Carbon Trike project

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view post Posted on 10/7/2013, 20:10     +1   +1   -1
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Ragazzi...che lavata, ma sono contento :woot:
Ma andiamo per ordine, questa non è la recensione ufficiale, ma solo un racconto di viaggio/collaudo.

Oggi ho terminato tutti i lavori di adattamento, ed ho terminato anche la trasformazione delle ruote anteriori in lenticolari.
Nel tardo pomeriggio avevo voglia di pedalare, avevo terminato l'assemblaggio del Trike, il cielo era relativamente sereno e mi sono detto...ora mi sparo 27Km di collaudo :woot:

Detto fatto sono partito alla volta di Cassano Magnago, mi sono accorto subito di aver lasciato lo sterzo un pò troppo rigido, ma non me ne sono preoccupato ed ho proseguito.
Il fondo quì non è male ed è in leggera salita, il tempo di adattarmi alla nuova posizione non più reclinata ma sdraiata, e di rilassarmi in modo da poter utilizzare comodamente il poggiatesta ed ho proseguito con un buon ritmo.
Devo dire che il sedile, al contrario di quello che pensavo, è molto comodo, come quello in tela del mio Sprint.
Il cambio ora frulla bene ed è tutto sotto controllo.
Sul tratto di strada che arriva sulla statale ho superato agevolmente due ciclisti da mountain bike, ed una volta immesso sulla statale con strada pianeggiante, ho avuto modo di confrontarmi con un gobbetto.
Devo dire che con questo secondo stadio di evoluzione sembro più veloce dei ciclisti da corsa.

A Tradate il primo problema. Fermo al semaforo per partire a razzo al verde, appena spingo sui pedali si blocca tutto :( , allora scendo, guardo dietro e... niente di grave, la ruota era saltata giù dalla sua sede ;)

Proseguo a bun ritmo quando arriva qualche goccia d'acqua, allora devio per Castelseprio alla volta di Castronno.
Qui il secondo problema. Comincia una discesa con curva a metà tratto.
La velocità che prendo senza pedalare è altissima, arrivato alla curva ho quasi paura con la tentazione di frenare ma tengo duro :o: . Il problema di cui parlavo è stato il rischio che ho corso a causa dello sterzo così rigido.
Ad alta velocità ed in curva l'azione rallentata sullo sterzo mi ha fatto perdere per un attimo il controllo, ma tutto a posto, non è successo niente.

Qui il fondo stradale comincia ad essere pessimo, ed in più comincia a piovere.
Comincia una salita di un paio di chilometri con una buona pendenza e devo dire che non ho rimpianto la tripla del mio Sprint :woot:
Il telaio regge benissimo alle buche, è rigido come quello in acciaio del mio Sprint, ma qui il terzo problema :o:
Sulla strada bagnata, con un rapporto che comunque ti porta a dare delle accelerate in fase di spinta e cona la ruota tubolare posteriore da cora...ogni tanto questa perdeva aderenza sgommando :huh:
Comunque preso confidenza con questo effetto ho proseguito senza problemi, la perdita di aderenza si verificava solo in caso di buche o sporco.

Sull'ultimo tratto prima di arrivare a casa mi sembrava di essere sulla mia precedente bici da corsa, ed una volta arrivato pensate che stà anche nel posto sulle scale in cui la mettevo. :woot:

Devo inoltre sottolineare che sono arrivato lavato, ma la tenuta ermetica delle coperture lenticolari non ha fatto permeare neanche una goccia all'interno.
Come non è entrata una goccia nemmeno nel vano portaoggetti :woot:

Con questo percorso ho testato molte variabili. La pianura, le discese, le curve veloci, i fondi sconnessi e le salite.
E devo dire che ne è venta fuori alla grande :woot:

ed ora qualche foto:

Le ruote lenticolari

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Il Trike bagnato

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Il vano portaoggetti pieno di cose delicate, asciutto

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Il parcheggio sulle scale

d1y9
 
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view post Posted on 10/7/2013, 21:08     +1   -1
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In che senso hai lasciato lo sterzo un po' duro?visto che,come me ,non hai i parafanghi anteriori la strada non ti spara in faccia l'acqua delle pozze?di solito ho l'effetto doccia... :D
Ultimo commento... Cazzarola se sei sdraiato!!! :D
 
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view post Posted on 10/7/2013, 21:27     +1   -1
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Ciao Jack. Per risponderti con ordine:
Lo sterzo. Lo sterzo è fondamentalmente una C imbullonata, quindi più stringo il dado più si irrigidisce e viceversa.

