la costruzione della forcella FWD

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view post Posted on 14/3/2011, 22:08     +1   -1
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... siamo alla fine; meno male!

Applicazione della calza in carbonio; un braccio è già finito, l'altro sta per esserlo

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La calza si adatta molto bene anche alle curvature della zona di attacco; anche in questo caso bisogna fare attenzione agli sfilacciamenti ... quindi leggeri con il pennello e grande uso delle mani (protette con guanti vinilici)

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In questo caso è meglio non usare il sacco del vuoto per evitare che la calza faccia "brutte pieghe". Una nastratura con peel-ply ed una con nastro isolante da elettricista che, opportunamente teso, garantisce una sufficiente pressione. Trucco: il nastro lo si avvolge come quando si rivestono i manubri da corsa. ma per facilitare la rimozione e non inquinare la resina con la colla del nastro stesso, l'ho applicato con la colla all'esterno

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Dopo si va a lisciare il tutto facendo attenzione a non danneggiare la calza!
Lima (con moooolta attenzione), tela smeriglio di varia misura (ho utilizzato la 240 per la finitura) e poi, per concludere, ottima la spugnetta abrasiva fine.
Nel caso in cui si renda necessario lucidare la prima mano di vernice trasparente, utilizzare la spugna abrasiva fine sotto getto continuo di acqua per evitare rigature e per un lavoro più omogeneo ed esteticamente valido; dopo questo trattamento la vernice sarà opaca e sarà necessario una seconda mano leggera per riacquistare la lucentezza desiderata.
Alla fine: tripudio di fibra di carbonio in vista 3D. Ho utilizzato una vernice spray acrilica trasparente lucida ... vocina dell'esperienza: strati leggeri uno sull'altro ad intervalli sufficientemente lunghi per evitare colature ... vocina dell'esperienza ... anche questa volta ci sono cascato!

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Prove di montaggio

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In generale questo procedimento permette di realizzare forcelle di vario genere quando commercialmente non si riesce a trovare nulla; non richiede capacità di effettuare saldature di nessun genere e può essere portato avanti con banali utensili (kitchen technology), ma richiede attenzione, accuratezza e tanta, tanta pazienza.

Un GRANDE RINGRAZIAMENTO a Gilles (alias Pearly Spencer) di Velorizontal che, condividendo la sua esperienza, mi ha ispirato, permettendomi questa realizzazione!

... a voi! ... e a tutti quelli che saranno abbastanza "pazzi" da provarci anche loro ...

Edited by recumbent - 15/3/2011, 08:26
 
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view post Posted on 15/3/2011, 08:22     +1   -1
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Alcune note sui pesi:

- n°2 bracci in alluminio (alleggeriti e con estremità attacco ruota "finite"): 200 g
- balsa + colla (dopo sagomatura): 79 g
- rivestimento strutturale in fibra di carbonio 200 g/m^2 (4 strati per braccio): 41 g
- rivestimento estetico in calza in carbonio + vernice: 15 g

TOTALE (da aggiungere al peso del "moncherino" di forcella): 335 g

Nel mio caso, partendo da una forcella in acciaio ("moncherino" 415 g), la forcella finita pesa 750 g.

Possibilità di contenimento peso:
1) partire da una forcella più leggera (alluminio, anche per lo stelo ... magari più grande di 1")
2) realizzare i bracci in carbonio come suggerito da Gilles (il mio unico dubbio è relativo alle estermità di attacco ruota: resistono alla chiusura dell'attacco rapido?)
... credo che questi accorgimenti potrebbe portare ad un risparmio di almeno 150 g
 
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DeLorenzi
view post Posted on 15/3/2011, 08:52     +1   -1




CITAZIONE
non richiede capacità di effettuare saldature di nessun genere e può essere portato avanti con banali utensili (kitchen technology), ma richiede attenzione, accuratezza e tanta, tanta pazienza

E tanti anni di aeromodellismo ! :D

ciao DeLo
 
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view post Posted on 15/3/2011, 10:57     +1   -1
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Luca Ciani

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Porca miseria che bel lavoro... compliments!
 
