Enrico, mi sento più un paparazzo che un progettista ... ecco una realizzazione molto pertinente alla tua idea:
Come vedi segue il tuo schema di massima, senza la necessità di componenti speciali (ad esempio per la ruota posteriore).
In effetti un telaio di una bent è sollecitato principalmente a flessione:
- nella zona del boom la flessione è sia su di un piano orizzontale che verticale a causa dell'effetto della pedalata (una semplice dimostrazione "visiva" di questo potrebbe essere quella di immaginare il boom ralizzato con una lama di metallo utilizzata prima "di piatto" e poi "di taglio" ... si può facilmente immaginare che in entrambe le condizioni avresti una flessione rispettivamente su di un piano verticale o su uno orizzontale)
- nella zona tra l'asse sterzo e l'attacco della ruota posteriore la sollecitazione maggiore è una flessione su di un piano verticale
Ecco allora che una soluzione come quella in foto rischia di avere poco senso se non vista come semplificazione costruttiva:
- la flessione tra l'asse sterzo e l'attacco della ruota posteriore è contrastata solo dalla sezione dei tubi utilizzati, che tanto più si avvicinano ad una lama posta in verticale, tanto più resistono alla flessione (potrei parlare di momenti di inerzia ed altre amenità ingegneristiche, ma quello che conta adesso è "afferare il senso")
- la conformazione del telaio semplifica soprattutto l'aspetto costruttivo perchè la "A" che si viene a creare permette di ottenere il carro posteriore senza la necessità di "appiccicare" qualcosa ad una monotrave
CITAZIONE
Il problema è la difficoltà nel concepire una struttura a triangolo/triangoli per una bici reclinata. L'unica possibilità sembra data dalle geometrie LWB o CLWB
E' esattamente quello che credo anch'io e su questo sto fantasticando da un bel po'. Vorrei riuscire a definire una architettura che rappresenti un compromesso tra l'adozione di strutture a traliccio, una posizione del sedile non troppo alta, una distribuzione pesi non troppo spostata sulla ruota posteriore ed una lunghezza totale della bici contenuta ... sembrano le caratteristiche dell'ovetto Kinder ... ma a qualcosa sono già arrivato e, impegni permettendo, penso di presentarlo sul blog che ho lanciato all'interno del forum
https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?f=9049698Tornando alla tua intuizione (che giudico interessante e dimostrativa del fatto che nel mondo esistono pensieri paralleli che a volte si incontrano prima di arrivare all'infinito ... ricordi di geometria e della definizione di rette parallele che si dice che si incontrino all'infinito ... quando, aggiungeva un comico di altri tempi, non interessa più niente a nessuno ...), perchè non combinare esigenze "costruttive" e "strutturali"? Ad esempio immaginando un telaio fatto quasi interamente da 3 tubi che partono dal movimento centrale e che, come i lati di un tetrapack molto acuto, vadano ad aprirsi verso l'asse della ruota posteriore, portando ad avere rigidezze flessionali sia orizzontali che verticali, calibrabili con la sezione dei tubi utilizzati e con gli angoli tra un tubo e l'altro. Poi quanto più il boom sarà corto, tnto più facile sarà resistere alle sollecitazioni indotte dalla pedalata ... ma tanto più il boom si accorcia, tanto più la bent passa da un modello SWB ad un CLWB per arrivare ad essere una LWB ...
chiaro no?