Geometria ideale per la salita, processo di costruzione collettiva di un sapere

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view post Posted on 14/1/2011, 17:42     +1   -1
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Fondatore del forum e bent-appassionato

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Il problema principale di una seduta ad inclinazione variabile, non è tanto il meccanismo che permetta di modificare l'inclinazione, ma la contemporanea variazione della distanza della seduta dal movimento centrale. Quando lo schienale diventa più verticale, la seduta dovrebbe arretrare in modo da mantenere costante la distanza di pedalata.

Nimbus, hai ragione ... mi sembra però che l'autore francese dica qualcosa del tipo: " ... se l'attacco inferiore del sedile è posto a livello dell'anca, la distanza seduta ÷ movimento centrale non cambia in modo significativo ..." >> ammesso che questa affermazione sia condivisibile, ho interpretato correttamente?
 
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view post Posted on 14/1/2011, 21:56     +1   -1
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CITAZIONE (UkaFlesh @ 9/10/2010, 08:52) 
...quello che cerchi è già stato inventato da AZUB (e brevettato).

Il sistema è semplice, in quanto il classico sgancio rapido incontra una barra con posizioni preimpostate (come i buchi della cintura) in cui rapidamente si può cambiare l'assetto della seduta.

Mi par strano che Azub abbia veramente brevettato una cosa del genere, perché è praticamente lo stesso sistema che usa la Flux dal 2001 per variare l'inclinazione del sedile; su S800 l'escursione probabilmente è inferiore (ad occhio direi che s'interviene in un range di circa 3 cm), ma il sistema con due staffe permette effettivamente di passare da un'inclinazione poco accentuata ad una quasi distesa abbastanza velocemente.

R.
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 15/1/2011, 09:40     +1   -1




CITAZIONE (recumbent @ 14/1/2011, 17:42) 
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Il problema principale di una seduta ad inclinazione variabile, non è tanto il meccanismo che permetta di modificare l'inclinazione, ma la contemporanea variazione della distanza della seduta dal movimento centrale. Quando lo schienale diventa più verticale, la seduta dovrebbe arretrare in modo da mantenere costante la distanza di pedalata.

Nimbus, hai ragione ... mi sembra però che l'autore francese dica qualcosa del tipo: " ... se l'attacco inferiore del sedile è posto a livello dell'anca, la distanza seduta ÷ movimento centrale non cambia in modo significativo ..." >> ammesso che questa affermazione sia condivisibile, ho interpretato correttamente?

image

Questo schizzo rappresenta uno schienale in posizione "diritta" (nero con cerchio nero rappresentante la posizione dell'anca seminascosto dai cerchi verde e rosso). Il pallino nero pieno a destra è il movimento centrale

Se si fa ruotare indietro il sedile su un fulcro che si trova SOTTO l'anca (pallino verde pieno) ci si ritrova con l'anca più arretrata, quindi la distanza dal movimento centrale aumenta

Se il fulcro si trova DIETRO l'anca (pallino rosso pieno) l'anca verrà spostata più su una traiettoria verticale, mantenendo la distanza dal movimento central più o meno uguale.

:D oh mi sento tanto artista....
 
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view post Posted on 16/1/2011, 14:40     +1   -1
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Luca Ciani

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Bravo!
 
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Mario Sol
view post Posted on 16/1/2011, 15:38     +1   -1




e l'effetto avanzamento non è per niente trascurabile sulla mia stinger ad un alzamento della seduta di 120 mm e ad una modifica dell'angolo di seduta di un 25° ho dovuto far corrispondere un arretramento del fulcro di 100 mm

non sono chiaro lo so posterò una foto asap
 
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Mario Sol
view post Posted on 21/1/2011, 18:11     +1   -1




image

come dicevo sopra ruotando in avanti il sedile il bb si avvicinava troppo:

ho dovuto arretrare il sedile di una decina di cm

nella foto il vecchio foro non si vede, è coperto dalla catena

questa foto è della precedente posizione

 
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sdraio a pedali
view post Posted on 21/1/2011, 20:47     +1   -1




@mariosol
ma hai verticalizzato il sedile per ottenere una resa migliore in salita? o solo per un problema di visibilità?

mi pare poi che lo hai alzato parecchio. perchè?
 
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Mario Sol
view post Posted on 21/1/2011, 21:41     +1   -1




no no solo visibilità, mi ero stancato di scrutare da sotto le maniglie delle portiere delle smart guidate da belle bancarie dalle quali venivo superato andando al lavoro

un altro motivo di stress era la ricerca del pedale alla ripartenza

comunque fattori anti reclinata low racer a parte, volevo dire che ho notato un marcato effetto avvicinamento del boom ruotando il sedile in avanti

non so perché la foto della vecchia impostazione non sono riuscito a postarla
 
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view post Posted on 27/3/2011, 22:05     +1   -1
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... Riesumo il topic ... :D
Oggi abbiamo fatto un giretto di 25 km e vi erano compresi 3 bei ponti lunghi. Capisco che è un po' poco per valutare (infatti per questo attendo l'Alpe Adria), ma l'impressione è che i "piedi al cielo" delle Flux siano molto più redditizi dei piedi in basso delle Custom in salita. M'ha fatto notevole impressione!
 
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view post Posted on 28/3/2011, 09:10     +1   -1
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CITAZIONE (Rahab @ 27/3/2011, 23:05) 
Oggi abbiamo fatto un giretto di 25 km e vi erano compresi 3 bei ponti lunghi. Capisco che è un po' poco per valutare (infatti per questo attendo l'Alpe Adria), ma ...