Per l'effetto doccia devo dire che non l'ho notato. Con la ruota posteriore che spruzza sul casco sì, ma con quelle anteriori no.
E' anche vero che pioveva, quindi acqua più acqua meno magari non l'ho notato.

La seduta non è estrema. L'Endorphin come altre Bent o come il Vortex hanno 25° di seduta.
Io l'ho tenuto a 30 perchè arrivando da una seduta di 40° non volevo esagerare.
Appena ti dai il tempo di adattarti ed appoggiare la testa è una goduria, ed il vantaggio aerodinamico assicurato. :D

Edited by Gionata S. - 10/7/2013, 23:11
 
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markciccio
view post Posted on 10/7/2013, 21:35     +1   -1




Hai sentito differenza con le lenticolari, si riesce a quantificare il miglioramento? Riesci a non indurire troppo lo sterzo mantentendo stabilità?
 
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view post Posted on 10/7/2013, 21:40     +1   -1
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Credo che la differenza ci sia, ma come dicevi tu la si sente dai 30-35 orari in poi.
In discesa ero un fulmine, ma la verifichiamo sabato. Monterò un ciclocomputer per vedere le velocità.
Sabato scorso lo sterzo era perfetto, stabile e morbido.
Ho voluto esagerare pensando fosse un vantaggio ed invece...

Edited by Gionata S. - 11/7/2013, 20:07
 
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view post Posted on 11/7/2013, 19:19     +1   +1   -1
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Oggi dopo l'uscita di ieri, ho le gambe legnose e stanche. Considerate che il mio grado di allenamento è quasi zero.
Stasera quindi sono tornato a casa (circa 13Km) tranquillo. ^_^

Dato che però sulla strada qualche gobbetto mi ha sorpassato :D ho provato a fare qualche test.
Il primo è stato mettermi al seguito e quando è iniziata una discesina leggera, dove la scorrevolezza la fa da padrone rispetto all'aerodinamica, abbiamo smesso di pedalare entrambi ed io ero più veloce, ho dovuto frenare due o tre volte. :)

Per il secondo test, ero in salita. Una salita di circa un chilometro con una pendenza del 8% circa, quando un gobbetto mi ha sorpassato.
A quel punto ho indurito il rapporto e mi sono lanciato al seguito. La velocità era la medesima, non mi ha staccato, ne io ho staccato lui, ma quando abbiamo scollinato e la strada si è fatta leggermente in discesa sono volato via :D

Credo che la scorrevolezza sia migliorata, come anche l'aerodinamica. Chissà quando arriveranno le Kojak :D
 
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view post Posted on 11/7/2013, 20:27     +1   -1
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Ma, nel test senza pedalare in gobbetto non c'entra, c'entra solo la scorrevolezza del mezzo.
Nel secondo test, considerato il mio grado di allenamento e le gambe stanche per il giorno prima...se anche avessi trovato un gobbetto di medio/basso livello, credo che il confronto si possa fare.

Edited by =LoScozzese= - 13/7/2013, 12:26
 
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view post Posted on 12/7/2013, 19:23     +1   -1
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Vorrei fare alcune considerazioni sulla tua autocostruzione, non per criticare, ma giusto per
discuterne. Lo faccio adesso, in quanto hai avuto modo di testare il mezzo e perchè in fase di
progettazione e costruzione, sei andato dritto per la tua strada, giustamente, senza dar troppo
retta agli accenni di suggerimento che ti erano stati fatti.

Del boom se ne è già parlato. Il diametro è troppo piccolo, io avrei usato un 60 di diametro, 2
mm di spessore se il tubo fosse di produzione industriale, 2,5 mm se laminato manualmente.
Un altro fattore da considerare è l'accoppiamento del boom col telaio. I due pezzi si
dovrebbero sovrapporre per almeno 10 cm ed avere un gioco ridottissimo, in modo che stringendo
il morsetto, diventino quasi un pezzo unico.

