Votes taken by recumbent

view post Posted: 5/6/2011, 12:50     +1Green Machine della Flevobike - Recensioni
... ma adesso non parlatemi più di bent economiche! se vi vanno bene bent vendute a 3870 - 3970 € !!! sti ca..i
(fonte sito ufficiale Flevo bike www.flevobike.nl/en/products/greenmachine)
view post Posted: 2/9/2010, 09:19     +1Geometria ideale per la salita - Argomenti Generali
Caro omonimo, che bell'argomento! ... casca a fagiolo, nel momento che sto sognando una nuova bent ... ovviamente autocostruita.

Da qualche parte avevo scritto "del triangolo di Mauletti" (incomincio ad essere incontenibile ed immodesto!), cioè di quella sorta di triangolo che si identifica come avente un vertice corrispondnete al movimento centrale, un lato passante per il movimento centrale ed il punto del sedile dove appoggiamo prevalentemente le chiappe ed un altro lato corrispondente all'inclinazione del sedile; l'ultimo lato per definire il trinagolo passa dal movimento centrale e dal punto dove si appoggiano le spalle. Insomma qualcosa che definisca in modo oggettivo la posizone di seduta.

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Credo che le prestazioni dipendano moltissimo da questo "triangolo" da interpretare non tanto come "geometria del mezzo", ma come "regolazione della posizione di pedalata" in relazione alla conformazione fisica del ciclista.
Entro limiti ragionevoli, tenuto fisso il "triangolo", lo stesso potrebbe essere ruotato sia verso una posizone più "sdraiata" (sicuramente più aerodinamica, ma che, se esagerata, porterà a problemi di circolazione del sangue ai piedi ... cha andranno "al cielo") che più "eretta" (penalizzata in aerodinamica ... andremo mica sempre in salita?!?).
Personalmente non credo che la postura troppo distesa [*] del cilcista favorisca la capacità di spingere in modo adeguato sui pedali e mi sembra che questo sia il risultato di una delle tue prove. [*] non a caso scrivo "distesa" perchè una cosa è il "triangolo" (più o meno appiattito), un'altra è l'inclinazione della seduta (che presa in senso assoluto rispetto all'orizzonte non ha molto significato --> deve essere considerata insieme al "triangolo" completo).
Non so se il limite sia quello di riprodurre la posizione di un ciclista tradizionale, solo ruotandolo quanto basta per farlo stare comodamente su di un sedile da reclinata.

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La posizione di seduta deve anche garantire una facilità di respirazione, ma credo che entro certi limiti (forse non quello della precedente immagine!) le reclinate siano OK.

In altre parole: triangolo non troppo "piatto" (ma anche non troppo "chiuso"), piedi non troppo "alti" (non sopra al cuore) ... e poi tutto fatto ricadere sul telaio che abbiamo sotto il sedere (che potrà essere più o meno adatto ad accettare la nostra configurazione ideale).

A riguardo del telaio, aggiungo che, a meno di parlare di un mezzo veramente progettato attorno ad uno specifico ciclista, sarebbe più interessante puntare su di una soluzione a sedile fisso (inclinazione pari al miglior compromesso aerodinamico), ma con la possibilità di regolare la posizone del movimento centrale non solo attraverso il tradizionale scorrere di un tubo dentro l'altro lungo un asse diagonale --> l'ideale sarebbe potersi muovere sul piano verticale sia in direzione orizzontale che verticale ... allora si che si potrebbe trovare la vera posizione "magica"!

Poi c'è la scelta dei rapporti di trasmissione (intendo lo sviluppo metrico a pedalata, così evitiamo di tirare in ballo la dimensione delle ruote)
Scelta molto personale perhè deve bilanciare la capacità di spinta con la cadenza (a qualcuno riesce bene frullare, ma va bene fino a quando non si arriva a sbuffare come una locomotiva a vapore non tanto per lo sforzo, quanto per il movimento), due parametri decisamente soggettivi.

Poi, sempre in "area trasmissione", possono essere utili le corone ellittiche (io ne sono un fautore) che permetteno una pedalata più fluida.
E che dire delle lunghezze delle pedivelle?!? Non parlo di variazioni minime di +/- 5 mm come avviene nelle BDC, ma di arrivare ad estermi di 155mm per frullare di più, con rapporti più corti, ma cadenze molto elevate ... forse a vantaggio delle ginocchia che si muovono per angoli inferiori (?).

Poi conta la rigidezza del telaio e, se presenti, l'attenzione al fatto che le sospensioni non assorbano energia "pompando" (cosiddetto effeto "pogo").

Insomma, credo ci possano essere delle indicazioni generali, ma che poi tutto debba essere "cucito su misura" per il ciclista.
E' così anche sulle BDC, solo che la standardizzazione delle soluzioni (complici sia le aziende che il regolamento UCI) ha ingessato molto la possibilità di farsi veramente un mezzo su misura. Nelle reclinate c'è potenzialmente più flessibilità.

