Carena antipioggia per trike

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view post Posted on 11/10/2016, 21:54     +1   -1
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Su quei fogli di vinile adesivo ho delle riserve... Li ho provati in qualche occasione, ma a parte il fatto che sono relativamente pesantissimi, spesso l'adesivo non ha una.gran tenuta nel tempo, anche seguendo alla lettera le istruzioni, che se ricordo dicono di passare il ferro da stiro (ovviamente a temperatura più bassa dello scioglimento della plastica) subito dopo la posa e di non sollecitare l'incollaggio per almeno 24h. Quando tiene lo fa veramente bene, ma è un po' un terno al lotto. Il nastro americano in questo senso è più affidabile, anche se bisogna stare attenti a non incappare in quello di qualità scadente, che è una vera schifezza. Con un po' di fortuna al brico a volte si trova il nastro americano di diversi colori, anziché il solito grigio triste.
Comunque quando parlavo di viti autofilettanti per la giunzione dei pannelli laterali e superiore in questo caso intendevo da avvitare nel profilato di alluminio; ovviamente attraverseranno anche il plasticonda, prevedo viti da 3,5 mm e rondelle di nylon di misure interno circa 4,5 ed esterno... Non ricordo con precisione ma dev'essere intorno ai 7 mm. Dovrebbero andare bene per schiacciare il plasticonda in maniera progressiva intorno alla vite senza lacerarlo, e comunque ci sarà anche la colla o il biadesivo a collaborare.
Viti autofilettanti per fissare plasticonda su plasticonda si possono usare, sempre in aggiunta ad altri fissaggi di tipo adesivo, ma devono essere viti molto lunghe (almeno 40 mm), di diametro 3,5 mm o anche poco più e devono infilarsi di costa nel materiale, meglio ancora se perpendicolarmente agli alveoli interni, ma come giustamente osservi tu non si possono pretendere miracoli...
 
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view post Posted on 12/10/2016, 08:26     +1   -1

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La notte porta consiglio... che ne dite di una soluzione del genere?
Il nero è un profilato a L di alluminio, il giallo è colla, il rosso e il verde sono due fogli ripiegati l'uno sull'altro, il bianco è una vite/bullone/rivetto

corojunc

Non sono sicuro che le rondelle di nylon siano una soluzione duratura... sole e cambimenti di temperatura e le sollecitazioni finiranno per romperle sul lungo periodo. Forse una striscia di alluminio lunga tutta la giunzione.
 
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view post Posted on 12/10/2016, 08:42     +1   -1
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Bene bene, allora invece che andare a pedalare lungo i Navigli la notte è meglio progettare :D !
A parte le battute, la struttura che hai schematizzato è sicuramente a prova d'acqua, ma vedo un po' difficile realizzarla: il plasticonda, quando lo pieghi, non sta lì come lo metti ma cerca di raddrizzarsi... immagina su una giunzione curva, bisogna mettersi lì in quattro persone ogni mezzo metro per far incastrare tutti i bordi contemporaneamente e ben allineati. A questo punto forse si fa prima a raddoppiare i profilati a L e metterne uno esterno e uno interno, che "pinzano" i fogli di plasticonda in mezzo.
Riguardo alle rondelle di nylon, hai ragione ma devo dirti che purtroppo anche lo stesso plasticonda soffre del medesimo problema con l'esposizione prolungata al sole! Quindi è sempre bene cercare di parcheggiare all'ombra e, comunque, mettere in conto che dopo un certo numero di anni le parti in plasticonda saranno da rifare (e anche quelle di nylon, a questo punto)
 
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view post Posted on 12/10/2016, 08:46     +1   -1

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Ispirazione presa da how it's made... l'episodio sulle lattine dell'analcolico moro. :P
io avevi pensato di piegarlo a caldo con uno sverniciatore in modo da avere un bordo di piegatura stabile... poi si stende la colla... si mettono i due profilati... e si mette tutto in morsa con degli strettoi da legno o simili e poi si buca per mettere il fissaggio meccanico.
 
