Avete scelto quale recumbent vi piacerebbe realizzare? Insomma, almeno avete ristretto la rosa delle candidate? Allora adesso dovete incominciare a progettarla! Ma prima di prendere righe, squadrette e matite, dovete definire la geometria della vostra bicicletta.
Nel 1° post ho usato il termine “benchmark”, cioè: mettere a confronto oggetti simili a quello che ci accingiamo a progettare, definendo in anticipo quali parametri
misurabili oggettivamente andare a confrontare, allo scopo di trarne indicazioni utili allo sviluppo di un nuovo prodotto.
Si tratta di una tecnica usata in molti settori, non solo quando si progetta “qualcosa”, ma anche in economia piuttosto che in finanza.
Detto “alla moda vecchia”: prendo dei riferimenti che giudico interessanti, li studio nel dettaglio, li confronto e cerco di trarne indicazioni utili ai fini della mia analisi, copiando (o quasi) quello che mi sembra più “bello”. Insomma, come mi diceva Luigi, si tratta di fare un po’ i “cinesi” (negli anni ’70-’80 si sarebbe detto “fare i giapponesi”).
Ci sono 2 rischi quando si fa questo tipo di confronto / valutazione:
- quello di non considerare i parametri “giusti”, considerandone troppi (con difficoltà ad arrivare ad una sintesi) o viceversa non considerando quelli “importanti”, elencandone pochi
- quello di partire prevenuti e di fare l’analisi per dimostrare le proprie convinzioni (in modo più o meno consapevole)
Fate quindi il vostro benchmark iniziando magari con qualche parametro in più che eventualmente eliminerete cammin facendo e lavorando nel modo più obiettivo possibile, non ve ne pentirete.
Questo approccio varrà utilizzato anche in seguito quando invece di lavorare sulla geometria della vostra futura bent, confronterete le possibili soluzioni realizzative.
Non dimenticatevi di aggiungere anche un parametro “emozionale”; non sarà tanto “ortodosso”, ma in questo caso specifico lo trovo utile e lo consiglio; l’importante è che questo parametro non abbia il peso preponderante. Così, quando sarete confusi davanti a soluzioni molto simili tra loro, avrete la possibilità di applicare lo slogan “l’emozione ci guida”.
Per il momento dobbiamo lavorare sulla “geometria” della bent, in altre parole trovare una posizione reciproca ad un po’ di “cosette” come:
ruote, sedile, movimento centrale, forcella sterzante.
Definita quindi la tipologia che ci interessa, il primo passo è quello di mettere mano alle foto ed ai dati che avete diligentemente archiviato nel corso delle vostre navigazioni sul web per iniziare il vostro personale benchmark.
Di seguito una lista di parametri “minimi” che suggerisco in quanto fondamentali per evitare grossolani errori nella definizione della geometria:
- diametro ruote
- interasse
- angolo asse sterzo
- rake della forcella (vedere
qui,
qui e
qui)
- altezza movimento centrale rispetto a terra
- altezza sedile (la distanza della parte più bassa della seduta rispetto a terra)
- angolo di inclinazione del sedile (relativo alla parte dello schienale)
- dai valori precedenti si ricava l’indicazione della posizione reciproca sedile vs. movimento centrale; insomma la
famosa “diagonale ideale” (date un’occhiata a questo
thread)
- posizione del sedile rispetto all’asse sterzo (fornisce una prima indicazione di massima sulla distribuzione del peso bici + ciclista tra ruota anteriore e posteriore)
Un bell’esempio di confronto tra recumbent simili lo si può trovare
qui (Attenzione: in questo caso si tratta di una geometria molto particolare!)
Ovviamente, per la maggior parte di questi parametri, il confronto vale per biciclette veramente “simili” come architettura:
- evitate ad esempio di mettere a confronto la posizione del sedile rispetto all’asse sterzo di una bent a trazione anteriore (FWD - Front Wheel Driven) ed una a trazione posteriore (RWD - Rear Wheel Driven) perché la distribuzione tra queste due tipologie di bent è necessariamente diversa
- viceversa è OK confrontare le altezze del movimento centrale e del sedile anche tra una FWD ed una RWD in quanto questo confronto è relativo all’ergonomia
- ancora, non è OK confrontare una low-racer con una high racer ... capito no?
Dove si possono trovare tutte queste informazioni?