Sarebbe bello se Policumbent e/o Propulsione Umana promuovessere delle misure di potenza esprimibile a secondo della postura. Tutto visto su percorrenze medio lunghe; lo sprint paragonabile al mettersi in piedi su di una BDC non è probabilmente molto significativo.

Sono curioso di vedere cosa ne pensano gli altri, soprattutto chi usa ancora la BDC o è recentemente tornato ad essa ... :B):

P.S.: ovviamente quoto al 1000% il tibrare con uno "SBAGLIATO" i retropensieri (io li chiamerei giustificazioni superficiali) che hai elencato ai punti a-b-c.

Edited by recumbent - 2/9/2010, 13:08
view post Posted: 22/1/2009, 22:07     +1D.I.Y. - parte 3^ - definizione della geometria - D.I.Y. - Do It Yourself - fatelo da voi
Avete scelto quale recumbent vi piacerebbe realizzare? Insomma, almeno avete ristretto la rosa delle candidate? Allora adesso dovete incominciare a progettarla! Ma prima di prendere righe, squadrette e matite, dovete definire la geometria della vostra bicicletta.

Nel 1° post ho usato il termine “benchmark”, cioè: mettere a confronto oggetti simili a quello che ci accingiamo a progettare, definendo in anticipo quali parametri misurabili oggettivamente andare a confrontare, allo scopo di trarne indicazioni utili allo sviluppo di un nuovo prodotto.
Si tratta di una tecnica usata in molti settori, non solo quando si progetta “qualcosa”, ma anche in economia piuttosto che in finanza.
Detto “alla moda vecchia”: prendo dei riferimenti che giudico interessanti, li studio nel dettaglio, li confronto e cerco di trarne indicazioni utili ai fini della mia analisi, copiando (o quasi) quello che mi sembra più “bello”. Insomma, come mi diceva Luigi, si tratta di fare un po’ i “cinesi” (negli anni ’70-’80 si sarebbe detto “fare i giapponesi”).

Ci sono 2 rischi quando si fa questo tipo di confronto / valutazione:
- quello di non considerare i parametri “giusti”, considerandone troppi (con difficoltà ad arrivare ad una sintesi) o viceversa non considerando quelli “importanti”, elencandone pochi
- quello di partire prevenuti e di fare l’analisi per dimostrare le proprie convinzioni (in modo più o meno consapevole)
Fate quindi il vostro benchmark iniziando magari con qualche parametro in più che eventualmente eliminerete cammin facendo e lavorando nel modo più obiettivo possibile, non ve ne pentirete.

Questo approccio varrà utilizzato anche in seguito quando invece di lavorare sulla geometria della vostra futura bent, confronterete le possibili soluzioni realizzative.

Non dimenticatevi di aggiungere anche un parametro “emozionale”; non sarà tanto “ortodosso”, ma in questo caso specifico lo trovo utile e lo consiglio; l’importante è che questo parametro non abbia il peso preponderante. Così, quando sarete confusi davanti a soluzioni molto simili tra loro, avrete la possibilità di applicare lo slogan “l’emozione ci guida”.

Per il momento dobbiamo lavorare sulla “geometria” della bent, in altre parole trovare una posizione reciproca ad un po’ di “cosette” come: ruote, sedile, movimento centrale, forcella sterzante.

Definita quindi la tipologia che ci interessa, il primo passo è quello di mettere mano alle foto ed ai dati che avete diligentemente archiviato nel corso delle vostre navigazioni sul web per iniziare il vostro personale benchmark.

Di seguito una lista di parametri “minimi” che suggerisco in quanto fondamentali per evitare grossolani errori nella definizione della geometria:
- diametro ruote
- interasse
- angolo asse sterzo
- rake della forcella (vedere qui, qui e qui)
- altezza movimento centrale rispetto a terra
- altezza sedile (la distanza della parte più bassa della seduta rispetto a terra)
- angolo di inclinazione del sedile (relativo alla parte dello schienale)
- dai valori precedenti si ricava l’indicazione della posizione reciproca sedile vs. movimento centrale; insomma la
famosa “diagonale ideale” (date un’occhiata a questo thread)
- posizione del sedile rispetto all’asse sterzo (fornisce una prima indicazione di massima sulla distribuzione del peso bici + ciclista tra ruota anteriore e posteriore)

Un bell’esempio di confronto tra recumbent simili lo si può trovare qui (Attenzione: in questo caso si tratta di una geometria molto particolare!)

Ovviamente, per la maggior parte di questi parametri, il confronto vale per biciclette veramente “simili” come architettura:
- evitate ad esempio di mettere a confronto la posizione del sedile rispetto all’asse sterzo di una bent a trazione anteriore (FWD - Front Wheel Driven) ed una a trazione posteriore (RWD - Rear Wheel Driven) perché la distribuzione tra queste due tipologie di bent è necessariamente diversa
- viceversa è OK confrontare le altezze del movimento centrale e del sedile anche tra una FWD ed una RWD in quanto questo confronto è relativo all’ergonomia
- ancora, non è OK confrontare una low-racer con una high racer ... capito no?