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view post Posted on 12/10/2016, 09:03     +1   -1
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Mmmm interessante...!
 
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view post Posted on 13/10/2016, 12:49     +1   -1
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E se... già che careno... già che c'è il mutùr... fotovoltaico? :huh:

https://www.amazon.it/gp/aw/d/B01K2100LU/r...v_1476359194026
 
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view post Posted on 13/10/2016, 14:10     +1   -1

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devi fare attenzione al regolatore di carica, dubito sia adatto a caricare le batterie che stai usando.
 
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DeLorenzi
view post Posted on 13/10/2016, 14:40     +1   -1




Assorbi talmente poco che il fotovoltaico ha poco senso dal punto di vista "ecologico" ma il costo è notevole.
La superficie delle fotocellule deve essere grande, poi ti fidi a posteggiare con le fotocellule in vista ?

Con una batteria normale hai una buona autonomia senza pensare alla "ricarica" mentre vai ( poi probabilmente dovresti avere una batteria in uso ed una in ricarica, troppa corrente in uso rispetto a quella fornita dalle fotocellule ).
Io ricaricavo la notte dalla rete per i miei giri.

ciao DeLo

Edited by DeLorenzi - 13/10/2016, 15:44
 
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view post Posted on 13/10/2016, 14:48     +1   -1
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Una strada c'è, e a giudicare da un paio di articoli che ho trovato in rete non sarei il primo a praticarla, ma purtroppo causerebbe un po' di sprechi: il pannello ha un controller che dà 12V cc, con un economico inverter si porta a 220V ca (c'è l'ho già in garage) e col normale caricabatterie in dotazione col kit elettrico si danno una sessantina di watt alla batteria.

Scusa DeLo stavo ancora rispondendo a bitzo...
 
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view post Posted on 13/10/2016, 15:26     +1   -1

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a mio parere conviene che cerchi direttamente un regolatore di carica solare per lifepo4 a 36v (tipo questo cinesissimohttp://www.ebay.it/itm/SL03-4830A-30A-36V-...D-/261853355430). Meno archibugi da portare, Meno peso, più efficienza elettrica. Inoltre non menziona se il pannello ha celle policristalline o mono cristalline o amorfe...

Edited by bitzo - 13/10/2016, 16:53
 
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view post Posted on 13/10/2016, 17:43     +1   -1
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Era solo una pensata fatta prima di intraprendere la costruzione, visto che potrebbe cambiare la struttura della carena, e visto che il costo di quel pannello è piuttosto abbordabile. Un motivo, tra l'altro (e qui rispondo in parte anche a DeLo), per non preoccuparmi più di tanto a lasciare un pannello in vista, ma certo non incustodito magari in un posto a rischio. Poi è flessibile e relativamente leggero... Ma forse è più furbo lasciare questa questione in sospeso e prevedere un eventuale montaggio di tipo modulare per il futuro...
 
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view post Posted on 14/10/2016, 20:32     +1   -1
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Ho appena smontato il mobiletto in coroplast che avevo fatto cinque anni fa. Ha resistito eccezionalmente agli sbalzi termici e anche a carichi per cui non era stato pensato...
Era però stato un esperimento anche in vista di una possibile carena per reclinata.
All'epoca avevo creato anche l'intelaiatura con coroplast.
Per fissare il tutto avevo scartavetrato con carta finissima, utilizzato colla a caldo facendo strati di colla e strati di nastro americano.
Ho fatto fatica a disfare il tutto; a tratti son andato di taglierino.
In quel manufatto avevo utilizzato il velcro per le chiusure e quella è stata l'unica vicenda dubbia, poiché la colla a caldo dopo un paio d'anni ha ceduto portandosi via la striscia; avevo pensato che per quell'utilizzo sarebbe stato meglio cucire le strisce.
Parlando vis a vis con Ian Gooding (che in Australia progetta velomobili da gara in Coroplast), mi ero interrogato sulle chiusure delle carene. Gli avevo chiesto se avesse mai pensato di utilizzare magneti al neodimio. Lui mi rispose che aveva fatto diversi tentativi, ma o la forza era eccessiva oppure con le vibrazioni le calamite si disallineavano orizzontalmente (che è la situazione in cui c'è meno resistenza).
Leggendo ora di questo progetto, mi son chiesto se non basterebbero due asole elastiche e due mini "bitte" per chiudere convenientemente il velomobile dall'esterno; la soluzione ammetto che derivi dai ganci che si adoperavano sulle Abarth. ;-)
 