I tubi di supporto delle ruote anteriori, io li avrei fatti a sezione alare, con una corda di
10 cm e uno spessore di 4 o 5 cm. Tra l'altro i dati di resistenza dei tubi che hai usato, non
sono più validi se ci sono delle giunzioni. Il limite sarà dato dalla congiunzione o
fasciatura.

Ma veniamo allo sterzo. Per mè è inconcepibile un'articolazione di sterzo fatta con boccole e
perno avvitato, e magari con l'interno della boccola a contatto con la filettatura del perno
(dalle foto non lo si capisce). L'asse dello sterzo è soggetto sia a carichi assiali che
tangenziali, deve inoltre avere giochi ed attriti ridottissimi e mantenere inalterata la
funzionalità nel tempo, anche in caso di esposizione ad acqua e sporco.
QUeste condizioni vengono soddisfatte con l'utilizzo di cuscinetti conici oppure snodi sferici o normali serie di sterzo a sfere e calotte.
Ci sarà una ragione per cui non esistono biciclette con sterzo a boccole.

Un'altra cosa che ho notato è che non hai mai dato dettagli costruttivi, al di là di una descrizione generica accompagnata da foto. Gli autocostruttori sono curiosi e magari vorrebbero sapere quanti strati di carbonio hai usato nelle varie sezioni, la grammatura, il tipo di tessuto e l'orientamento dello stesso.
Il tipo di laminazione, uso di tessuto peel play, sacco del vuoto.
Il fusello dello sterzo com'è fatto? Una lastra di alluminio piegata+strati di carbonio?
Hai isolato l'alluminio dal carbonio?
Hai resinato direttamente sul polistirene?
Quanti strati per le fasciature? Usato anche rowing?
I forcellini posteriori sono solo in composito oppure hanno un'anima di metallo?

Detto questo, non voglio minimamente sminuire l'ottimo progetto e lavoro, tra l'altro, portato a termine a tempo di record, per un quasi comune mortale, che deve anche lavorare(oppure no :P) e dedicarsi alla famiglia.
Magari ci potrebbe essere un carbon trike 2, in cui mettere in atto tutte quelle piccole modifiche che la costruzione e il collaudo del primo prototipo suggeriranno.
 
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view post Posted on 12/7/2013, 21:53     +1   -1
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Ti ringrazio Ninbus per le innumerevoli osservazioni fatte. E dato che ti stimo pur non conoscendoti, cercherò di risponderti in modo completo.

Per cominciare, non per criticare, ma ho seguito molti dei consigli che mi sono stati dati.
A partire dall'abolizione del monobraccio, delle due C incernierate, al girocatena pulito, all'inclinazione della seduta e boom etc..

Per il Boom, per essere obbiettivi, a livello di produzione (Ice, Slyway) si usano tubi di alluminio da 40mm.
Non vedo perchè in carbonio sia indispensabile un 60mm di diametro.

Per la sovrapposizione Boom-telaio io ho creato una sovrapposizione perfetta e senza giochi di 5cm, ho provato a mettere più di una fascetta per stringere su più punti, ma poi ho visto che una fascetta terminale faceva lo stesso lavoro. Quello che fletteva era il Boom.

Per quanto riguarda i bracci anteriori, anch'io avrei voluto fare un profilo alare, ma devi tenere conto della complessità del complesso bracci-sterzo. I bracci sono inclinati verso l'alto, inclinati in avanti e ad aprirsi verso le ruote, inoltre devono collegarsi tra di loro all'interno del telaio per migliorare la struttura generale.
E' stato molto più semplice utilizzare un tubo, incollarlo in dima e poi fasciarlo.
Su un eventuale trike di produzione, dopo aver testato il prototipo, allora si che potrò fare un profilo alare monoblocco.