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view post Posted on 15/3/2011, 14:07     +1   -1
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CITAZIONE (recumbent @ 15/3/2011, 08:22) 
2) realizzare i bracci in carbonio come suggerito da Gilles (il mio unico dubbio è relativo alle estermità di attacco ruota: resistono alla chiusura dell'attacco rapido?)

Sono pochissime le forcelle con forcellini in carbonio e sono costruiti con materiali e tecnologie non a portata di un costruttore-amatore.
Ci sarebbe la possibilità di applicare i forcellini rimovibili che si utilizzano sui carri posteriori delle bdc. Sono avvitati e ne permettono la sostituzione in caso di danneggiamento per urto o caduta, soprattutto a carico del supporto cambio. Il guadagno in peso sarebbe marginale o nullo.
Riguardo alla verniciatura finale, hai detto di aver usato trasparente acrilico. Io uso il poliuretanico bicomponente perchè pare che offra una maggio resistenza superficiale e agli UV, con una brillantezza leggermente inferiore. Non so se ciò sia effettivamente vero. Forse tu sei più informato.
Complimenti ancora per l'ottima realizzazione.
 
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IRR
view post Posted on 15/3/2011, 19:26     +1   -1




Bellissima !
 
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view post Posted on 15/3/2011, 21:53     +1   -1
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@Nimbus

Ho usato un trasparente acrilico che si può acquistare nei brico-center come vernice di copertura per vernici metalizzate e che dovrebbe quindi resistere all'ingiallimento ed avere una discreta resistenza all'abrasione.
E' una soluzione comoda, visto che si può applicare la vernice spray.

La tua soluzione credo sia più professionale.
Certo che applicare una vernice bi-componente richiede l'attrezzatura idonea ad applicarla a spruzzo o una discreta capacità di vernicare a pennello; in quest'ultimo caso si deve adoperare pennelli decisamente morbidi e giocare sulla capacità intrinseca della vernice di distendersi, cancellando le traccie delle pennellate ... ed essere capaci!
>> tu come applichi il poliuretanico bicomponente?
 
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view post Posted on 15/3/2011, 22:46     +1   -1
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CITAZIONE (recumbent @ 15/3/2011, 21:53) 
tu come applichi il poliuretanico bicomponente?

Uso il compressore con pistola a spruzzo. Ne ho due, una piccola a tazza superiore per le piccole superfici e una più grande con il serbatoio inferiore. Sono attrezzi vecchi e di qualità non eccelsa, ma fanno comunque il loro lavoro. Le colature o la buccia d'arancia, purtroppo, sono sempre in agguato. Il pennello non è indicato con queste vernici e per lavori che richiedano una superficie liscia e lucida.
 
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view post Posted on 15/3/2011, 23:08     +1   -1
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Leggo le considerazoni sul peso. Certo non può dirsi una forcella leggera, ma se l'avessi fatta io, come te, non ne esisterebbe una migliore al mondo. ;)
Bel lavoro. Complimenti.
 
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view post Posted on 16/3/2011, 08:15     +1   -1

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view post Posted on 27/3/2011, 15:31     +1   -1
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CITAZIONE (=LoScozzese= @ 16/3/2011, 00:08) 
Leggo le considerazoni sul peso. Certo non può dirsi una forcella leggera, ma se l'avessi fatta io, come te, non ne esisterebbe una migliore al mondo.

Certo, certo: ogni scarraffone ... ^_^

Bepi, la tua è una giusta osservazione, ma dovresti includere anche:
- che la forcella donatrice era in acciaio (peso prima dell'amputazione: 729 g
- che esistono pochi termini di paragone per forcelle FWD (che normalmente sono realizzate in acciaio, solo una casa americana la realizzava in alluminio ... li contattai, ma non ne avevano più ...)
- che una forcella FWD è ben più sollecitata di una forcella tradizionale a causa del tiro catena

Se non ci avessi messo così tanto tempo ad arrivare ad avere "questa" forcella, sarei tentato di farne una partendo da una forcella donatrice già leggera di suo, ma in quest'ultimo periodo di tempo libero proprio non ne ho ... e allora va bene così ... è sicuramente la "migliore forcella al mondo" ;)
 
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view post Posted on 5/3/2018, 22:39     +1   -1
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Bella e precisa realizzazione, complimenti lavoro lungo ma ben fatto.
 
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