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view post Posted on 14/10/2016, 23:31     +1   -1
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Grazie Rahab dell'intervento! Alle calamite avevo in effetti pensato, ho in garage alcuni "grappoli" di magneti potenti ricavati da una vecchia borsa da serbatoio per moto. L'ultima idea in ordine cronologico che mi è venuta è di fare un paio di sostegni scatolati, disposti in verticale appena a lato delle ginocchia (più o meno, visto che si muovono), con due gruppi di 5 magneti alle estremità inferiori che dovrebbero fare una buona tenuta sul tubo trasversaledel telaio, che nel caso del Cobra è in acciaio e ha sezione quadrata. Se a questi sostegni aggiungo una sorta di incastro sul tubo trasversale, le vibrazioni non dovrebbero generare disallineamenti. Magari poi allego un bozzetto.
Quello che mi preoccupa però è che nel caso della carena fatta come guscio in un unico pezzo ed incernierata dietro, se un giro d'aria che non ho previsto sgancia un magnete a 50 all'ora e la carena si alza davanti sono cavoli amari.
Il sistema delle bitte va benissimo in teoria, ma in pratica... Una volta che sono chiuso dentro, come le aggancio? Soprattutto, come le sgancio per uscire? Ci vorrebbe un sistema che posso raggiungere dall'interno con uno sportello; al proposito, avevo già una mezza idea di incernierare il parabrezza sul lato superiore, così da poterlo aprire per prendere aria... Dovrei pensare a qualcosa che sia accessibile da lì.

Ecco qua che cosa intendo, è praticamente una vista in sezione. In nero il telaio, in azzurro i magneti, in giallo la carena.

sostegni_magnetici
 
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view post Posted on 15/10/2016, 08:46     +1   -1
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Losna alpha bipa 20/20 altezza 1,72 peso 85

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Anch'io ho le mie perplessità per il pannello fotovoltaico, residuo dell'utilizzo fatto in passato sul camper, però dovresti sentire Adalberto Cravero, che sicuramente l'ha sperimentato a fondo.
Non so se è attivo sul forum, ma nel giro delle formuline dovresti rintracciarlo.
 
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view post Posted on 15/10/2016, 14:02     +1   -1
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CITAZIONE (proprimi @ 15/10/2016, 09:46) 
Anch'io ho le mie perplessità per il pannello fotovoltaico, residuo dell'utilizzo fatto in passato sul camper, però dovresti sentire Adalberto Cravero, che sicuramente l'ha sperimentato a fondo.
Non so se è attivo sul forum, ma nel giro delle formuline dovresti rintracciarlo.

Ma ti dirò che l'ipotesi del fotovoltaico m'è venuta in mente proprio pensando alle realizzazioni di Adalberto! Mi risulta che per rintracciarlo devo usare "fessobuco", strumento che mi sta sulle balle e con cui sono poco pratico, comunque provvederò se deciderò di tentare davvero quella strada. Tuttavia penso che per ora sia meglio concentrarmi solo sulla carena; oltretutto ho già due batterie per la pedalata assistita, per un totale di 740 wattora... insomma il fotovoltaico sarebbe uno sfizio, in questa fase, che tra l'altro renderebbe assai meno strapazzabile tutto l'insieme. Rinuncio quindi a fare una carena con pannello integrato e rimando la questione a un domani in cui mi tornasse la voglia di togliermi questo sfizio!
Oggi pomeriggio inizio i lavori... Vediamo come riesco a procedere!
 
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177 replies since 10/10/2016, 09:29   4403 views
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