Per quanto riguarda lo sterzo vero e proprio, ho seguito lo schema di Kmx, la struttura è la medesima, una calotta con perno passante che fa lavorare una C con attacco per la ruota e pinza freno.
L'unica differenza è che invece di utilizzare dei cuscinetti, ho utilizzato delle bronzine di teflon come mi ha consigliato Markciccio. Il perno ha il filetto solo dove si avvita il bullone autobloccante.
La C è stata realizzata con 6mm di carbonio distanziati da 5mm di compensato e rinforzati con del Kevlar che limita l'ovalizzazione dei fori.
Quest'inverno smonterò tutto per vedere il grado di usura ed eventualmente creare una sede a contatto con il perno più resistente all'abrasione.
E' pur sempre un'autocostruzione, se hai qualche consiglio per le sedi sterzo benvenga, gli sterzi delle biciclette per il mio progetto non erano adatte. Quello in stile Kmx invece si. Ho chiesto anche consiglio a DeLorezi ma era in pellegrinaggio ;)

Che non ho dato dettagli costruttivi non è completamente vero.
Intanto non ho usato uno straccio di sottovuoto, niente, e nell'intervista l'ho detto.

Per fusello penso che intendi quella che io chiamo C e sopra puoi vederne la costruzione.
Per le fasciature ho utilizzato il solito carbonio a 0-90° e poi ho rinforzato con 2 strati a +- 45°messo sotto pressione da un'ulteriore fasciatura di nastro isolante.

Come dicevo nell'intervista, è una tecnica utilizzabile da chiunque, a patto di saper impregnare i tessuti al banco in modo perfetto.
Io ho fatto esperienza sull'Aeris.

Ma se mai il SuperTrike dovesse entrare in produzione di sicuro userei il massimo della tecnologia disponibile, con calcoli strutturali, stampi, preimpregnati ed autoclave ed a quel punto i 10Kg sono garantiti!

Per il prototipo ho seguito solo i vostri consigli e la mia esperienza/fantasia/manualità, e se il risultato funziona anche se sicuramente sarà migliorabile c'è solo da esserne felici.

Anzi un prossimo argomento di discussione sarà la sua evoluzione, ma prima voglio fare tutti i test che ritengo opportuni.

Edited by Gionata S. - 19/7/2013, 08:26
 
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view post Posted on 12/7/2013, 23:29     +1   -1
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Allora continuo con domande e considerazioni.
Come pensi di poter sostituire le pulegge della catena, quando si usurano? Dalle foto io non riesco a capirlo.
Mi pare che la catena raggiunga la puleggia anteriore passando per un'apertura abbastanza ristretta. Non è che cambiando dalla corona 50 alla 34 (è una compatta ?), la catena, spostandosi su di una linea diversa, vada a forzare contro il carbonio?
Se ho ben capito, i forcellini posteriori sono un sandwich carbonio-legno-carbonio. In tal caso la resistenza alla compressione tra le due pareti, è bassa e potrebbe cedere col tiraggio del bloccaggio rapido. Spiegherebbe anche lo spostamento della ruota posteriore durante le prove.
Riguardo allo sterzo, oltre alle considerazioni fatte prima sul sistema a boccole, un perno che lavora direttamente sul carbonio, non è certo desiderabile, anche se ci metti del kevlar. Bisognerebbe mettere una boccola di metallo, annegata nel composito. Ti fideresti ad usare un sistema simile per imperniare un alettone? Magari per un aeromodello, ma su di un aereo vero, con te a bordo?
Come avrei articolato io lo sterzo? Semplicemente usando delle normali calotte di sterzo semi integrate al posto delle boccole in teflon. La differenza è che avrei avuto un perno da 1" e 1/8, cioè dello stesso diametro di un cannotto di forcella. Spezzoni di cannotto in carbonio si trovano facilmente dai meccanici ciclisti, che dopo il montaggio di una forcella, eliminano il tubo in eccesso. Alla parte inferiore del tubo avrei incollato una battuta in composito e alla superiore un mezzo attacco di sterzo da bdc, che avrebbe permesso il blocco e la registrazione del sistema, nonchè fornito il supporto per i due semi manubri.
Per il diametro del boom, io avrei scelto 60 mm, perché la scatola del movimento centrale BSA è da 68. I telai in metallo si orientano su diametri minori per ragioni di peso.
Quanto pensi sia largo il boom del Carbontrikes?(che ha sezione ovale)
 
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view post Posted on 13/7/2013, 12:15     +1   -1
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Dopo rispondo a Ninbus, intanto la recensione del secondo giorno di test sul circuito del Ticino :P insieme all'amico Markciccio e Marcosan55.

