Bella domanda.
Per quanto mi riguarda, da quando sono passato
professionista non guardo più il contachilometri; non l'accendo proprio.
Ormai vado ad occhio. Tanto le strade ed i percorsi che faccio sono sempre quelli. Le andature pure.
Su qualche bici non lo monto neanche più.
La verità
vera però, vuoi sapere qual'è? E' che la reclinata m'ha convertito ed attraverso essa ho ritrovato il gusto di andarmene come e dove voglio senza l'assillo di finalità tipo l'allenamento o la prestazione, al punto d'aver maturato un modo di vivere la bicicletta che non trova neanche più corrispondenza con coloro coi quali ero solito uscire insieme. Ma questo mi da un senso di libertà.
So per esperienza però che nel corso dell'anno, dipendentemente dalla voglia e dalle occasioni che ho, faccio dai 10000 ai 15000 chilometri.
Conta: sono mediamente tre uscite la settimana per distanze variabili da un minimo di 70 ad un massimo di 120/130 chilometri, salvo casi particolari.
Diciamo, per tagliare la testa al toro, 90 chilometri ad uscita che per, diciamo, 52 settimane fanno 90 x 3 x 52 = 14000 km circa.
Qualche settimana posso saltare, qualche altra farne quattro di uscite piuttosto che tre, altre volte saltarne una, ma siamo lì. Almeno se la situazione meteorologica regge e collabora. Ma qui da noi siamo in un "ventre di vacca", sotto quest'aspetto.
Per cui una cifra degna di rispetto, almeno dal mio punto di vista.
Certo, probabilmente non comparabile con coloro che usano la bicicletta per recarsi al lavoro.
In tutti i casi, caro mio, non posso partecipare al Gran Premio Bici Reclinate Italia 2012, perché questa cifra, nel mio caso, è ripartita in modo casuale fra diversi tipi di bicicletta, e non ho un metodo di scelta standard che non sia legato alla voglia del momento.
Rappresento proprio un caso a sé stante.
Edited by =LoScozzese= - 2/1/2013, 19:33