Dobbiamo aspettarci che ti scatenerai? :P
 
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andreanew
view post Posted on 28/3/2011, 11:53     +1   -1




Non sono uno specialista, e neppure amo troppo le salite, ma proprio per questo capire come renderle meno dure mi interessa.
Una considerazione riguardo al "triangolo di Mauletti". Mi pare che una variabile importante sia stata trascurata: la forza di gravità. Il triangolo di un ciclista eretto non può semplicemente essere ruotato passando alla posizione reclinata. Quando un ciclista eretto spinge sui pedali contrappone il suo peso alla spinta e gli converrà quindi mantenere il baricentro del corpo il più possibile sulla verticale del movimento centrale spostando il punto di contatto con la sella in avanti e protendendo in avanti il busto, fenomeno accentuato anche dall'inclinazione della superficie stradale: immaginate di spostarlo indietro rispetto al movimento centrale e otterrete una innefficacissima recumbent... senza schienale!
Sulla reclinata la resistenza alla spinta è del tutto indipendente dalla collocazione del baricentro in quanto è garantita dallo schienale e di conseguenza l'"angolo di Mauletti" può tranquillamente essere diverso da quello per le bdc in quanto non è necessario protendersi in "alto" per trovarsi sull'"orizzontale" del movimento centrale.
 
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sdraio a pedali
view post Posted on 28/3/2011, 14:22     +1   -1




CITAZIONE
Sulla reclinata la resistenza alla spinta è del tutto indipendente dalla collocazione del baricentro in quanto è garantita dallo schienale e di conseguenza l'"angolo di Mauletti" può tranquillamente essere diverso da quello per le bdc in quanto non è necessario protendersi in "alto" per trovarsi sull'"orizzontale" del movimento centrale.

La maggiore efficacia di un triango di Mauletti più chiuso rispetto a uno più aperto non ha a che vedere con la forza di gravità, anche se condivido i dubbi sul riportare tout court gli angoli di lavoro di un ciclista in piedi su un ciclista sdraiato, ma con il fatto che chiudendo l'angolo dell'anca il gluteo si trova a lavorare meglio.

Poi ad angoli eccessivamente aperti si può anche presentare il fenomeno dello scivolamento avanti e indietro del ciclista, ma quello è un fattore secondario e che si presenta secondo me solo in posizioni molto sdraiate.
 
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andreanew
view post Posted on 28/3/2011, 14:26     +1   -1




Possiedo da circa 10 mesi un Azub Mini e posto alcune precisazioni, a completamento di quanto già scritto, sulla possibilità di regolazione del sedile.
Il sedile ha tre elementi di regolazione:

A) il QR alto dietro le spalle
B) il QR basso sotto la seduta
C) la slitta sotto la seduta

Quando si rilascia il QR basso è possibile fare due movimenti diversi: 1) spostare in su e in giù il punto di seduta, modificando così il dislivello sedile-MC e la distanza da terra; 2) far scivolare avanti e indietro tutto il sedile senza modificarne l'altezza sfruttando la slitta in cui il QR è inserito. Ovviamente se nel fare questi movimenti si mantiene serrato il QR alto alzando il sedile (movimento 1) o slittandolo in avanti (movimento 2) si otterrà anche meno verticalità: è una sorta di basculamento.

Rilasciando solo il QR alto, si cambia 3) l'inclinazione del sedile senza cambiarne l'altezza o la posizione orizzontale. Ovviamente questo movimento fa ruotare il sedile in corrispondenza del QR basso, ben al di sotto quindi dell'articolazione dell'anca che quindi cambia la sua distanza dal movimento centrale. L'unico modo per far sì che questa non cambi è combinare i tre movimenti rilasciando entrambi i QR, ma non è una manovra che si può fare facilmente a occhio.

Sbloccando entrambi i QR è anche possibile, entro i limiti di lunghezza della staffa posteriore, compiere i movimenti 1) e 2) in maniera parallela, senza modificare l'inclinazione. In pratica quando si fanno movimenti di una certa entità è necessario allentare entrambi i QR altrimenti, per ragioni di attrito in corrispondenza dei perni dei QR, si fa fatica a cambiare l'inclinazione del sedile.

Tutto il meccanismo, una volta serrato, ha una consistenza sorprendentemente rigida, senza flessioni anche se si spinge forte. Il tutto è un po' trafficoso e non elegantissimo, ma mi sembra che funzioni.

Edited by andreanew - 28/3/2011, 19:09
 
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andreanew
view post Posted on 28/3/2011, 15:41     +1   -1




CITAZIONE (sdraio a pedali @ 28/3/2011, 15:22) 
... chiudendo l'angolo dell'anca il gluteo si trova a lavorare meglio.

Assolutamente corretto. Ma questo deve essere vero anche per un ciclista eretto, o no?. Quindi l'unica vera differenza tra le due posizioni dovrebbe essere il diverso modo di sfruttare/confrontarsi con la forza di gravità. Mi sembra che la posizione in reclinata ponga in definitiva meno vincoli perchè la forza di gravità diventa ininfluente: al limite, se dal punto di vista del lavoro del gluteo fosse meglio, potrei utilizzare un angolo più acuto di quello di una bici tradizionale.
 
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view post Posted on 28/3/2011, 18:06     +1   -1
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Luca Ciani

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Ho angoli più acuti solo su una recumbent, e in effetti su quella mi trovo bene a spingere forte, anche se a dirla tutta, sembra che la respirazione ne risulti un po' più contratta.
 
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