Che dire, dopo il secondo Step di evoluzione sono estremamente soddisfatto.
Abbiamo rifatto due volte il test di scorrevolezza in discesa.
L'altra volta quando la pendenza si riduceva e gli attriti si facevano sentire la Bent mi staccava di brutto (ricordate il video?)
Oggi no! i comportamenti dei due mezzi erano pressochè simili, leggermente più veloce il mio sul primo tratto, leggermente il suo sul secondo. :lol:

Abbiamo rifatto il test di velocità ed udite udite, la velocità massima raggiunta è stata di oltre 46Km/h, contro i 49km/h di Markciccio :lol: Niente male vero?

Abbiamo inoltre potuto constatare che negli scatti e nelle salite il mio Trike è superiore alla Bent di Markciccio. :D
D'altronde è più leggero!
Con le Kojak inoltre il comfort sui fondi sconnessi è superiore.

Purtroppo il Catrike di Marcosan è stato completamente tagliato fuori dalla prova per il notevole divario di prestazioni.

Nel complesso sono quindi felice, il mio trike si dimostra assolutamente competitivo nel confronto con le Bent :D

Credo quindi che la sfida lanciata all'inizio del progetto è stata vinta. :woot:

Edited by Gionata S. - 13/7/2013, 13:35
 
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view post Posted on 13/7/2013, 13:04     +1   -1
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Per risponderti Ninbus.

La puleggia posteriore dato che esce dal telaio ha già la feritoia di uscita.

vxhb


Quella anteriore invece aveva la sede per l'estrazione, ma mi sono detto perchè aprirla subito? (indebolendo il telaio), la aprirò quando dovrò sostituirla.

Ho verificato attentamente la variazione di ingresso tra corona grande e piccola, ma dato che il foro di ingresso è relativamente lontano, cambia di poco. Inoltre all'interno del foro di ingresso ho inserito un tubo di gomma con ingresso svasato. Quindi la catena lavora sulla gomma.

wloh


I forcellini posteriori sono sovradimensionati, tra carbonio e legno sono quasi 2cm di larghezza. Il problema alla ruota non si è più verificato.

In campo aeronautico vengono realizzate delle sedi/boccole nel carbonio con della resina e fiocco di cotone (che ha una grande resistenza all'abrasione) dentro cui lavora il perno. Io ho fatto lo stesso.
Non metto in dubbio che sia migliorabile, e ti chiederò consiglio quando lo rivedrò.

Oggi ho visto il Catrike di Marcosan55 il quale mi riferisce che il suo Boom è da 40cm di diametro.
A me sembrava già grande :P

Oggi sulla Provincia di Varese è uscita un'intervista sulla mia attività, dove si parla anche del Carbon Trike.
Questo è il link

http://ww7.virtualnewspaper.it/provinciasp...713varese/#/13/

Edited by Gionata S. - 13/7/2013, 15:34
 
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markciccio
view post Posted on 13/7/2013, 14:02     +1   +1   -1




Oggi collaudone su strada, abbiamo verificato che tra la mia reclinata e il carbon trike il divario è notevolmente calato, sia nella prova della discesa sia nella prova in piano. Credo che il trike come attriti e aerodinamica sia oramai a livello se non superiore a una bici da corsa con ciclista in posizione aero da triathlon. In salita, vista la leggerezza, è sicuramente superiore alla mia.
Qualche dato: velocità massima rilevata tramite computer da bici su strada piana e asfalto un po' dissestato: 46 km/h per il carbontrike e 49 km/h per la mia reclinata. Calcolate che io e Gionata abbiamo più o meno la stessa forza con un poco più di allenamento da parte mia. E calcolate che Gionata a Monza raggiunse sul rettilineo una velocità di 38 km/h contro i miei 49 (che quindi è un po' un limite di ciclista e bicicletta). Questi dati confermano nuovamente che il trike è a livello di una buona reclinata.
Per quanto riguarda le lenticolari, Gionata ha fatto un ottimo lavoro letteralmente sigillando l'aria all'interno dei dischi, l'unica cosa negativa è che è tutto estremamente al limite e purtroppo la lenticolare interna striscia contro il pistoncino interno del freno a disco, generando un minimo di attrito. A breve penso che modificherà il tutto per la massima scorrevolezza.
Abbiamo anche parlato di una carenatura parziale o totale del trike e sono venute fuori delle buone idee (credo). Comunque se il trike si trasformerà in un velomobile, sarà con la logica "transformer", con parti staccabili, coda fissa ed eventualmente parti in tela, tipo veltop, sostituibili comunque con parti rigide. Un po' come le auto cabrio dove si può scegliere tra top rigido o in tela a seconda delle esigenze e stagioni.

