Resoconto del viaggio
Partenza alle ore 5 di mercoledì 29/07. Salendo subito per Lenola, 8 km al 5%, poi si scende per Pontecorvo, direzione Cassino. L'aria è leggermente fresca, ma da Cassino in poi, il termometro inizia a salire, e con esso anche l'altimetria. si arriva a Venafro, si prosegue per Isernia e direzione Campobasso, dove si arriva a 780 mt di altitudine ma il termometro del mio computer ha toccato i 47,9 gradi!
Poi discesa lunga e di nuovo salita, per scendere definitivamente a Lucera, provincia di Foggia. Prima tappa, percorsi 235 km con dislivello reale di 2.451 mt. Si arriva all'agriturismo in mezzo ad una pianura disabitata almeno nel raggio di 5 km, dove ci siamo ristorati e rifocillati.
Il giorno dopo, partenza con comodo, e si va al Santuario di Padre Pio. Temperature sempre elevatissime. In totale 60 km di andata e 60 km di ritorno, con un'altimetria di 1000 mt. Il paese sembra svuotato, è la fotocopia del momento che sta passando il nostro paese. E' crisi, crisi, crisi nera! Fedeli diminuiti dell'80%. Si vede dalle foto dove c'è il piazzale completamente vuoto, oltre alle chiese. nel salire sui tornanti, non ho visto nessun autobus di fedeli.
Terzo giorno. Si doveva ripartire la mattina alle 5, ma un temporale improvviso con folate di vento tipo Bora, ci ha bloccati e ritardato la partenza di oltre un'ora. Alle 6,15 circa ripartiamo. Il vento si è calmato, ma ce ne è un po' e a favore di marcia, cosa molto gradita! Subito salita lunghissima, con le pendenze impegantive negli ultimi 6-7 km. Caldo asfissiante. Ogni ora si consumava una bottiglia da 1,5 lt di acqua. Avrò perso il conto di quanta acqua ho bevuto e comprato. Credo nei tre giorni di viaggio ne abbia comprato una quarantina da 1,5 lt.
Il ritorno è stato leggermente meno duro del previsto, causa l'altimetria leggermente inferiore di 100 mt, ma forse le soste che abbiamo fatto di più per l'acqua. Un bel gruppo di amici, mi hanno sempre aspettato. Purtroppo con la reclinata le salite diventano un ostacolo veramente duro e non conviene forzare, altrimenti ci si fa male. Sono andato sempre con 4 denti più agile proprio per salvare piedi e ginocchia. In poche parole: andatura da passeggio (in salita). In discesa e pianura un buon passo. Gli amici ogni tanto liberavano i cavalli delle gambe, e facevano dei tratti a velocità per me impensabili (in salita). In pianura invece, ero sempre io avanti a dettare il passo, non soffrivo e anche loro dietro di me andavano bene. Si viaggiava mediamente dai 30 ai 35 orari. bastava anche una sola piccola pendenza dell'1% per mettermi in difficoltà e dovevo rallentare.
Esperienza bella, mi sono divertito. Al prossimo viaggio!
Qui di sotto alcune foto:
Edited by LoScozzese - 3/8/2015, 16:53