Fortunatamente in Internet si possono trovare tantissime informazioni; le fonti possono essere:
- dati da schede tecniche dei costruttori (ovviamente per recumbent commerciali)
- dati ricavabili da fotografie
- dati ricevuti su specifica richiesta direttamente dal costruttore (normalmente un home-builder come noi) che gentilmente mette a disposizione della comunità la sua esperienza; non vergognatevi di chiedere, nella maggior parte dei casi chi mette sul web le sue realizzazioni è ben felice di fornirvi quanto richiederete
La prima fonte è ovvia, ma sovente non comprende tutto quello che vorremmo sapere, quindi l’utilizzo di immagini laterali è indispensabile (stiamo sempre parlando di “geometria”, per altri confronti saranno utilissime immagini con altre angolazioni). Per trarre informazioni da un’immagine laterale è necessario avere una dimensione di riferimento; in ordine vi suggerisco:
- l’interasse (se l’immagine che utilizzate è veramente “laterale” è la cosa migliore in assoluto)
- l’altezza del movimento centrale da terra
- la dimensione delle ruote (decisamente meno precisa perché ci sono troppe tipologie di ruote e dire ad esempio “ruota da 20 pollici” non basta)
- qualche altra dimensione nota ... se siete disperati vanno bene anche le pedivelle (che normalmente sono da 170 mm)
Nota una dimensione di riferimento, potete “mettere in scala” la foto; normalmente la scala 1:10 è quella più facile. Dato che un’immagine vale più di cento parole, ecco un esempio di un’analisi che ho fatto recentemente:
13/02/2011 - nota: nel disegno ho sbagliato ad indicare le dimensioni delle ruote: sono 700/650 (grazie Igor per la segnalazione)
Per far questo io uso Power Point, ma ci sono molti altri prodotti adatti allo scopo. Con Power Point disegno un rettangolo di riferimento che abbia un lato pari alla misura che conosco (ad esempio l’interasse in scala 1:10) e poi riduco o ingrandisco la foto fino a quando non trovo la corrispondenza; a questo punto posso misurare con il righello ed il goniometro tutte le altre misure, oppure continuare ad usare il programma per arrivare a determinare le quote lineari ed angolari che mi interessano.
Una fonte interessante di immagini laterali con una dimensione di riferimento la trovate a questo
link dove il riferimento è lo sfondo che ha dei fori a 20 cm di distanza.
E’ sorprendente come, confrontando bent simili, si scopra che le geometrie sono in molti casi veramente simili!
Certo un conto è la geometria, un altro sono le soluzioni realizzative anche se in alcuni casi le scelte sono dettate dal tentativo di differenziarsi e dalla necessità di creare una sorta di family-feeling che peremtta di essere facilmente riconoscibili.
Una volta sistemati reciprocamente sedile, movimento centrale, ruote e forcella (almeno l’angolo asse sterzo), avrete qualcosa di simile a questo:
A questo punto potrete iniziare ad immaginare i passaggi catena prima e la forma del telaio subito dopo, ma questo ve lo racconterò in un’altra puntata.
Mi rendo conto che qualcuno leggendo queste note risulterà deluso per l’assenza di formule e di spiegazioni teoriche. E’ assolutamente vero, ma l’obiettivo è quello di auto costruirsi una bent che funzioni subito (o quasi) senza la necessità di realizzare chissà quanti prototipi e/o di essere dei pluri-laureati con a disposizione chissà quel software di calcolo e simulazione. Allora quello descritto è l’approccio più semplice e rapido visto che ci permette di cogliere liberamente dalle esperienze altrui quanto ci sembra più adatto alle nostre esigenze. E poi non crediate che nell’industria non si faccia sovente così ... almeno per prodotti consolidati.
Diverso sarà l’approccio dell’auto costruttore che vuole seguire soluzioni veramente diverse; chi ha inventato la Python sicuramente è partito da zero o quasi, ma quante prove ha dovuto fare per arrivare ad una soluzione funzionante? Quello della sperimentazione spinta è un approccio affascinate, ma è anche quello che vi metterà in condizione di pedalare sulla vostra bent molto in là nel tempo a meno di avere a disposizione molto, molto tempo libero.
NOTA:
Quanto riportato in questo e nei post correlati sono opinioni / considerazioni / soluzioni personali. Non assumo nessuna responsabilità sulle conseguenze di una cattiva realizzazione da parte di altre persone, anche se ispirate da quanto da me scritto. La realizzazione di un veicolo circolante su di una rete stradale pubblica deve essere conforme alle direttive, norme, leggi del paese specifico oltre che conseguente ad una progettazione e costruzione eseguite a regola d’arte.Edited by recumbent - 13/2/2011, 21:02