Delta TRIKE

Giocando con la macchina fotografica, un po’ di libri per tenerlo in piedi, scotch e tanta fantasia ecco il mio nuovo trike

mentre va dritto



e mentre curva



Almeno ho delle foto visto che mi manca ancora un mucchio di lavoro.

ciao

Edited by DeLorenzi - 10/6/2011, 22:16

Cavoli, se scoprivi il mondo bent 10 anni prima, non ne restava per nessuno...
Resto sempre affascinato e soprattutto ammirato dalla tua inventiva.
Se vi mettete in società con il Tiberio e con Enrico, gli facciamo un c... così al resto d'Europa.


Sai le feste che vi fanno i cinesi...
Scusa Tiberio mi è scappata...

Perchè facendo girare dei pedali andiamo più forte che a piedi ?

ciao

P.S. Guarda che per il mio trike il primo ad essere pieno di dubbi sono proprio io !

E' allettante...stimolante. . Sei proprio bravo, non c'è che dire.

Assai intrigante la tua domanda Ukaflesh, a risposta scontata.
Certo; le gambe per salire le scale ce le ha fatte Madre Natura. Impossibile eguagliarla in efficienza e praticità.
Noi però abbiamo inventato degli strumenti meravigliosi per sfruttare ciò di cui Lei ci ha dotati ottenendo risultati incredibili. La ruota che tu stesso menzioni e che, oltre al resto, ritroviamo un più esemplari in una bici ne è un esempio.
Esco volutamente fuori argomento per dirti: ben vengano le idee di crearne di nuovi che vadano oltre i limiti imposti dagli attuali. Trovo quanto da te esposto in altro post, la tua immaginazione, stupefacente ed encomiabile, anche se non mi è ancora ben chiaro il tuo disegno finale.
Trovo, e l'ho già detto, stupefacenti le capacità progettuali e realizzative di DeLorenzi. Vorrei averne un percento.

Ciao

Non mi sono fermato, tutt’altro sto trafficando a quelle relativamente piccole parti che sono indispensabili per il trike ma poco appariscenti.
Servono per lo sterzo 10 cuscinetti e 6 snodi a sfera e per i pedali 16 cuscinetti.
Questa volta mi sono proprio imbarcato in una follia.
Lo sterzo userà un “joystik” e due alberi collegati da un rinvio e poi due braccetti.
I pedali sospesi trasmetteranno il loro movimento con delle bielle ai bracci della guarnitura.
Uno può pensare che essendo parti piccole sia più facile ma invece, siccome devono essere integrate nel telaio, un controllo fra il disegno e la realtà deve essere continuo.
Questo mi porta spesso a lavorare in questo modo dividendo i tempi miei e quelli del padrone indiscusso della cucina, mia moglie.





Per questa volta forse mi salvo ancora ma se dovessi in un futuro incominciarne un altro credo avrei problemi seri e per lo meno dovrei trovarmi un altro aiuto saldatore.
Si perché mia moglie mi tiene le barrette di materiale da saldatura e abbiamo raggiunto una sintonia per cui adesso ci vengono saldature magnifiche.
L’unica possibilità potrebbe essere se dovessi farne uno per la nipotina allora forse “ il cuore di nonna “ potrebbe cedere.

Quando avrò delle foto da mostrarvi aggiornerò la storia.

