la mia piccola esperienza:
Il mio ex meccanico-ciclista (nota per Mino 63: Aronese ora "diversamente occupato" come il sottoscritto
) negli anni '90 aveva organizzato una conferenza con un noto medico sportivo per divulgare l'uso del cardiofrequenzimetro, non cito il nome del dottore perchè allora, con il gruppo sportivo che seguiva (medaglie d'oro olimpioniche), erano sponsorizzati anche da una nota bevanda di integratori.
Nella discussione che è seguita, due dichiarazioni sarebbero rimaste mie linee guida:
1) ".....nelle cicloturistiche e nelle gran fondo, all'arrivo sembra di vedere un documentario sulla fame nel Biafra per come i ciclisti si tuffano sul rinfresco: pane e uvetta, brioches, pizzette, bibite....ASSURDO! ....
2) una buona bevanda, che equivale a quelle note e non ha controindicazioni, è semplice e fatta in casa: un pompelmo rosa spremuto ed allungato con acqua fino a riempire la borraccia poi, se c'è qualcuno che soffre di crampi, si può mettere giusto una piccola puntina di un cucchiaino da caffè di sale. Il medico ha poi aggiunto : "ricordate che voi state andando in bici per divertimento e non per la michetta, i crampi vengono solo se esagerate perchè non siete allenati. Andate in bici per migliorare l'organismo, non per acidificarlo con i crampi!"
3) ricordatevi: "non si beve quando si ha sete, ma si beve prima di aver voglia di bere!"
concordo con LoScozzese. il cardiofrequenzimetro serve, ma quando ti conosci, sai già quanto pulsi!
..per allenarmi (nei primi mesi dell'anno) esco sempre solo! non mi devono tirare il collo e non devo rallentare per aspettare!
Quindi, dopo la visita del medico sportivo che mi conferma o modifica la soglia, esco con il cardiofrequenzimetro impostando l'allarme a 10 battiti sotto la soglia datami. Faccio lo stesso giro per poter notare successivamente se ci sono miglioramenti, mi spiego:
1-Previo breve riscaldamento a basse frequenze, comincio con il pedalare per raggiungere il
prima possibile la soglia impostata ed il cicalino del cardio mi avvisa; a questo punto pedalo in agilità diminuendo l'intensità e controllando il cardiofrequenzimetro che raggiunga i 110 battiti e mantengo questi battiti per due minuti (qui il recupero)
e memorizzo il punto, paesaggio, in cui mi trovo2-ricomincio a spingere fin quando il cardiofrequenzimetro suona nuovamente. (soglia raggiunta)
3-di nuovoscendo ai 110battiti e ci permango per due minuti
4-
memorizzo il punto dove mi trovo e riparto a pedalare intensamente per raggiungere la soglia
... e così via fin quando termino il giro di circa 50km, che non è fatto di sola pianura, ma anche di qualche saliscendi (qui sul lago Maggiore è difficile parlare di pianura).
Cosa ottengo: dopo poche settimane i punti memorizzati sul percorso iniziano a cambiare in quanto diminuisce il tempo del recupero per raggiungere i 110 battiti
Ahh, dimenticavo se si vuole diminuire la curva del benessere (pancia) bisogna stare sotto i 100-120 battiti