Dove si possono trovare tutte queste informazioni?

Fortunatamente in Internet si possono trovare tantissime informazioni; le fonti possono essere:
- dati da schede tecniche dei costruttori (ovviamente per recumbent commerciali)
- dati ricavabili da fotografie
- dati ricevuti su specifica richiesta direttamente dal costruttore (normalmente un home-builder come noi) che gentilmente mette a disposizione della comunità la sua esperienza; non vergognatevi di chiedere, nella maggior parte dei casi chi mette sul web le sue realizzazioni è ben felice di fornirvi quanto richiederete

La prima fonte è ovvia, ma sovente non comprende tutto quello che vorremmo sapere, quindi l’utilizzo di immagini laterali è indispensabile (stiamo sempre parlando di “geometria”, per altri confronti saranno utilissime immagini con altre angolazioni). Per trarre informazioni da un’immagine laterale è necessario avere una dimensione di riferimento; in ordine vi suggerisco:
- l’interasse (se l’immagine che utilizzate è veramente “laterale” è la cosa migliore in assoluto)
- l’altezza del movimento centrale da terra
- la dimensione delle ruote (decisamente meno precisa perché ci sono troppe tipologie di ruote e dire ad esempio “ruota da 20 pollici” non basta)
- qualche altra dimensione nota ... se siete disperati vanno bene anche le pedivelle (che normalmente sono da 170 mm)
Nota una dimensione di riferimento, potete “mettere in scala” la foto; normalmente la scala 1:10 è quella più facile. Dato che un’immagine vale più di cento parole, ecco un esempio di un’analisi che ho fatto recentemente:

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13/02/2011 - nota: nel disegno ho sbagliato ad indicare le dimensioni delle ruote: sono 700/650 (grazie Igor per la segnalazione)

Per far questo io uso Power Point, ma ci sono molti altri prodotti adatti allo scopo. Con Power Point disegno un rettangolo di riferimento che abbia un lato pari alla misura che conosco (ad esempio l’interasse in scala 1:10) e poi riduco o ingrandisco la foto fino a quando non trovo la corrispondenza; a questo punto posso misurare con il righello ed il goniometro tutte le altre misure, oppure continuare ad usare il programma per arrivare a determinare le quote lineari ed angolari che mi interessano.

Una fonte interessante di immagini laterali con una dimensione di riferimento la trovate a questo link dove il riferimento è lo sfondo che ha dei fori a 20 cm di distanza.

E’ sorprendente come, confrontando bent simili, si scopra che le geometrie sono in molti casi veramente simili!
Certo un conto è la geometria, un altro sono le soluzioni realizzative anche se in alcuni casi le scelte sono dettate dal tentativo di differenziarsi e dalla necessità di creare una sorta di family-feeling che peremtta di essere facilmente riconoscibili.

Una volta sistemati reciprocamente sedile, movimento centrale, ruote e forcella (almeno l’angolo asse sterzo), avrete qualcosa di simile a questo:

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A questo punto potrete iniziare ad immaginare i passaggi catena prima e la forma del telaio subito dopo, ma questo ve lo racconterò in un’altra puntata.

Mi rendo conto che qualcuno leggendo queste note risulterà deluso per l’assenza di formule e di spiegazioni teoriche. E’ assolutamente vero, ma l’obiettivo è quello di auto costruirsi una bent che funzioni subito (o quasi) senza la necessità di realizzare chissà quanti prototipi e/o di essere dei pluri-laureati con a disposizione chissà quel software di calcolo e simulazione. Allora quello descritto è l’approccio più semplice e rapido visto che ci permette di cogliere liberamente dalle esperienze altrui quanto ci sembra più adatto alle nostre esigenze. E poi non crediate che nell’industria non si faccia sovente così ... almeno per prodotti consolidati.

Diverso sarà l’approccio dell’auto costruttore che vuole seguire soluzioni veramente diverse; chi ha inventato la Python sicuramente è partito da zero o quasi, ma quante prove ha dovuto fare per arrivare ad una soluzione funzionante? Quello della sperimentazione spinta è un approccio affascinate, ma è anche quello che vi metterà in condizione di pedalare sulla vostra bent molto in là nel tempo a meno di avere a disposizione molto, molto tempo libero.


NOTA:
Quanto riportato in questo e nei post correlati sono opinioni / considerazioni / soluzioni personali. Non assumo nessuna responsabilità sulle conseguenze di una cattiva realizzazione da parte di altre persone, anche se ispirate da quanto da me scritto. La realizzazione di un veicolo circolante su di una rete stradale pubblica deve essere conforme alle direttive, norme, leggi del paese specifico oltre che conseguente ad una progettazione e costruzione eseguite a regola d’arte.


Edited by recumbent - 13/2/2011, 21:02
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