Posts written by LoScozzese

Hai anche l'alternativa di trovare una reclinata, "facile", a quattro soldi.
Consulta il mercatino, se non l'hai già fatto, ed i siti di vendita del tipo Ebay, Subito, Kijiji.
Coi componenti in tuo possesso, se non hai notevoli conoscenze e capacità costruttive, non ci fai un bel niente.
Magari potresti poi utilizzarli per migliorare ciò che hai acquistato.
Non vorrei sembrare di parte, ma trovo interessante QUESTA.
L'ha costruita un famoso artigiano nostro amico. Un geniaccio.

Spostato qui il tuo ultimo post per ovvi motivi, bike71. Quella precedente non era la sezione giusta e l'argomento non era corretto.
Bene hai fatto comunque a non aprire una nuova discussione per delle domande di carattere prettamente personale.

Ne approfitto per darti il mio personale parere.
1) Quella bici reclinata non ha una sufficiente sterzata, se non per un uso prettamente pistaiolo.
Immagina di dover affrontare in quelle condizioni un tornante o una stretta svolta. Una iattura.
2) Domare/imparare a condurre una bici con tale architettura, non è più difficile rispetto ad altre. Forse ti impressiona l'altezza da terra, ma non è lì l'eventuale problema. Piuttosto io intravvederei qualche piccola difficoltà di controllo, soprattutto alle partenze, per effetto del sedile che è molto reclinato. A meno di non partire con la schiena rialzata dallo schienale e poi sdraiarsi appena trovato l'equilibrio.
Infine, per un generale normale e rilassato utilizzo, io te la sconsiglierei senz'altro. In competizione su pista invece dev'essere velocissima e divertente.

Edited by LoScozzese - 28/3/2021, 23:08

Sempre da running, chiaramente.

Gran bel problema.
Si applichi il "Metodo Galileiano", quello definito anche "sperimentale", che prevederebbe il cambio dei pantaloni.
Borotalco e creme? Quelli li usano i fichetti delle "altre" biciclette, ma per il sottosella e per ovvie ragioni: per non ridurlo come quello d'un babbuino.
Facci sapere!

Per favore, consiglio caldamente di comunicare i numeri di telefono tramite messaggi privati e non pubblicamente. Grazie.

@EBS: non ti era mai capitato di consultare il nostro "reclizionario", accessibile dal menù Utilità a scomparsa sul lato sinistro della pagina? Avresti trovato anche lo schema visuale postato da recumbent, che ne è l'autore.
Prova! Reclizionario

Non credo sia questione di "scassamernto di cabasisi", Giacomo. Io credo che recumbent, come ha spesso fatto, volesse ancora una volta mettere in evidenza come un punto di forza del mondo reclinato sia la sua estrema variabilità.
Aggiungo una mia convinzione. Penso che al cambiare del tipo di utilizzo di un velocipede reclinato e dell'utente, cambi anche la sua architettura ideale. E bada: lo pensavo ancora prima dell'apparizione della TD MBB ideata da Marco Ruga. Per questo ho scritto "parole sante".

Salve Nicola e ben ritrovato.
Sempre pervaso da intenzioni avventurose, eh?
Spero che qualcuno qui ti possa aiutare, con consigli o altro più tangibile.

Parole sante.

A me l'impostazione di questa Slyway, oltre che quella della Zocra/Schlitter, ricorda moltissimo quella della Slyway Endorphin.

Grazie a Palinz per l'immagine.
Molto aggressiva nell'insieme. Trovo che col carbonio si potrebbe fare di meglio a livello di linea. E' tozza.
Continua a sorprendermi molto l'impostazione di buona aerodinamicità della posizione del sedile ed il forte dislivello fra questo e la pedaliera.
Ormai mi sono assuefatto e convinto che, per gli usi più comuni, sia molto più comodo uno schienale più verticale ed il dislivello coi pedali molto più basso, quasi nullo.
Certo, capisco che c'è sempre da fare i conti con l'interferenza con la ruota anteriore.
Una piccola 451 davanti, oppure una bella TD MBB e passa la paura!

