanno torto! non riescono ad arrivare a 70km/h come noi possiamo!!
Se ne avvantaggia di più Tonino, lo specialista della discesa!
Tra Fondi e Sperlonga il vento è teso e contrario: c'è pure un gran traffico. Io investo tutto consumando l'ultimo dei panini, ma non basterà a contrastare il vento contrario e traverso che dovremo incontrare fino all'ultimo km. A Terracina verso le 5 del pomeriggio è caos totale: anche con il senso unico il traffico è impazzito grazie alla bella giornata di sole.
Al bar Malù perfeziono la dieta con gelato e cola prima della lunga sgroppata sulla strada Pontina.
Il mio telefono smartphone ha già esalato l'ultimo respiro da un pezzo: forse non s'era caricato bene. Ma c'è la centrale elettrica di Fabione che mi consente di ricaricarlo almeno un po' per chiamare a casa. Da Terracina a Nettuno Fabione dà il meglio di sè: con la sua potenza e stazza affronta il vento contrario, lo taglia in due come burro e ci dà modo di infilarci in quella fessura di quiete aerodinamica. Le medie parziali sono ottime:30 all'ora. Le gambe reggono, stranamente girano anche con il mio scarso allenamento. Anche Tonino sembra in forma.
La sera incombe ed è ora di accendere le luci delle fotoelettriche. Sono le 20,15 quando arriviamo all'arrivo.
Un solo urlo nella sera: "Tonino is back"!