ciao

Edited by DeLorenzi - 10/6/2011, 22:45

E’ da un po’ che non faccio più aggiornamenti, sono passati tre mesi e a parte le “ferie” di natale ho perso parecchio tempo facendo altro e non ne ho dedicato abbastanza al pargolo.
Il guaio è che sono sorti dei problemi, nonostante il disegno fosse molto accurato, mi sono trovato a dover tagliare e risaldare tre volte !!!!!!!
La prima volta problemi di sterzo. Pensavo “sbagliando” che la geometria dello sterzo fosse corretta ma l’uso di rake e trail positivo “perno in avanti e avancorsa” non correggeva anzi introduceva un effetto destabilizzante per l’effetto negativo della gravità che, essendo uno sterzo posteriore, è al contrario ( non la gravità, lo spostamento verso l’alto !).
Moccoli, analisi più approfondita del meccanismo di sterzata e decisione drastica.
TAGLIA.
Gira i fuselli, salda ad un angolo diverso l’asse sterzo “9 gradi o 99° secondo la misura ciclistica, 27 mm di rake e trail 10 mm negativi, perno dietro all’asse sterzo” ecc.
Adesso lo sterzo ha avancorsa negativa ma la gravità a favore e la spinta laterale dovuta alla forza centrifuga a favore ( radrizzanti ). Bisognerà vedere se funziona.
Andando avanti, enorme pirlata, usando i disegni precedenti aggiornati saldo un supporto della tiranteria dello sterzo per rendermi poi conto che i disegni non erano stati modificati completamente ( avendo girato i fuselli dovevo invertire i tiranti ma io ero troppo preso dagli angoli! ).
Per non andare a sinistra sterzando a destra TAGLIA.
Finita la tiranteria dello sterzo prova, per sterzare ci vuole Hulk. Io non piango perché sono un uomo, anche se un po’ pirla, e mi metto a misurare.
Sterzando al massimo l’asse delle ruote si alza di 15 mm. Il joystick si muove di 150 mm
il peso sulle ruote posteriori è di circa 50 kg quindi almeno 5 kg sullo sterzo ( si può considerare una leva con la complicazione di angoli e atriti della tiranteria ).
Perché cavolo si alza di 15 mm ??????????
Mi piace dare camber negativo alle ruote ( 6 gradi ) perché essendo un po’ inclinate verso l’interno in curva lavorano meglio e perché cosi la larghezza totale è minore ( il mozzo rimane sulla verticale della gomma ), quindi l’asse sterzo “kingpin” deve essere inclinato di conseguenza ( 26 gradi ) affinché il perno di rotazione e il punto di contatto della gomma siano identici. Questo per due problemi: evitare che un ostacolo su di una ruota introduca una sterzata pericolosa e per evitare che sterzando il trike si alzi. Facile si legge ovunque. Peccato che non sia vero per niente e che il punto di contatto non sia “il punto di contatto” ma poiché la ruota è tonda essa appoggi a terra in un altro posto. Appena ho un po’ di tempo scriverò su “STERZO” alcune considerazioni.
Risultato TAGLIA.
Adesso le ruote sono verticali e l’asse sterzo è di 99° assiali 70° laterali ( 9° in avanti, 20° in dentro e 10 mm di trail negativo) e il tutto si alza di 6 mm.
Bisognerà vedere come va su strada ma se ne parlerà fra un bel po’.
Se avete avuto la pazienza di leggermi fino a qui o siete dei masochisti o degli autocostruttori attivi o potenziali !

ciao DeLo

Edited by DeLorenzi - 13/2/2010, 13:43

bravo Delo, non demordere...poco importa perdere qualche "battaglia" se poi con impegno e fatica si vince la "guerra". (leggi raggiungi la meta )...complimenti ancora...

Complimenti Delo, io mi sarei già perso da un pezzo e avrei arricchito la differenziata, ammiro la tua incredibile determinazione e la tua conoscenza su angoli, camber, rake, trail e avancorse.
Che dire, vai avanti e fai nascere la creatura, si sa che un parto difficile rende più orgogliosi i genitori.
Ciao e buon lavoro.
Paolo

Mi è venuto il mal di testa solo a leggerti, immagino i tuoi "moccoli" a ricalcolare tutto!!!!
Per me resti sempre un grande, comunque, come ogni volta ripeto, è meglio che non ti incontri con Archimede, altrimenti sarebbero guai seri per tutti gli altri costruttori europei.