Fran34 Mi aggiungo a cstan.
Meglio senza dubbio raggi in acciaio inox. Costano un po' di più, ma resistono meglio alla corrosione, alla ruggine ed hanno caratteristiche meccaniche migliori.

I nippli sono tutti uguali ed adatti sia al diametro del raggio che alla lunghezza della sua filettatura, fatto salvo il tipo di materiale, naturalmente, per il quale occorrerebbe un discorso a parte.
A volte si sfrutta la diversa lunghezza d'essi per compensare quella di raggi non perfettamente adatti.

Basterebbe che il tuo omino in motocicletta fosse imperniato in cima al casco. Come un pendolo. Se no come farebbe la pendola a funzionare?

No, debbo dire che Giacomo ha centrato abbastanza la mia idea ed il problema è che non funzionerebbe solo per il semplicissimo fatto che non è possibile vincolare il sistema da nessuna parte in modo che si comporti come un pendolo. Almeno a prova rapidamente fatta così mi pare, anzi, è certo.
Vabbe', ci ho provato. Mi risparmio di mostrarvi lo schizzo della genialata.

Edited by LoScozzese - 26/1/2021, 17:52

Non ho capito, e come me credo moltissimi altri. Mi fido ma non la ritengo una risposta sufficientemente esauriente.


E' il peso che dovrà contrastare la forza centrifuga!
Il problema è l'opposto: riuscirà la forza centrifuga a contrastare il peso?
Comunque capisco che non se ne può uscir fuori senza qualcosa di concreto su cui ragionare.

Esatto


D'accordo, ma a me basterebbe che in queste condizioni si alzasse un pelo solo il punto di aggancio del retrotreno al sistema di leve.
Immaginiamo i forcellini posteriori di una trazione anteriore. Il resto vada pure dove gli è più congeniale!
E' possibile? Non lo so. E' lì che to cercando di arrivare.

No. Come giustamente ha rilevato Marco, io stavo immaginando un sistema libero. Su quello "dei ragazzi" da te segnalato ho la stessa opinione di Mino73: se il conducente dimentica di azionare la leva sotto al sedile e pensa di averlo fatto, va per terra di sicuro.
Il meccanismo che stavo cercando di immaginare - e con questo cerco di rispondere a Mino73 - dovrebbe far sì che, partendo da una situazione di equilibrio nella quale la forza peso mantiene le ruote verticali e fa sostenere autonomamente il mezzo, magari con qualche leggero dondolamento, nel momento in cui si affronta una curva, lasci libero l'assieme mezzo più ciclista di spostarsi verso l'esterno della curva facendo anche sì che il punto di equilibrio di tutto l'assieme, che io immagino essere il sistema di aggancio fra telaio posteriore e meccanismo, subisca un pur minimo innalzamento, in maniera tale che, venendo meno la forza centrifuga prevalga la forza peso e tutto ritorni al punto di partenza.
Non so se mi sono capito.
Io suppongo sia abbastanza facile concepire una soluzione del genere. L'unico dubbio, e qui faccio mia l'osservazione di Marco, è se la forza centrifuga sia o meno in grado di contrastare a sufficienza la forza peso e far sì che il retrotreno si innalzi di quel poco rispetto al punto di equilibrio, senza che intervengano apporti esterni; per esempio un'azione sullo sterzo, come osservava Marco.
Ad occhio sembra un po' complicato, ma non impossibile. Forse.
Andrebbe disegnato il sistema e fatti dei calcoli, ma io malgrado gli studi non sono in grado perché non li ho terminati.
Sono uno che va molto per intuito ed esperienza e per questo, per non rischiare la supercazzola, spesso mi trattengo al cospetto.
Magari proporrò uno schizzo.