ho qualche difficoltà ad immaginare come si possa, continuando a stare "in sella", variare così tanto il carico sulla ruota posteriore da permettere la richiusura del telaio in posizione raccolta ... perché non è di spinta sullo schienale del sedile che parliamo, ma proprio di distribuzione dei carichi alle ruote
nei tubi sella suggeriti da bitzo, la risalita è possibile perché si scarica la sella appoggiandosi sui pedali
con questa architettura di reclinata questo non è possibile (continuando a stare "in sella"), considerando che più o meno il baricentro di una persona rimane in corrispondenza dell'ombelico
per il "distendersi" del telaio è ovvio che basti aprire una valvola per "scendere", ma per "risalire", ripeto, nutro qualche perplessità
forse potrebbe funzionare se si riuscisse per un attimo con un colpo di reni ad alleggerire in modo dinamico il carico sulla ruota posteriore, ma ci vuole un po' di pratica ed attenzione e comunque per raggiungere la posizione desiderata probabilmente si dovrebbe risalire "di più" e poi scendere a quota desiderata
la cosa più vicina per spiegare le mie perplessità rispetto a quello che vorrebbe ottenere Gionata è una tipica sedia da ufficio con regolazione vertiale a gas:
- se libero la leva con me sopra, la sedia scende e comprime la molla a gas
- ma per risalire devo sollevarmi perché il gas compresso è in grado solo di sollevare una sedia almeno un po' scarica ... e per scaricarla devo poggiare i piedi a terra
se, viceversa, la molla gas fosse in grado di sollevarmi, allora sarei impossibilitato a scendere ...
l'unico modo di funzionamento è quello che permette di "scendere", anche con precisione, da una posizione "più alta" ad una più bassa" ... per poi fermarsi, appoggiare i piedi a terra per sacricare i carichi sulle ruote, liberare la molla per permetterle di far richiudere il mezzo; operazione veloce, ma che richiede comunque di fermarsi; in un "mangia & bevi" non mi sembra molto praticabile ...
o no?