Per quanto riguarda lo sterzo (per rispondere alle giustissime osservazioni di Ninbus), la cosa mi tocca in particolare perché l'idea delle boccole in teflon è mia, infatti sono giunti che uso sulle sospensioni delle macchine da autocross e con cui ho fatto centinaia di km senza grossi problemi nella polvere, con botte, carichi enormi ecc. L'idea di usarle sugli snodi dello sterzo è abbastanza limite (lo ammetto) in quanto devono funzionare sia con scorrimento da appoggio che per rotazione per cui è indispensabile che i fori siano perfettamente calibrati e che la "C" e relativo tirante non diano un accoppiamento troppo stretto. Quello che ho visto è che funzionano bene, per ora, con poco sforzo per sterzare, senza alcun gioco. Vedremo con il passare del tempo che difetti verranno fuori. Quello che so è che hanno consentito di realizzare uno snodo leggero, semplice ed economico.Un tubo, una boccola, un tirante e una C. Chiaro che uno snodo tipo cannotto della bici sarebbe stato la cosa migliore. Però c'è da valutare che il carico statico rispetto a una bici è la metà per cui si può accettare un sistema del genere, almeno penso e i primi 100-150 km lo stanno a confermare.
In ogni caso stiamo parlando di un vero e proprio prototipo che può avere difetti o meno e che consentirà al progettista di valutare la bontà delle soluzioni adottate, per una eventuale piccola realizzazione in serie. E che progettista!
Ah, il boom non flette praticamente più e il cambio sembra finalmente essere perfettamente calibrato.

Stavolta non ho filmati da inserire perché avevo lasciato a casa la Go-pro, ho solo una foto :

gsgt

Per chi si era perso "l'intervista", riporto il filmato inserito un paio di pagine fa:

Video

Direi che un po' per tutto ci siamo.

Edited by markciccio - 14/7/2013, 10:09
 
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capper
view post Posted on 21/7/2013, 20:21     +1   -1




Oggi ho avuto modo di vedere all'opera il carbontrike.
Veramente impressionante come scatta... Nel corso dei 70 km anbiamo fatto 2/3 scattini, sia in salita, sia in discesa... La sensazione è stata come quando in uno scatto ti sverniciano le bdc in carbonio... Anche il rumore " carbonioso" era quello :)
L'idea che mi sono fatto è che, più o meno va come una reclinata, sia in velocitá, sia in accelerazione.
In discesa, invece fa paura.....
Complimemti a gionata, perchè avrei detto che lo avrei trovato stampato su una delle innumerevoli curve :) vuol dire che il progetto è fatto bene.
E tutto questo nonstante i "difetti": il boom flette, un sacco di potenza persa.
Anche il telaio si flette un pochino, ma non so se possa essere un difetto o meno...
Peccato che io l'ho solamente provato poco nel parcheggio, non arrivavo ai pedali...
 
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view post Posted on 22/7/2013, 21:15     +1   -1
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In attesa del video di sabato del 2° Step di evoluzione del Trike vorrei chiedervi ancora una volta consiglio.

Penso che questo Trike potrebbe regalare grandi soddisfazioni, come d'altronde ne stà regalando a me, e mi piacerebbe quindi valutarne una produzione di serie.
Sò che non è il momento migliore perchè moltissimi di noi sono in ferie, ma tanto non c'è fretta.

Le prime modifiche che pensavo di apportare sono:

- Sedile in più taglie (l'attuale è una L)
- Sistema di comando per emiparesi come optional
- Boom da 50mm di diametro (speriamo che a Ninbus vada bene :P )
- Attacco per la ruota posteriore compatibile sia per ruota da 26 che da 28
- Angolo di seduta portato da 30° a 25°
- Bracci anteriori con profilo aerodinamico

Grazie in anticipo per i vostri consigli, le vostre opinioni anche generali, le vostre critiche.

Edited by Gionata S. - 23/7/2013, 08:17
 
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