Alcuni "numeri" relativi a questa "impresa inutile" ... pardon:
itinerario - trasferimento in auto andata / ritorno (Torino - Caraglio A/R): 107/ 107 km
- lunghezza percorso ciclistico: 83,33 km
- dislivello in salita: 2053 m
- tempo in movimento: 5 h 23 min
- tempo totale: 6 h 18 min
- quota massima raggiunta: 2481 mslm
- acqua bevuta: 1 l (lo so, bevo poco ..)
- alimentazione: 1 gel, 3 barrette energetiche alla frutta, 1 barretta ai cereali
- fatica: tanta!
- soddisfazione: tantissima!
Perché salire al Colle Fauniera?
- perché fa parte del percorso comune della
Medio e Gran Fondo "Fausto Coppi", una delle GF italiane note a livello internazionale, che ogni anno attira migliaia di concorrenti, anche da nazioni lontanissime; io ho fatto un pezzo del percorso della Medio Fondo
- perché questa salita fu il teatro di una delle molteplici imprese epiche di Pantani che nel Giro d'Italia del 1999 stracciò gli avversari proprio lungo questo percorso che percorre la Valgrana, in provincia di Cuneo; a memoria di quell'impresa al colle è stato posto il monumento a Pantani
- perché in Valgrana si produce uno dei formaggi "simbolo" del Piemonte: il Castelmagno
- perché avevo il malsano impulso di mettermi alla prova, provando a pedalare su questo percorso. Ovviamente in "gara con me stesso medesimo" e cercando di divertirmi ... anche se secondo una modalità considerata dai più come "masochistica"
Il meteo prevede piogge da metà pomeriggio; imperativo quindi completare il giro in modo da evitare sorprese (a 2400 mslm potrebbe anche nevicare in questa stagione!).
Avvicinandomi a Cuneo, la giornata si propone splendida:
Sullo sfondo si intravede la sagoma del Monviso
Partenza da Caraglio per evitare il tratto iniziale da Cuneo e per trovare facilmente parcheggio.
Uscendo da Caraglio, percorrendo Via Valgrana (facile no?), inizia la pedalata verso Pradleves, paesino da cui parte la vera e propria salita (34 km di salita da Caraglio, circa 22 km da Pradleves):
Vi sembro preoccupato? ... non più di tanto, avendo studiato il percorso abbastanza dettagliatamente ... (sintetica descrizione
QUI)
Questa l'altimetria della salita:
Si inizia!
Temperatura "freschina" sia per il periodo (metà/fine settembre), sia per la scarsa esposizione al sole del tratto iniziale:
Il fondo stradale è "variegato": tratti lisci come un biliardo si alternano a tratti che vanno dal "bruttino" al "pessimo".
Soprattutto nei pressi del colle, complice le condizioni ambientali tipiche dell'alta montagna, ho incontrato un tratto di circa 300m che mi ha costretto a scendere e camminare ... veramente impossibile pedalarci sopra con una RDC (recumbent da corsa); il primo tratto a forte pendenza dove ho riscontrato limiti ad una trazione anteriore
E' possibile trovare fontane fino al Santuario di Castelmagno, dopo no. Quindi bisogna organizzarsi in modo da non rimanere a secco.
Lungo il percorso ci sono le classiche segnalazioni che io definisco da "via crucis"; le informazioni sono in parte incoraggianti (i km che restano alla meta), altre sono alquanto "terroristiche"!
Mi riferisco ovviamente alla pendenza
media che si sta per affrontare nel tratto successivo ... un paio sono state devastanti quando informavano che sarebbero state del 13 e 14 %
Avanti. Si pedala. Piano ma si va avanti.
L'unica tappa intermedia è il Santuario di Castelmagno; in mezzo solo pochissime bergerie che propongono, ovviamente, il prelibato
formaggio Castelmagno.
Ovviamente mi fermo solo per una rapida foto. Lo visiterò in un'altra occasione.
Tra le poche bergerie, segnalo questa che ha un nome "simpatico": "
dove osano le bufale"
... non esattamente un allevamento autoctono, ma degno di nota
Paesaggi alpini notevoli. Lassù, da qualche parte, prima o poi, troverò il colle:
Alla fine, tanta fatica trova una giustificazione con il raggiungimento del colle e le classiche foto del caso:
Credo proprio che sia la prima reclinata al Colle Fauniera ... sicuramente la prima MyRev
Lungo il percorso trovo solo 2 ciclisti che salgono quasi in surplace. Almeno ho la soddisfazione di superarli ...
Quasi al colle mi supera una MTB a pedalata assistita ... ma questa non vale.
Al colle arriva anche una ragazza in BDC che è salita da Demonte.
Il meteo, come previsto, inizia a peggiorare velocemente e la temperatura si fa "fredda".
Indosso praticamente tutti gli indumenti che mi ero portato; fortunatamente anche una maglia termica con maniche lunghe, dei guanti ed un girocollo che indosso come passa-montagna.
Nonostante l'essere bardato in questo modo, la discesa fino a Demonte risulta impegnativa anche per il freddo ... e non solo per il percorso tortuoso, ma favoloso.
Velocità contenute perché qui non ci sono protezioni lato strada (non c'erano nenache prima, ma andavo così piano ...) e praticamente non incontro anima viva se non un pastore con alcune pecore (rigorosamente in mezzo alla strada).
Questa l'altimetria della discesa:
Fortunatamente le 2 camere d'aria (e rispettive bombolette), le toppe, la pompetta, lo smaglia-catena, l'attrezzo multiplo ... non sono serviti. Hanno solo fatto da zavorra.
Anche nelle escursioni in montagna non ho mai amato andare da solo. Ma in bici sembra proprio che sia condannato ad andare da solo ... un po' per le mie prestazioni mediocri, un po' per la peculiarità della bici reclinata che fa fatica ad adattarsi alle dinamiche tipiche delle BDC. Certo che affrontare un giro come questo in compagnia sarebbe meglio, sia per il supporto morale che per ogni evenienza. Anche questa volta è andata bene.
L'ultimo tratto del percorso per tornare all'automobile è un antipatico "mangia & bevi" che alla fine di un giro come questo, per me che a questo punto ho le gambe "di legno", diventa un ultimo tratto di "via crucis".
Alla fine raggiungo l'auto, ricarico il tutto e ritorno a casa.
Accidenti! Non ho comprato il Castelmagno!!!
Tra un "mai più" ed un "però ce l'ho fatta" (anche se con prestazioni ridicole), mentre guido ripercorro mentalmente quest'ultima cavalcata.
"Stanco ma felice" è, come sempre, la sintesi del tutto ... almeno per chi come me trova soddisfazione nell'immaginare, organizzare, fare queste "imprese INUTILI".
Rispetto all'itinerario Ceresole - Nivolet questo è decisamente più duro per lunghezza e pendenze.
Credo che, al momento, questo sia da considerare il mio itinerario montano "limite".
Come dicono gli anglofoni: "the best is yet to come!"
Come dico io da un po': "
SI PUO' FARE!!!"
LINK alla traccia Strava.
Alla prossima ...
Edited by recumbent - 21/9/2021, 15:21